
Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
110 anni fa l’Italia si lanciò nel precipizio della Grande guerra, il «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di aprile ripercorre il conflitto tra storia, arte e poesia
La storia del Boca Juniors tra Argentina e Italia, dal mondo a Scuola di mosaico a Spilimbergo, l’intervista a fra Tullio Pastorelli dalla missione in Cile alla carrozzina, la nuova vita della marciatrice Ileana Salvador, la Little Italy di Bedford (EN)
È dedicata ai 110 anni della firma del Patto di Londra (aprile 1915) - con cui il Regno d’Italia aderì alla Triplice Intesa con Gran Bretagna, Francia e Russia impegnandosi a entrare nella Prima guerra mondiale - la copertina del «Messaggero di sant’Antonio» edizione italiana per l’estero di aprile. All’interno Michela Manente con “Presenti!” racconta attraverso la storia, l’arte e la letteratura come il Bel Paese si inabissò nel tragico conflitto che lasciò centinaia di migliaia di morti, di feriti, di mutilati e invalidi, di prigionieri e dispersi a cui si somma un esito incerto: vittoriosi ma perdenti al tavolo di Versailles. In particolare, la giornalista si sofferma sull’esposizione intitolata «Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia», curata da Marco Goldin, ospitata in due sedi (il Museo di Santa Chiara a Gorizia e la Galleria Comunale d’Arte contemporanea a Monfalcone) che racconta il periodo della Grande Guerra con gli occhi del poeta-soldato.
Il Boca Juniors, squadra argentina di calcio di cui è tesserato anche papa Francesco, compie 120 anni. Giorgia Miazzo in “La squadra del Papa” ripercorre i natali del Club Atlético Boca Juniors (CABJ), effigie del calcio sudamericano e mondiale, con 52 tra titoli nazionali e 22 internazionali vinti, e il progetto a favore dello sviluppo delle scuole argentine, gestito da Scholas Ocurrentes, un’organizzazione internazionale di diritto pontificio. Un successo, quello del Boca Juniors, nato dall’intuizione di alcuni giovani emigrati genovesi e lucani appassionati di calcio, che rende ancora più intenso il legame tra Argentina e Italia.
Antonio Gregolin con “A scuola di mosaico” porta i lettori a Spilimbergo (Pordenone) dove hanno studiato i più grandi maestri del mondo che “dipingono” con tessere di marmo o vetro. Arte, manualità, cura dei dettagli e una grande passione sono i tratti distintivi necessari per creare opere destinate all’eternità. Dal 1922 questa abilità antica quanto preziosa ha il suo centro d’eccellenza nazionale e mondiale nella Scuola per mosaicisti del Friuli, meta internazionale di studenti e cultori di quest’arte sviluppata dai sumeri.
Dall’Italia al Cile e ritorno. Da una vita dinamica alla carrozzina. Padre Tullio Pastorelli, missionario in Cile e da due anni rientrato in Italia, racconta la sua esperienza pastorale in Sudamerica (è stato guardiano e rettore del Convento di Curicó), la malattia e il gravissimo incidente stradale. E, soprattutto, come una fede incrollabile lo abbia sempre sostenuto, tanto da dedicarsi ora all’ascolto degli ammalati. A intervistarlo in “Le prove di un francescano” è padre Mario Conte.
Dopo i successi nello sport, l’atleta Ileana Salvador, campionessa della marcia, si è costruita una seconda carriera in Svezia, ma i legami con l’Italia, con il Veneto e le sue tradizioni sono ancora molto forti. A presentarci la nuova vita dell’atleta e marciatrice italiana è Laura Napoletano in “L’Ambasciata ha una marcia in più”. Oltre a un palmares di tutto rispetto nello sport (è la marciatrice italiana che ha vinto più medaglie), ha collezionato premi e riconoscimenti internazionali, tra i quali il premio «ASI Italiani nel mondo» per l’impegno come lavoratrice-ex atleta nella promozione dell’italianità nel mondo.
Dopo la Seconda guerra mondiale arrivarono in Inghilterra migliaia di operai italiani. Il paese doveva risorgere dalle macerie del conflitto e servivano milioni di mattoni. Non è un caso se a Bedford, a un’ora di treno da Londra, un residente su cinque ha origini italiane. La contea di Bedfordshire ospita una comunità italiana dinamica e ben radicata nel tessuto sociale ed economico della città, come dimostra la presenza di negozi, di caffè e della chiesa dedicata a Francesca Cabrini, la santa patrona dei migranti. Lichena Bertinato in “La Little Italy di Bedford” racconta la storia dei lavoratori italiani dei mattoni della cittadina inglese, che vanta il Bedford Italian Festival e un programma radiofonico dedicato, Mondo italiano.
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