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"Morire durante la pandemia", Bormolini, Manera e Testoni riflettono su morte e fragilità in tempo di Coronavirus
L’istant book verrà presentato domani, venerdì 10 luglio, alle ore 21.00 in diretta sulla pagina Facebook TuttoèVita. Saranno presenti gli autori
Sul tema della pandemia anche i libri delle Edizioni Messaggero Padova Ricordati che devi morire! sempre di Bormolini, Lo sguardo dell’altro di Simone Olianti e Alfredo Jacopozzi, e Luca di Luigi Ginami e Giulia Cerqueti che ha per protagonista Luca Lorini, direttore del dipartimento di emergenza del Papa Giovanni XXIII di Bergamo
La pandemia da Covid ha evidenziato nodi irrisolti della nostra civiltà: la morte in solitudine, la nostra fragilità, la nostra relazione con la natura, aspetti delle nostre vite che abbiamo, spesso e purtroppo, dimenticato. Siamo esseri fragili: quando tutto va bene, tendiamo a sentirci onnipotenti, ma basta un virus per vedere crollare tutte le nostre certezze e le nostre convinzioni. Abbiamo visto il volto del trauma e abbiamo visto morire in silenzio. Abbiamo visto gli occhi di chi muore da solo. Da questo evento che ha sconvolto le nostre vite nasce l’istant book Morire durante la pandemia. Nuove "normalità" e antiche incertezze pubblicato per le Edizioni Messaggero Padova (EMP) e scritto in sinergia da Guidalberto Bormolini, Stefano Manera e Ines Testoni.
I tre autori - monaco e formatore sui temi della spiritualità nel fine vita il primo, medico specialista in anestesia e rianimazione, accompagnatore spirituale nel fine vita e nella malattia il secondo, filosofa e psicoterapeuta direttrice del master in “Death Studies & The End of Life” dell’Università di Padova la terza - offrono altrettanti punti di vista di una presa di coscienza su morte e fragilità che va oltre il tempo di pandemia che stiamo tutt’ora vivendo.
Una consapevolezza che cambia anche il paradigma di alcune metafore sentite e scritte di frequente in questo periodo. Chi sceglie di prendersi cura non può restare indifferente a un grido di aiuto. Non si tratta di eroismo ma di semplice umanità, che appare come qualcosa di eccezionale in un mondo disumanizzato. Restare con la morte significa dare valore alla vita: avere profondo rispetto per il momento della morte è un modo per custodire la vita stessa. In un’epoca che ha rifiutato la morte, dare dignità e calore a chi muore diviene l’estrema forza di cura, quando nulla è più possibile allo sforzo medico e alla scienza.
«Nella sua pienezza di angolazioni visive» il testo riesce a generare nel lettore «un’immagine quadridimensionale», come ha scritto Bruno Mazzocchi nella Prefazione al volume.
Bormolini «ci fa viaggiare nelle peculiarità della morte da Covid-19, utilizzando immagini e similitudini sorprendenti. Ci parla con semplicità e naturalezza, come è nel suo stile – ma senza mai abdicare alla profondità di pensiero – della solitudine, della comunicazione difficile, delle esequie mai avvenute, del ridimensionamento di una società che credeva di essere invincibile e che invece ha rischiato di soccombere, che andava di corsa ed è stata paralizzata, che si nutriva del profitto e ha dovuto riscoprire la solidarietà. Stefano Manera fornisce uno sguardo dal di dentro, fatto di una narrazione, a tratti struggente, di un evento catastrofico, soprattutto in alcune province lombarde, e riesce a individuare il dramma professionale delle scelte e del “sentirsi in guerra”, la malattia e la morte di medici e infermieri, la mancanza di comunicazione con persone di cui non si conosce la storia perché nessuno dei presenti la conosce, la solitudine di chi è curato e di chi cura. Ines Testoni guarda dall’alto, forte della sua formazione che si è molto nutrita di Emanuele Severino (e quindi anche del pensiero heideggeriano), affrontando disinvoltamente e con grande competenza problematiche metafisiche e religiose, ma anche tecniche, economiche, politiche e perfino artistiche.
L’istant book verrà presentato domani, venerdì 10 luglio, alle ore 21.00 in diretta sulla pagina Facebook TuttoèVita (link evento https://www.facebook.com/events/766486664178794/).
Saranno presenti gli autori. L’evento sarà visibile successivamente anche in differita.
Il tema della morte, dell’altruismo, del dono di sé, che il coronavirus ha prepotentemente messo in evidenza nella nostra società, sono oggetto di altri volumetti confluiti nella collana di EMP “TuttoèVita Formazione”, diretta da Bormolini: Ricordati che devi morire! sul prepararsi alla propria morte, scritto dallo stesso Bormolini, e Lo sguardo dell’altro per un’etica della cura e della compassione, scritto a quattro mani da Simone Olianti e Alfredo Jacopozzi con prefazione dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI.
Il primo libretto affronta il tema della morte guidato dai testi di antichi scrittori, poeti e filosofi. Le grandi tradizioni sapienziali affermano, infatti, che senza consapevolezza della morte non c’è consapevolezza della vita. Come confermano autorevoli studi scientifici, ignorare la morte non ne allontana l’angoscia, semmai ne aumenta il terrore. In questo periodo storico le intuizioni di sapienti e profeti diventano quanto mai attuali: non dimenticando la morte, si impara ad amare la vita fino in fondo, scoprendo forse che la morte non esiste: esiste solo la vita, perché… “Tutto è Vita”.
Il secondo si concentra sulle «parole segnaletiche», per citare Bassetti, capaci di orientare la nostra vita verso un’autentica solidarietà, per uscire tutti insieme da questa curva della storia: “altruismo”, “compassione”, “cura” e “dono” sono le parole che gli autori hanno scelto per comporre queste pagine: parole che hanno la loro radice nella fede cristiana e che qui trovano la loro declinazione nelle diverse discipline, dalla filosofia alle religioni, dalla psicologia all’antropologia.
Infine, il Covid-19 entra direttamente nelle pagine di Luca di Luigi Ginami e Giulia Cerqueti, che ci conducono a Bergamo nell'Ospedale Giovanni XXIII, di cui abbiamo sentito parlare spesso in questi mesi e giorni. Luca Lorini, direttore del dipartimento di emergenza del Papa Giovanni XXIII, protagonista dell’istant book, rivela agli autori uno degli aspetti più terribili di queste settimane: “Forse lo squallore più forte della morte è morire soli”. La solitudine è sempre una povertà in più. Il dolore non si può archiviare, ma deve diventare anima di una visione rinnovata del futuro, tenendo conto delle lezioni della pandemia.
Morire durante la pandemia
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Morire durante la pandemia
Sottotitolo: Nuove "normalità" e antiche incertezze
Autori: Guidalberto Bormolini - Stefano Manera - Ines Testoni
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Settore: Attualità
Collana: Instant Book
Pagine: 160
ISBN: 978-88-250-5215-2
Scheda libro: http://www.edizionimessaggero.it/ita/catalogo/scheda.asp?ISBN=978-88-250-5215-2
GLI AUTORI
Guidalberto BORMOLINI, sacerdote e monaco, laureato alla Pontificia Università Gregoriana e dottorando in teologia spirituale all’Ateneo S. Anselmo a Roma. È docente al Master “Death Studies & The End of Life” dell’Università di Padova. Si occupa della formazione sui temi della spiritualità e del dialogo interreligioso nel fine vita presso numerosi Hospices, Asl e strutture ospedaliere. È fondatore e presidente di TuttoèVita Onlus. Insieme a questa associazione ha promosso da qualche anno la collana delle Edizioni Messaggero Padova “TuttoèVita Formazione”, di cui è direttore.
Stefano MANERA, medico chirurgo, specialista in anestesia e rianimazione, è da sempre impegnato nell’ambito delle emergenze e della medicina subacquea e iperbarica. È inoltre esperto di medicina integrata, nutrizione e omeopatia. È accompagnatore spirituale nel fine vita e nella malattia, si interessa di tecniche meditative, terapie biodinamiche e bioenergetiche somatorelazionali.
Ines TESTONI, filosofa e psicoterapeuta, è docente di psicologia sociale all’Università di Padova dove dirige il master in “Death Studies & The End of Life”, ricercatrice all’Università di Haifa, coordina da anni percorsi di death education. Per le competenze in questo campo è annoverata tra le 100 esperte, ovvero tra le scienziate più importanti a livello nazionale.