
Giugno Antoniano 2024 | ComunicatoStampa
Il 12 giugno “Transito di sant’Antonio” all’Arcella, da quasi 8 secoli indica l’apertura cittadina della Festa del Santo
Il concerto delle campane di tutta la città, in collaborazione con le parrocchie e la Diocesi di Padova, segna l’inizio ufficiale della Solennità del 13 giugno
Dalle 19.00 nel sagrato della Basilica del Santo maestri infioratori al lavoro per realizzare il tappeto floreale antoniano
La sacra rappresentazione del “Transito di sant’Antonio” del 12 giugno all’Arcella, quartiere a nord di Padova, è da quasi otto secoli la festa di tutti i padovani. Nel 1276 infatti il Comune di Padova stabilì per statuto che l’inizio della festa in onore del Santo dovesse avvenire dopo l’ora nona del giorno della vigilia, cioè il 12 giugno. Anche quest’anno, si seguirà l’antica tradizione e mercoledì 12 giugno dalle 20.45 si celebrerà l’ultimo viaggio da Camposampiero a Padova di frate Antonio, che sentendosi prossimo alla morte chiese di essere portato nell’amato convento padovano di Maria Mater Domini, primo nucleo di quella che divenne poi la basilica antoniana.
Quest’anno, causa lavori in corso in piazza Azzurri d’Italia, il punto di partenza è stato spostato nei pressi della Chiesa di San Carlo, il percorso della processione rimane invece invariato. Sacerdoti, religiosi e religiose, associazioni e figuranti in costume, accompagnati dalle istituzioni cittadine e di alcuni comuni che furono attraversati, quasi 800 anni fa, dal carro trainato da buoi con il francescano morente, sfileranno in parata lungo le vie del quartiere, ricordando l’arrivo e la morte di Antonio all’Arcella, come narrato dall’Assidua, la prima biografia scritta pochi anni dopo la morte del francescano, verosimilmente da un testimone oculare, probabilmente fra Luca Belludi, suo fedele confratello.
Non mancherà il suggestivo e commovente omaggio spontaneo che le migliaia di devoti presenti rendono all’immagine del Santo appena spirato: un momento di pietà popolare carico di segni e gesti di sentita umanità. Anche questa è una parte della rievocazione storica, forse la più corale e toccante. Sono infatti i devoti a “rappresentare” la folla accorsa all’Arcella quella sera del 1231 spinta dal grido dei fanciulli: «È morto il Padre Santo, è morto sant’Antonio!».
La rievocazione storico-spirituale in costume culminerà con l’arrivo del carro al Santuario dell’Arcella e con il tradizionale concerto delle campane di tutta la città alle 21.30, in collaborazione con le parrocchie cittadine e la Diocesi di Padova. Il festoso concerto delle campane del Santuario arcellano annuncia alla città e al mondo la nascita al Cielo di Antonio, evocando la leggenda delle campane di Lisbona, la città natale del Santo, che avrebbero suonato spontaneamente proprio nel momento in cui egli spirava a Padova.
[in allegato i libretti per seguire la sacra rappresentazione del Transito di Sant'Antonio, uno per i momenti processionali esterni e uno per la celebrazione all'interno del Santuario antoniano dell'Arcella]
Sempre il 12 giugno, dalle 19.00 circa, anche il sagrato della Basilica di Sant’Antonio inizierà a prepararsi alla Solennità del 13 Giugno. Torneranno infatti nella Città del Santo, per il terzo anno consecutivo, i maestri infioratori di Fucecchio (FI), che lavorando dalla sera e per tutta la notte realizzeranno una tradizionale “infiorata” dedicata a sant’Antonio. Quest’anno il tema del tappeto floreale sarà ispirato alla pace, uno dei temi principali del Giugno Antoniano 2024, e si potrà ammirare a Padova dall’alba del 13 giugno. Adulti e bambini potranno partecipare all’allestimento in prima persona collaborando con gli infioratori, che spiegheranno loro come comporre il disegno di petali e semi, secondo il bozzetto di quest’anno, che raffigura una strada con la bandiera arcobaleno della pace, che porta alla basilica padovana, sullo sfondo, e in primo piano il sant’Antonio con Gesù bambino in braccio e un giglio bianco nell’altra mano.
L’infiorata, un’usanza molto diffusa in alcuni centri storici d’Italia, consiste nella realizzazione meticolosa di tappeti floreali colorati con petali di fiori finemente tagliati, foglie e talvolta semi, progettati ad hoc e pronti a essere disfatti al passaggio della processione. Una manifestazione tra le più note tra i fedeli e i turisti che visitano il nostro Paese, è cultura viva che si rinnova ogni anno da secoli, l’emblema di quell’Italia fatta di antiche tradizioni popolari che si tramandano di generazione in generazione. La sua origine è legata all’architetto fiorentino Benedetto Drei, attivo nella Roma barocca. Per quanto riguarda Fucecchio, l’infiorata rimanda alla Festa del Corpus Domini del 1694. Da allora il gruppo infioratori della cittadina toscana (che fa parte della Pro Loco di Fucecchio Aps) è stato protagonista di molti eventi di rilievo, da Roma ad Assisi, da Montenero a Pistoia.
INFO sul TRANSITO – Santuario Antoniano dell’Arcella, tel. 049.605517; Basilica del Santo, tel. 049.8225652, infobasilica@santantonio.org. In caso di maltempo o di meteo inaffidabile la celebrazione avverrà in forma ridotta all’interno del Santuario.
DRAPPI ANTONIANI – La cittadinanza è invitata a esporre lungo il percorso del Transito e della solenne processione del 13 giugno i drappi antoniani. I drappi sono acquistabili martedì 11 e mercoledì 12 giugno, nei seguenti orari 10.00-12.00 e 16.00-18.00, nella Scoletta del Santo, sede dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio (tel. 049-8755235, segreteria@arciconfraternitadelsanto.com).
INFO GIUGNO ANTONIANO
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Tel. 049-8225652 - Email: infobasilica@santantonio.org
Il Giugno Antoniano 2024 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica di S. Antonio, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, Museo Antoniano, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione culturale Palio Arcella.
La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Camera di Commercio di Padova, Confindustria Veneto Est.
Il Giugno Antoniano 2024 ha inoltre il patrocinio del Comune di Camposampiero (PD) e del Progetto Antonio 800 della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova.
La media partnership è in collaborazione con «Messaggero di sant’Antonio», «Messaggero dei Ragazzi», Telepace e Rete Veneta del Gruppo Medianordest.
A tutte queste realtà va il vivo ringraziamento di quanti organizzano la manifestazione.
Contatti per i giornalisti
GIUGNO ANTONIANO – Ufficio stampa Messaggero di sant’Antonio, Alessandra Sgarbossa – Mob. 380-2038621 - ufficiostampa@santantonio.org – https://areastampa.messaggerosantantonio.it/
TREDICINA – Ufficio stampa Cristina Sartori – Mob. 348-0051314 – studiocristinasartoripress@gmail.com
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Giugno Antoniano 2023 | ComunicatoStampa
GA23 | “Il Cammino di Antonio”, domani al Santo a Padova la prima assoluta della versione integrale del concerto dell’oratorio sacro su sant’Antonio
Ultimi posti per “Il Santo segreto” del 17/6, visita guidata ai luoghi nascosti del complesso basilicale. Sempre sabato apertura straordinaria dell’Oratorio dei Colombini e i 125 anni del «Messaggero di sant’Antonio» festeggiati con un corso di formazione
Quella di domani, giovedì 15 giugno, alle ore 21.00 in Basilica di Sant’Antonio a Padova, sarà la prima assoluta della versione integrale de “Il Cammino di Antonio - Oratorio Sacro”, con musiche del Maestro Paolo Pandolfo e libretto di Giovanni Ponchio. Un’opera, quella ospitata nel cartellone del Giugno Antoniano 2023, composta appositamente per il Santo, con l'introduzione di un intermezzo sinfonico, l'ampliamento della parte del tenore solista e con un organico di grandi dimensioni formato da ben due cori polifonici e con una ricca orchestrazione, rispetto a una versione ridotta precedente.
L’opera per tenore, narratore, coro e orchestra ripercorre il cammino fisico e spirituale dell’allora frate Antonio da Lisbona, al secolo Fernando Martins de Bulhões, che nel 1221 naufragò nella baia di Capo Milazzo in Sicilia. Da lì prese vita il suo lungo viaggio attraverso le antiche vie che percorrevano l’Italia. Un cammino anche religioso che si arricchì del messaggio di san Francesco ad Assisi, toccando poi il nord Italia, la Francia e infine Padova, città dove morì e in cui le sue reliquie e la sua testimonianza rifulgono nel santuario a lui dedicato.
Un’opera che mette in luce il ruolo spirituale ma anche l'impegno civile di sant’Antonio, in un'invocazione corale ricca di forza e di speranza.
“Il Cammino di Antonio” avrà come protagonisti il tenore Antonio Signorello, nella parte di sant’Antonio, Paolo Tonietto (voce recitante), il Coro Città di Piazzola sul Brenta e il Coro Polifonico di Piove di Sacco, l’orchestra Concentus Musicus Patavinus e Sergio Lasaponara come Maestro Concertatore. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Paolo Pandolfo, compositore, si è diplomato in Composizione al Conservatorio Pollini di Padova sotto la guida di Wolfango Dalla Vecchia. Ha conseguito riconoscimenti in numerosi concorsi di composizione nazionali e internazionali essenzialmente nella musica sacra. Il suo Te Deum per soli, coro e organo è risultato vincitore del concorso “Anima Mundi” per il 950° anniversario della Cattedrale di Pisa, concorso presieduto da Sir John Eliot Gardiner (2014). Successo bissato nel 2017 (con l’Ave Maris Stella), unico caso nella storia della manifestazione fondata dal compianto maestro Giuseppe Sinopoli. La sua collaborazione con il librettista Giovanni Ponchio ha portato a importanti riconoscimenti fra cui: il primo premio assoluto nel concorso nazionale indetto dalla Diocesi di Livorno con l’oratorio sacro sulla vita di Santa Giulia (La croce di Giulia) per soli coro e orchestra (2017); il primo premio assoluto nel 2019 e nel 2022 con lavori sulla Divina Commedia di Dante Alighieri nei concorsi di composizione indetti dalla Cappella Musicale della Basilica di San Francesco a Ravenna.
Giovanni Ponchio, librettista, ha insegnato per 43 anni lettere, storia e filosofia nei Licei padovani. Dal 2021 è preside dell’Istituto Barbarigo. Presiede il Consorzio delle Biblioteche Padova Associate ed è giornalista pubblicista. È inoltre direttore responsabile di alcune pubblicazioni periodiche. Ha al suo attivo alcune pubblicazioni di natura filosofica tra cui Cultura radicale e società politica in Italia (Padova, 1985) e Tempo civile e tempo ecclesiale (Padova, 2000). Si interessa da tempo della storia di Padova. Sul rapporto tra Dante Alighieri e la cultura padovana del 1300 ha pubblicato nel 2019 Il volo di Gerione, mentre è in fase di stampa sulla rivista «Il Santo» un saggio sulla mancata presenza di Antonio di Padova nel Paradiso dantesco. Dopo aver compiute lunghe ricerche sul movimento cattolico padovano, ha pubblicato Passione secondo Giuseppe. La tragica storia di don Giuseppe Paccagnella raccontata nei documenti d’archivio (Treviso, 2022). Collabora da anni con il maestro Paolo Pandolfo, scrivendo i testi di alcune opere, tra le quali Il quarto re, La croce di Giulia, La sinfonia dei giganti.
Ultimi posti liberi per la visita storico-artistico e teatrale “Il Santo segreto” di sabato 17 giugno alle ore 21.00, per scoprire alcuni luoghi della Basilica e del Convento del Santo meno noti o solitamente non accessibili al pubblico. L’ingresso è su prenotazione con contributo, compilando il form su https://service.santantonio.org/il-santo-segreto/.
La particolare visita di un’ora e mezza, curata dall’equipe di Pastorale dell’Arte al Santo, è un viaggio alla scoperta del complesso antoniano e di alcuni personaggi che nel corso dei secoli hanno incrociato la propria storia con quella della Basilica. Tra questi, ad esempio, Maria Antonietta, l’affascinante e discussa regina di Francia.
L’originale percorso attraverserà i giardini del convento, solitamente chiusi al pubblico, toccherà l’antico porto, la Biblioteca Antoniana con i suoi pregiati libri e manoscritti, la Sala del Capitolo con gli affreschi di Giotto, la Sacrestia con alcuni preziosissimi paramenti solitamente non visibili e altri luoghi segreti. Una serata tra arte, musica e teatro, una novità nel contesto degli appuntamenti proposti nell’ambito del Giugno Antoniano.
Sempre sabato 17 giugno, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, eccezionalmente rispetto al calendario al Giugno Antoniano 2023, l’Oratorio dei Colombini, di via dei Papafava 6 a Padova, sarà aperto in via straordinaria grazie alla collaborazione dell’Arciconfraternita di sant’Antonio. Sarà possibile visitare liberamente e gratuitamente l’antico e suggestivo luogo antoniano, l’attiguo giardino con il pozzo del miracolo del breviario e il Platano Papafava. Ogni 30 minuti si organizzerà un breve percorso guidato.
L’Oratorio di Santa Maria dei Colombini è un luogo carico di fascino riaperto dal maggio 2017 grazie all’opera di consorelle e confratelli dell’Arciconfraternita, con il favore della famiglia dei Conti Papafava de Carraresi, proprietari del sito dal 1810. Una tradizione cittadina consolidata vuole che sant’Antonio, nella sua prima dimora a Padova, fondasse personalmente una Fraglia di penitenti (poi organizzatasi in Confraternita di devozione), che egli stesso vestì con una cappa grigio cinerino al modo dei frati minori il 27 dicembre 1227, procurando per le devozioni del gruppo una chiesetta detta Santa Maria della Colomba successivamente divenuta Santa Maria dei Colombini. La Fraglia e il suo Oratorio, pur dedicati alla Vergine Maria, sono intrinsecamente antoniani almeno dal ‘600 per la fondazione, la devozione e l’assistenza dei frati minori. A testimoniarne l’antonianità, due importanti reliquie: una grossa lastra di trachite dalla quale, come da un pulpito, avrebbe predicato il Santo, e il pozzo dentro al quale sarebbe caduto il breviario del Santo riportatogli asciutto dagli angeli.
Si ricorda che è sold out, invece, il corso di formazione per giornalisti in occasione dei 125 anni del «Messaggero di sant’Antonio» del 17 giugno, intitolato “In dialogo con il Creato. Giornalisti, ambiente ed ecologia integrale”. Il mensile dei frati del Santo, una delle più longeve riviste italiane, celebra infatti quest’anno i 125 anni di pubblicazioni. Il direttore responsabile, fra Massimiliano Patassini, racconta così la linea editoriale e l’evoluzione del mensile: «La prima rivista di quest’opera dei frati minori conventuali è stata pubblicata a partire dal gennaio del 1898, in seguito agli eventi legati ai settecento anni dalla nascita del Santo (1895). Il desiderio dei frati era quello di offrire uno strumento per far risuonare la voce di Antonio, che fosse testimone della vita della Basilica, contribuendo a far conoscere le bellezze di questo luogo di fede e devozione, e fosse promotore della solidarietà del Pane dei Poveri, opera caritativa sostenuta dai religiosi. Vangelo e carità, come più volte ribadito, sono i cardini di questa impostazione» declinata in una rivista popolare, perché «Antonio è davvero il santo del popolo».
Fondato nel 1898, il «Messaggiero» (scritto con la “i”) si caratterizzava al suo esordio come foglio informativo per i devoti. Nel 1963, in pieno clima conciliare, la prima grande svolta: il giornale si allontana dalla linea editoriale devozionale per fare spazio alle nuove aperture della Chiesa, forte delle diverse testate nel frattempo sviluppatesi dal ceppo originario: «Messaggero dei Ragazzi», l’edizione per gli italiani all’estero del «Messaggero di sant’Antonio», le riviste in lingua straniera. Gli anni ’70 sono caratterizzati da una maggiore apertura ai problemi del mondo, intensificando le sue inchieste su questioni sociali, politiche e culturali. A partire dal 2000 il mensile si concentra sempre più su quelle «buone notizie» che spesso non trovano spazio negli altri media, senza tralasciare gli approfondimenti su temi sociali o di senso, ormai caratteristici del giornale. Nel 2016 un massiccio restyling del sito web, che oggi integra la carta con articoli, blog, gallerie fotografiche, approfondimenti originali, lo sbarco sui social network e l’avvio delle pubblicazioni anche in formato digitale. Nel 2019 un nuovo progetto grafico che caratterizza la rivista: un formato leggermente più stretto, foto più grandi e scelte con ancora maggior cura, apertura a nuovi linguaggi come il graphic journalism, temi ancor più coraggiosi e di «frontiera» sempre dalla parte degli ultimi, per sottolineare una volta di più una linea editoriale che guarda ai valori francescani e antoniani.
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Giugno Antoniano 2023 | ComunicatoStampa
GA2023, dalla seconda edizione dell’Infiorata alla prima assoluta integrale dell’oratorio sacro su sant’Antonio, dalle visite guidate ai luoghi segreti del Santo fino al dialogo con il Creato
Il 17/6 apertura straordinaria dell’Oratorio di Santa Maria dei Colombini a Padova, regalo a sorpresa dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio al Giugno Antoniano 2023 e ai devoti del Santo
INFIORATA A SANT’ANTONIO
Il 12 giugno torneranno nella Città del Santo i maestri infioratori di Fucecchio (FI), che lavorando dalle ore 19.00 per tutta la notte realizzeranno, per il secondo anno, sul Sagrato della Pontificia Basilica di sant'Antonio di Padova una tradizionale “infiorata” dedicata a sant’Antonio. Un’usanza molto diffusa in alcuni centri storici d’Italia, che si potrà ammirare a Padova dall’alba del 13 giugno. Il quadro floreale di quest’anno sarà dedicato al “Miracolo della predica ai pesci di sant’Antonio”, tema della 17° edizione del Giugno Antoniano 2023. Il pubblico potrà partecipare all’allestimento collaborando con gli infioratori.
L’infiorata consiste nella realizzazione meticolosa di tappeti floreali colorati con petali di fiori finemente tagliati, foglie e talvolta semi, progettati ad hoc e pronti a essere disfatti al passaggio della processione, come accadrà il 13 giugno a Padova, al termine della messa solenne delle ore 17.00 in basilica.
Le infiorate sono tra le manifestazioni più note tra i fedeli e i turisti che visitano il nostro Paese, è cultura viva che si rinnova ogni anno da secoli, l’emblema di quell’Italia fatta di antiche tradizioni popolari che si tramandano di generazione in generazione. La loro origine è legata all’architetto fiorentino Benedetto Drei, attivo nella Roma barocca. Per quanto riguarda Fucecchio, l’infiorata rimanda alla Festa del Corpus Domini del 1694. Da allora il gruppo infioratori della cittadina toscana (che fa parte della Pro Loco di Fucecchio Aps) è stato protagonista di molti eventi di rilievo. Tra quelli più importanti, le infiorate di Roma in occasione dei Santi Pietro e Paolo (29 giugno), di Assisi dedicata al patrono d’Italia San Francesco (4 ottobre), di Montenero dedicata alla Madonna patrona della Toscana, e di Pistoia del 2021 (24-25 luglio), che ha sfidato la pandemia in occasione dell’anno giubilare di San Giacomo.
IL CAMMINO DI ANTONIO - ORATORIO SACRO
“Il Cammino di Antonio - Oratorio Sacro” di giovedì 15 giugno, alle ore 21.00 in Basilica di Sant’Antonio a Padova, è la prima assoluta della versione integrale del concerto con musiche del Maestro Paolo Pandolfo e libretto di Giovanni Ponchio. Rispetto all’edizione dello scorso anno, nella Chiesa di San Benedetto Vecchio a Padova, quella per il Giugno Antoniano 2023 è stata composta appositamente per il Santo, con l'introduzione di un intermezzo sinfonico, l'ampliamento della parte del tenore solista e con un organico di grandi dimensioni formato da ben due cori polifonici e con una ricca orchestrazione.
L’opera per tenore, narratore, coro e orchestra ripercorre il cammino fisico e spirituale dell’allora frate Antonio da Lisbona, al secolo Fernando Martins de Bulhões, che nel 1221 naufragò nella baia di Capo Milazzo in Sicilia. Da lì prese vita il suo lungo viaggio attraverso le antiche vie che percorrevano l’Italia. Un cammino anche religioso che si arricchì del messaggio di san Francesco ad Assisi, toccando poi il nord Italia, la Francia e infine Padova, città dove morì e in cui le sue reliquie e la sua testimonianza rifulgono nel santuario a lui dedicato.
Un’opera che mette in luce il ruolo spirituale ma anche l'impegno civile di sant’Antonio, in un'invocazione corale ricca di forza e di speranza.
Giovedì prossimo al Santo “Il Cammino di Antonio” avrà come protagonisti Antonio Signorello (tenore nella parte di sant’Antonio), Paolo Tonietto(voce recitante), il Coro Città di Piazzola sul Brenta e il Coro Polifonico di Piove di Sacco, l’orchestra Concentus Musicus Patavinus e Sergio Lasaponara come Maestro Concertatore. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Paolo Pandolfo, compositore, si è diplomato in Composizione al Conservatorio Pollini di Padova sotto la guida di Wolfango Dalla Vecchia. Ha conseguito riconoscimenti in numerosi concorsi di composizione nazionali e internazionali essenzialmente nella musica sacra. Il suo Te Deum per soli, coro e organo è risultato vincitore del concorso “Anima Mundi” per il 950° anniversario della Cattedrale di Pisa, concorso presieduto da Sir John Eliot Gardiner (2014). Successo bissato nel 2017 (con l’Ave Maris Stella), unico caso nella storia della manifestazione fondata dal compianto maestro Giuseppe Sinopoli. La sua collaborazione con il librettista Giovanni Ponchio ha portato a importanti riconoscimenti fra cui: il primo premio assoluto nel concorso nazionale indetto dalla Diocesi di Livorno con l’oratorio sacro sulla vita di Santa Giulia (La croce di Giulia) per soli coro e orchestra (2017); il primo premio assoluto nel 2019 e nel 2022 con lavori sulla Divina Commedia di Dante Alighieri nei concorsi di composizione indetti dalla Cappella Musicale della Basilica di San Francesco a Ravenna.
Giovanni Ponchio, librettista, ha insegnato per 43 anni lettere, storia e filosofia nei Licei padovani. Dal 2021 è preside dell’Istituto Barbarigo. Presiede il Consorzio delle Biblioteche Padova Associate ed è giornalista pubblicista. È inoltre direttore responsabile di alcune pubblicazioni periodiche. Ha al suo attivo alcune pubblicazioni di natura filosofica tra cui Cultura radicale e società politica in Italia (Padova, 1985) e Tempo civile e tempo ecclesiale (Padova, 2000). Si interessa da tempo della storia di Padova. Sul rapporto tra Dante Alighieri e la cultura padovana del 1300 ha pubblicato nel 2019 Il volo di Gerione, mentre è in fase di stampa sulla rivista «Il Santo» un saggio sulla mancata presenza di Antonio di Padova nel Paradiso dantesco. Dopo aver compiute lunghe ricerche sul movimento cattolico padovano, ha pubblicato Passione secondo Giuseppe. La tragica storia di don Giuseppe Paccagnella raccontata nei documenti d’archivio (Treviso, 2022). Collabora da anni con il maestro Paolo Pandolfo, scrivendo i testi di alcune opere, tra le quali Il quarto re, La croce di Giulia, La sinfonia dei giganti.
IL SANTO SEGRETO. VISITA STORICO-ARTISTICO E TEATRALE ALL’INTERNO DELLA BASILICA DI SANT’ANTONIO E DI ALCUNI LUOGHI DEL CONVENTO
Cosa avrà legato Maria Antonietta, Regina di Francia, una delle più affascinanti, discusse e potenti donne del ‘700, alla Basilica del Santo? Lo si potrà scoprire sabato 17 giugno ore 21.00 partecipando a “Il Santo segreto”, il percorso di visita storico artistico e teatrale all’interno della Basilica di Sant’Antonio e di alcuni luoghi meno noti dell’attiguo convento (ingresso su prenotazione on line, ultimi posti liberi per la sola data del 17/6; sold out il 16/6).
La particolare visita di un’ora e mezza, curata dall’equipe di Pastorale dell’Arte al Santo, è un viaggio alla scoperta del complesso antoniano e di alcuni personaggi che nel corso dei secoli hanno incrociato la propria storia con quella della Basilica. Una serata tra arte, musica e teatro, una novità nel contesto degli appuntamenti proposti nell’ambito del Giugno Antoniano.
L’originale percorso attraverserà i giardini del convento, solitamente chiusi al pubblico, toccherà l’antico porto, la Biblioteca Antoniana con i suoi pregiati libri e manoscritti, la Sala del Capitolo con gli affreschi di Giotto, la Sacrestia con alcuni preziosissimi paramenti solitamente non visibili e altri luoghi segreti. Ma non solo. “Il Santo segreto” darà anche la possibilità di incontrare alcuni personaggi del passato che hanno avuto che fare con la Basilica, con le sue opere d’arte, con i suoi tesori e monumenti. Come, appunto, Maria Antonietta.
Ingresso su prenotazione con contributo su https://service.santantonio.org/il-santo-segreto/.
APERTURA STRAORDINARIA DELL’ORATORIO DEI COLOMBINI
Un “regalo a sorpresa” per i devoti del Santo e gli appassionati d’arte e natura è l’apertura straordinaria dell’Oratorio dei Colombini di sabato 17 giugno (via dei Papafava 6 a Padova). Dopo il grande successo di visitatori che hanno solcato la porta dell’Oratorio durante la manifestazione Anime Verdi all’inizio di maggio, l’Arciconfraternita del Santo ha deciso di dare ai padovani un’altra possibilità per visitare l’antico e suggestivo luogo antoniano, aggiungendo un evento non previsto al calendario al Giugno Antoniano 2023.
Sabato 17 giugno dalle ore 10 alle ore 13 sarà infatti possibile visitare liberamente e gratuitamente l’Oratorio dei Colombini e l’attiguo giardino con il pozzo del miracolo del breviario e il Platano Papafava. Ogni 30 minuti si organizzerà un breve percorso guidato dalla Consorella Anna Maria Rizzato.
L’Oratorio di Santa Maria dei Colombini è un luogo carico di fascino riaperto dal maggio 2017 grazie all’opera di Consorelle e Confratelli dell’Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova, con il favore della proprietà della famiglia dei Conti Papafava de Carraresi. Una tradizione cittadina consolidata vuole che sant’Antonio, nella sua prima dimora a Padova, fondasse personalmente una Fraglia di penitenti (poi organizzatasi in Confraternita di devozione), che egli stesso vestì con una cappa grigio cinerino al modo dei frati minori il 27 dicembre 1227, procurando per le devozioni del gruppo una chiesetta detta Santa Maria della Colomba successivamente divenuta Santa Maria dei Colombini. La Fraglia e il suo Oratorio, pur dedicati alla Vergine Maria, sono intrinsecamente antoniani almeno dal ‘600 per la fondazione, per la devozione, per l’assistenza dei frati minori. Questa squisita e antica antonianità sono ancora oggi testimoniate da due importanti reliquie della memoria conservate nel sito: una grossa lastra di trachite infissa nel muro di tramontana, dalla quale, come da un pulpito, avrebbe predicato il Santo, e il pozzo dentro al quale sarebbe caduto il breviario del Santo riportatogli su asciutto dagli angeli. In seguito alla soppressione delle Confraternite di devozione all’inizio dell’‘800, in epoca napoleonica, la Scuola dei Colombini con l’annesso Oratorio dedicato a Sant’Antonio vennero incamerati al demanio e successivamente acquistati nel 1810 dai conti Alessandro e Alberto Papafava dei Carraresi perché attigui al palazzo di famiglia. Dal maggio 2017 l’Arciconfraternita ne cura la manutenzione ordinaria aprendolo al pubblico in occasione di eventi particolari.
Sold out, infine, per “In dialogo con il Creato. Giornalisti, ambiente ed ecologia integrale”, il corso di formazione per giornalisti in occasione dei 125 anni del «Messaggero di sant’Antonio» del 17 giugno all’Istituto Sant’Antonio dottore, a Padova, con Letizia Palmisano, Matteo Mascia, Simone Morandini, il Gruppo giovani Ucsi, vincitore del premio "Sentinelle del Creato" di Greenaccord, e fra Massimiliano Patassini, direttore responsabile «Messaggero di sant’Antonio».
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Giugno Antoniano 2022 | ComunicatoStampa
Giugno Antoniano 2022, gli eventi dal 6 al 12 giugno a Padova, dalle radici francescane dell’Ospedale di Padova fino all'infiorata in onore di sant'Antonio
Dalle radici francescane dell’Ospedale di Padova al violino di Tartini, dalla conversazione su papa Luciani in prossimità della beatificazione alla musica in onore di sant’Antonio dei maestri della Cappella Antoniana, fino al reading di "Blu paonazzo"
Suggestivi gli eventi del Giugno Antoniano in programma la prossima settimana a Padova. Dalle radici francescane dell’Ospedale di Padova al violino di Tartini, dalla conversazione su papa Luciani in prossimità della beatificazione alla musica in onore di sant’Antonio dei maestri della Cappella Antoniana, fino al reading del romanzo ambientato tra le cupole della Basilica con protagonista Donatello. E nella notte tra 11 e 12 giugno gli infioratori di Fucecchio saranno all’opera per realizzare la prima infiorata in onore del Santo a Padova.
Di seguito il calendario.
Lunedì 6 giugno, ore 20.30
Sala della Carità, Via San Francesco 61
Le radici francescane dell'Ospedale di Padova tra memoria, vitalità e gratitudine
Osservanza francescana, rinnovamento spirituale e laici impegnati nella carità si intersecano nella Padova del Quattrocento dando vita a quello che diventerà il primo strutturato ospedale della città. Lunedì 6 giugno alle ore 20.30, nella Sala della Carità a Padova, si terrà una conferenza-dibattito sulla nascita del primo ospedale cittadino, evidenziando il ruolo dei terziari francescani dell’epoca. Ne parleranno Paolo Toni, Ministro dell’Ordine francescano secolare del Santo; padre Luciano Bertazzo, direttore del Centro Studi Antoniani; e il professor Giovanni Silvano, ordinario di storia dell’Università di Padova. A fare da moderatore sarà il giornalista Alberto Friso. L’evento è a cura dell'Ordine Francescano Secolare del Santo.
La Sala della Carità è un luogo significativo dell’Ordine francescano secolare di Padova. Era collegata all’omonima confraternita quattrocentesca nata per sostenere la nascita dell’ospedale fondato da Baldo Bonafari con la moglie Sibilla de’ Cetto, esponenti dell’entourage Carrarese prima, passati poi nell’area di influenza della Serenissima, con l’arrivo in città dei veneziani nel 1405.
Legati al grande fervore religioso del primo Quattrocento, che trovava forma nell’osservanza francescana diffusa da Bernardino da Siena, presente anche a Padova più volte nella prima metà del secolo, i due coniugi, impegnati nella carità sociale, decisero di investire il loro ingente patrimonio nella costruzione di un grande ospedale per la cura degli ammalati per un’ottantina di posti letto. A Padova esistevano già diverse e piccolissime case di cura, ma non erano particolarmente efficienti. Non solo, accanto all’ospedale, la coppia, devotissima a san Francesco, fece costruire una chiesa con convento intitolata al santo di Assisi, chiamando per la cura d’anime i frati minori osservanti, e la Sala per la Confraternita della Carità.
Il “grande ospedale francescano” rimase attivo fin sul finire del 18° secolo, quando l’allora vescovo di Padova, Nicolò Antonio Giustiniani, ne fece costruire uno nuovo, più grande, razionale e moderno, secondo il tempo, sul luogo che era appartenuto ai gesuiti, soppressi nel 1773. Era il primo nucleo di quello che divenne l’Ospedale Giustinianeo, la cui nascita è quindi in continuità con il primo ospedale legato alla spiritualità francescana.
Martedì 7 giugno, ore 20.30
Chiostro del Beato Belludi e Salette del Museo Antoniano
Il violino di Tartini. Appunti di viaggio
In occasione delle celebrazioni del Giugno Antoniano, venerdì 7 giugno alle 20.45, la Veneranda Arca di S. Antonio ospiterà nel Chiostro del Beato Luca Belludi e nelle Salette del Museo Antoniano del Santo l’evento "Un violino per Tartini: appunti di viaggio": una serata di musica e cultura dedicata al compositore piranese, per omaggiarne l'opera e la portata innovatrice nell'Europa del XVIII secolo.
I tre liutai Alberto Cassutti, Francesco Piasentini e Damien Sainmont racconteranno il loro percorso dedicato alla ricerca dei violini di Giuseppe Tartini, costituito da ricerche d'archivio, tappe fisiche tra Italia ed Europa e incontri con personalità del mondo della musica e della liuteria.
Ad accompagnare il loro racconto Mauro Spinazzè, violinista veneto da anni impegnato nell'esecuzione di musica antica, che eseguirà due celebri pagine tartiniane: la Sonata 23 in Mi Maggiore e la Sonata 24 in Re Maggiore.
La serata sarà anche l’occasione per incontrare i registi Michele Banzato e Karma Gava, che hanno voluto dedicare un docufilm al progetto “Un violino per Tartini”. Ne verrà presentato il teaser, realizzato con l'affiancamento di alcuni studenti dell'indirizzo audiovisivo e multimediale dell'istituto Valle.
Mercoledì 8 giugno, ore 21.00
Basilica di S. Antonio
«Mai avrei immaginato» (Giovanni Paolo I)
Si intitola «Mai avrei immaginato» - Sorpresa di Dio per l’uomo di oggi l’evento culturale di mercoledì 8 giugno alle 21.00 a Padova in Basilica di Sant’Antonio, nell’ambito della rassegna Giugno Antoniano 2022. Il titolo dell’evento si ispira all’espressione di papa Albino Luciani appena eletto, quando rivolse il suo primo saluto alla folla di piazza San Pietro. La serata sarà una conversazione tra Davide Fiocco, uno dei curatori della “Positio” e membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I, e Patrizia Luciani, studiosa di papa Luciani, omonima ma non parente del pontefice. Modera Alberto Vela delle Edizioni Messaggero Padova (EMP). L’evento sarà l’occasione per presentare anche la nuova collana “Io sono polvere” sul pensiero, la spiritualità e l’insegnamento di Albino Luciani, vescovo, patriarca e papa, edita da EMP.
Venerdì 10 giugno, ore 20.45
Basilica di S. Antonio
La musica in onore di S. Antonio
Dall’anno della sua fondazione nel 1487, alla guida della Cappella musicale Antoniana si succedettero 51 direttori, alcuni per un breve periodo, altri per un arco di tempo più lungo. I loro compiti erano sostanzialmente due: dirigere il complesso vocale-strumentale e scrivere la musica per le funzioni liturgiche. Di alcuni di loro ci è rimasto poco o nulla, di altri, invece, una copiosa produzione, custodita nell’archivio della Cappella Antoniana, situato nell’omonima biblioteca.
Tre erano, e sono rimasti, i momenti liturgici più sentiti legati alla figura di sant’Antonio: la Festa della lingua, che si celebra a metà febbraio, il 13 giugno giorno della morte del Santo, e il ricordo del Transito, che si commemora ogni venerdì in Basilica. Cospicua la musica scritta per queste celebrazioni, dimenticata, però, nel corso degli anni.
Il concerto “La musica in onore di S. Antonio” di venerdì 10 giugno, alle ore 20.45 in Basilica del Santo a Padova, con coro e orchestra della Cappella Musicale Antoniana diretti dal maestro Valerio Casarin, vuole riportare alla luce questo patrimonio musicale, mai eseguito in epoca moderna. Casarin ha trascritto in notazione moderna brani di p. Costanzo Porta, p. Francesco Antonio Callegari, p. Francescantonio Vallotti, p. Luigi Antonio Sabbatini, Antonio Callegari, Giovanni Tebaldini e Oreste Ravanello. I brani, che verranno eseguiti dal coro e dall’orchestra della Basilica del Santo, sono composizioni che si basano sui seguenti testi: In medio Ecclesiae, antifona d’ingresso per la festa di Sant’Antonio, O Lingua benedicta, Si Quaeris e il Transito di S. Antonio. Con il Minuetto per orchestra si vogliono ricordare, infine, i 150 anni dalla nascita di Oreste Ravanello.
Da ricordare, infine, che ai grandi maestri di cappella del Santo, il Centro Studi Antoniani sta dedicando la prolifica collana “Corpus Musicum Franciscanum”, che pubblica una quindicina di nuovi volumi di partiture ogni anno.
Sabato 11 giugno, ore 18.00
Palazzo Liviano, Sala Dei Giganti
Reading Blu paonazzo
In occasione degli 800 anni dell’Università di Padova, la rassegna Giugno Antoniano ha il piacere di segnalare il reading dal romanzo Blu paonazzo (Il prato publishing House, Saonara 2016) di Giovanna Baldissin Molli, già docente del Dipartimento dei Beni Culturali dell’ateneo patavino, che si terrà sabato 11 giugno alle ore 18.00 nella Sala dei Giganti a Palazzo Liviano a Padova. Lo spettacolo è ideato e interpretato da Stefano Eros Macchi e Marta Bettuolo del Teatro de LiNUTILE.
La trama mette in scena una Padova quattrocentesca, fatta di passioni e crimini sotto le cupole del Santo, dove venne chiamato a lavorare Donatello. L’artista fiorentino arrivò a Padova alla fine del 1443. Doveva eseguire una tomba nella basilica di Sant’Antonio da Padova destinata ad accogliere il corpo di Erasmo da Narni detto Gattamelata. Ma un furto sacrilego scosse l’anima della città, portando con se un clima di chiacchiere e sospetti…
L’evento è organizzato dal Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova.
Sabato 11 giugno, apertura ore 9.30 - 12.30, visita guidata ore 11.00
Padova, Oratorio dei Colombini (via dei Papafava)
Alla scoperta dell’Oratorio dei Colombini
Proseguono sabato 11 giugno le riaperture straordinarie con visita guidata dell'antico Oratorio antoniano di S. Maria del Pianto detto dei Colombini, proprietà dal 1810 della Famiglia Papafava de Carraresi, con le sue reliquie antoniane, il pozzo del miracolo del breviario e con la possibilità di visitare, per la prima volta, anche l’attiguo giardino con il secolare platano Papafava.
Le aperture e le visite sono promosse dall’Arciconfraternita di Sant’Antonio di Padova, che se ne prende cura dal 2017, in collaborazione con Associazione Vecia Padova. Le visite saranno riproposte anche nei sabati 18 e 25 giugno.
Domenica 12 giugno, dall’alba
Sagrato Basilica di S. Antonio
Infiorata a sant'Antonio
Oggi quando si parla di “Infiorata” ci si riferisce a una delle manifestazioni più note tra i fedeli e i turisti che visitano il nostro Paese, è cultura viva che si rinnova ogni anno da secoli, l’emblema di quell’Italia fatta di vecchie tradizioni popolari che si tramandano di generazione in generazione. L’infiorata consiste nella realizzazione meticolosa di tappeti floreali colorati con petali di fiori finemente tagliati, foglie e talvolta semi, progettati ad hoc e pronti a essere disfatti al passaggio della processione. È un’antica tradizione italiana, la cui origine è legata all’architetto fiorentino Benedetto Drei, attivo nella Roma barocca.
Una tradizione che per la prima volta si potrà ammirare anche nella Città del Santo, grazie ai maestri infioratori di Fucecchio (FI), a partire dall’alba del 12 giugno. I maestri saranno all’opera già durante la notte tra 11 e 12 giugno per realizzare il grande tappeto floreale che riprenderà il disegno della “Tavola di Camposampiero”, esposta in basilica dal 1° giugno fino al 9 ottobre.
L’origine di questa tradizione a Fucecchio rimanda alla Festa del Corpus Domini del 1694. Da allora il gruppo infioratori della cittadina toscana (che fa parte della Pro Loco di Fucecchio aps) è stato protagonista di molti eventi di rilievo. Tra quelli più importanti, le infiorate di Roma in occasione dei Santi Pietro e Paolo (29 giugno), di Assisi dedicata al patrono d’Italia San Francesco (4 ottobre), di Montenero dedicata alla Madonna patrona della Toscana, e di Pistoia del 2021 (24-25 luglio), che ha sfidato la pandemia in occasione dell’anno giubilare di San Giacomo.
Si segnala inoltre…
Visita guidata “L’arte per tutti”, scadenza iscrizioni il 7 giugno
Scadono il 7 giugno le iscrizioni per la visita guidata “L’arte per tutti” che si svolgerà sabato 18 giugno alle ore 14.45 in Basilica del Santo e all’Oratorio di San Giorgio. Si tratta di una visita guidata sensoriale per persone non vedenti e ipovedenti e loro accompagnatori, alla scoperta dei “Cicli affrescati del XIV secolo di Padova - Patrimonio Mondiale UNESCO”, presenti in Basilica del Santo e nell’attiguo Oratorio di San Giorgio, due degli otto siti padovani inseriti nel circuito della cosiddetta “Padova Urbs Picta”.
Prenotazione obbligatoria entro il 7 giugno a: oltrei5sensi@santantonio.org e tel. 049 8225777.
INFO GIUGNO ANTONIANO
www.santantonio.org – Facebook: Giugno Antoniano - www.padovanet.it
Tel. 049-8225652 - infobasilica@santantonio.org
Contatti stampa
Giugno Antoniano
Ufficio stampa Messaggero di sant’Antonio - Alessandra Sgarbossa
Tel. 049-8225926 - Mob. 380-2038621 - ufficiostampa@santantonio.org
Per info stampa sull’evento “Il violino di Tartini”
Ufficio stampa Veneranda Arca di S. Antonio - Giuseppe Bettiol
Mob. 349-1734262 - comunicati@giuseppebettiol.it - www.giuseppebettiol.it
DIETRO LE QUINTE DEL GIUGNO ANTONIANO 2022
Il Giugno Antoniano 2022 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica di S. Antonio, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione culturale Palio Arcella e Rievocazione storica del “Transito di frate Antonio”.
La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Camera di Commercio di Padova, Assindustria Venetocentro.
Il Giugno Antoniano 2022 ha inoltre il patrocinio della Regione del Veneto, del Comune di Camposampiero (PD) e del Progetto Antonio 20-22 della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova.
La media partnership è in collaborazione con «Messaggero di sant’Antonio», «Messaggero dei Ragazzi», Telepace e Rete Veneta del Gruppo Medianordest.
A tutte queste realtà va il vivo ringraziamento di quanti promuovono la manifestazione.
Allegati disponibili
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