Giugno Antoniano 2019 | ComunicatoStampa

Giugno Antoniano 2019, tutti gli appuntamenti culturali da venerdì 14 giugno a venerdì 21 giugno

Prorogate le iscrizioni alla cena medievale di beneficenza Incontro di sapori di sabato 15. Venerdì 14 il concerto Musica per li superni chiostri al Santo, dopo 300 anni prima esecuzione moderna assoluta aperta al pubblico di una messa di Zuccari

12 Giugno 2019| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio

Venerdì 14 giugno alle 20.45 in Basilica del Santo il concerto “Musica per li superni chiostri” su musica di Francesco Maria Zuccari, un grande maestro francescano ritrovato. Si tratta della prima esecuzione moderna assoluta aperta al pubblico della Messa in Do minore a cinque voci, per soli, coro e orchestra di Zuccari eseguita in Basilica tre secoli fa, diretta a quel tempo da padre Vallotti e Giuseppe Tartini. L’esecuzione è affidata all’Orchestra Barocca di Cremona, ensemble con strumenti originali, e al coro Il Concento di Genova diretto dal maestro Luca Franco Ferrari. Cantano i soprano Federica Salvi e Sofia Pezzi, il contralto Camilla Biraga, il tenore Roberto Dellepiane e il basso Michele Perrella. Maestro concertatore Giovanni Battista Columbro, specialista di musica barocca italiana e Commendatore della Repubblica per meriti culturali. Recente la registrazione discografica (2018) dell’intera Messa per l’etichetta Urania Records. La trascrizione e la pubblicazione a stampa della partitura, a cura dello stesso maestro, è reperibile nel Corpus Musicum Franciscanum custodito al Santo.

Dal 15 giugno al 6 luglio la Biblioteca Antoniana sarà la prestigiosa sede di due esposizioni contigue: “700 Veneziano”, a cura di Fabrizio Magani, e “Coronelli e il suo tempo”, a cura di padre Alberto Fanton e Alessandro Borgato. Quest’ultima di argomento geografico e ambito cartografico, in collaborazione con la Veneranda Arca di S. Antonio, esporrà importanti atlanti a stampa del XVII e XVIII secolo della collezione della Biblioteca. Sarà possibile ammirare due eccezionali globi, uno celeste e l’altro terrestre, del padre Vincenzo Coronelli, frate francescano, cosmografo ufficiale della Serenissima e fondatore dell’Accademia degli Argonauti, la prima società di geografia al mondo. Di Coronelli verrà inoltre esposto un vasto corpus di opere tra le quali l’Atlante Veneto, L’Isolario, il Corso geografico e il Teatro delle città e dei porti dell’Europa, contenenti carte terrestri e celesti, mappe geografiche, piante di città e grandiose vedute del mondo, tra cui alcune vedute di Padova e della Basilica del Santo. La mostra “700 veneziano”, promossa da Graziano Gallo e Veneranda Arca di S. Antonio con la curatela di Fabrizio Magani, proporrà invece una sequenza di 30 dipinti da collezioni private di maestri veneti dell'ultimo secolo di vita della Serenissima Repubblica, che confermano l'originalità e la varietà di un grande momento dell'arte veneta ed europea. In mostra opere di Giuseppe Zais, Giambattista Piazzetta, Gaspare e Antonio Diziani, Rosalba Carriera, Jacopo Amigoni, Luca Carlevarijs, Francesco Zugno, Francesco Battaglioli, Michele Marieschi, Lorenzo Tiepolo, Maestro del Ridotto, Marco e Sebastiano Ricci, Francesco Guardi, Pietro Longhi, Francesco Zuccarelli, Giambattista Cimaroli, Francesco Fontebasso, Francesco Capella, Antonio Arrigoni, Giuseppe Bernardino Bison, Gian Domenico Tiepolo, Giambattista Pittoni, oltre che di Giovanni Antonio Pellegrini, autore anche degli affreschi del Salone della Biblioteca. Ingresso gratuito a gruppi di non più di 15 persone alla volta. Orari: da lunedì a venerdì ore 10-12.30 e 15-18.30; sabato ore 10-12.30.

Sabato 15 giugno alle 11.00 visita guidata all’Oratorio antoniano di Santa Maria dei Colombini in via dei Papafava a Padova con l’Arciconfraternita del Santo, non serve la prenotazione. L’oratorio resterà aperto anche dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.00 con ingresso gratuito. L’oratorio è un luogo carico di suggestione, dalla storia antica e custode di due importanti reliquie antoniane delle origini. Fu fatto edificare da frate Antonio nel 1227, al tempo della sua prima venuta a Padova, come luogo per gli incontri di preghiera di un gruppo di penitenti da lui convertiti e istruiti.

Ci sono ancora posti liberi per la cena medievale “Incontro di sapori: viaggio culinario fra storie, giocoleria, musiche e danze” di sabato 15 giugno alle 20.00, nel Cortile di Palazzo Moroni. Sarà “un viaggio nel tempo” che porterà i commensali nel Medioevo dei cibi, della cucina, dello stare a tavola e dell’intrattenimento. La serata è a cura dell’Associazione Palio Arcella, che devolverà parte dell’incasso in beneficenza al Progetto Caritas Antoniana 2019. Ingresso a pagamento (euro 30,00 a persona) e prenotazione obbligatoria al 338 4624145 e al 347 4806316.

Domenica 16 giugno alle 11.00 tradizionale visita storico-devozionale alla scoperta della Scoletta del Santo, prestigiosa sede dell’Arciconfraternita di sant'Antonio di Padova a far data dal 1427 (non serve la prenotazione). L’edificio che affaccia sul sagrato della Basilica contiene pregevoli opere d’arte fatte realizzare dalla Arciconfraternita nel corso dei secoli per educare i propri membri alla vita cristiana attraverso gli insegnamenti e le esperienze di vita e di apostolato di sant'Antonio. Il cuore della visita è costituito dalla Sala Priorale, con il suo meraviglioso ciclo di dipinti rinascimentali tra i quali spiccano, accanto a quelli di Girolamo Tessari, Bartolomeo Montagna, Jacopo da Verona, Domenico Campagnola, Antonio Buttafuoco, i tre realizzati da Tiziano Vecellio nel 1511.

Lunedì 17 giugno alle 20.45 in Sala dello Studio Teologico del Santo incontro interreligioso “Maria, un ponte tra Cristianesimo e Islam”. A dialogare due autorevoli voci della teologia, il cristiano padre Fabio Ciardi e la musulmana Shahrzad Houshmamd. La figura di Maria accomuna le due religioni: se è fondamentale per il Mistero cristiano, è altrettanto significativa per il Corano, dove il suo nome è molto citato. Ciardi è professore ordinario all’Istituto di Teologia della vita consacrata “Claretianum” di Roma e direttore del Centro di studi dei Missionari Oblati di Maria Immacolata; Houshmand, iraniana, è docente di studi islamici alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. L’incontro è promosso dalla Milizia dell’Immacolata del Santo e dal Movimento dei Focolari di Padova.

Giovedì 20 giugno alle 20.45, sempre in Basilica, si terrà il concerto mozartiano “Cosmiche armonie” promosso dalla Veneranda Arca di S. Antonio insieme all’Università di Padova, per sottolineare come anche gli enti e le istituzioni cittadine possano e debbano dialogare, in questo caso attraverso una serata di bellezza e armonia, nel segno della musica, quale altissima espressione dei concetti di accordo corale. Si esibiranno il Coro grande e l'orchestra del Concentus Musicus Patavinus, diretti rispettivamente dai maestri Antonio Bortolami e Mauro Roveri, con la partecipazione del Coro Polifonico di Piove di Sacco diretto dal maestro Raffaele Biasin. Il programma mozartiano prevede, tra l’altro, la Krönungsmesse e il Te Deum. Le due formazioni del Concentus Musicus Patavinus sono composte da studenti, personale docente e tecnico-amministrativo dell'ateneo di Padova. Attualmente composta da 30 elementi, l'orchestra si è esibita in prestigiose sale da concerto in Veneto, Trentino e Lombardia, e ha collaborato con importanti solisti e direttori orchestrali. Il Coro Grande attivo da 11 anni è aperto anche a chi non frequenta l’università.

È ancora possibile visitare la mostra “La mazza e la mezzaluna. Turchi, Tartari e Mori al Santo” al Museo Antoniano (da martedì a domenica ore 9-13.00 e 14-18.00), ingresso è a pagamento (info biglietti su www.santantonio.org) e le mostre a ingresso gratuito “Il Santo com’era. Raffigurazioni della Basilica attraverso i secoli” (Salette del Museo Antoniano, Chiostro del Beato Luca Belludi, fino al 6 luglio) e “I santi della porta accanto. Giovani testimoni della Fede” (Chiostro del Generale al Santo fino al 23 giugno).

 


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Giugno Antoniano 2019 | ComunicatoStampa

Il 12 giugno “Transito di sant’Antonio” all’Arcella, da quasi 8 secoli indica l’apertura cittadina della Festa del Santo

L’antica sacra rappresentazione degli ultimi attimi di vita del Santo venne ripresa 90 anni fa. Con il concerto delle campane di tutta la città, in collaborazione con le parrocchie e la Diocesi di Padova, inizia ufficialmente la Solennità del 13 giugno

11 Giugno 2019| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio

Se il 13 giugno è la festa delle migliaia di pellegrini devoti a sant’Antonio, che ogni anno affollano la basilica, la rievocazione storica del “Transito di sant’Antonio” del 12 giugno all’Arcella, quartiere a nord di Padova, è da quasi otto secoli la festa di tutti i padovani. Gli Statuti del Comune di Padova stabilirono fin dal 1276 che l’inizio della festa in onore del “loro” Santo dovesse avvenire dopo l’ora nona del giorno della vigilia, cioè il 12 giugno. E anche quest’anno, dunque, la sacra rappresentazione si svolgerà, appunto come tradizione, mercoledì 12 giugno all’Arcella, con partenza alle 20.30 da Piazzale Azzurri d’Italia. La rievocazione storica in costume celebra l’ultimo viaggio da Camposampiero a Padova di frate Antonio, che sentendosi prossimo alla morte chiese di essere portato nell’amato convento padovano di Maria Mater Domini, primo nucleo di quella che divenne poi la basilica antoniana. La rievocazione culminerà con l’arrivo del carro al Santuario dell’Arcella e con il tradizionale concerto delle campane di tutta la città alle 21.30, in collaborazione con le parrocchie cittadine e la Diocesi di Padova. Il festoso concerto delle campane del Santuario arcellano annuncia alla città e al mondo la nascita al Cielo di Antonio, evocando la leggenda delle campane di Lisbona, la città natale del Santo, che avrebbero suonato spontaneamente proprio nel momento in cui egli spirava a Padova.

Oltre 150 i figuranti in costume che sfileranno in parata, 5 le scene della sacra rappresentazione, corrispondenti ad altrettante tappe lungo le vie del quartiere, in cui vengono narrati l’arrivo di frate Antonio all’Arcella sul carro trainato da buoi e la sua morte, seguendo con fedeltà le immagini ricavate dal testo dell’Assidua, la prima biografia scritta pochi anni dopo la morte del francescano, verosimilmente da un testimone oculare, probabilmente fra Luca Belludi, fedele confratello di Antonio.

Il viaggio da Camposampiero sul carro trainato da buoi, l’incontro con frate Vinotto, l’arrivo al Monastero della Cella e la costernazione delle “Povere Dame” (le Clarisse) sono le icone sulle quali è incentrata la rievocazione storica che si svolge per un tratto lungo l’antica via Aurelia Copta (attuale via Aspetti), ripercorrendo anche fisicamente gli stessi luoghi toccati da sant’Antonio in quello straordinario viaggio di quasi otto secoli fa. L’ultima scena, la sesta, con le ultime ore di vita e l’agonia prima delle fatidiche parole «Video Dominum meum» («Vedo il mio Signore»), con le quali il Santo concluse la sua vita terrena, avviene invece all’interno del Santuario, di fronte alla “Cella del Transito”, il venerato sacello che da secoli ci tramanda il luogo della morte del Santo.

Altrettanto suggestivo e commovente è l’omaggio spontaneo che le migliaia di devoti rendono all’immagine del Santo appena spirato, un momento di singolare pietà popolare carico di segni e gesti di sentita umanità. Anche questa è una parte della rievocazione storica, forse la più corale e la più toccante. È una folla che il Santuario non riesce mai a contenere completamente, proprio come avvenne in quella sera del 1231 quando l’intera Città corse all’Arcella spinta dal grido dei fanciulli: «È morto il Padre Santo, è morto sant’Antonio!».

La tradizione della rievocazione venne ripresa nel 1931, in occasione del 7° centenario della morte di sant’Antonio, quando l’allora parroco e rettore del santuario antoniano dell’Arcella, padre Ludovico Bressan, pensò di realizzare una sacra rappresentazione sulla falsariga di quelle medioevali, ricostruendo l’episodio del viaggio da Camposampiero all’Arcella con il carro trainato da buoi. Anche se quella manifestazione non ebbe luogo a causa dei contrasti tra Santa Sede e regime fascista, da allora si iniziò, in forma ridotta, la celebrazione del Transito nella sera del 12 giugno, rispettando fedelmente il dettato degli Statuti del Comune di Padova. Nel 1995, nell’8° centenario della nascita del Santo, si progettò di dare vita a una forma più ampia e solenne, così come la conosciamo oggi, con un nuovo testo a commento delle varie scene ricavato dall’Assidua, lungo l’itinerario del corteo storico. Dal 2006 la Rievocazione storica del Transito è divenuta “manifestazione cittadina” alla quale partecipano, oltre alle autorità della città di Padova, anche le rappresentanze dei comuni attraversati dalla Statale del Santo, a sottolineare il forte legame che, ancora oggi, lega il Santo al territorio padovano. Nel 1963, 7° centenario del ritrovamento della lingua incorrotta del Santo e della “Traslazione delle spoglie” dalla chiesetta di Santa Maria Mater Domini al primo nucleo dell’attuale Basilica del Santo, venne realizzato l’intero percorso del transito da Camposampiero all’Arcella. A documentarlo, allora, venne chiamato dalla Rai il regista Ermanno Olmi. “700 anni”, questo il titolo del cortometraggio del grande regista, è visibile su Youtube (https://youtu.be/WjESdYFs8pE).

 

DRAPPI ANTONIANI - Il 12 e il 13 giugno la cittadinanza è invitata a esporre lungo il percorso del Transito e della solenne processione del 13 giugno i drappi antoniani. Info: Arciconfraternita di Sant’Antonio, tel. 049-8755235, segreteria@arciconfraternitadelsanto.com.

 

INFO - Santuario Antoniano dell’Arcella, tel. 049.605517; Basilica del Santo, tel. 049.8225652, infobasilica@santantonio.org. In caso di maltempo o di meteo inaffidabile la celebrazione avverrà in forma ridotta all’interno del Santuario.

 

IL PERCORSO DEL TRANSITO ALL’ARCELLA

Prima scena in piazzale Azzurri d’Italia (partenza alle 20.30)
Si svolge idealmente a Camposampiero dove frate Antonio, colto da malore e sentendo prossima la morte, esprime il desiderio di tornare a Padova, alla chiesa di Santa Maria Mater Domini (corrispondente all’attuale Cappella della Madonna Mora in Basilica di sant’Antonio). I confratelli trovano un carro trainato da buoi per farlo distendere durante il viaggio.

Seconda scena, lungo via Aspetti all’incrocio con via Vecellio
È l’incontro con i borghigiani di Capodiponte. Il popolo vede arrivare il carro con Antonio accompagnato dai frati.

Terza scena, lungo via Aspetti all’altezza dello slargo ex Dazio
L’incontro della comitiva del Santo disteso sul carro con un gruppo di bambini (i candidi gigli) che stavano giocando ai bordi della strada.

Quarta scena, via Aspetti all’incrocio con viale Arcella
Narra l’incontro con frate Vinotto che, constate le condizione del Santo, convince i viandanti a svoltare verso il vicino Monastero della Cella.

Quinta scena in viale Arcella, angolo via dall’Arzere
Racconta l’arrivo al monastero delle Povere Dame, il monastero francescano della Cella composto dal nucleo delle Clarisse e quello del convento dei Frati Minori che officiavano la chiesetta di “S. Maria de’ Cella.

Santuario dell’Arcella
A questo punto i fedeli e figuranti che partecipano alla sacra rappresentazione entrano nel santuario per assistere al “Transito glorioso” e alla funzione liturgica con la solenne benedizione con la reliquia del Santo.

 


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Giugno Antoniano 2018 | ComunicatoStampa

Rievocazione storica del “Transito di sant’Antonio”, oltre 150 figuranti in costume per l’ultimo viaggio del Santo da Camposampiero al santuario dell’Arcella

Al termine, il concerto delle campane di tutte le parrocchie cittadine dà l'inizio ufficiale alla Solennità del 13 giugno. Una sacra rappresentazione con quasi 90 anni di storia che anche Ermanno Olmi documentò nel 1963 con un cortometraggio per la Rai

9 Giugno 2018| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio

Spiritualità e devozione si fondono nella “Rievocazione storica del Transito di sant’Antonio” che si svolgerà martedì 12 giugno all’Arcella, con partenza alle 20.30 da Piazzale Azzurri d’Italia. La sacra rappresentazione in costume dell’ultimo viaggio da Camposampiero a Padova del Santo, che sentendosi prossimo alla morte chiese di essere portato nell’amato convento padovano di Maria Mater Domini, primo nucleo di quella che divenne poi la basilica antoniana, culminerà con l’arrivo del carro al Santuario dell’Arcella e con il tradizionale concerto delle campane di tutta la città alle 21.30, in collaborazione con le parrocchie cittadine e la Diocesi di Padova. Sarà il concerto delle campane a dare inizio ufficialmente alla Solennità del Santo del 13 giugno, così come stabilirono gli Statuti del Comune di Padova nel 1276.

Oltre 150 i figuranti in costume che si sfileranno in parata, 5 le scene della sacra rappresentazione, corrispondenti ad altrettante tappe lungo le vie del quartiere, in cui vengono narrati l’arrivo di frate Antonio all’Arcella sul carro trainato da buoi e la sua morte, seguendo con fedeltà le immagini ricavate dal testo dell’Assidua, la prima biografia scritta pochi anni dopo la morte del francescano, verosimilmente da un testimone oculare, probabilmente fra Luca Belludi, fedele confratello di Antonio.

Il viaggio da Camposampiero sul carro trainato da buoi, l’incontro con frate Vinotto, l’arrivo al Monastero della Cella e la costernazione delle “Povere Dame” (le Clarisse) sono le icone sulle quali è incentrata la rievocazione storica che si svolge per un tratto lungo l’antica via Aurelia Copta (attuale via Aspetti), ripercorrendo anche fisicamente gli stessi luoghi toccati da sant’Antonio in quello straordinario viaggio di quasi otto secoli fa. L’ultima scena, la sesta, con le ultime ore di vita e l’agonia prima delle fatidiche parole «Video Dominum meum» («Vedo il mio Signore»), con le quali il Santo concluse la sua vita terrena, avviene invece all’interno del Santuario, di fronte alla “Cella del Transito”, il venerato sacello che da secoli ci tramanda il luogo della morte del Santo.

Ma la stessa Rievocazione ha una sua storia, benché recente. Nacque nel 1931, in occasione del 7° Centenario del Transito di sant’Antonio, quando l’allora parroco e rettore del santuario antoniano dell’Arcella, padre Ludovico Bressan, pensò di realizzare una sacra rappresentazione sulla falsariga di quelle medioevali, ricostruendo l’episodio del viaggio da Camposampiero all’Arcella con il carro trainato da buoi. La manifestazione però non ebbe luogo a causa dei contrasti accaduti, proprio in quell’anno, tra la Santa Sede e il regime fascista. Tuttavia da allora si iniziò, in forma ridotta, la celebrazione del Transito nella sera del 12 giugno, rispettando fedelmente il dettato degli Statuti del Comune di Padova che prescrivevano che l’inizio della celebrazione della Festa di sant’Antonio avvenisse dopo l’ora nona della vigilia, aprendo la festa solenne del 13 giugno.

Nel 1995, nell’8° centenario della nascita del Santo, si progettò di dare vita a una forma più ampia e solenne. Per l’occasione venne preparato un nuovo testo a commento delle varie scene ricavato dall’Assidua, in modo da animare la sacra rappresentazione, così come la conosciamo oggi, lungo l’itinerario del corteo storico. Dal 2006 la Rievocazione storica del Transito è divenuta “manifestazione cittadina” alla quale partecipano, oltre alle autorità della città di Padova, anche le rappresentanze dei comuni attraversati dalla Statale del Santo, a sottolineare il forte legame che, ancora oggi, lega il Santo al territorio padovano.

E non mancano le curiosità. Nel 1963, 7° centenario del ritrovamento della lingua incorrotta del Santo e della “Traslazione delle spoglie” dalla chiesetta di Santa Maria Mater Domini al primo nucleo dell’attuale Basilica del Santo, venne realizzato l’intero percorso del transito da Camposampiero all’Arcella. A documentarlo, allora, venne chiamato dalla Rai il regista Ermanno Olmi, recentemente scomparso. “700 anni”, questo il titolo del cortometraggio del grande regista, è tutt’ora visibile sul canale Youtube (https://youtu.be/WjESdYFs8pE).

INFO - Santuario Antoniano dell’Arcella, tel. 049.605517; Basilica del Santo, tel. 049.8225652, infobasilica@santantonio.org. In caso di maltempo o di meteo inaffidabile la celebrazione avverrà in forma ridotta all’interno del Santuario.

DRAPPI ANTONIANI - Il 12 e il 13 giugno la cittadinanza è invitata a esporre lungo il percorso del Transito e della solenne processione del 13 giugno i drappi antoniani. Info: Arciconfraternita di Sant’Antonio, tel. 049-8755235, segreteria@arciconfraternitadelsanto.com.

 


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Il Giugno Antoniano è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Coordinamento di Pastorale cittadina della Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani.

La realizzazione della manifestazione è stata possibile grazie al contributo della Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo) e della Fondazione Antonveneta, che nel nome di Antonio valorizzano il territorio con i loro molteplici interventi e che, anche quest’anno, hanno voluto credere nel messaggio del Giugno Antoniano.

La rassegna ha ricevuto inoltre il patrocinio della Regione del Veneto, che entra così per la prima volta a far parte del parterre istituzionale del Giugno Antoniano, della Nuova Provincia di Padova, dei Comuni di Camposampiero e Anguillara Veneta, dei Dipartimenti dei Beni Culturali e di Scienze Storiche Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova.


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Giugno Antoniano 2017 | ComunicatoStampa

Le celebrazioni religiose della Solennità del Santo e il tamburino degli eventi culturali da mercoledì 14 a sabato 17 giugno

Gli appuntamenti della settimana antoniana

12 Giugno 2017| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

MARTEDÌ 13 GIUGNO – Solennità di Sant’Antonio
Martedì 13 giugno saranno 11 le Sante Messe in programma in Basilica del Santo. La prima alle 6.00 del mattino; l’ultima che conclude la giornata alle 21.00. Tra le principali celebrazioni si segnala alle 10.00 la Santa Messa degli Associati al «Messaggero di Sant’Antonio», alle ore 11.00 la Santa Messa Pontificale presieduta dal Vescovo di Padova monsignor Claudio Cipolla, alle ore 13.00 la Santa Messa della Missione Cattolica Albanese d’Italia e alle 17.00 la Santa Messa Solenne presieduta dal Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali padre Giovanni Voltan, che precede la Solenne Processione delle Reliquie e della Statua di Sant’Antonio per le vie della città di Padova. Le celebrazioni delle ore 10.00 e 17.00 saranno trasmesse in streaming dal sito Santantonio.org (www.santantonio.org/it/live-streaming). Inoltre l'emittente Telechiara trasmetterà in diretta tv dalla Basilica e in streaming sul proprio sito la messa solenne e la processione, con inizio collegamento alle ore 16.50 e termine alle ore 20.00.
Vai al comunicato stampa integrale: http://www.santantonio.org/sites/default/files/cs_13_appuntamenti_tredicina_11_06_017.pdf

 

MERCOLEDÌ 14 GIUGNO ore 11.30 E VENERDÌ 16 GIUGNO ore 14.30
Padova, Basilica del Santo ore 11.30 – “Via Marialis”, itinerario artistico-simbolico tra le rappresentazioni di Maria nella Basilica antoniana

Prosegue il ciclo di visite guidate gratuite “Via Marialis”. Si tratta di un itinerario artistico-simbolico tra le rappresentazioni di Maria nella Basilica di sant’Antonio appositamente pensato per il Giugno Antoniano che, nell’edizione di quest’anno, ha nella figura della Madonna il suo leitmotiv. Il ciclo offre una poliedrica lettura in chiave simbolica e teologica dei principali capolavori artistici a soggetto mariano presenti in basilica. L’itinerario artistico-simbolico “Via Marialis” viene proposto dal Messaggero di sant’Antonio fino al 23 giugno, ogni mercoledì alle 11.30 e ogni venerdì alle 14.30. La visita dura circa un’ora. Prenotazione obbligatoria su www.santantonio.org/visiteguidate-ga2017.
Vai al comunicato stampa integrale: http://areastampa.messaggerosantantonio.it/content/marialis-le-madonne-del-santo-tra-arte-e-simbolo

 

GIOVEDÌ 15 GIUGNO
Padova, Auditrium Centro Culturale Altinate – San Gaetano ore 21.00 –  Troppa grazia, spettacolo teatrale sulla figura di sant’Antonio

Dopo il successo della premiere lo scorso anno a Camposampiero, giovedì 15 giugno alle 21.00 verrà riproposto a Padova all’Auditorium Centro culturale “Altinate - San Gaetano”, lo spettacolo teatrale su sant’Antonio “Troppa grazia”, una produzione del Teatro Minimo per la regia di Umberto Zanoletti. In scena Bruno Nataloni e Francesco Maffeis. Nulla è scontato in questa storia apparentemente semplice. I due attori raccontano sant’Antonio e, in scena, lo fanno dal sagrato del Santo, ben prima di entrare in basilica, dove si può rischiare di perdersi nell’estasi della preghiera, anche solo degli altri. Insieme, ogni giorno, vedono centinaia di persone, diverse per età, provenienza e motivazione, varcare il portone di quel luogo santo nel quale loro due non sono mai entrati. I due protagonisti raccontano e aspettano, inconsapevolmente, che qualcosa accada. E qualcosa a scalfire le loro certezze e il loro scetticismo alla fine accadrà. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.

 

SABATO 17 GIUGNO - Sono molti gli appuntamenti di sabato 17 giugno, sia a Padova che a Camposampiero. Vediamoli nel dettaglio.

Padova, Museo antoniano, ore 9.00, 10.00 e 11.00 - “Museo Antoniano svela i suoi tesori”, visite guidate gratuite
Il “Museo Antoniano svela i suoi tesori” è il titolo delle visite guidate gratuite curate dalla Presidenza della Veneranda Arca di S. Antonio all’interno del Giugno Antoniano per sabato 17 giugno. Tre gli orari di visita, alle 9.00, alle 10.00 e alle 11.00, per un massimo di 30 persone ciascuno. È obbligatoria la prenotazione su www.santantonio.org/visiteguidate-ga2017.
Il Museo Antoniano è una vera e propria “stanza delle meraviglie” che raccoglie al suo interno tesori artistici realizzati nei secoli per la Basilica e per la Veneranda Arca: dipinti, sculture, gessi, paramenti sacri, arazzi, oreficerie. Il museo, nato alla fine del 19° secolo come raccolta di oggetti storico-artistici legati alla vita o al culto del Santo, venne chiuso nel 1940 e riaperto poi con l’attuale allestimento nel 1995, in occasione dell’8° centenario della nascita del Santo. Vi sono esposti autentici capolavori, tra cui la lunetta affrescata da Mantegna per il portale della Basilica, le tarsie lignee quattrocentesche, la preziosa Navicella di arte orafa tedesca del Cinquecento, le pale d’altare di Tiepolo, Carpaccio e Piazzetta, un raro paramento liturgico tessuto a Lione nel Settecento. Accesso dal Chiostro del Beato Belludi, in basilica.
Vai al comunicato stampa integrale: http://areastampa.messaggerosantantonio.it/content/il-museo-antoniano-svela-i-suoi-tesori

Padova, Oratorio di Santa Maria dei Colombini – Apertura straordinaria e visite guidate
Proseguono le aperture straordinarie dell’Oratorio di Santa Maria dei Colombini (via dei Papafava 6) nell’ambito del Giugno Antoniano. Sabato 17 giugno l’Oratorio sarà aperto dalle 9.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 17.30; alle 11.30 e alle 12.30 visite guidate gratuite a cura dell’Arciconfraternita del Santo. L’oratorio è un luogo carico di suggestione, dalla storia antica e custode di due importanti reliquie antoniane delle origini, forse oggi divenuto sconosciuto ai più dopo un lungo periodo di non utilizzo. Fu fatto edificare da frate Antonio nel 1227, al tempo della sua prima venuta a Padova, come luogo per gli incontri di preghiera di un gruppo di penitenti da lui convertiti e istruiti.
Vai al comunicato stampa integrale: http://areastampa.messaggerosantantonio.it/content/riapre-al-pubblico-loratorio-antoniano-dei-colombini-fu-frate-antonio-nel-1227-edificarlo

Padova, Basilica del Santo, dalle ore 15.00 - “100 anni della Milizia dell’Immacolata”, pomeriggio spirituale e inaugurazione della mostra sulla figura di padre Kolbe
Dedicato a Kolbe, fondatore cento anni or sono del movimento spirituale della “Milizia dell’Immacolata”, l’appuntamento di sabato 17 giugno al Santo per i “100 anni della Milizia dell’Immacolata”. Da quel lontano ottobre 1917, un numero sempre crescente di fedeli si consacra all’Immacolata,facendo offerta totale di se stessi alla Beata Vergine Maria, come strumenti nelle sue mani e portano come segno di riconoscimento la medaglia miracolosa. Il pomeriggio kolbiano con consegna delle medaglie miracolose, inserito nel calendario del Giugno Antoniano 2017, prevede per sabato 17 giugno in basilica il rosario alle 15.00 e, a seguire, alle 16.00 in Sala dello Studio Teologico, l’inaugurazione della mostra fotografica sulla figura di padre Kolbe e sulla spiritualità che da lui è scaturita. Sarà presente l’autore, il fotografo Gabriele Toso. La mostra sarà visitabile fino al 24 giugno, quando sarà chiusa dopo la recita del rosario e la consegna delle medaglie miracolose.
A Padova la nascita della sede filiale della Milizia dell’Immacolata presso la Basilica del Santo risale al 14 dicembre 1931, nel febbraio dell’anno successivo venne pubblicata per la prima volta a Padova la rivista mensile “Il Cavaliere dell’Immacolata”. Il gruppo padovano della Milizia dell’Immacolata è strettamente legato alla vita della basilica, prendendo parte alle sue numerose iniziative. Conta attualmente una sessantina di persone attivamente impegnate. Dal 2009 i Militi di Padova, in occasione delle processioni e delle celebrazioni religiose al Santo, indossano un mantello bianco, con la sigla azzurra “M. I.”.

Camposampiero, Santuario del Noce ore 17.00 - “La segreta dolcezza”, concerto per il 50° del monastero delle Clarisse
Sabato 17 giugno
alle 17.00 al Santuario del Noce si terrà il concerto “La segreta dolcezza” per il 50° del monastero delle Clarisse: parole e musica si fondono insieme, con i testi di santa Chiara e l’accompagnamento musicale dell’Accademia Filarmonica di Camposampiero. Si tratta di un concerto di musica sacra inframmezzato dalla lettura di brani tratti dagli scritti di Santa Chiara nell’incanto del santuario del Noce. A organizzarlo il Comune di Camposampiero e il Monastero delle Clarisse, da mezzo secolo nel territorio dell’Alta Padovana. Ingresso libero.
Sarà anche l’occasione per ammirare quel piccolo gioiello che è il Santuario del Noce risalente alla prima metà del sec XV. Venne edificato sul luogo dove sorgeva l’albero di noce dal quale il Santo predicava alle umili genti di campagna. E’ uno dei santuari artisticamente più interessanti della provincia di Padova. Ampliato in tre momenti successivi, venne arricchito nella seconda metà del sec. XV da un ciclo di affreschi di Girolamo Tessari, detto Del Santo, che raffigura i più importanti miracoli di Sant'Antonio, di alcuni dei quali costituisce l’unica testimonianza iconografica. Pregevole all’interno anche la pala di Bonifacio De Pitati (1533), collocata nell’abside e raffigurante il Santo che predica dal noce. Info: Comune di Camposampiero, Ufficio cultura, tel. 049 9300255.

Padova, Santuario Antoniano dell’Arcella – “O gloriosa Domina”, presentazione storico-fotografica dall’antico convento di Santa Maria de’Cella all’attuale santuario del Transito
“O Gloriosa Domina”
è il titolo dell’incontro di sabato 17 giugno alle 21.00 al Santuario antoniano dell’Arcella. Si tratta di una presentazione storico-fotografica con Leopoldo Saracini, esperto di storia locale e direttore del Museo Antoniano, che illustra i cambiamenti avvenuti nei secoli che hanno trasformato l’antico convento francescano di Santa Maria de’ Cella nell’attuale santuario antoniano del Transito. Nel corso della serata il maestro Simone Forin eseguirà intervalli musicali all’organo Mascioni. L’iniziativa è proposta dall’Associazione "Palio Arcella" e dal Santuario Antoniano dell'Arcella.

 


 

Il Giugno Antoniano è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Coordinamento di Pastorale cittadina della Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani.

La realizzazione è stata possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo), Cassa di Risparmio del Veneto, Fondazione Antonveneta. La rassegna ha ricevuto il patrocinio di Nuova Provincia di Padova, Comuni di Camposampiero e di Anguillara Veneta, Dipartimenti dei Beni Culturali e di Scienze Storiche Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova.

 

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Ufficio stampa Messaggero di sant’Antonio, Tel. 049-8225926 – Mob. 380-2038621 ufficiostampa@santantonio.org


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Giugno Antoniano 2017 | ComunicatoStampa

Rievocazione storica del “Transito di sant’Antonio”, l’ultimo viaggio terreno del Santo da Camposampiero al santuario dell’Arcella

Con il concerto delle campane di tutta la città, in collaborazione con le parrocchie cittadine e la Diocesi di Padova, inizia ufficialmente la Solennità del Santo del 13 giugno

10 Giugno 2017| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio

Spiritualità e devozione si fondono nella “Rievocazione storica del Transito di sant’Antonio” che si svolgerà lunedì 12 giugno all’Arcella, con partenza alle 20.30 da Piazzale Azzurri d’Italia. La sacra rappresentazione in costume dell’ultimo viaggio da Camposampiero a Padova del Santo, che sentendosi prossimo alla morte chiese di essere portato nell’amato convento padovano di Maria Mater Domini, primo nucleo di quella che divenne poi la basilica antoniana, culminerà con l’arrivo del carro al Santuario dell’Arcella e con il tradizionale concerto delle campane di tutta la città alle 21.30, in collaborazione con le parrocchie cittadine e la Diocesi di Padova, con cui inizia ufficialmente la Solennità del Santo del 13 giugno, così come stabilirono gli Statuti del Comune di Padova nel 1276.

Oltre 150 i figuranti in costume che si sfileranno da piazzale Azzurri d’Italia fino al Santuario dell’Arcella. Cinque le scene della sacra rappresentazione, corrispondenti ad altrettante tappe lungo le vie del quartiere, in cui vengono narrati l’arrivo di frate Antonio all’Arcella sul carro trainato da buoi e la sua morte, seguendo con fedeltà le immagini ricavate dal testo dell’Assidua, la prima biografia scritta pochi anni dopo la morte del francescano, verosimilmente da un testimone oculare.

Il viaggio da Camposampiero sul carro trainato da buoi, l’incontro con frate Vinotto, l’arrivo al Monastero della Cella e la costernazione delle “Povere Dame” (le Clarisse) sono le icone sulle quali è incentrata la rievocazione storica che si svolge per un tratto lungo l’antica via Aurelia Copta (attuale via Aspetti), ripercorrendo anche fisicamente gli stessi luoghi toccati da sant’Antonio in quello straordinario viaggio di quasi otto secoli fa. L’ultima scena, la sesta, con le ultime ore di vita e l’agonia prima delle fatidiche parole «Video Dominum meum» («Vedo il mio Signore»), con le quali il Santo concluse la sua vita terrena, avviene invece all’interno del Santuario, di fronte alla “Cella del Transito”, il venerato sacello che da secoli ci tramanda il luogo della morte del Santo.

Al termine dell’azione sacra il festoso concerto delle campane del Santuario annuncia alla città e al mondo la nascita al Cielo di Antonio, evocando la leggenda delle campane di Lisbona, la città natale del Santo, che avrebbero suonato spontaneamente proprio nel momento in cui egli spirava a Padova. Ispirandosi a questa immagine di grande significato simbolico e spirituale, anche quest’anno le campane di tutte le chiese di Padova suoneranno insieme nella sera del 12 giugno, all’ora del “Transito”, per annunciare alla città e ai moltissimi pellegrini l’inizio della festa solenne di sant’Antonio.

Altrettanto suggestivo e commovente è l’omaggio spontaneo che le migliaia di devoti da tutto il mondo rendono all’immagine del Santo appena spirato, un momento di singolare pietà popolare carico di segni e gesti di sentita umanità. Anche questa è una parte della rievocazione storica, forse la più corale e la più toccante. È una folla che il Santuario non riesce mai a contenere completamente, proprio come avvenne in quella sera quando l’intera Città corse all’Arcella spinta dal grido dei fanciulli: «È morto il Padre Santo, è morto sant’Antonio!».

La cittadinanza è invitata a esporre lungo il percorso del Transito (e della solenne processione del 13 giugno) i drappi antoniani che possono essere ritirati, con un’offerta simbolica, alla Scoletta del Santo, in piazza del Santo, fino al 13 giugno dalle ore 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.00 o all’Oratorio dei Colombini oggi, sabato 10 giugno, dalle 9.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 17.30 (info: Arciconfraternita di sant’Antonio, tel. 049-8755235, segreteria@arciconfraternitadelsanto.com).

In caso di maltempo o di meteo inaffidabile la celebrazione avverrà in forma ridotta all’interno del Santuario. Info: Santuario Antoniano dell’Arcella, tel. 049.605517; Basilica del Santo, tel. 049.8225652, infobasilica@santantonio.org.

 

IL PERCORSO DEL TRANSITO ALL’ARCELLA

Prima scena in piazzale Azzurri d’Italia (partenza alle 20.30)
Si svolge idealmente a Camposampiero dove frate Antonio, colto da malore e sentendo prossima la morte, esprime il desiderio di tornare a Padova, alla chiesa di Santa Maria Mater Domini (corrispondente all’attuale Cappella della Madonna Mora in Basilica di sant’Antonio). I confratelli trovano un carro trainato da buoi per farlo distendere durante il viaggio.

Seconda scena, lungo via Aspetti all’incrocio con via Vecellio
È l’incontro con i borghigiani di Capodiponte. Il popolo vede arrivare il carro con Antonio accompagnato dai frati.

Terza scena, lungo via Aspetti all’altezza dello slargo ex Dazio
L’incontro della comitiva del Santo disteso sul carro con un gruppo di bambini (i candidi gigli) che stavano giocando ai bordi della strada.

Quarta scena, via Aspetti all’incrocio con viale Arcella
Narra l’incontro con frate Vinotto che, constate le condizione del Santo, convince i viandanti a svoltare verso il vicino Monastero della Cella.

Quinta scena in viale Arcella, angolo via dall’Arzere
Racconta l’arrivo al monastero delle Povere Dame, il monastero francescano della Cella composto dal nucleo delle Clarisse e quello del convento dei Frati Minori che officiavano la chiesetta di “S. Maria de’ Cella.

Santuario dell’Arcella
A questo punto i fedeli e figuranti che partecipano alla sacra rappresentazione entrano nel santuario per assistere al “Transito glorioso” e alla funzione liturgica con la solenne benedizione con la reliquia del Santo.


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