Antonio 800 | ComunicatoStampa

A CAVA DE’ TIRRENI (SA) LA DECIMA EDIZIONE DELLA MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA ISPIRATA A SANT’ANTONIO NELL’AMBITO DEGLI OTTOCENTENARI ANTONIANI

Inaugurazione giovedì 13/4 dopo la Messa delle 18 nel ballatoio della Chiesa di San Francesco e Sant’Antonio dei frati minori. Visitabile fino all’1/5, la mostra è arricchita dalla grande croce del naufragio di s. Antonio “Voca Me” proveniente da Milazzo

11 Aprile 2023| di Alberto Friso, Progetto Antonio800 - Alessandra Sgarbossa, Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

Se il 13 giugno è universalmente la festa di sant’Antonio di Padova, pure tutti i giorni 13 degli altri mesi sono cari alla famiglia antoniana, che li solennizza in vario modo. Nella chiesa di San Francesco e Sant’Antonio di Cava de’ Tirreni (Salerno) ogni 13 del mese è speciale, tanto da richiamare moltissimi fedeli da tutta la Campania e oltre. In questa cornice, il 13 aprile diventa un’occasione del tutto particolare, perché vede l’inaugurazione della mostra antoniana collettiva di arte contemporanea «La Voce e il Miracolo - Espressioni del contemporaneo», visitabile nel ballatoio della chiesa francescana fino all’1 maggio (tutti i giorni a ingresso libero, ore 9.30-12.30 e 15.30-18.30).

L’inaugurazione avverrà al termine della santa Messa delle ore 18, e sarà preceduta alle ore 17 da una relazione animata da Alberto Friso, project event manager del Progetto “Antonio800”. L’iniziativa ospitata dalla locale fraternità dei frati minori, infatti, si inserisce nel contesto delle celebrazioni per gli anniversari antoniani riferibili al Progetto «Antonio800» voluto dai frati minori conventuali della Basilica di Sant’Antonio in Padova, dall’associazione culturale Di.Segno di Padova e dal mensile «Messaggero di sant’Antonio». Prezioso il contributo per l’allestimento a Cava de’ Tirreni della ditta Curcio Trasporti e Servizi Srl di Polla (SA).

Attraverso le opere di ventisette artisti italiani, la mostra si propone di provocare la riflessione e ripensare nell’oggi le figure dei santi Antonio e Francesco, come spiega la curatrice, suor Maria Gloria Riva: «Ripensare, nella contemporaneità, a Sant’Antonio di Padova è una sfida. Secoli di storia hanno cristallizzato la sua figura dietro a una miriade d’immagini, a volte sdolcinate, altre volte possenti: il giglio, il bambino, il saio francescano. Ripensare Antonio in relazione alla compagnia di quel grande santo fondatore che cambiò la sua vita, Francesco, anche questa è una sfida».

L’esposizione allestita a Cava è arricchita dalla croce del naufragio “Voca me” dell’artista milazzese Mariagrazia Toto e dalla mostra fotografica “L’Abbrivio” di Antonio La Malfa, che ha documentato le fasi di costruzione della croce e la Rievocazione del naufragio di sant’Antonio del 27 marzo 2021. Lunga 4 metri, la croce “Voca me” è stata realizzata con i legni delle imbarcazioni naufragate negli ultimi anni nello Stretto di Sicilia e inaugurata due anni fa nel braccio di mare di Capo Milazzo, prospiciente il santuario rupestre di Sant’Antonio. Il 9 ottobre scorso è stata portata a spalla dai camminatori nell’ultimissimo tratto del cammino a piedi da Capo Milazzo alla Basilica del Santo a Padova, dove tornerà al termine dell’esposizione cavese.

Con Cava de’ Tirreni, la mostra segna la decima tappa del suo lungo viaggio in Italia, avviato a fine 2020. «La Voce e il Miracolo - Espressioni del contemporaneo» dopo l’esordio nel Museo Antoniano di Padova è infatti stata allestita a Milazzo (ME), Lauria (PZ), Rimini, Bologna, Gemona del Friuli (UD), Rieti, Forlì, infine di nuovo a Padova. A questa decima edizione altre due ne seguiranno nel territorio salernitano: al santuario antoniano di Polla il prossimo maggio, mentre a giugno sarà negli spazi della Basilica di Sant’Antonio di Nocera Inferiore.

Il catalogo dell’esposizione, dal titolo omonimo pubblicato per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova, è disponibile in loco, dal sito dell’editore www.edizionimessaggero.it e su ordinazione a emp@santantonio.org.

Guarda il video di presentazione della curatrice - clicca qui.

 

Per informazioni e visite guidate della Mostra antoniana: 089 344313

Per informazioni stampa: ANTONIO800 – Alberto Friso, Project event manager «Antonio800» – Mob. 349 1770432 – albertofriso@antonio800.org

Programma completo e aggiornamenti: www.antonio800.org  www.conventofrancescano.it


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Provincia Italiana S. Antonio di Padova | ComunicatoStampa

Successo di visitatori per la mostra «La voce e il miracolo» in Basilica di Sant’Antonio a Padova: prorogata fino al 1° novembre

L’esposizione allestita in Sala dello Studio Teologico raccoglie le opere di 27 artisti italiani ispirate ai santi Antonio e Francesco

21 Ottobre 2022| di Progetto "Antonio 20-22" - Ufficio stampa Messaggero di sant'Antonio

L’allestimento propone anche la croce del naufragio “Voca me” e la mostra fotografica sulla rievocazione del naufragio del Santo di 800 anni fa. Ingresso libero


Il grande afflusso di visitatori di queste settimane, seguito al rientro dei pellegrini del “Progetto Antonio 20-22” di domenica 9 ottobre, ha spinto gli organizzatori a prorogare la mostra d’arte «La voce e il miracolo - Espressioni del contemporaneo» allestita in Sala dello Studio Teologico al Santo (ingresso dal Chiostro della Magnolia). L’esposizione inaugurata il 9 ottobre resterà quindi visitabile fino al 1° novembre compreso tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.00 e sabato anche dalle 10.00 alle 12.30. Ingresso libero.

Curata da suor Maria Gloria Riva, la mostra dell’associazione culturale Di.Segno di Padova, in collaborazione con il progetto “Antonio 20-22” e il «Messaggero di sant’Antonio», attraverso le opere di ventisette artisti italiani si propone di provocare la riflessione e ripensare nell’oggi le figure dei santi Antonio e Francesco. Il catalogo dell’esposizione, dal titolo omonimo pubblicato per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova, è disponibile in loco, dal sito dell’editore www.edizionimessaggero.it e su ordinazione a emp@santantonio.org.

L’esposizione allestita a Padova per la fine del triennio di ottocentenari antoniani (1220 la vocazione francescana di Antonio; 1221 il suo naufragio sulle coste di Capo Milazzo; 1222 la sua prima e straordinaria predica a Forlì) è arricchita dalla croce del naufragio “Voca me” dell’artista milazzese Mariagrazia Toto e dalla mostra fotografica “Abbrivio” di Antonio La Malfa, che ha documentato le fasi di costruzione della croce e la Rievocazione del naufragio di sant’Antonio del 27 marzo 2021.

Lunga 4 metri, la croce “Voca me” è stata realizzata con i legni delle imbarcazioni naufragate negli ultimi anni nello Stretto di Sicilia e inaugurata nel braccio di mare di Capo Milazzo, prospiciente il santuario rupestre di Sant’Antonio, il 27 marzo dello scorso anno, durante la Rievocazione del naufragio di sant’Antonio. Il 9 ottobre è stata portata a spalla dai camminatori nell’ultimissimo tratto del cammino da Capo Milazzo a Padova di “Antonio 20-22”, ovvero da Prato della Valle fino al presbiterio del Santo, per la messa conclusiva dell’intero progetto. Quindi è stata collocata nella sala espositiva.

Nei mesi scorsi l’esposizione era diventata itinerante, toccando nell’ambito del progetto “Antonio 20-22” alcune località interessate dalla staffetta di pellegrini, che hanno ripercorso a piedi i passi di Antonio dalla Sicilia al Veneto con una reliquia del Santo in uno speciale zaino reliquiario. Un cammino di ben 1.800 chilometri totali, ovvero oltre 3 milioni di passi in 92 tappe, per quasi 103 giorni di impegno, 9 regioni e 42 diocesi attraversate, conclusosi a Padova domenica 9 ottobre con oltre 350 camminatori nell’ultima tappa da Monselice a Padova. Una grande festa di devozione a sant’Antonio, seguita in presenza da molti devoti che hanno riempito la Basilica del Santo per la santa messa conclusiva presieduta dal cardinal Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, e da moltissimi che l’hanno vista attraverso i social di “Antonio 20-22 e del Messaggero di sant’Antonio, grazie alla lunga diretta tv proposta da Reteveneta.

Il “Progetto Antonio 20-22” è stato promosso dai Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova in occasione degli ottocentenari antoniani, che ha visto collaborare insieme laici e religiosi delle principali realtà della famiglia antoniana: Pontificia Basilica di S. Antonio a Padova, Messaggero di sant’Antonio, Il Cammino di Sant’Antonio, Associazione Cammino di S. Antonio, Centro Francescano Giovani – Nord Italia, Peregrinatio Antoniana, Caritas Sant’Antonio.

 

Per informazioni stampa:

ANTONIO 20-22 – Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22» –
Mob. 349 1770432 –
albertofriso@antonio2022.org - www.antonio2022.org

MESSAGGERO DI SANT’ANTONIO – Alessandra Sgarbossa, ufficio stampa - Mob. 380 2038621 – a.sgarbossa@santantonio.orgareastampa.messaggerosantantonio.it


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Domenica 9 ottobre il ritorno a Padova dei pellegrini del Progetto “Antonio 20-22” in Basilica del Santo. Erano partiti da Capo Milazzo a fine giugno e hanno percorso 1800 km e 3 milioni di passi con la reliquia del Santo

L’ingresso nella città del Santo intorno alle 14.00 al Bassanello, poi tappa a San Leopoldo verso le 14.30, ritrovo in Prato della Valle e incontro con altre staffette di camminatori da Venezia, Dolo e Camposampiero

7 Ottobre 2022| di Alessandra Sgarbossa, Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice - Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22»

Dalle 15.30 circa il cammino-processione verso la basilica antoniana con la “croce del naufragio” e messa solenne alle 16.00 del cardinale Mauro Gambetti


C’è grande attesa in Pontificia Basilica di Sant’Antonio a Padova per il ritorno domenica 9 ottobre della staffetta di pellegrini del progetto “Antonio 20-22”. Il gruppo di camminatori, a cui a fine giugno il rettore del Santo, padre Antonio Ramina, aveva dato in custodia una reliquia ex ossibus di sant’Antonio in uno speciale zaino-reliquario, hanno percorso a piedi in questi mesi “insieme ad Antonio” ben 1.800 chilometri da Capo Milazzo a Padova, ovvero oltre 3 milioni di passi in 92 tappe, per quasi 103 giorni di impegno, 9 regioni e 42 diocesi attraversate. Dalla partenza, sono stati coinvolti nel complesso 52 camminatori della staffetta ufficiale, oltre ad altri circa 280 pellegrini che si sono via via aggiunti per qualche tappa o anche per pochi chilometri, incontrando circa 8mila fedeli che hanno pregato nei momenti di preghiera organizzati nei tanti conventi, parrocchie, santuari, capitelli incontrati lungo il cammino.

La Basilica antoniana di Padova, ultimo approdo di frate Antonio nel suo viaggio dalla Sicilia verso il nord Italia 8 secoli fa, è l’ultimo arrivo di tappa di questo importante cammino, che culminarà con la santa messa solenne delle ore 16.00 in Basilica del Santo a Padova, presieduta da S.E. il cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro.

Si concluderà così l’evento più evocativo del “Progetto Antonio 20-22” promosso dai Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova in occasione degli ottocentenari antoniani, che ha visto collaborare insieme laici e religiosi delle principali realtà della famiglia antoniana: Pontificia Basilica di S. Antonio a Padova, Messaggero di sant’Antonio, Il Cammino di Sant’Antonio, Associazione Cammino di S. Antonio, Centro Francescano Giovani – Nord Italia, Peregrinatio Antoniana, Caritas Sant’Antonio.

 

IL PROGRAMMA DI SABATO 8 E DOMENICA 9 OTTOBRE
Domani, sabato 8 ottobre, la staffetta di circa una quarantina di pellegrini di “Antonio 20-22” proveniente da Anguillara Veneta arriverà a Monselice intorno alle 14.30. Dal Duomo vecchio di Monselice
domenica 9 ottobre la staffetta ripartirà alle ore 8 per l’ultimo tratto del lungo cammino che la riporterà a Padova. Da Monselice con i pellegrini camminerà anche padre Roberto Brandinelli, Ministro provinciale dei frati minori conventuali del Nord Italia. Un’ultima tappa di 22,2 km a cui si aggregheranno man mano un centinaio di persone che hanno percorso nei mesi precedenti alcuni tratti del cammino. Come prassi del Cammino di “Antonio 20-22”, anche il 9 ottobre al gruppo di camminatori esperti che partiranno da Monselice, altre persone, liberamente e anche per piccoli tratti, potranno aggregarsi senza necessità di iscrizione (logistica, vitto e alloggio NON sono a cura dell’organizzazione).

Prima di giungere a Padova, il programma di domenica prevede una pausa alle ore 12.30 per un pranzo al sacco al patronato della Chiesa di San Giacomo di Mandriola (Comune di Albignasego – PD); quindi la staffetta con i pellegrini al seguito proseguirà per Padova, arrivandovi intorno alle 14.00 dal Bassanello. Alle ore 14.30 circa si fermerà al Santuario di San Leopoldo per un momento di preghiera. Da lì, proseguirà per raggiungere Prato della Valle alle ore 15.00 circa, dove è previsto un punto di ritrovo con altri pellegrini.

Nel quadrante sud-est di Prato della Valle, alla staffetta principale proveniente da Monselice si uniranno altre tre staffette, due di camminatori provenienti da Venezia e Camposampiero, e una in bicicletta da Mestre. Dai Frari di Venezia, alle ore 9.15 di domani, sabato 8 ottobre, partirà a piedi un gruppo di giovani in cammino vocazionale di Brescia. La staffetta guidata da fra Gabriele Terzi del Villaggio S. Antonio Onlus durerà due giorni e toccherà la Basilica della Salute, quindi Fusina, Dolo (arrivo di tappa alle ore 15.00 circa di sabato e ripartenza domenica ore 10.30), Noventa Padovana e Padova. Da Noventa Padovana, tra i camminatori, ci sarà anche padre Paolo Floretta, coordinatore del progetto “Antonio 20-22”. Sempre domani, alle ore 9, dalla Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Mestre partirà in bicicletta il gruppo locale dell’Ordine Francescano secolare.
Infine, domenica 9 ottobre, dalla Casa di spiritualità dei Santuari antoniani di Camposampiero, alle ore 7.15, partirà a piedi una seconda staffetta di camminatori con padre Nicola Zuin. Per ragioni organizzative, non è possibile aggregarsi alle staffette da Venezia, Dolo e Camposampiero.

Da Prato della Valle, tutti i camminatori proseguiranno alla volta della Basilica di Sant’Antonio. La staffetta di “Antonio 20-22” porterà in processione fino al Santo la croce intitolata “Voca me” dell’artista milazzese Mariagrazia Toto, realizzata con i legni delle imbarcazioni naufragate negli ultimi anni nello Stretto di Sicilia e inaugurata nel braccio di mare di Capo Milazzo, prospiciente il santuario rupestre di Sant’Antonio, il 27 marzo 2021 durante la Rievocazione del naufragio di sant’Antonio. La croce, lunga 4 metri, verrà portata a spalla dai camminatori fino all’interno del Santo ed esposta durante la santa messa delle ore 16.00 a cui sono stati invitati molti rappresentanti religiosi e civili di diocesi, comunità parrocchiali e comunali toccate nelle quasi cento tappe dalla Sicilia al Veneto. Tra questi, ci saranno don Carmelo Russo, rettore del santuario rupestre di S. Antonio di Capo Milazzo, insieme a un gruppo di pellegrini siciliani; fra Giuseppe Catalano, parroco di San Giuliano di Messina; fra Marco Moroni, custode del Sacro convento di Assisi; il sindaco di Padova Sergio Giordani e quello di Rotonda (PZ) Bruno Rocco.

Durante la celebrazione eucaristica, inoltre, la staffetta restituirà alla Basilica di Sant’Antonio la reliquia  ex ossibus di sant’Antonio che, “sulle gambe dei camminatori”, avrà per allora percorso tutti i 1800 chilometri da Capo Milazzo a Padova.

Dopo la santa messa, alle ore 18.00 in Sala dello Studio Teologico al Santo (ingresso dal Chiostro della Magnolia) verrà inaugurata la mostra itinerante d’arte «La voce e il miracolo - Espressioni del contemporaneo». Curata da suor Maria Gloria Riva, l’esposizione dell’associazione culturale Di.Segno di Padova, in collaborazione con il progetto “Antonio 20-22” e il «Messaggero di sant’Antonio», attraverso le opere di ventisette artisti italiani si propone di provocare la riflessione e ripensare nell’oggi le figure dei santi Antonio e Francesco. In quest’occasione, inoltre, la mostra si arricchirà dell’installazione “Voca me”, che verrà portata nella location al termine della santa messa delle ore 16.00, e della mostra fotografica “Abbrivio” di Antonio La Malfa, che ha documentato le fasi di costruzione della croce e la Rievocazione del naufragio di sant’Antonio del 27 marzo 2021. L’esposizione sarà visitabile fino a domenica 23 ottobre nei seguenti orari: tutti i giorni escluso il lunedì dalle 15.30 alle 19.00; sabato dalle 10.00 alle 12.30.

L’arrivo del Cammino di “Antonio 20-22” sarà trasmesso in diretta dall’emittente Reteveneta del gruppo Medianordest dalle ore 14.00 alle 18.00 di domenica 9 ottobre. Si potrà seguire l’intero evento anche sui social del progetto “Antonio 20-22”, sul canale Youtube «Messaggero di sant’Antonio» e sulla pagina Facebook Sant’Antonio – I frati della Basilica.
Sul numero del settimanale diocesano di Padova «Difesa del popolo» del 9 ottobre, già in distribuzione, un articolo con interviste ai pellegrini della staffetta. Domani sabato 8 ottobre, la trasmissione “Strada facendo” su Radio Vaticana, dalle 12.30 alle 13.30, manderà in onda uno ampio servizio con interviste ai pellegrini della staffetta. L’emittente Telepace dedicherà al cammino uno speciale della trasmissione “Prima serata” che andrà in onda giovedì prossimo, 13 ottobre, dalle ore 20.30.

Si ricorda che domenica 9 ottobre sarà anche l’ultimo giorno utile per visitare l’ostensione della cosiddetta «Tavola di Camposampiero», oggetto di un intenso e importante restauro, che dal 1° giugno scorso è esposta nella Cappella del Tesoro in Basilica del Santo. Si tratta di un’opera a tempera su tavola di Andrea da Murano del 1486, proveniente dalla Cella della Visione di Camposampiero, che la tradizione ci ha consegnato come giaciglio di sant’Antonio. Sarà anche questo un modo per completare il cammino dei molti devoti del Santo. L’esposizione intitolata “Con Gesù tra le braccia” valorizza anche altre «reliquie» antoniane che hanno accompagnato sant’Antonio negli ultimi giorni della sua vita: il saio (rinvenuto nella ricognizione del 1981 all’interno della piccola cassa del 1263, a sua volta contenuta nella cassa originaria del 1231); la pietra usata come guanciale (proveniente dall’antico monastero di Santa Maria della Cella a Capodiponte, ovvero Arcella, donata all’inizio dell’Ottocento da Elisabetta Speroni, badessa del monastero della Beata Elena); il cilicio utilizzato da Antonio (custodito in un reliquiario d’argento opera di Ambrogio di Cristoforo del 1510-1511).

Per conoscere le ultime tappe di sabato 8 e domenica 9 ottobre i relativi programmi: https://www.antonio2022.org/cammino/tappe/

Si segnala che sul canale YouTube del progetto Antonio 20-22 sono postati quotidianamente i video-racconti delle singole tappe di cammino.

 

Per informazioni stampa:

ANTONIO 20-22 – Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22» –
Mob. 349 1770432 –
albertofriso@antonio2022.org - www.antonio2022.org

MESSAGGERO DI SANT’ANTONIO – Alessandra Sgarbossa, ufficio stampa - Mob. 380 2038621 – a.sgarbossa@santantonio.orgareastampa.messaggerosantantonio.it

 

 


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Dopo 3 milioni di passi, domenica 9 ottobre i pellegrini del progetto “Antonio 20-22” ritornano a Padova con la reliquia del Santo

Tutti gli eventi previsti per la conclusione del Cammino partito da Capo Milazzo il 30 giugno scorso per rievocare a 800 anni di distanza il percorso fatto da sant’Antonio in Italia per 1800 chilometri

3 Ottobre 2022| di Alessandra Sgarbossa, Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice - Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22»

Dopo 1.800 chilometri percorsi a piedi da Capo Milazzo a Padova sulle orme di sant’Antonio, oltre 3 milioni di passi in 92 tappe, per quasi 103 giorni di impegno, 9 regioni e 42 diocesi attraversate, domenica 9 ottobre la staffetta di pellegrini del progetto “Antonio 20-22” raggiungerà la Pontificia Basilica di Sant’Antonio a Padova, dove a fine giugno era stata consegnata loro la reliquia ex ossibus del Santo, portata in uno speciale zaino-reliquario per tutto il lungo pellegrinaggio. La Basilica antoniana di Padova, ultimo approdo di frate Antonio nel suo viaggio dalla Sicilia verso il nord Italia 8 secoli fa, è quindi anche l’ultimo arrivo di tappa di questo importante cammino. Dalla partenza, sono stati coinvolti nel complesso 52 camminatori della staffetta ufficiale, oltre ad altri circa 280 pellegrini che si sono via via aggiunti per qualche tappa o anche per pochi chilometri, incontrando circa 8mila fedeli che hanno pregato nei momenti di preghiera organizzati nei tanti conventi, parrocchie, santuari, capitelli incontrati lungo il cammino.

Si concluderà così l’evento più evocativo del “Progetto Antonio 20-22” promosso dai Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova in occasione degli ottocentenari antoniani, che ha visto collaborare insieme laici e religiosi delle principali realtà della famiglia antoniana: Pontificia Basilica di S. Antonio a Padova, Messaggero di sant’Antonio, Il Cammino di Sant’Antonio, Associazione Cammino di S. Antonio, Centro Francescano Giovani – Nord Italia, Peregrinatio Antoniana, Caritas Sant’Antonio.

Dall’Emilia Romagna, dove la staffetta si trova in questi giorni, i camminatori passeranno mercoledì 5 ottobre in Veneto, passando il Po e arrivando come prima tappa a Polesella (tappa Ferrara-Polesella, 23,3 km – programma https://www.antonio2022.org/la-tappa-di-mercoledi-5-ottobre-2022-da-ferrara-a-polesella/); la tappa di giovedì 6 ottobre di 20 km sarà da Polesella a Rovigo (programma: https://www.antonio2022.org/la-tappa-di-giovedi-6-ottobre-2022-da-polesella-a-rovigo/); quella di venerdì 7 ottobre da Rovigo alla volta di Anguillara Veneta, passando per San Martino di Venezze (programma: https://www.antonio2022.org/la-tappa-di-venerdi-7-ottobre-2022-da-rovigo-ad-anguillara-veneta/), la tappa di sabato 8 ottobre da Anguillara Veneta arriverà alla cittadina medievale di Monselice (programma in allegato e su https://www.antonio2022.org/la-tappa-di-sabato-8-ottobre-2022-da-anguillara-veneta-a-monselice/).

Dal Duomo vecchio di Monselice domenica 9 ottobre la staffetta ripartirà alle ore 8 per l’ultimo tratto del lungo cammino di 1800 chilometri totali che la riporterà in Basilica di Sant'Antonio a Padova. Da Monselice con i pellegrini camminerà anche padre Roberto Brandinelli, Ministro provinciale dei frati minori conventuali del Nord Italia. Un’ultima tappa di 22,2 km a cui si aggregheranno man mano un centinaio di persone che hanno percorso nei mesi precedenti alcuni tratti del cammino e che prevede alcuni suggestivi momenti di spiritualità e incontro, che culmineranno nella santa messa solenne delle ore 16.00 in Basilica del Santo a Padova, presieduta da S.E. il cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro.

Prima di giungere a Padova, il programma prevede una pausa alle ore 12.30 per un pranzo al sacco al patronato della Chiesa di San Giacomo di Mandriola (Comune di Albignasego – PD); quindi la staffetta con i pellegrini al seguito proseguirà per Padova, dove alle ore 14.30 circa si fermerà al Santuario di San Leopoldo. Da lì, proseguirà per raggiungere Prato della Valle alle ore 15.00 circa, dove è previsto un punto di ritrovo con altre staffette di pellegrini provenienti da Venezia-Dolo guidati da fra Gabriele Terzi del Villaggio S. Antonio Onlus (da Noventa Padovana tra i camminatori ci sarà anche padre Paolo Floretta, coordinatore di “Antonio 20-22”) e da Bassano del Grappa-Camposampiero (dalla cittadina dell’Alta Padovana il capo–staffetta sarà padre Nicola Zuin). Anche da Prato della Valle potranno ancora aggregarsi in cammino per l’ultimo tratto quanti devoti volessero. Da qui, la staffetta porterà in processione fino al Santo la croce intitolata “Voca me” dell’artista milazzese Mariagrazia Toto, realizzata con i legni delle imbarcazioni naufragate negli ultimi anni nello Stretto di Sicilia e inaugurata nel braccio di mare di Capo Milazzo, prospiciente il santuario rupestre di Sant’Antonio, il 27 marzo 2021 durante la Rievocazione del naufragio di sant’Antonio. La croce, lunga 4 metri, verrà portata a spalla dai camminatori fino all’interno del Santo ed esposta durante la santa messa delle ore 16.00 a cui sono stati invitati molti rappresentanti religiosi e civili di diocesi, comunità parrocchiali e comunali toccate nelle quasi cento tappe dalla Sicilia al Veneto. Tra questi, ci sarà don Carmelo Russo, rettore del santuario rupestre di S. Antonio di Capo Milazzo, insieme a un gruppo di pellegrini siciliani.

Durante la celebrazione eucaristica, inoltre, la staffetta restituirà alla Basilica di Sant’Antonio la reliquia  ex ossibus di sant’Antonio che, “sulle gambe dei camminatori”, avrà per allora percorso tutti i 1800 chilometri da Capo Milazzo a Padova.

Dopo la santa messa, alle ore 18.00 in Sala dello Studio Teologico al Santo (ingresso dal Chiostro della Magnolia) verrà inaugurata la mostra itinerante d’arte «La voce e il miracolo - Espressioni del contemporaneo». Curata da suor Maria Gloria Riva, l’esposizione dell’associazione culturale Di.Segno di Padova, in collaborazione con il progetto “Antonio 20-22” e il «Messaggero di sant’Antonio», attraverso le opere di ventisette artisti italiani si propone di provocare la riflessione e ripensare nell’oggi le figure dei santi Antonio e Francesco. In quest’occasione, inoltre, la mostra si arricchirà dell’installazione “Voca me”, che verrà portata nella location al termine della santa messa delle ore 16.00, e della mostra fotografica “Abbrivio” di Antonio La Malfa, che ha documentato le fasi di costruzione della croce e la Rievocazione del naufragio di sant’Antonio del 27 marzo 2021. L’esposizione sarà visitabile fino a domenica 23 ottobre nei seguenti orari: tutti i giorni escluso il lunedì dalle 15.30 alle 19.00; sabato dalle 10.00 alle 12.30.

Il 9 ottobre sarà anche l’ultimo giorno utile per visitare l’ostensione della cosiddetta «Tavola di Camposampiero», oggetto di un intenso e importante restauro, che dal 1° giugno scorso è esposta nella Cappella del Tesoro in Basilica del Santo. Si tratta di un’opera a tempera su tavola di Andrea da Murano del 1486, proveniente dalla Cella della Visione di Camposampiero, che la tradizione ci ha consegnato come giaciglio di sant’Antonio. Sarà anche questo un modo per completare il cammino dei molti devoti del Santo. L’esposizione intitolata “Con Gesù tra le braccia” valorizza anche altre «reliquie» antoniane che hanno accompagnato sant’Antonio negli ultimi giorni della sua vita: il saio (rinvenuto nella ricognizione del 1981 all’interno della piccola cassa del 1263, a sua volta contenuta nella cassa originaria del 1231); la pietra usata come guanciale (proveniente dall’antico monastero di Santa Maria della Cella a Capodiponte, ovvero Arcella, donata all’inizio dell’Ottocento da Elisabetta Speroni, badessa del monastero della Beata Elena); il cilicio utilizzato da Antonio (custodito in un reliquiario d’argento opera di Ambrogio di Cristoforo del 1510-1511).

Si ricorda infine che anche durante tutta la tappa del cammino di domenica 9 ottobre, al gruppo di camminatori esperti tra laici e religiosi, altre persone, liberamente e anche per piccoli tratti, potranno aggregarsi senza necessità di iscrizione (logistica, vitto e alloggio NON sono a cura dell’organizzazione).

Per conoscere le tappe e i relativi programmi giornalieri: https://www.antonio2022.org/cammino/tappe/

Si segnala che sul canale YouTube del progetto Antonio 20-22 sono postati quotidianamente i video-racconti delle singole tappe di cammino.

 

SELEZIONE DI FOTO DEL CAMMINO DA CAPO MILAZZO VERSO PADOVA
Una serie di foto del cammino "Antonio 20-22" delle tappe già percorse sono disponibili a questo link:
https://www.mediafire.com/folder/ihr24kym1irg8/Antonio_20-22_selezione_foto_cammino
Con cortese richiesta di citare i crediti: Progetto "Antonio 20-22"


 

ANTONIO 20-22 PERCHÉ

Interrogare la figura di sant’Antonio in occasione degli ottocentenari antoniani

Il pallottoliere della storia ci offre tre significativi anniversari ottocentenari in successione che stanno caratterizzando dal punto di vista antoniano il triennio 2020-2022 e che diventano opportunità per tornare a interrogare la figura di Antonio di Padova. Anche papa Francesco ci ha incoraggiato a celebrare questi anniversari. Parliamo degli 800 anni di vocazione francescana di Antonio (1220), del suo primo arrivo in Italia, naufrago in Sicilia, del suo primo incontro con san Francesco (1221), del suo “svelamento” con la predica di Forlì (1222), quando tutti i presenti poterono per la prima volta apprezzare la sua capacità ed efficacia di evangelizzatore. La dimensione dell’annuncio, il mandato di far conoscere Gesù tra la gente rimarrà il suo tratto distintivo per il resto dei suoi giorni. Ecco il perché del Progetto “Antonio 20-22”, ed ecco il perché del tornare sulle strade percorse da Antonio 800 anni fa, nel segno dell’incontro.

 

CHE COSA, QUANDO E COME

Dal 30 giugno al 9 ottobre, lungo le strade percorse da sant’Antonio 800 anni fa

Il cammino a piedi lungo le strade percorse da sant’Antonio è la più evocativa delle iniziative curate dal Progetto “Antonio 20-22”, che è stato questo e molto altro. Si tratta di un’itineranza povera, a staffetta, con un piccolo gruppo di pellegrini cui altri, liberamente e senza necessità di alcuna iscrizione, si aggregano di giorno in giorno alla partenza, affiancandosi lungo il percorso o all'arrivo di tappa per pregare insieme alla comunità ospitante.

I camminatori portano con sé, in uno speciale zaino porta reliquiario, una reliquia ex ossibus di sant'Antonio.

 

I NUMERI

Oltre 1.800 chilometri; oltre 3 milioni di passi; 19,5 chilometri di media; 9 regioni attraversate; 42 diocesi incontrate; 92 tappe; 103 giorni di impegno (alcune domeniche, come già facevano i pellegrini medievali, la staffetta sosterà); 45.919 metri di salite, e altrettanti di discese; 12 tappe molto impegnative; 29 impegnative; 25 medie; 25 facili.

 

DA DOVE E PER DOVE

Da Capo Milazzo e poi lungo la via Popilia, fino a immettersi nel Cammino di sant’Antonio destinazione Padova

La Basilica del Santo è l’ultimo approdo di sant’Antonio, ma esiste anche un suo primo luogo di approdo in Italia, ed è in Sicilia: Capo Milazzo, in provincia di Messina, dove oggi sorge un piccolo e suggestivo santuario rupestre dedicato al Santo.

Attraversato lo Stretto, il percorso segue per quanto possibile il tracciato dell’antica via Popilia attraversando Calabria, Basilicata, Campania, Lazio (da questa regione iniziano le frecce del tracciato ufficiale “Il Cammino di sant’Antonio), Umbria, Toscana (tappa significativa eremo di La Verna), Emilia Romagna (tappa significativa eremo di Montepaolo a Forlì) e Veneto, per terminare in Basilica di Sant’Antonio a Padova il 9 ottobre.

 

IL PROGETTO “ANTONIO 20-22”

Il progetto è espressione dei Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, voluto e ideato – insieme ai collaboratori laici – da alcune delle principali realtà della famiglia antoniana: Pontificia Basilica di S. Antonio a Padova, Messaggero di sant’Antonio, Il Cammino di Sant’Antonio, Associazione Cammino di S. Antonio, Centro Francescano Giovani – Nord Italia, Peregrinatio Antoniana, Caritas Sant’Antonio. Conta inoltre sul patrocinio dell’intera famiglia francescana d’Italia (frati conventuali, cappuccini, minori, Tor; clarisse delle diverse federazioni; suore francescane; laici francescani dell’Ofs).

 

Per informazioni stampa: ANTONIO 20-22 – Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22» –
Mob. 349 1770432 –
albertofriso@antonio2022.org - www.antonio2022.org


Allegati disponibili


  • comstampa_antonio20_22_veneto_e_arrivo_in_basilica_def.doc
    282112 Kb


  • locandina_8-9_ottobre_antonio_20-22.pdf
    230608 Kb