Messaggero dei Ragazzi | ComunicatoStampa

A.A.A. Cercasi ragazzi per la difesa del Creato nel «Messaggero dei Ragazzi» di ottobre

In canoa per scoprire i burci sul Sile, il film Nina dei lupi e il mondo devastato dalla tecnologia, l’inchiesta sul rapporto con Dio e la fede degli adolescenti, l’intervista dei lettori alla streamer Kafkanya impegnata contro il cyber bullismo

4 Ottobre 2023| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

Ritrae un san Francesco che parla con gli animali - disegnato dal delicato tratto di Valentina Salmaso - la copertina di ottobre del «Messaggero dei Ragazzi». L’editoriale del direttore descrive il santo come «un uomo che ha avuto uno sguardo buono e bello su tutta la Creazione. Come non ricordare il suo “Cantico delle creature”? Un canto di lode a Dio per le bellezze del mondo, composto da Francesco quando era cieco, eppure il suo sguardo era illuminato da una profonda relazione con il Signore, che amava con tutto il cuore […]. Francesco era talmente innamorato di Dio che non poteva che parlar bene di tutte le sue creature! E ai nostri giorni? Be’, spesso la natura è offesa e maltrattata, e siamo piuttosto preoccupati: i cambiamenti climatici, i disastri ambientali…».

C’è, però, chi si dà da fare, a partire dai più giovani. Al loro impegno è dedicato il dossier “A.A.A. Cercasi ragazzi per l’ambiente” di Fabio Cruccu. Il tempo stringe per limitare il riscaldamento globale, cosa possono fare i ragazzi (e cosa possono fare gli adulti) per proteggere l’ambiente? L’attenzione per il clima è cresciuta negli ultimi cinquant’anni e le nuo­ve generazioni sono più sensibili e informate sui rischi che corrono: scendono in piazza per far sentire la loro voce, creano mobilitazione sui social e agiscono insieme per chiedere ai leader globali di con­tenere l’innalzamento delle tem­perature.

Sempre di ecologia vissuta parla la rubrica Natura intitolata questo mese “I burci del Sile” e scritta da Laura Pisanello.  Serena, Denise e Gloria, tre ragazze di 12 e 13 anni, quest’estate hanno vis­suto un’esperienza emozionante, percorrendo su una canoa le pla­cide acque del fiume Sile nei pressi di Casier, in provincia di Treviso. Lo hanno fatto come impresa di squa­driglia degli scout di Gardigiano (Venezia).

Mentre la rubrica Cinema ci parla del film “Nina dei lupi”, nella recensione di Lorenzo Ciofani. È la storia di un’eroina dalla parte del Creato dell’omonimo film proiettato al Festival di Venezia e ora nelle sale cinematografiche, diretto da Antonio Pisu e tratto dal romanzo di Alessandro Bertante. In un mondo dove le tempeste solari hanno reso inutilizzabili ogni apparecchiatura elettronica, c’è solo un posto in cui gli umani riescono a sopravvivere: è il pae­sino nascosto tra le montagne in cui vive Nina, una co­munità che continua a vivere in armonia con la natura, facendo a meno della tecnologia e usufruendo dei frutti della terra.

L’inchiesta “Credo, non credo, forse…” di Davide Penello analizza come vivono oggi i ragazzi la propria fede, il rapporto con Dio. Come di consueto l’autore si è confrontato su questo tema con i suoi alunni. Le crisi e gli abbandoni, tipici di quest’età, vanno affrontati come opportunità per riscoprire che Dio non è un’idea o un regola da seguire senza discussioni, ma una relazione che apre alla bellezza, alla verità e alla gioia.

Infine, l’intervista “Il buon gioco secondo Kafkanya” è realizzata con l'apporto di alcuni lettori del MeRa, coordinati da Laura Pisanello. Sono moltissimi i ragazzi che sognano di lavorare nel mondo dei social e dei videogiochi. Kafkanya, al secolo Virginia Gambatesa, streamer pugliese notissima anche per il suo impegno contro il cyberbullismo, risponde alle loro domande, da come si realizza un videogioco all’Intelligenza Artificiale, fino alla violenza contro le donne nei video game.

 

Il sommario sul sito del «Messaggero dei Ragazzi».

 


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Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa

Ripartire dalla cura del Creato sul «Messaggero di sant’Antonio» di settembre

Riflessioni e storie di vita per prenderci cura della nostra “casa comune”. Nel numero anche il fotoreportage sul velo islamico, interviste, la riapertura delle scuole

1 Settembre 2020| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Una ripartenza guidata da parole di senso. Da settembre il «Messaggero di sant’Antonio» si concentrerà in ogni numero su una specifica “parola”, attorno a cui ruoteranno alcuni articoli e rubriche, tratta dalla recente esperienza del confinamento e che richiede un surplus di riflessione, per restituirne il significato profondo per le nostre vite. Questo mese la “parola-guida” è “Creato”, per la cui cura oggi si celebra la Giornata mondiale di preghiera. Sono dedicati a questo tema la copertina e il dossier a cura di Sabina Fadel, con le foto mozzafiato tratte dal premio internazionale di fotografia paesaggistica «Landascape photographer of the year» che accompagnano alcuni passaggi della Laudato si’. Perché questo è davvero un anno speciale, dedicato all’enciclica ecologica di papa Francesco nel quinto anniversario della sua pubblicazione, per approfondirne i temi e le suggestioni per la «cura della nostra casa comune».

Il Creato sottende anche le riflessioni sugli insegnamenti che ci ha portato la pandemia, affidate all’epidemiologa e giornalista Roberta Villa in “Distanti ma uniti” e a padre Giulio Albanese in “All’alba di un nuovo mondo”. Secondo Villa, finché il virus SARS-Cov 2 continuerà a circolare indisturbato in alcuni Paesi e regioni, non c’è posto al mondo che possa dirsi al sicuro. La pandemia ha annullato i confini: nessuno si salverà da solo. Mentre Albanese ribadisce come siamo tutti inevitabilmente collegati, tutti fratelli: la fede lo dice da sempre, il virus ci sta obbligando a capirlo, anche spingendoci verso quella nuova ecologia umana promossa con forza dal pontefice.

Non mancano gli esempi concreti di cura del Creato. In “Cambio la scuola per cambiare il mondo” Nicola Nicoletti racconta la storia di Maria De Biase, una dirigente scolastica del Cilento che sta cercando di compiere una piccola grande rivoluzione, capace di cambiare menti e cuori in chiave ecologica. C'è poi la storia della Isla de burro, una fattoria didattica, voluta e portata avanti dalla Caritas diocesana di Cremona (originale impresa agricola in questo senso), nella quale attraverso la pet therapy con gli asini ci si prende cura di varie forme di disagio e sofferenza. Ne scrive Nicoletta Masetto in “La teoria del… raglio”. Infine, in “Dio, nella natura” Sabina Fadel ci parla dell'esperienza dell'eremo di Quorle, dove un fisioterapista e musicoterapeuta non vedente, Wolfgang Fasser, guida i pellegrini a cogliere nella natura il soffio di Dio.

Tra i molti articoli, da segnalare inoltre il fotoreportage “Nascoste agli occhi” firmato da Giovanni Mereghetti sul velo islamico; l'intervista intitolata “Mi chiamo Toni” di Nicoletta Masetto al regista Giorgio Diritti sul film uscito da poco Volevo nascondermi sul pittore Antonio Ligabue; l'intervista “Il mio Marocco di Claudio Zerbetto a fra Tullio Pastorelli, francescano conventuale, da 13 anni missionario in Cile. Non manca l’attualità, con la riflessione di monsignor GianCarlo Bregantini “Per chi suona la campanella” dedicata alla ormai imminente riapertura delle scuole.

Il sommario del nuovo numero sul sito Messaggerosantantonio.it


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