Basilica del Santo | ComunicatoStampa

Domenica 20 novembre al Santo la commemorazione del Venerabile padre Placido Cortese nel 78° anniversario della morte a opera della Gestapo

La Vicepostulazione continua le ricerche in Italia e all’estero per ottenere il riconoscimento del “Martirio” del sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali in collaborazione con l’Università di Padova

15 Novembre 2022| di Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

L’annuale Commemorazione della morte del Venerabile Placido Cortese, frate del Santo e direttore del «Messaggero di sant’Antonio» durante la Seconda guerra mondiale, si terrà domenica 20 novembre, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo, nella Basilica di Sant’Antonio a Padova con una santa messa alle ore 11.00. La celebrazione sarà presieduta da mons. Antonio Oriente, Delegato vescovile per la Vita consacrata della Diocesi di Padova, e animata dalla Cappella Musicale Antoniana.

Oltre al consueto momento di preghiera al termine della liturgia al Memoriale-Confessionale di padre Cortese (dal quale il francescano organizzava il soccorso e la fuga di centinaia di persone, tra ebrei, militari alleati e quanti erano perseguitati dal nazifascismo), durante la messa sarà letto integralmente il Decreto sull’eroicità delle virtù emanato dal Dicastero delle Cause dei Santi il 30 agosto 2021 su autorizzazione di papa Francesco, in forza del quale al Servo di Dio è stato attribuito il titolo di Venerabile.

Tale decreto equivale a una sentenza o pronunciamento definitivo sulla causa di beatificazione e canonizzazione di Cortese, al quale si riconosce di aver esercitato “in grado eroico” tutte le virtù cristiane (teologali, cardinali e quelle riguardanti il suo stato di persona consacrata con i voti religiosi). Il documento ricorda anche i principali passaggi della Causa, iniziata vent’anni fa con l’inchiesta diocesana svoltasi a Trieste, diocesi in cui avvenne la morte di Cortese, fino al giudizio finale lo scorso anno da parte dei Padri Cardinali e Vescovi che compongono il Dicastero delle Cause dei Santi.

«La Causa non è chiusa del tutto, perché si potrebbe procedere alla beatificazione dopo il riconoscimento di un “miracolo” ottenuto per l’intercessione del Venerabile – precisa padre Giorgio Laggioni, Vicepostulatore –. A meno che, come si è detto già altre volte, non venga riconosciuto il “martirio” secondo le norme vigenti, fatto che consentirebbe la beatificazione di padre Cortese senza altri passaggi». Per questo la Vicepostulazione continua a lavorare sia per tenere viva la fama di santità e la devozione verso il Venerabile Cortese, sia per avviare ulteriori ricerche in archivi italiani ed esteri che potrebbero far scoprire e approfondire alcuni aspetti dell’impegno di Cortese durante l’occupazione nazifascista, sia portare al riconoscimento del “martirio”.

Allo stato attuale sono stati avviati alcuni progetti in collaborazione con il Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (CASREC) dell’Università di Padova, che garantisce alle ricerche un alto valore dal punto di vista scientifico. In particolare, nell’ambito del progetto di memorializzazione dell’ex campo di concentramento di Chiesanuova (Mozione “Segni tangibili di memoria nell’area dell’ex Caserma Romagnoli a Chiesanuova”, approvata dal Consiglio comunale di Padova il 21 febbraio 2022), dove il Venerabile svolse un’intensa opera di carità, sarà condotta a cura del professor Antonio Spinelli un’indagine archivistica completa, spingendosi anche nei fondi esistenti nei territori dell’ex Jugoslavia.

«Sono inoltre in fase di progettazione altre ricerche finalizzate a chiarire in particolare l’ultimo tratto dell’esistenza terrena di Cortese, con l’arresto da parte della Gestapo l’8 ottobre 1944 fuori del sagrato del Santo, il suo trasferimento a Trieste nel quartier generale della stessa Gestapo in Piazza Oberdan, gli interrogatori accompagnati da brutali torture e la morte – prosegue Laggioni –. Se le intuizioni in questa fase troveranno puntuali riscontri d’archivio, si potranno acquisire quegli elementi determinanti che potranno riaprire, si spera vivamente, la questione del “martirio”. Tutto questo per dire che la causa del nostro Venerabile è più che mai viva e aperta e che la sua testimonianza fino al “martirio” ha un’eco ormai diffusa».

Tra le testimonianze più importanti in questo senso è da segnalare la deposizione, nel novembre 1945 a Londra davanti alla Commissione d’inchiesta militare, dell’allora sergente britannico Ernest Charles Roland Barker (1919-1953), poi promosso maggiore, che nel 1944 durante una missione speciale venne catturato dai tedeschi e portato a Trieste nel bunker della Gestapo, nei giorni in cui era trattenuto anche Cortese, che egli vide straziato dalle torture. Dichiarò Barker allora: «Io stesso ho visto molti prigionieri [nel bunker], Croati, Italiani e di altre nazionalità che erano stati maltrattati, avevano gli arti fratturati e avevano ricevuto il cosiddetto ‘trattamento elettrico’ che spesso provocava ustioni e altre lesioni al corpo. C’era in particolare un prete italiano, il parroco della chiesa di Sant’Antonio [sic], a Padova, al quale erano state estratte con la forza le unghie, spezzate le braccia [da intendere anche: mani], bruciati i capelli e che portava i segni di ripetute fustigazioni sul suo corpo. In seguito mi è stato detto che gli avevano sparato». Lo scorso anno, le memorie di Barker sono state pubblicate in Gran Bretagna nel libro Behind enemy lines with SOE – Major E. C. R. Barker BEM (ed. Frontline Books 2021), che riporta anche tale deposizione.


Allegati disponibili


  • 69_cs_20221115_commemorazione_venerabile_cortese_78esimo_riv.docx
    90264 Kb


  • locandina_p.placido_cortese2022.pdf
    1415517 Kb


  • memorie_barker_immagini_cortese_2.jpg
    2208180 Kb


  • p._placido_cortese_credit_foto_archivio_msa_3.jpg
    450089 Kb


  • p._placido_cortese_credit_archivio_msa_credit.jpg
    186789 Kb


  • sergentebarkermemorie.jpg
    204252 Kb

Basilica del Santo | ComunicatoStampa

Domenica 14 novembre commemorazione del Venerabile padre Placido Cortese al Santo a Padova nel 77° anniversario della morte

Alle 11.00 una Messa ricorda il sacrificio del sacerdote dei Frati Minori Conventuali in prima linea contro il nazifascismo. Con lui sarà ricordata anche Maria Cristina Cella Mocellin dichiarata Venerabile insieme a padre Cortese

8 Novembre 2021| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Domenica 14 novembre, alle ore 11.00, in Basilica di Sant’Antonio a Padova si terrà la commemorazione del Venerabile padre Placido Cortese, frate del Santo e direttore del «Messaggero di sant’Antonio», che durante la Seconda Guerra mondiale, in contatto con esponenti della Resistenza e con l’aiuto di validi collaboratori e collaboratrici, riuscì a soccorrere e a mettere in salvo centinaia di persone perseguitate dal nazifascismo (internati sloveni e croati nei campi di concentramento italiani, ebrei, militari alleati).

Un impegno, quello del giovane frate nato nel 1907 a Cherso (oggi in Croazia), fino alle estreme conseguenze: la sua cattura da parte dei nazisti, le brutali torture e la morte a Trieste, nel novembre 1944, a opera della Gestapo, che non riuscì a piegare il suo eroico silenzio.

La santa Messa sarà presieduta da mons. Giuliano Zatti, vicario generale della Diocesi di Padova. Seguirà la preghiera presso il Memoriale-Confessionale di padre Cortese in Basilica del Santo.

Unitamente a padre Cortese verrà ricordata anche Maria Cristina Cella Mocellin, madre di famiglia, dichiarata Venerabile da papa Francesco il 30 agosto scorso, insieme a padre Cortese. Saranno presenti anche alcuni suoi familiari.

Si tratta in entrambi i casi di “vite donate” per salvarne altre. Unirle nel medesimo ricordo, dal momento che entrambe le cause riguardano, sia pure in diverso modo, la Diocesi di Padova, è significativo per la Chiesa locale e per i frati minori conventuali del Santo.

Per approfondimenti sulla vita di padre Cortese è on line il sito web Padreplacidocortese.org al seguente url: https://www.padreplacidocortese.org/cortese/

 


Per i colleghi della stampa – Si veda anche il comunicato stampa “Padre Placido Cortese è Venerabile, papa Francesco riconosce le sue virtù eroiche” (30 agosto 2021): https://areastampa.messaggerosantantonio.it/content/padre-placido-cortese-e-venerabile-papa-francesco-riconosce-le-sue-virtu-eroiche

 

 

 


Allegati disponibili


  • 70_cs_20211108_commemorazione_venerabile_p_cortese_77esimo_morte_riv.doc
    101888 Kb


  • locandina_p.placido_cortese2021-1.pdf
    1412525 Kb


  • 03300022_pcortese_archivio_messaggero_s_antonio.jpg
    51440 Kb


  • 10000162_pcortese_intero_archivio_messaggero_s_antonio.jpg
    58411 Kb


  • 10000180_p_cortese_orizz_archivio_messaggero_s_antonio.jpg
    27073 Kb

Basilica del Santo | ComunicatoStampa

Padre Placido Cortese è Venerabile, papa Francesco riconosce le sue virtù eroiche

Promulgazione del Decreto sulle virtù eroiche del Venerabile Servo di Dio Placido Cortese, Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali

30 Agosto 2021| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Molto scarna la notizia pubblicata nel bollettino quotidiano della Sala Stampa della Santa Sede, ma certamente di grande rilievo per la causa di beatificazione di Padre Placido Cortese:

«Il 30 agosto 2021, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare il Decreto riguardante:

- le virtù eroiche del Servo di Dio Placido Cortese (al secolo: Nicolò), Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali; nato a Cherso (oggi in Croazia) il 7 marzo 1907 e morto a Trieste (Italia) in novembre 1944».

Si tratta, al momento, del più importante pronunciamento della Chiesa, perché impegna l’autorità stessa del Papa, nel complesso iter che porterà all’attesa beatificazione di padre Cortese, che ora potrà essere chiamato con il titolo di Venerabile. Dopo l’esame positivo da parte dei Consultori storici, quindi dei Consultori teologi e, infine, dei Cardinali e Vescovi membri della Congregazione delle Cause dei Santi, Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del Decreto sulle virtù praticate da padre Placido Cortese in grado eroico. Si tratta, per analogia, di una sentenza definitiva, emessa dopo un lungo e meticoloso procedimento canonico, o causa, riguardante la vita, le virtù (teologali, cardinali e quelle inerenti al suo stato di religioso francescano), nonché la fama di santità di padre Cortese, frate del Santo, direttore del «Messaggero di sant’Antonio», la cui testimonianza rifulse soprattutto durante la Seconda guerra mondiale, quando si prese cura, in particolare, degli internati sloveni e croati nei campi di concentramento italiani, di ebrei, di militari alleati ricercati e di altri, di persone perseguitate dal nazifascismo. Grazie alla rete Fra.Ma, di cui era tra i principali protagonisti nella zona di Padova, padre Cortese riuscì a mettere in salvo centinaia di persone. E questo fino alle estreme conseguenze: la cattura, le brutali torture e la morte a Trieste, nel novembre 1944, nella sede della Gestapo, la polizia segreta nazista, che non riuscì a piegare il suo eroico silenzio. Per procedere alla beatificazione, basterà ora l’accertamento di un miracolo, ottenuto per l’intercessione del Venerabile padre Placido Cortese.

Occorre aggiungere che rimane la speranza di poter giungere anche al riconoscimento del “martirio” di Padre Placido, riprendendo l’originale impostazione della causa successivamente mutata dalla Congregazione delle Cause dei Santi, in attesa di acquisire elementi certi sul martirio “in odium fidei”, come richiesto dalle normative ecclesiastiche. Se verrà riconosciuto il martirio, padre Cortese sarà beatificato e non sarà necessario l’accertamento del miracolo.

La promulgazione delle virtù eroiche è di grande rilievo e si aggiunge ai prestigiosi riconoscimenti attribuiti a padre Cortese in altri ambiti, come la Medaglia d’oro al merito civile concessa e consegnata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel febbraio 2018 e, ultimamente (gennaio 2021), la posa della “Pietra d’inciampo” davanti alla Basilica del Santo, nel punto dove avvenne la cattura. Di padre Placido troviamo la memoria nei Giardini dei Giusti di Padova e Milano, e non solo, ed è auspicabile il suo inserimento anche nello Yad Vashem di Gerusalemme.

Come ha ricordato recentemente il rabbino di Padova Adolfo Locci, padre Cortese è stato «un giusto, che al momento giusto, si è comportato da giusto, distinguendosi per comportamento, per etica, per giustizia, per umanità».

Il pronunciamento della Chiesa, con l’autorevole avallo di Papa Francesco, ci riconsegna un uomo, un francescano e un sacerdote esemplare nelle virtù praticate perché totalmente uomo di Dio e, di conseguenza, totalmente dedito alla causa dell’uomo oppresso e vilipeso, difendendone i diritti e la dignità.

L’eroico padre Placido Cortese riflette la sua luce su tutti i suoi coraggiosi collaboratori e collaboratrici e su quanti contribuirono a tenere accesa la fiaccola della carità cristiana e della solidarietà, della difesa dei fondamentali valori del vivere civile, nel buio che avvolse l’umanità durante il secondo conflitto mondiale. Le città di Padova e Trieste, ma anche di Cherso e Lubiana, con le rispettive comunità cristiane, i frati minori conventuali d’Italia, Slovenia e Croazia, si rallegrano per la vita, l’opera e la straordinaria testimonianza del Venerabile padre Placido Cortese, con la speranza che egli sia riconosciuto “martire della fede e della carità”.


⇒ Ampie informazioni sulla vita e l’attività di padre Cortese, con preziose testimonianze, anche inedite, sono disponibili nel sito internet a lui dedicato:
Padreplacicortese.org

⇒ Sul canale YouTube Padre Placido Cortese, il documentario "Il coraggio del silenzio", con testimonianze di chi lo ha conosciuto, e un'ampia selezione di approfondimenti video.

 


Allegati disponibili


  • 47_cs_venerabile_placido_cortese.docx
    59574 Kb


  • 00900313.jpg
    4819924 Kb


  • 10000161.jpg
    2720702 Kb


  • 10000163.jpg
    2880438 Kb


  • 11100185.jpg
    8713409 Kb