Antonio 800 | ComunicatoStampa

Al via il nuovo progetto «Antonio800»

L’iniziativa dei frati minori conventuali del Nord Italia celebra la presenza di sant’Antonio tra noi e si protrarrà fino al 2031, ottocentenario della morte del Santo. Dal 10 al 16 febbraio la prima iniziativa a Salerno

9 Febbraio 2023| di Alberto Friso, Progetto Antonio800 - Alessandra Sgarbossa, Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

800 anni fa lo avreste incontrato pellegrino per le strade della Romagna, o per quelle del nord Italia, del sud della Francia, con qualche passaggio pure a Roma dal Papa e ad Assisi da san Francesco. La vita pubblica di frate Antonio di Padova è lunga 9 intensissimi anni, tra il 1222 e il 1231. Sono gli anni adulti degli incontri (i poveri, i frati, le famiglie…) e degli scontri (Ezzelino da Romano, gli avari, gli eretici…); dei miracoli (praticamente ovunque sia passato…) e dell’insegnamento (a Bologna, con la scrittura dei Sermoni…); del cammino e della contemplazione (Camposampiero, Arcella…).

Nell’imminenza della cosiddetta «Festa della Lingua» (quando si ricorda il ritrovamento della lingua incorrotta di sant’Antonio, ricorrenza che in Basilica del Santo a Padova si celebra domenica 19 febbraio, vedi programma allegato), ecco allora il varo del nuovo «Progetto Antonio800» che evidenzia proprio la presenza itinerante ed evangelizzatrice di frate Antonio di Padova operante tra noi. A delinearne i contorni è fra Roberto Brandinelli, ministro provinciale della Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova dei frati minori conventuali: «Antonio800 è un’iniziativa di pastorale antoniana che da qui al 2031 vuole cogliere le tante opportunità offerte dalla storia e dalla testimonianza di Antonio tra noi. Si declinerà in varie modalità, a seconda delle circostanze. Ad esempio: per noi il 2023 è l’anno di Rimini (dei miracoli della mula, dei pesci…) e della Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, nella “casa natale” di frate Antonio… Ma animeremo e racconteremo anche le peregrinatio delle reliquie in Italia e non solo, e altre proposte culturali e spirituali della Basilica del Santo e dei Santuari Antoniani di Camposampiero e dell’Arcella».

Non nasce dal nulla «Antonio800». «L’antefatto è il fortunato “Progetto Antonio 20-22” – specifica fra Brandinelli –, culminato nel grande cammino-pellegrinaggio da Capo Milazzo in Sicilia fino a Padova nell’estate-autunno 2022. Ancora vogliamo tornare a seguire le orme del Santo sulle strade che lui ha percorso per annunciare Gesù, “Buona Notizia” per l’uomo di ieri e di oggi».

Il logo di «Antonio800» ricorda infatti quello di «Antonio 20-22». Dalla Basilica di Padova parte una strada percorsa da due viandanti, forse due frati. «Vanno due a due, come il Vangelo invita a fare per chi parte in missione – commenta il ministro provinciale –. Ma sarebbe corretto leggerli anche come sant’Antonio e san Francesco che camminano insieme. Il grande tau centrale lo suggerisce. «Antonio800» sarà infatti contenitore di iniziative che per la nostra Provincia religiosa del nord Italia riguarderanno gli anniversari francescani: il presepe di Greccio e l’approvazione della Regola Bollata 2023, le stimmate 2024, il Cantico di frate sole 2025, la morte di Francesco nel 2026».

Il progetto si potrà seguire anche attraverso il nuovo sito e relativi social (Facebook, Twitter, Youtube) denominati «Antonio800». Vi si potranno consultare i programmi delle varie iniziative che via via arricchiranno il calendario, come le Peregrinatio delle reliquie antoniane in Italia (la prima da domani, 10 febbraio, al 16 febbraio a Salerno), la partecipazione di «Antonio800» alla GMG di Lisbona, le varie proposte culturali e spirituali in diversi luoghi antoniani.

Il progetto è espressione dei Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, voluto e ideato – insieme ai collaboratori laici – da alcune delle principali realtà della famiglia antoniana: Pontificia Basilica di S. Antonio a Padova, Messaggero di sant’Antonio, Il Cammino di Sant’Antonio, Centro Francescano Giovani – Nord Italia, Peregrinatio Antoniana, Centro Studi Antoniani, Caritas Sant’Antonio Onlus, Santuari Antoniani di Camposampiero, Santuario S. Antonio di Padova in Arcella.

A questo link la video-intervista di Alberto Friso a p. Roberto Brandinelli sul lancio del progetto «Antonio800».

 

Per informazioni stampa:

ANTONIO800 – Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio800» – Mob. 349 1770432 – albertofriso@antonio800.org - www.antonio800.org

MESSAGGERO DI SANT’ANTONIO – Alessandra Sgarbossa, ufficio stampa - Mob. 380 2038621 – a.sgarbossa@santantonio.orgareastampa.messaggerosantantonio.it


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Provincia Italiana S. Antonio di Padova | ComunicatoStampa

«Antonio 20-22» da Papa Francesco!

All’Udienza generale di ieri, mercoledì 14, il Santo Padre ha incontrato alcuni dei pellegrini antoniani che hanno ripercorso il cammino di sant’Antonio da Capo Milazzo a Padova

15 Dicembre 2022| di Alessandra Sgarbossa, Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice - Alberto Friso, Progetto Antonio 20-22

Il Papa li ha benedetti; a lui è stata consegnata l’immagine di sant’Antonio camminante e la maglietta arancione simbolo del pellegrinaggio dell’estate 2022.

Prossima imminente tappa (16 e 17 dicembre): Trieste.


Grande emozione per i pellegrini di Antonio 20-22 giunti a Roma, a San Pietro, per incontrare papa Francesco! Al termine del triennio ottocentenario della vocazione francescana di sant'Antonio, del suo arrivo in Italia, del primo incontro con san Francesco e dell’inizio della sua «vita pubblica» di predicatore itinerante, una delegazione di frati della Basilica del Santo e di laici pellegrini hanno potuto avvicinare il Santo Padre, ricevere la sua benedizione e offrirgli alcuni doni, a nome dei 350 camminatori dell’estate 2022 e delle oltre 7mila persone incontrate sulle strade d’Italia.

Papa Francesco si è soffermato in particolare con fra Roberto Brandinelli, alla guida della Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova dei frati minori conventuali, e fra Giovanni Milani, responsabile della Peregrinatio delle reliquie del Santo, che gli hanno presentato la reliquia di sant’Antonio «da zaino», quella che ha «camminato» dalla Sicilia e dal Friuli Venezia Giulia a Padova, e gli hanno donato una ceramica raffigurante l’immagine di sant’Antonio in cammino, distribuita in migliaia di copie in tutta Italia nel corso dell’estate.

Così fra Roberto Brandinelli ha commentato: «Come già fece sant’Antonio nel 1230, e san Francesco qualche anno prima, anche noi siamo andati pellegrini a Roma dal Papa, per ricevere la sua benedizione e idealmente consegnargli il bene che abbiamo ricevuto in questo triennio speciale di anniversari antoniani. Prima che si chiuda questo anno 2022, benedetto da tante grazie, volevamo portare la nostra testimonianza, la nostra esperienza di pellegrini ai piedi del Santo Padre. È stato un gesto simbolico, di certo significativo soprattutto per noi, dal momento che non abbiamo avuto la possibilità di raccontargli granché di quanto abbiamo vissuto, e tuttavia importante come ideale consegna alla Chiesa di tutto il bene che abbiamo incontrato e ricevuto».

Al Papa, inoltre, i pellegrini hanno donato una delle loro magliette arancioni con il nome delle 92 tappe del cammino da sud e delle altre 16 da nord e il grande Tau con il logo di “Antonio 20-22” recante i nomi di Francesco e di Antonio, «nomi scelti per ricordare l’incontro tra i due grandi santi nel 1221 – ha ricordato Alberto Friso, responsabile organizzativo del progetto –, ma che per questo pellegrinaggio dal papa si sono colorati anche di un altro significato del tutto particolare, sempre all’insegna dell’incontro: sant’Antonio abbraccia papa Francesco».

Il progetto «Antonio 20-22» avrà prima del termine dell’anno ancora un imminente appuntamento: infatti venerdì 16 e sabato 17 dicembre la reliquia di sant’Antonio arriverà a Trieste accolta dal vescovo monsignor Crepaldi nel centenario dell'erezione della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Santa Maria Maggiore in Trieste. In allegato il programma completo. Maggiori info qui: https://www.antonio2022.org/la-reliquia-di-santantonio-a-trieste-il-16-e-il-17-dicembre-la-testimonianza-di-antonio2022/

 

Per informazioni: ANTONIO 20-22 – Alberto Friso, Project event manager «Antonio 20-22» – Mob. 349 1770432 – albertofriso@antonio2022.org

 


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  • foto nr. 253424_14122022: Il Santo Padre incontra fra Roberto Brandinelli, Ministro Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova dei frati minori conventuali (al centro) e fra Giovanni Milani, responsabile della Peregrinatio delle reliquie del Santo (a destra).
  • foto nr. 253448_14122022: Il Santo Padre riceve dai pellegrini del Cammino di sant'Antonio da Capo Milazzo a Padova - Patrizia Cavalli, OFS di Trieste, e Alberto Friso, responsabile organizzativo del progetto "Antonio 20-22" - la maglietta ufficiale dei pellegrini.


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Provincia Italiana S. Antonio di Padova | ComunicatoStampa

Domenica 9 ottobre il ritorno a Padova dei pellegrini del Progetto “Antonio 20-22” in Basilica del Santo. Erano partiti da Capo Milazzo a fine giugno e hanno percorso 1800 km e 3 milioni di passi con la reliquia del Santo

L’ingresso nella città del Santo intorno alle 14.00 al Bassanello, poi tappa a San Leopoldo verso le 14.30, ritrovo in Prato della Valle e incontro con altre staffette di camminatori da Venezia, Dolo e Camposampiero

7 Ottobre 2022| di Alessandra Sgarbossa, Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice - Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22»

Dalle 15.30 circa il cammino-processione verso la basilica antoniana con la “croce del naufragio” e messa solenne alle 16.00 del cardinale Mauro Gambetti


C’è grande attesa in Pontificia Basilica di Sant’Antonio a Padova per il ritorno domenica 9 ottobre della staffetta di pellegrini del progetto “Antonio 20-22”. Il gruppo di camminatori, a cui a fine giugno il rettore del Santo, padre Antonio Ramina, aveva dato in custodia una reliquia ex ossibus di sant’Antonio in uno speciale zaino-reliquario, hanno percorso a piedi in questi mesi “insieme ad Antonio” ben 1.800 chilometri da Capo Milazzo a Padova, ovvero oltre 3 milioni di passi in 92 tappe, per quasi 103 giorni di impegno, 9 regioni e 42 diocesi attraversate. Dalla partenza, sono stati coinvolti nel complesso 52 camminatori della staffetta ufficiale, oltre ad altri circa 280 pellegrini che si sono via via aggiunti per qualche tappa o anche per pochi chilometri, incontrando circa 8mila fedeli che hanno pregato nei momenti di preghiera organizzati nei tanti conventi, parrocchie, santuari, capitelli incontrati lungo il cammino.

La Basilica antoniana di Padova, ultimo approdo di frate Antonio nel suo viaggio dalla Sicilia verso il nord Italia 8 secoli fa, è l’ultimo arrivo di tappa di questo importante cammino, che culminarà con la santa messa solenne delle ore 16.00 in Basilica del Santo a Padova, presieduta da S.E. il cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro.

Si concluderà così l’evento più evocativo del “Progetto Antonio 20-22” promosso dai Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova in occasione degli ottocentenari antoniani, che ha visto collaborare insieme laici e religiosi delle principali realtà della famiglia antoniana: Pontificia Basilica di S. Antonio a Padova, Messaggero di sant’Antonio, Il Cammino di Sant’Antonio, Associazione Cammino di S. Antonio, Centro Francescano Giovani – Nord Italia, Peregrinatio Antoniana, Caritas Sant’Antonio.

 

IL PROGRAMMA DI SABATO 8 E DOMENICA 9 OTTOBRE
Domani, sabato 8 ottobre, la staffetta di circa una quarantina di pellegrini di “Antonio 20-22” proveniente da Anguillara Veneta arriverà a Monselice intorno alle 14.30. Dal Duomo vecchio di Monselice
domenica 9 ottobre la staffetta ripartirà alle ore 8 per l’ultimo tratto del lungo cammino che la riporterà a Padova. Da Monselice con i pellegrini camminerà anche padre Roberto Brandinelli, Ministro provinciale dei frati minori conventuali del Nord Italia. Un’ultima tappa di 22,2 km a cui si aggregheranno man mano un centinaio di persone che hanno percorso nei mesi precedenti alcuni tratti del cammino. Come prassi del Cammino di “Antonio 20-22”, anche il 9 ottobre al gruppo di camminatori esperti che partiranno da Monselice, altre persone, liberamente e anche per piccoli tratti, potranno aggregarsi senza necessità di iscrizione (logistica, vitto e alloggio NON sono a cura dell’organizzazione).

Prima di giungere a Padova, il programma di domenica prevede una pausa alle ore 12.30 per un pranzo al sacco al patronato della Chiesa di San Giacomo di Mandriola (Comune di Albignasego – PD); quindi la staffetta con i pellegrini al seguito proseguirà per Padova, arrivandovi intorno alle 14.00 dal Bassanello. Alle ore 14.30 circa si fermerà al Santuario di San Leopoldo per un momento di preghiera. Da lì, proseguirà per raggiungere Prato della Valle alle ore 15.00 circa, dove è previsto un punto di ritrovo con altri pellegrini.

Nel quadrante sud-est di Prato della Valle, alla staffetta principale proveniente da Monselice si uniranno altre tre staffette, due di camminatori provenienti da Venezia e Camposampiero, e una in bicicletta da Mestre. Dai Frari di Venezia, alle ore 9.15 di domani, sabato 8 ottobre, partirà a piedi un gruppo di giovani in cammino vocazionale di Brescia. La staffetta guidata da fra Gabriele Terzi del Villaggio S. Antonio Onlus durerà due giorni e toccherà la Basilica della Salute, quindi Fusina, Dolo (arrivo di tappa alle ore 15.00 circa di sabato e ripartenza domenica ore 10.30), Noventa Padovana e Padova. Da Noventa Padovana, tra i camminatori, ci sarà anche padre Paolo Floretta, coordinatore del progetto “Antonio 20-22”. Sempre domani, alle ore 9, dalla Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Mestre partirà in bicicletta il gruppo locale dell’Ordine Francescano secolare.
Infine, domenica 9 ottobre, dalla Casa di spiritualità dei Santuari antoniani di Camposampiero, alle ore 7.15, partirà a piedi una seconda staffetta di camminatori con padre Nicola Zuin. Per ragioni organizzative, non è possibile aggregarsi alle staffette da Venezia, Dolo e Camposampiero.

Da Prato della Valle, tutti i camminatori proseguiranno alla volta della Basilica di Sant’Antonio. La staffetta di “Antonio 20-22” porterà in processione fino al Santo la croce intitolata “Voca me” dell’artista milazzese Mariagrazia Toto, realizzata con i legni delle imbarcazioni naufragate negli ultimi anni nello Stretto di Sicilia e inaugurata nel braccio di mare di Capo Milazzo, prospiciente il santuario rupestre di Sant’Antonio, il 27 marzo 2021 durante la Rievocazione del naufragio di sant’Antonio. La croce, lunga 4 metri, verrà portata a spalla dai camminatori fino all’interno del Santo ed esposta durante la santa messa delle ore 16.00 a cui sono stati invitati molti rappresentanti religiosi e civili di diocesi, comunità parrocchiali e comunali toccate nelle quasi cento tappe dalla Sicilia al Veneto. Tra questi, ci saranno don Carmelo Russo, rettore del santuario rupestre di S. Antonio di Capo Milazzo, insieme a un gruppo di pellegrini siciliani; fra Giuseppe Catalano, parroco di San Giuliano di Messina; fra Marco Moroni, custode del Sacro convento di Assisi; il sindaco di Padova Sergio Giordani e quello di Rotonda (PZ) Bruno Rocco.

Durante la celebrazione eucaristica, inoltre, la staffetta restituirà alla Basilica di Sant’Antonio la reliquia  ex ossibus di sant’Antonio che, “sulle gambe dei camminatori”, avrà per allora percorso tutti i 1800 chilometri da Capo Milazzo a Padova.

Dopo la santa messa, alle ore 18.00 in Sala dello Studio Teologico al Santo (ingresso dal Chiostro della Magnolia) verrà inaugurata la mostra itinerante d’arte «La voce e il miracolo - Espressioni del contemporaneo». Curata da suor Maria Gloria Riva, l’esposizione dell’associazione culturale Di.Segno di Padova, in collaborazione con il progetto “Antonio 20-22” e il «Messaggero di sant’Antonio», attraverso le opere di ventisette artisti italiani si propone di provocare la riflessione e ripensare nell’oggi le figure dei santi Antonio e Francesco. In quest’occasione, inoltre, la mostra si arricchirà dell’installazione “Voca me”, che verrà portata nella location al termine della santa messa delle ore 16.00, e della mostra fotografica “Abbrivio” di Antonio La Malfa, che ha documentato le fasi di costruzione della croce e la Rievocazione del naufragio di sant’Antonio del 27 marzo 2021. L’esposizione sarà visitabile fino a domenica 23 ottobre nei seguenti orari: tutti i giorni escluso il lunedì dalle 15.30 alle 19.00; sabato dalle 10.00 alle 12.30.

L’arrivo del Cammino di “Antonio 20-22” sarà trasmesso in diretta dall’emittente Reteveneta del gruppo Medianordest dalle ore 14.00 alle 18.00 di domenica 9 ottobre. Si potrà seguire l’intero evento anche sui social del progetto “Antonio 20-22”, sul canale Youtube «Messaggero di sant’Antonio» e sulla pagina Facebook Sant’Antonio – I frati della Basilica.
Sul numero del settimanale diocesano di Padova «Difesa del popolo» del 9 ottobre, già in distribuzione, un articolo con interviste ai pellegrini della staffetta. Domani sabato 8 ottobre, la trasmissione “Strada facendo” su Radio Vaticana, dalle 12.30 alle 13.30, manderà in onda uno ampio servizio con interviste ai pellegrini della staffetta. L’emittente Telepace dedicherà al cammino uno speciale della trasmissione “Prima serata” che andrà in onda giovedì prossimo, 13 ottobre, dalle ore 20.30.

Si ricorda che domenica 9 ottobre sarà anche l’ultimo giorno utile per visitare l’ostensione della cosiddetta «Tavola di Camposampiero», oggetto di un intenso e importante restauro, che dal 1° giugno scorso è esposta nella Cappella del Tesoro in Basilica del Santo. Si tratta di un’opera a tempera su tavola di Andrea da Murano del 1486, proveniente dalla Cella della Visione di Camposampiero, che la tradizione ci ha consegnato come giaciglio di sant’Antonio. Sarà anche questo un modo per completare il cammino dei molti devoti del Santo. L’esposizione intitolata “Con Gesù tra le braccia” valorizza anche altre «reliquie» antoniane che hanno accompagnato sant’Antonio negli ultimi giorni della sua vita: il saio (rinvenuto nella ricognizione del 1981 all’interno della piccola cassa del 1263, a sua volta contenuta nella cassa originaria del 1231); la pietra usata come guanciale (proveniente dall’antico monastero di Santa Maria della Cella a Capodiponte, ovvero Arcella, donata all’inizio dell’Ottocento da Elisabetta Speroni, badessa del monastero della Beata Elena); il cilicio utilizzato da Antonio (custodito in un reliquiario d’argento opera di Ambrogio di Cristoforo del 1510-1511).

Per conoscere le ultime tappe di sabato 8 e domenica 9 ottobre i relativi programmi: https://www.antonio2022.org/cammino/tappe/

Si segnala che sul canale YouTube del progetto Antonio 20-22 sono postati quotidianamente i video-racconti delle singole tappe di cammino.

 

Per informazioni stampa:

ANTONIO 20-22 – Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22» –
Mob. 349 1770432 –
albertofriso@antonio2022.org - www.antonio2022.org

MESSAGGERO DI SANT’ANTONIO – Alessandra Sgarbossa, ufficio stampa - Mob. 380 2038621 – a.sgarbossa@santantonio.orgareastampa.messaggerosantantonio.it

 

 


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Provincia Italiana S. Antonio di Padova | ComunicatoStampa

Dopo 3 milioni di passi, domenica 9 ottobre i pellegrini del progetto “Antonio 20-22” ritornano a Padova con la reliquia del Santo

Tutti gli eventi previsti per la conclusione del Cammino partito da Capo Milazzo il 30 giugno scorso per rievocare a 800 anni di distanza il percorso fatto da sant’Antonio in Italia per 1800 chilometri

3 Ottobre 2022| di Alessandra Sgarbossa, Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice - Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22»

Dopo 1.800 chilometri percorsi a piedi da Capo Milazzo a Padova sulle orme di sant’Antonio, oltre 3 milioni di passi in 92 tappe, per quasi 103 giorni di impegno, 9 regioni e 42 diocesi attraversate, domenica 9 ottobre la staffetta di pellegrini del progetto “Antonio 20-22” raggiungerà la Pontificia Basilica di Sant’Antonio a Padova, dove a fine giugno era stata consegnata loro la reliquia ex ossibus del Santo, portata in uno speciale zaino-reliquario per tutto il lungo pellegrinaggio. La Basilica antoniana di Padova, ultimo approdo di frate Antonio nel suo viaggio dalla Sicilia verso il nord Italia 8 secoli fa, è quindi anche l’ultimo arrivo di tappa di questo importante cammino. Dalla partenza, sono stati coinvolti nel complesso 52 camminatori della staffetta ufficiale, oltre ad altri circa 280 pellegrini che si sono via via aggiunti per qualche tappa o anche per pochi chilometri, incontrando circa 8mila fedeli che hanno pregato nei momenti di preghiera organizzati nei tanti conventi, parrocchie, santuari, capitelli incontrati lungo il cammino.

Si concluderà così l’evento più evocativo del “Progetto Antonio 20-22” promosso dai Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova in occasione degli ottocentenari antoniani, che ha visto collaborare insieme laici e religiosi delle principali realtà della famiglia antoniana: Pontificia Basilica di S. Antonio a Padova, Messaggero di sant’Antonio, Il Cammino di Sant’Antonio, Associazione Cammino di S. Antonio, Centro Francescano Giovani – Nord Italia, Peregrinatio Antoniana, Caritas Sant’Antonio.

Dall’Emilia Romagna, dove la staffetta si trova in questi giorni, i camminatori passeranno mercoledì 5 ottobre in Veneto, passando il Po e arrivando come prima tappa a Polesella (tappa Ferrara-Polesella, 23,3 km – programma https://www.antonio2022.org/la-tappa-di-mercoledi-5-ottobre-2022-da-ferrara-a-polesella/); la tappa di giovedì 6 ottobre di 20 km sarà da Polesella a Rovigo (programma: https://www.antonio2022.org/la-tappa-di-giovedi-6-ottobre-2022-da-polesella-a-rovigo/); quella di venerdì 7 ottobre da Rovigo alla volta di Anguillara Veneta, passando per San Martino di Venezze (programma: https://www.antonio2022.org/la-tappa-di-venerdi-7-ottobre-2022-da-rovigo-ad-anguillara-veneta/), la tappa di sabato 8 ottobre da Anguillara Veneta arriverà alla cittadina medievale di Monselice (programma in allegato e su https://www.antonio2022.org/la-tappa-di-sabato-8-ottobre-2022-da-anguillara-veneta-a-monselice/).

Dal Duomo vecchio di Monselice domenica 9 ottobre la staffetta ripartirà alle ore 8 per l’ultimo tratto del lungo cammino di 1800 chilometri totali che la riporterà in Basilica di Sant'Antonio a Padova. Da Monselice con i pellegrini camminerà anche padre Roberto Brandinelli, Ministro provinciale dei frati minori conventuali del Nord Italia. Un’ultima tappa di 22,2 km a cui si aggregheranno man mano un centinaio di persone che hanno percorso nei mesi precedenti alcuni tratti del cammino e che prevede alcuni suggestivi momenti di spiritualità e incontro, che culmineranno nella santa messa solenne delle ore 16.00 in Basilica del Santo a Padova, presieduta da S.E. il cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro.

Prima di giungere a Padova, il programma prevede una pausa alle ore 12.30 per un pranzo al sacco al patronato della Chiesa di San Giacomo di Mandriola (Comune di Albignasego – PD); quindi la staffetta con i pellegrini al seguito proseguirà per Padova, dove alle ore 14.30 circa si fermerà al Santuario di San Leopoldo. Da lì, proseguirà per raggiungere Prato della Valle alle ore 15.00 circa, dove è previsto un punto di ritrovo con altre staffette di pellegrini provenienti da Venezia-Dolo guidati da fra Gabriele Terzi del Villaggio S. Antonio Onlus (da Noventa Padovana tra i camminatori ci sarà anche padre Paolo Floretta, coordinatore di “Antonio 20-22”) e da Bassano del Grappa-Camposampiero (dalla cittadina dell’Alta Padovana il capo–staffetta sarà padre Nicola Zuin). Anche da Prato della Valle potranno ancora aggregarsi in cammino per l’ultimo tratto quanti devoti volessero. Da qui, la staffetta porterà in processione fino al Santo la croce intitolata “Voca me” dell’artista milazzese Mariagrazia Toto, realizzata con i legni delle imbarcazioni naufragate negli ultimi anni nello Stretto di Sicilia e inaugurata nel braccio di mare di Capo Milazzo, prospiciente il santuario rupestre di Sant’Antonio, il 27 marzo 2021 durante la Rievocazione del naufragio di sant’Antonio. La croce, lunga 4 metri, verrà portata a spalla dai camminatori fino all’interno del Santo ed esposta durante la santa messa delle ore 16.00 a cui sono stati invitati molti rappresentanti religiosi e civili di diocesi, comunità parrocchiali e comunali toccate nelle quasi cento tappe dalla Sicilia al Veneto. Tra questi, ci sarà don Carmelo Russo, rettore del santuario rupestre di S. Antonio di Capo Milazzo, insieme a un gruppo di pellegrini siciliani.

Durante la celebrazione eucaristica, inoltre, la staffetta restituirà alla Basilica di Sant’Antonio la reliquia  ex ossibus di sant’Antonio che, “sulle gambe dei camminatori”, avrà per allora percorso tutti i 1800 chilometri da Capo Milazzo a Padova.

Dopo la santa messa, alle ore 18.00 in Sala dello Studio Teologico al Santo (ingresso dal Chiostro della Magnolia) verrà inaugurata la mostra itinerante d’arte «La voce e il miracolo - Espressioni del contemporaneo». Curata da suor Maria Gloria Riva, l’esposizione dell’associazione culturale Di.Segno di Padova, in collaborazione con il progetto “Antonio 20-22” e il «Messaggero di sant’Antonio», attraverso le opere di ventisette artisti italiani si propone di provocare la riflessione e ripensare nell’oggi le figure dei santi Antonio e Francesco. In quest’occasione, inoltre, la mostra si arricchirà dell’installazione “Voca me”, che verrà portata nella location al termine della santa messa delle ore 16.00, e della mostra fotografica “Abbrivio” di Antonio La Malfa, che ha documentato le fasi di costruzione della croce e la Rievocazione del naufragio di sant’Antonio del 27 marzo 2021. L’esposizione sarà visitabile fino a domenica 23 ottobre nei seguenti orari: tutti i giorni escluso il lunedì dalle 15.30 alle 19.00; sabato dalle 10.00 alle 12.30.

Il 9 ottobre sarà anche l’ultimo giorno utile per visitare l’ostensione della cosiddetta «Tavola di Camposampiero», oggetto di un intenso e importante restauro, che dal 1° giugno scorso è esposta nella Cappella del Tesoro in Basilica del Santo. Si tratta di un’opera a tempera su tavola di Andrea da Murano del 1486, proveniente dalla Cella della Visione di Camposampiero, che la tradizione ci ha consegnato come giaciglio di sant’Antonio. Sarà anche questo un modo per completare il cammino dei molti devoti del Santo. L’esposizione intitolata “Con Gesù tra le braccia” valorizza anche altre «reliquie» antoniane che hanno accompagnato sant’Antonio negli ultimi giorni della sua vita: il saio (rinvenuto nella ricognizione del 1981 all’interno della piccola cassa del 1263, a sua volta contenuta nella cassa originaria del 1231); la pietra usata come guanciale (proveniente dall’antico monastero di Santa Maria della Cella a Capodiponte, ovvero Arcella, donata all’inizio dell’Ottocento da Elisabetta Speroni, badessa del monastero della Beata Elena); il cilicio utilizzato da Antonio (custodito in un reliquiario d’argento opera di Ambrogio di Cristoforo del 1510-1511).

Si ricorda infine che anche durante tutta la tappa del cammino di domenica 9 ottobre, al gruppo di camminatori esperti tra laici e religiosi, altre persone, liberamente e anche per piccoli tratti, potranno aggregarsi senza necessità di iscrizione (logistica, vitto e alloggio NON sono a cura dell’organizzazione).

Per conoscere le tappe e i relativi programmi giornalieri: https://www.antonio2022.org/cammino/tappe/

Si segnala che sul canale YouTube del progetto Antonio 20-22 sono postati quotidianamente i video-racconti delle singole tappe di cammino.

 

SELEZIONE DI FOTO DEL CAMMINO DA CAPO MILAZZO VERSO PADOVA
Una serie di foto del cammino "Antonio 20-22" delle tappe già percorse sono disponibili a questo link:
https://www.mediafire.com/folder/ihr24kym1irg8/Antonio_20-22_selezione_foto_cammino
Con cortese richiesta di citare i crediti: Progetto "Antonio 20-22"


 

ANTONIO 20-22 PERCHÉ

Interrogare la figura di sant’Antonio in occasione degli ottocentenari antoniani

Il pallottoliere della storia ci offre tre significativi anniversari ottocentenari in successione che stanno caratterizzando dal punto di vista antoniano il triennio 2020-2022 e che diventano opportunità per tornare a interrogare la figura di Antonio di Padova. Anche papa Francesco ci ha incoraggiato a celebrare questi anniversari. Parliamo degli 800 anni di vocazione francescana di Antonio (1220), del suo primo arrivo in Italia, naufrago in Sicilia, del suo primo incontro con san Francesco (1221), del suo “svelamento” con la predica di Forlì (1222), quando tutti i presenti poterono per la prima volta apprezzare la sua capacità ed efficacia di evangelizzatore. La dimensione dell’annuncio, il mandato di far conoscere Gesù tra la gente rimarrà il suo tratto distintivo per il resto dei suoi giorni. Ecco il perché del Progetto “Antonio 20-22”, ed ecco il perché del tornare sulle strade percorse da Antonio 800 anni fa, nel segno dell’incontro.

 

CHE COSA, QUANDO E COME

Dal 30 giugno al 9 ottobre, lungo le strade percorse da sant’Antonio 800 anni fa

Il cammino a piedi lungo le strade percorse da sant’Antonio è la più evocativa delle iniziative curate dal Progetto “Antonio 20-22”, che è stato questo e molto altro. Si tratta di un’itineranza povera, a staffetta, con un piccolo gruppo di pellegrini cui altri, liberamente e senza necessità di alcuna iscrizione, si aggregano di giorno in giorno alla partenza, affiancandosi lungo il percorso o all'arrivo di tappa per pregare insieme alla comunità ospitante.

I camminatori portano con sé, in uno speciale zaino porta reliquiario, una reliquia ex ossibus di sant'Antonio.

 

I NUMERI

Oltre 1.800 chilometri; oltre 3 milioni di passi; 19,5 chilometri di media; 9 regioni attraversate; 42 diocesi incontrate; 92 tappe; 103 giorni di impegno (alcune domeniche, come già facevano i pellegrini medievali, la staffetta sosterà); 45.919 metri di salite, e altrettanti di discese; 12 tappe molto impegnative; 29 impegnative; 25 medie; 25 facili.

 

DA DOVE E PER DOVE

Da Capo Milazzo e poi lungo la via Popilia, fino a immettersi nel Cammino di sant’Antonio destinazione Padova

La Basilica del Santo è l’ultimo approdo di sant’Antonio, ma esiste anche un suo primo luogo di approdo in Italia, ed è in Sicilia: Capo Milazzo, in provincia di Messina, dove oggi sorge un piccolo e suggestivo santuario rupestre dedicato al Santo.

Attraversato lo Stretto, il percorso segue per quanto possibile il tracciato dell’antica via Popilia attraversando Calabria, Basilicata, Campania, Lazio (da questa regione iniziano le frecce del tracciato ufficiale “Il Cammino di sant’Antonio), Umbria, Toscana (tappa significativa eremo di La Verna), Emilia Romagna (tappa significativa eremo di Montepaolo a Forlì) e Veneto, per terminare in Basilica di Sant’Antonio a Padova il 9 ottobre.

 

IL PROGETTO “ANTONIO 20-22”

Il progetto è espressione dei Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, voluto e ideato – insieme ai collaboratori laici – da alcune delle principali realtà della famiglia antoniana: Pontificia Basilica di S. Antonio a Padova, Messaggero di sant’Antonio, Il Cammino di Sant’Antonio, Associazione Cammino di S. Antonio, Centro Francescano Giovani – Nord Italia, Peregrinatio Antoniana, Caritas Sant’Antonio. Conta inoltre sul patrocinio dell’intera famiglia francescana d’Italia (frati conventuali, cappuccini, minori, Tor; clarisse delle diverse federazioni; suore francescane; laici francescani dell’Ofs).

 

Per informazioni stampa: ANTONIO 20-22 – Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22» –
Mob. 349 1770432 –
albertofriso@antonio2022.org - www.antonio2022.org


Allegati disponibili


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Mondo Antoniano | ComunicatoStampa

Fr. Giovanni Voltan è stato eletto “Definitore generale dell'Ordine” e “Assistente della Federazione Intermediterranea Ministri Provinciali (FIMP)” dal Capitolo generale ordinario dell'Ordine dei Franti Minori Conventuali

La Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei francescani conventuali verrà ora guidata dal Vicario provinciale, fr. Roberto Brandinelli

28 Maggio 2019| di fr. Andrea Vaona (OFMConv), Segretario provinciale Provincia Italiana di S. Antonio di Padova

Comunicato della “Provincia Italiana di S. Antonio di Padova” dei “Frati Minori Conventuali”

 

Lunedì 27 maggio 2019, durante i lavori del Capitolo generale ordinario dell'Ordine dei Franti Minori Conventuali (OFMConv) in corso ad Assisi, fr. Giovanni Voltan è stato eletto dai frati capitolari “Definitore generale dell'Ordine” e “Assistente della Federazione Intermediterranea Ministri Provinciali (FIMP)”.

Con tale importante elezione fr. Giovanni conclude de facto il suo servizio di Ministro provinciale della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova OFMConv, e - concluso il Capitolo generale ordinario - si trasferirà a Roma presso la Curia generalizia per il nuovo servizio internazionale che ha accolto. Sarà parte del "consiglio generale" dell'Ordine (per i francescani detto "Definitorio"), guidato dal nuovo Ministro generale fr. Carlos Trovarelli, argentino, eletto sabato scorso (in sostituzione di fr. Marco Tasca, originario di S. Angelo di Piove di Sacco PD, già Ministro provinciale della Provincia Patavina di S. Antonio di Padova).

I lavori del Capitolo generale (che da mercoledì 29 maggio si svolgerà a Collevalenza) proseguiranno fino al 17 giugno p.v. con il programma previsto.

Fr. Giovanni Voltan (nato a Padova nel 1962) ha servito la Provincia Patavina per molti anni come formatore. E’ stato anche vicario provinciale dal 2009 al 2013 della Provincia Patavina; dal 2013 primo Ministro provinciale della nuova Provincia Italiana di S. Antonio di Padova (nata dall’unione della Provincia Patavina e della Provincia Bolognese).

A norma delle Costituzioni dell’Ordine, la Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei francescani conventuali viene ora guidata dal Vicario provinciale, fr. Roberto Brandinelli (eletto nel Capitolo del 2017, nato a Savignano sul Rubicone FC nel 1967) fino a nuovo Capitolo provinciale ordinario (previsto nel 2021), coadiuvato da altri 7 religiosi che fanno già parte del Definitorio provinciale.

In questo ruolo di guida, fr. Roberto conserva comunque il titolo di Vicario provinciale. In tale veste nei prossimi giorni fr. Roberto parteciperà al Capitolo generale ordinario a Collevalenza come superiore maggiore della Provincia e in rappresentanza della stessa. Ricordiamo che la Provincia Italiana di S. Antonio OFMConv conta circa 290 frati ed è presente in tutto il nord Italia, con Delegazioni in Portogallo e Cile, e con la cura delle Custodie di Francia-Belgio, Ghana e Indonesia.

La Comunità del Santo e la fraternità provinciale hanno accolto con sorpresa l’elezione di fr. Giovanni a questo ruolo e lo affidano all’intercessione di sant’Antonio per la missione che ora dovrà compiere (in particolare di assistete generale dei frati presenti nell’area mediterranea: Belgio, Francia, Italia, Libano, Malta, Portogallo, Romania, Spagna, Turchia).

 

Contatti:

fra Andrea Vaona ofmconv, Segretario provinciale PISAP-OFMConv – www.pisap.it
Basilica del Santo – Padova – tel. 049.8757052

 


Allegati disponibili


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Provincia Italiana S. Antonio di Padova | ComunicatoStampa

Elezione del Definitorio Provinciale della “Provincia Italiana S. Antonio di Padova” dei Frati Minori Conventuali

Sono otto i frati che affiancheranno il neo ministro Voltan al governo della Provincia religiosa

10 Marzo 2017| di Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova - Frati Minori Conventuali - francescaninorditalia.net

A poche ore dalla conferma di p. Giovanni Voltan al servizio di Ministro provinciale della “Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova” dei francescani conventuali, il Capitolo provinciale ha provveduto anche alla scelta dei religiosi che compongono il gruppo di collaboratori al governo della Provincia, detti “definitori”.

Nel tardo pomeriggio di giovedì 9 marzo, al termine delle lunghe operazioni di voto previste dal regolamento, sono risultati eletti:

  • fr. Roberto Brandinelli, definitore, nuovo vicario provinciale (attuale Guardiano del Convento dei Santi XII apostoli a Roma, curia generalizia ofmconv, originario di Savignano sul Rubicone - FC, nato nel 1967, frate dal 1993);
  • fr. Andrea Vaona, definitore, nuovo segretario provinciale (attuale Segretario dell’“Istituto Teologico S.Antonio Dottore” a Padova, originario di Venezia - Mestre,  nato nel 1969, frate dal 1994);
  • fr. Giancarlo Capitanio, definitore al secondo mandato, (attuale Direttore del Villaggio S.Antonio a Noventa Padovana, originario di Lecco, nato nel 1966, frate dal 1991);
  • fr. Giancarlo Zamengo, definitore al secondo mandato (attuale Direttore generale MSA, originario di Boara Pisani - PD, nato nel 1957,frate dal 1976);
  • fr. Fernando Spimpolo, definitore (attuale Parroco della Parrocchia di S.Antonio di Padova all’Arcella, originario di Montagnana - PD, nato nel 1958, frate dal 1992);
  • fr. Francesco Panizzolo, definitore (originario di Dolo - VE, nato nel 1977, frate dal 1997);
  • fr. Antonio Ramina, definitore al secondo mandato (attuale Rettore del Seminario Teologico S.Antonio Dottore e Guardiano del Convento S.Antonio Dottore a Padova, originario di Vicenza, nato nel 1970, frate dal 1999).
  • fr. Valerio Folli, definitore al secondo mandato (già Segretario del Centro Provinciale Missionario, originario di Faenza - RA, nato nel 1974, frate dal 2001)

Nelle ultime giornate di questa prima parte il Ministro Provinciale con il suo nuovo Definitorio e con i frati capitolari provvederà ancora ad alcune nomine per l’avvio della regolare vita provinciale, nonché comincerà ad individuare una traccia di lavoro per il futuro della vita della Provincia religiosa.

Poi i lavori saranno sospesi fino alla seconda sessione del capitolo prevista per fine giugno - inizio luglio, durante la quale i frati elaboreranno il progetto per il prossimo quadriennio e sceglieranno i frati responsabili delle 27 comunità che compongono la Provincia religiosa, nonché i religiosi che saranno alla guida in servizi di direzione di tante opere che caratterizzano la vivace esperienza dei frati di questa circoscrizione dell’Ordine.

Questa giurisdizione, che ha la sua sede storica in Padova nella Basilica del Santo, comprende tutto il nord Italia, Emilia Romagna compresa, con circa 280 frati e le circoscrizioni custodiali del Ghana, dell’Indonesia, della Francia-Belgio nonché le delegazioni del Portogallo e del Chile.

 

Info on-line:
http://www.francescaninorditalia.net/eventi/517-capitolo-provinciale-ordinario-2017


L'Ufficio stampa del CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO 2017
padre Andrea Vaona, a.vaona@santantonio.org – 329-0466546



Allegati disponibili


  • 23_cs_2017.03.10_elezione_definitorio_pisapofmconv.doc
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  • 20170310capitolo2017_2_i_frati_definitori_col_provinciale.jpg
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