Basilica del Santo | ConferenzaStampa
1° Festa dei Cammini e dei Camminatori al Santo, “elogio della lentezza” tra spiritualità, solidarietà, arte e turismo sostenibile
Il 21 aprile in Basilica di Sant’Antonio un’intera giornata di “pastorale a piedi” per pellegrini, runners e maratoneti. Con una speciale benedizione dei camminatori e delle loro scarpe. Lo sguardo al 2021, 8° centenario dell’arrivo di Antonio in Italia
Un momento d'incontro con i tanti pellegrini e con chi ama mettersi in cammino. Un’occasione per conoscere più da vicino alcuni splendidi itinerari di pellegrinaggio “a piedi” del Veneto e di altre regioni italiane, per ascoltare testimonianze di camminatori, per condividere esperienze, emozioni e… benedizioni speciali, attraverso mostre, visite guidate, libri, tavole rotonde e, immancabili, scarponi e scarpe da running, che verranno pure benedette insieme a chi le calza. È la 1° “Festa dei Cammini e dei Camminatori al Santo” che si terrà sabato 21 aprile dalle 9.00 alle 19.00 a Padova, nel complesso della Basilica di Sant’Antonio. La manifestazione è stata presentata questa mattina al Santo da padre Oliviero Svanera, rettore della Pontificia Basilica del Santo; padre Alberto Tortelli, coordinatore del Cammino di sant’Antonio; Mirco Zorzo, presidente dell’associazione “Il Cammino di sant’Antonio”; Antonio Gregolin, artista e curatore della mostra “Camminamente”; Alessio Bui, referente del progetto del Cammino Milazzo – Assisi – Padova e Alberto Vela delle Edizioni Messaggero Padova.
Tra le molte iniziative anche l’ambizioso progetto di un Cammino di circa 1.550 chilometri sulle orme del Santo che attraversa tutta l’Italia, da Capo Milazzo, in Sicilia, fino a Padova, in Veneto, passando per Assisi, nell’intento di ripercorrere i passi di frate Antonio lungo la penisola nel 1221. Una proposta particolarmente suggestiva che tende a unire l’Italia tutta, da sud a nord, in un cammino non solo spirituale, ma anche di concreta solidarietà in un periodo storico ancora una volta segnato da fratture e divisioni.
Dedicata a pellegrini, runners, camminatori, marciatori e maratoneti – molti saranno in città per la PadovaMarathon del giorno seguente – la giornata, promossa tra gli altri dalla Pontificia Basilica di Sant’Antonio di Padova, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Associazione “Il Cammino di sant’Antonio”, sottolinea il tema forte dei cammini come percorsi spirituali e di ricerca, come testimoniano la Via Francigena, Santiago di Compostela e il Cammino di Sant’Antonio, solo per citarne alcuni. Che ci si metta in strada per fede, sport, turismo o semplice curiosità, infatti, ogni lungo Cammino resta un percorso verso se stessi che apre a Dio e tutti i “cammini lunghi” hanno avuto origine in ambito religioso nel periodo medioevale. Che il pellegrinaggio, inteso come cammino spirituale, stia vivendo una seconda giovinezza è un dato di fatto, basti pensare ai 200mila pellegrini annuali verso Santiago e ai 30mila l’anno lungo la Via Francigena. Motivati da quest’ottica, i frati francescani del Santo hanno deciso di istituire per tutti camminatori un momento di festa pastorale a tema, così come altre che si celebrano nel santuario antoniano (giornate del malato, per la Vita, per i genitori che hanno perso un figlio). Non a caso, durante la giornata del 21 aprile, la santa messa delle ore 17.00, celebrata dal rettore del Santo, si concluderà con una benedizione particolare a pellegrini, camminatori, marciatori e maratoneti presenti, invitati a presentarsi in chiesa calzando le scarpe utilizzate nei propri cammini o nelle maratone. L’intento è di creare un appuntamento fisso da ripetere ogni anno, in vista del 2021, ottavo centenario dell’arrivo di frate Antonio in Italia.
Denso il programma della 1° “Festa dei Cammini e dei Camminatori al Santo”. Al mattino, dalle 9.30 alle 12.00 la Sala dello Studio Teologico ospiterà la presentazione di quattro cammini italiani (Cammino di Dante, Cammino del Beato Enrico, Via di Francesco e Via Flavia), seguita dalla tavola rotonda sul progetto del Cammino di Sant’Antonio da Milazzo a Padova, passando per Assisi, con protagonisti i sindaci di Padova (Sergio Giordani), Milazzo (Giovanni Formica) e Assisi (Stefania Proietti) e l’assessore al turismo del Veneto, Federico Caner (ore 12.00 - 13.00). Coordinano padre Oliviero Svanera e Alberto Tortelli. L’ipotesi di estendere il Cammino di Sant’Antonio oltre il tratto Assisi-Padova, già codificato, al percorso che rievoca il viaggio compiuto da Antonio nella primavera del 1221 per raggiungere la città di san Francesco dalla Sicilia appare particolarmente suggestiva e ben documentata. L’itinerario è stato studiato sotto il profilo filologico e della fattibilità dai volontari-camminatori dell’associazione “Il Cammino di sant’Antonio” in sinergia con i frati francescani della Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova. Due i tratti dell’itinerario: da Capo Milazzo a Capua, attraverso quattro regioni (Sicilia, Calabria, Basilicata e Campania), lungo la direttrice di quella che era la romana via Popillia, e da Capua ad Assisi, attraverso tre regioni (Campania, Lazio e Umbria). L’associazione ha messo a punto uno studio di fattibilità, che verrà illustrato nel corso della tavola rotonda, e testato le tappe siciliane e calabresi. La scorsa settimana gli esperti erano infatti in Sicilia e Calabria per effettuare i test “su strada” e coinvolgere le istituzioni e le associazioni locali. La realizzazione del Cammino richiede infatti non solo l’individuazione del tracciato, ma anche la sua messa in sicurezza, la sua fruibilità (segnaletica, individuazione di punti di ristoro, località di pernottamento per pellegrini ecc.) e la sua manutenzione. Assumendo che Antonio abbia percorso la via Popillia, il Cammino inteso come rievocazione di quel viaggio deve seguire quella direttrice fino a Capua. L’individuazione del tragitto da Villa San Giovanni (RC) a Capua, da proporre ai moderni viandanti e pellegrini, presenta però problemi legati alla scomparsa della consolare Popillia come l’aveva conosciuta Antonio nel 13° secolo. Oggi, sulla direttrice dell’antica Popillia e di quella normanno-sveva, insistono i sedimi della borbonica Strada delle Calabrie, nelle sue configurazioni attuali, ovvero S.S. 19 e S.S. 18, e dell’autostrada del Mediterraneo. Alla compatibilità filologica del tragitto, stanno seguendo la verifica della situazione di fatto, ovvero viabilità esistente, urbanizzazione, ecc. e il censimento del patrimonio monumentale e religioso attuale lungo il Cammino (abbazie, chiese, castelli, luoghi antoniani) e dell’ospitalità pellegrina esistente e potenziale. Si tratta di un severo impegno di studio e di applicazione che necessita del sostegno e dell’interesse delle comunità locali, delle associazioni e delle istituzioni, con l’obiettivo di completare il nuovo tratto da Milazzo ad Assisi entro l’anniversario antoniano di maggio 2021.
L’interesse per l’ambizioso progetto non manca a livello locale, come ha dimostrato il recente sopralluogo dei camminatori padovani al sud. Ogni Cammino, oltre a una valenza fortemente spirituale, rappresenta infatti anche una ritrovata modalità di fruire meno frettolosamente di arte, cultura, paesaggi, che coinvolge sempre più persone. Il progetto – ma a ben vedere la stessa Festa del 21 aprile – è una sorta di “Elogio della lentezza”, in un’epoca in cui tutto si consuma velocemente, anche l’esperienza del viaggio e della vacanza. Non è quindi un caso se i temi dei cammini, così come più in generale quelli del turismo lento, sono entrati a far parte negli ultimi anni delle proposte turistiche di Regioni e MiBACT: il 2016 è stato l’anno dei Cammini, il 2017 ha visto la messa on line dell’Atlante digitale dei Cammini e, soprattutto, il tema dei cammini è entrato a pieno titolo nel Piano Strategico del Turismo 2017-2022 «Italia Paese per Viaggiatori». Una logica che va oltre le dinamiche del turismo di massa, per proporre l’integrazione tra le grandi destinazioni e le aree interne, le tante proposte culturali, naturalistiche e paesaggistiche idealmente rappresentate anche dai piccoli borghi, altro elemento autentico e fortemente identitario del vivere italiano.
Il programma della giornata prosegue con alcuni momenti culturali e artistici. Alle 13.30 si potrà partecipare alla visita storico-artistica guidata in Basilica “Tracce di cammini e pellegrini” (nb: prenotazione obbligatoria su: www.santantonio.org/visiteguidate), mentre dalle 15.00 alle 16.30 nella Sala dello Studio Teologico si potrà seguire la presentazione-testimonianza di Giannino Scanferla sul Cammino di Sant’Antonio e la presentazione della mostra “Camminamente” di Antonio Gregolin. Conduce e modera l’incontro padre Fabio Scarsato, esperto di Cammini e studioso di francescanesimo.
Pellegrino e scrittore, Scanferla ha percorso a piedi antiche vie dello spirito, come il Cammino di Santiago, la Via di Francesco e il Cammino di Sant’Antonio. L’esperienza di quest’ultimo viaggio dalla Basilica del Santo a Padova fino al Santuario della Verna è confluita in un diario minuzioso in stampa in questi giorni: il libro Sul Cammino di Sant’Antonio (ed. Edizioni Messaggero Padova) narra chilometri di cammino solitario, dal Veneto alla Toscana, attraverso oasi naturalistiche, parchi regionali e meraviglie dell’arte. Unici compagni i ricordi che si accavallano, i pensieri e l’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Il viaggio di un uomo che da “peregrino”, camminando per campi, calcando sentieri e carrarecce, superando torrenti e risalendo cortine montuose, sotto la calura opprimente di una torrida estate, ricerca il senso dell’esistenza nella religione, nella storia, nell’arte e nella natura dell’Italia minore. Il volume fa parte della collana In cammino che EMP ha dedicato alle testimonianze di cammino, esperienze che, in moltissimi casi, segnano vere e proprie rivoluzioni e conversioni nella vita dei protagonisti. Mentre a maggio uscirà la Guida al Cammino di Sant’Antonio, per i tipi di EMP in coedizione con Terre di mezzo: i frati del Santo e l’associazione “Il Cammino di Sant’Antonio” hanno ideato, realizzato e mappato questo itinerario di 450 km. Altimetrie, mappe, distanze, dislivelli, lista delle ospitalità, una sezione di testi per il “cammino interiore” per trascorrere 23 giorni a piedi nei luoghi più significativi della vita di Antonio.
Alle 18.00 verrà inaugurata nel Chiostro del Generale la mostra “Camminamente” di Antonio Gregolin. Scarpe che parlano di cammini, cammini che raccontano storie. È questa la filosofia che rende simboliche le 50 paia di scarpe esposte, in quella che è la prima mostra in Italia sul mondo dei camminatori e camminatori del mondo. Al Santo, a fare da padrini all’esposizione, ci saranno due camminatori dell’estremo: il vicentino Tom Perry, conosciuto come l’uomo che scende i vulcani a piedi nudi, e il bresciano Roberto Ghidoni, primatista della Iditarod, la più estrema maratona del mondo che si svolge tra i ghiacci dell’Alaska. Dopo l’allestimento nel 2017 nella Basilica di San Francesco di Assisi, dove in quattro mesi si sono registrati un milione di visitatori, “Camminamente” giunge ora in un altro luogo simbolico della spiritualità pellegrina: la Basilica di Sant’Antonio di Padova. Che si tratti di uomini che camminano per passione, sport o fede, come pure per scappare dalla morte, le scarpe rappresentano simbolicamente il rapporto che abbiamo con le due dimensioni del tempo: quello terreno e quello eterno. “Camminamente”, porterà al Santo di Padova per la prima volta, scarpe vissute e consumate dalla fatica degli uomini. Tra queste, nella sezione dedicata alla storia, le scarpette da calcio del 1940 appartenute al regista Ermanno Olmi, accanto a quelle di Emilio Salgari e Marco Paolini, che pur non essendo grandi camminatori, hanno compiuto con la mente viaggi straordinari nella memoria: “Cammina-mente”, appunto. In mostra per la prima volta, nella specifica sezione delle “Scarpe di fede”, anche le scarpe di Giannino Scanferla, testimoni del suo pellegrinaggio di 400 km lungo il Cammino di Sant’Antonio.
Durante l’intera giornata si potranno ricevere informazioni e materiale divulgativo sui vari Cammini italiani negli stand del Chiostro della Magnolia.
CONTATTI PER IL PUBBLICO:
Ufficio informazioni della Basilica
www.santantonio.org - infobasilica@santantonio.org - Tel. 049 8225652
Associazione “Il Cammino di Sant’Antonio”
www.associazioneilcamminodisantantonio.org - Tel. 392 8852228
Per foto sul Cammino di Sant'Antonio: https://www.flickr.com/people/155856943@N02/
Per foto repertorio Camminamente: https://www.dropbox.com/sh/0nrs9visok6a5jc/AACPhhf50Jf_05YoOB-B8Adza?dl=0
Allegati disponibili
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37_cs_2018.04.11_festa_dei_cammini_e_dei_camminatori_al_santo.doc
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loc._cammini2018.pdf
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comunicato_camminamente_padova_gregolin.doc
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