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Da papa Francesco a Leone XIV nel «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di giugno gli intrecci e i richiami dei due Papi

Il progetto Caritas sant’Antonio per ampliare il Centro Medico Kolbe di Sabou in Burkina Faso, Enrico Calamai lo «Schindler di Buenos Aires», le scuole italiane all’estero, lo chef abruzzese Nicolino Lalla in Thailandia, Edoardo Papini da Monza al Messico

4 Giugno 2025| di Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

Papa Bergoglio ha ridato slancio e vitalità alla comunità ecclesiale. Del suo pontificato, due azioni su tutte rimarranno impresse nella memoria collettiva: il suo strenuo impegno a difesa degli ultimi e dei più fragili, e il suo instancabile appello alla pace e alla tolleranza, con la denuncia di una Terza guerra mondiale a pezzi in atto. Nel «Messaggero di sant’Antonio per l’estero» di giugno Alessandro Bettero in “L’eredità di Francesco” traccia un resoconto dell’operato del pontefice scomparso ad aprile: pastore della Chiesa universale e amico fidato che ti cammina accanto, ma anche grande statista con una visione del mondo e una prospettiva sulla Storia. Con interviste a Daniele Menozzi, professore emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa, e al politologo Vittorio Emanuele Parsi.

Alvise Sperandio, invece, con “Il Papa della pace” racconta la personalità del neo-eletto al soglio di Pietro Leone XIV, il cardinale Robert Francis Prevost. Il nuovo Pontefice e primo dell’ordine degli agostiniani, poliglotta e missionario, coniuga dottrina e contemporaneità, tradizione e apertura al mondo. Agostiniano come sant’Antonio a Lisbona prima di seguire l’Assisiate, e Leone come il frate omonimo amico prediletto di san Francesco a cui si è ispirato Bergoglio. Intrecci e richiami che, letti con gli occhi della fede, non sono casuali, ma diventano segni.

Nel cuore del Burkina Faso, dove l’accesso alle cure sanitarie di base è una sfida quotidiana, da vent’anni il Centro Medico Kolbe, nel distretto rurale di Sabou – dove vivono 120 mila persone, a un centinaio di chilometri dalla capitale Ouagadougou – è l’unico ospedale dell’intera regione. Costruita nel 2005 con il generoso sostegno di Caritas sant’Antonio e dei lettori del «Messaggero di sant’Antonio», la struttura sanitaria è stata, in questi anni, un punto di riferimento per migliaia di persone. Mike Dean in “Ero malato…” racconta il Progetto Caritas sant'Antonio 13 giugno 2025 e la raccolta fondi per ampliare e migliorare i servizi medici offerti dal Centro Kolbe.

Compie 80 anni Enrico Calamai, lo «Schindler di Buenos Aires», il diplomatico che salvò dalla morte centinaia di dissidenti italiani in Cile e in Argentina. Arrivò in Cile un anno dopo il golpe del 1973 del generale Augusto Pinochet. Come tutte le ambasciate di Santiago, anche quella italiana venne invasa da perseguitati politici. Calamai, per garantirne l’inviolabilità da parte dell’esercito, decise di stabilirvisi e convivere con 250 rifugiati, assicurandone così l’incolumità. Trasferitosi poi a Buenos Aires, in Argentina, dopo il golpe del 1976 del generale Jorge Rafael Videla, firmò passaporti per più di 300 argentini di discendenza italiana, aiutandoli a fuggire. Ne scrive Giorgia Miazzo in “Un console contro i dittatori”.

Le Scuole italiane all’estero sono fucine di italianità, crocevia di saperi ed esperienze per una generazione che deve affrontare un mondo interconnesso. Marinellys Tremamunno con “L’identità si forma tra i banchi” guida i lettori a conoscere questi istituti scolastici, che non sono mere succursali dell’istruzione italiana, ma più che mai centri di costruzione dell’identità e incubatori di futuro. In esse si formano cittadini italiani interculturali, capaci di dialogare con le culture locali.

Da Monza al Messico, con padronanza dei mezzi di comunicazione per la finanza e il business, Edoardo Papini è il direttore esecutivo dei progetti strategici per la rivista «Petrolio ed Energia», e ceo dell’Expo O&G MEIH (Mexico Energy & Industry Hub) che si terrà alla fine di febbraio dell’anno prossimo a Città del Messico. Oggi all’interno della comunità italiana si dedica a promuovere e coordinare attività che rafforzano il legame tra l’Italia e il Messico. Lo intervista Nicola Nicoletti in “La ricchezza della diversità”.

Arriva dalla Thailandia l’articolo di Generoso D'Agnese “Lalla, lo chef di Liscia”. Una passione vera per la terra dei Thai, una passione che non è venuta meno neanche durante i terribili minuti del terremoto catastrofico di fine marzo, e che anzi ha rafforzato ancora di più la sua scelta di vita. Oggi Nicolino Lalla, nato nel piccolo paese abruzzese di Liscia (Chieti), sposato e padre di un bambino di 6 anni, si divide tra lavoro e riparazioni al suo ristorante, colpito in modo lieve dalla terribile onda tellurica che ha sconvolto il Myanmar, e causato ingenti danni anche in Thailandia.

 

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