Un giardino chiuso offre l’immagine di uno spazio verde e fiorito, limitato da quattro mura e isolato dall’esterno, un luogo in cui l’unica prospettiva che si apre è quella verso l’alto. L’immersione in questo spazio del giardino chiuso è la perfetta immagine del giardino dell’anima di un eremita, rivolto solo alle cose di Dio. Il volume delle Edizioni Messaggero Padova Il giardino chiuso, scritto da un frate carmelitano, spiega la scelta radicale della spiritualità del deserto alla luce dei padri del monachesimo e della tradizione carmelitana, aiutando tutti a vivere un rapporto profondo e totale con Dio per una vita bella e feconda.

La scelta della clausura, spiega l’autore nelle pagine del libro, «si presenta come separata da tutto, con il cielo come unico obiettivo esterno – il cielo di Dio. Grazie a questo orientamento celeste, completamente immerso nel silenzio, l’unica occupazione richiesta al suo interno è rimanere disponibili all’Amore. È così che in questo giardino si produce un frutto abbondante per la Chiesa. Perché la solitudine non è una fuga, ma una chiamata di Gesù per la vita della Chiesa».

Il principale dovere di chi è chiamato a vivere nella solitudine è chiudersi in Dio come nel giardino dell’eremo. La clausura diventa reale solo quando tutta la persona è rivolta al Signore, quando i sentimenti spirituali di Cristo e i moti del suo cuore diventano anche i nostri.

In questo modo si condivide con Lui l’amore per gli uomini fino al dono totale di sé. Allora il giardino chiuso dell’anima raggiunge la maturità: emana i suoi profumi e produce i suoi frutti, compimento di tutte le fatiche dell’eremita.

DATI BIBLIOGRAFICI

Titolo: Il giardino chiuso
Autore: Un frate carmelitano
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Collana: Riflessi Gold
Pagine: 182
ISBN: 978-88-250-3547-6 (LIBRO). Disponibile anche in formato digitale (PDF e EPUB).
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