Provincia Italiana S. Antonio di Padova | ConferenzaStampa
Progetto Antonio 20-22, domani da Padova la partenza dei pellegrini dello staff del progetto alla volta di Capo Milazzo
Invito per la stampa per domani, sabato 25 giugno 2022, alle ore 8.20 del mattino, sul sagrato della Basilica di Sant’Antonio di Padova
INVITO PER LA STAMPA
Padova, 24 giugno 2022
Progetto Antonio 20-22, domani da Padova la partenza dei pellegrini dello staff del progetto alla volta di Capo Milazzo
Prima della partenza dal sagrato della Basilica di Sant’Antonio di Padova, a bordo di un automezzo griffato “Antonio 20-22” che sarà di appoggio durante il cammino da Capo Milazzo a Padova, verrà svelato il porta reliquiario che accompagnerà i pellegrini per i 1.800 chilometri lungo la penisola.
La stampa è invitata al breve momento di incontro con lo staff di “Antonio 20-22” che si terrà
domani, sabato 25 giugno 2022, alle ore 8.20 del mattino
sul sagrato della Basilica di Sant’Antonio di Padova
Saranno presenti:
padre Antonio Ramina, rettore della basilica
padre Giancarlo Zamengo, direttore generale del Messaggero di sant’Antonio
padre Giovanni Milani, referente per la Peregrinatio antoniana
Alberto Friso, project event manager di “Antonio 20-22”
Jorge Leitão, il "pellegrino zero"
800 anni fa il giovane frate Antonio sbarcò naufrago a Capo Milazzo. Da quella spiaggia il 30 giugno ha il via lo speciale cammino a piedi-pellegrinaggio a tappe destinazione la «sua» Basilica di Padova, dove si arriverà il 9 ottobre percorrendo a piedi 1.800 chilometri lungo tutta la penisola.
La modalità del cammino da Capo Milazzo a Padova sarà a staffetta, con un piccolo gruppo di pellegrini e da quanti vorranno aggregarsi.
Contraddistingue il cammino del progetto “Antonio 20-22” innanzitutto la presenza della «reliquia nello zaino». Una reliquia ex ossibus di sant’Antonio, che viene consegnata di volta in volta alla comunità cristiana del paese ospitante fino alla ripartenza. E poi, la possibilità per chiunque di affiancarsi lungo il cammino, per condividere qualche chilometro o qualche tappa dell'impresa in occasione degli ottocentenari antoniani.
ANTONIO 20-22 PERCHÉ
Interrogare la figura di sant’Antonio in occasione degli ottocentenari antoniani
Il pallottoliere della storia ci offre tre significativi anniversari ottocentenari in successione che stanno caratterizzando dal punto di vista antoniano il triennio 2020-2022 e che diventano opportunità per tornare a interrogare la figura di Antonio di Padova. Anche papa Francesco ci ha incoraggiato a celebrare questi anniversari. Parliamo degli 800 anni di vocazione francescana di Antonio (1220), del suo primo arrivo in Italia, naufrago in Sicilia, del suo primo incontro con san Francesco (1221), del suo “svelamento” con la predica di Forlì (1222), quando tutti i presenti poterono per la prima volta apprezzare la sua capacità ed efficacia di evangelizzatore. La dimensione dell’annuncio, il mandato di far conoscere Gesù tra la gente rimarrà il suo tratto distintivo per il resto dei suoi giorni. Ecco il perché del Progetto “Antonio 20-22”, ed ecco il perché del tornare sulle strade percorse da Antonio 800 anni fa, nel segno dell’incontro.
CHE COSA, QUANDO E COME
Dal 30 giugno al 9 ottobre, lungo le strade percorse da sant’Antonio 800 anni fa
Il cammino a piedi lungo le strade percorse da sant’Antonio è la più evocativa delle iniziative curate dal Progetto “Antonio 20-22”, che è stato questo e molto altro. Si tratta di un’itineranza povera, a staffetta, con un piccolo gruppo di pellegrini cui altri, liberamente e senza necessità di alcuna iscrizione, si aggregano di giorno in giorno alla partenza, affiancandosi lungo il percorso o all'arrivo di tappa per pregare insieme alla comunità ospitante.
I camminatori portano con sé, in uno speciale zaino porta reliquiario, una reliquia ex ossibus di sant'Antonio.
I NUMERI
Oltre 1.800 chilometri; oltre 3 milioni di passi; 19,5 chilometri di media; 9 regioni attraversate; 42 diocesi incontrate; 92 tappe; 103 giorni di impegno (alcune domeniche, come già facevano i pellegrini medievali, la staffetta sosterà); 45.919 metri di salite, e altrettanti di discese; 12 tappe molto impegnative; 29 impegnative; 25 medie; 25 facili.
DA DOVE E PER DOVE
Da Capo Milazzo e poi lungo la via Popilia, fino a immettersi nel Cammino di sant’Antonio destinazione Padova
La Basilica del Santo è l’ultimo approdo di sant’Antonio, ma esiste anche un suo primo luogo di approdo in Italia, ed è in Sicilia: Capo Milazzo, in provincia di Messina, dove oggi sorge un piccolo e suggestivo santuario rupestre dedicato al Santo.
Attraversato lo Stretto, il percorso segue per quanto possibile il tracciato dell’antica via Popilia attraversando Calabria, Basilicata, Campania, Lazio (da questa regione iniziano le frecce del tracciato ufficiale “Il Cammino di sant’Antonio), Umbria, Toscana (tappa significativa eremo di La Verna), Emilia Romagna (tappa significativa eremo di Montepaolo a Forlì) e Veneto, per terminare in Basilica di Sant’Antonio a Padova il 9 ottobre.
IL PROGETTO “ANTONIO 20-22”
Il progetto è espressione dei Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, voluto e ideato – insieme ai collaboratori laici – da alcune delle principali realtà della famiglia antoniana: Pontificia Basilica di S. Antonio a Padova, Messaggero di sant’Antonio, Il Cammino di Sant’Antonio, Associazione Cammino di S. Antonio, Centro Francescano Giovani – Nord Italia, Peregrinatio Antoniana, Caritas Sant’Antonio. Conta inoltre sul patrocinio dell’intera famiglia francescana d’Italia (frati conventuali, cappuccini, minori, Tor; clarisse delle diverse federazioni; suore francescane; laici francescani dell’Ofs).
Per informazioni stampa:
ANTONIO 20-22 – Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22» –
Mob. 349 1770432 – albertofriso@antonio2022.org
Programma completo e aggiornamenti: www.antonio2022.org