Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
Solidarietà come antidoto al cinismo, male del nostro secolo, nel «Messaggero di sant’Antonio» di ottobre
E ancora: discernimento e relazioni; potere vs autorità; l’intervista a Franco Arminio; la storia di Agnese Ciulla con i minori stranieri non accompagnati; il parroco delle persone transgender; in mostra le foto di Fosco Maraini
Tra le rubriche da segnalare ‘Il mondo capovolto’ di Giulio Albanese
Il mese di ottobre, primo mese davvero autunnale dell’anno, ci induce a una maggiore riflessione, anche sulle pagine del «Messaggero di sant’Antonio», che propone diversi temi di taglio esistenziale o focalizzati sulle dinamiche sociali e soprattutto relazionali, vero fulcro vitale della nostra esperienza umana. A cominciare dalla copertina “Cinici o solidali?” che riprende il tema del dossier “Cinismo, malattia dell’umano” di Stefano Marchetti (pdf in allegato in anteprima). Il cinismo appartiene da sempre all'umanità, ma oggi è in preoccupante aumento e spesso avvelena le dinamiche personali, individuali e sociali. Con grave danno per tutti. Come affrontarlo?
Come scegliamo noi oggi? In base a quali criteri? Ad affrontare questo tema è l’editoriale “Discernimento, questione di relazioni” di fra Massimiliano Patassini, direttore responsabile della rivista antoniana, che scrive: «il comandamento dell’amore pone come criterio di discernimento questo: orientarsi verso ciò che ci aiuta ad amare di più Dio e il prossimo». Il discernimento si gioca quindi nelle relazioni, non è qualcosa di autoreferenziale e non si improvvisa, ma richiede attenzione alla realtà che stiamo vivendo.
Paolo Pivetti firma il pezzo di avvio della rivista “Tra potere, autorità e libertà”. Nella sua disamina si sofferma sul fatto che autorità e potere sono concetti diversi. Eppure nel corso dei secoli sono stati spesso confusi, al punto che oggi si è giunti a rifiutare l’idea stessa di autorità, confondendola con il potere, in nome di un altro concetto che oggi va per la maggiore, quello di libertà. Con quali rischi? (pdf in allegato in anteprima).
L'intervista “Il poeta dei piccoli borghi” a cura di Cosetta Zanotti è dedicata a Franco Arminio, poeta e paesologo. Il quale ci ricorda che «Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza» (pdf in allegato in anteprima).
Tra le «storie di vita» di questo mese, “La madre moltiplicata” di Giulia Cananzi presenta ai lettori Agnese Ciulla, assessore alle politiche sociali di Palermo nel periodo in cui sono cominciati i primi grandi sbarchi. La vicenda di una donna coraggiosa, giunta ad assumersi la tutela legale di oltre 1.100 minori non accompagnati.
L’articolo “Volti di Chiesa” di Sabina Fadel racconta invece l’incontro con don Andrea Conocchia, parroco di Torvajanica (RM), impegnato nella pastorale con le persone transgender. Grazie a lui, e all’incontro con papa Francesco, queste persone, spesso duramente provate dalla vita, si sono riscoperte figlie amate da Dio, dopo una vita di emarginazione e rifiuto.
Nella sezione cultura Luisa Santinello con “Fosco Maraini e l’empresente” accompagna i lettori nella mostra del Musec di Lugano «L’immagine dell’empresente. Fosco Maraini. Una retrospettiva» (fino al 19 gennaio). Viaggiatore, etnologo e scrittore fiorentino, nelle sue fotografie Fosco Maraini cercava di cogliere quell’attimo irripetibile in cui l’occhio percepisce le movenze del cuore e dell’anima.
Tra le rubriche mensili segnaliamo per ottobre Il mondo capovolto di Giulio Albanese. L’approfondimento di questo mese, intitolato “Africa e primo annuncio”, propone un’analisi dello stato del cristianesimo nel continente: l'Africa riveste infatti un ruolo fondamentale nel cristianesimo del terzo millennio, poiché è il continente con il più alto numero di cristiani al mondo.
Il sommario del mese sul sito del «Messaggero di sant’Antonio»
Al comunicato stampa sono allegati in anteprima anche alcuni articoli integrali del mensile per cui è consentita la ripresa in toto o in stralcio sui propri organi di stampa, con citazione di fonte «Messaggero di sant’Antonio» e autore/autrice. Si ringrazia per la collaborazione.