
Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
Fare i conti con il futuro: nel «Messaggero di sant’Antonio» di febbraio il resoconto annuale 2023 della Caritas dei frati del Santo
Tra gli altri articoli: malattia compagna di vita, riscoprire la prossimità, l’abuso spirituale come patologia comunicativa, il dossier elogio della lentezza, Gabriel Loppé alpinista-pittore, la rubrica “In cammino” di Ermes Ronchi
Se volessimo trovare un fil rouge nel numero del «Messaggero di sant’Antonio» di febbraio, sarebbe sicuramente il tema delle relazioni, declinato nelle sue differenti sfumature. Come la relazione che lega i lettori della rivista e i beneficiari a Caritas sant’Antonio, il braccio caritativo dei frati della Basilica del Santo, che anche nell’anno appena concluso ha permesso alla «provvidenza» antoniana di raggiungere migliaia e migliaia di persone. È dedicata infatti al Resoconto 2023 di quest’Ente di beneficenza del Terzo Settore la copertina della rivista e il servizio “Il bene vince, nonostante” di Giulia Cananzi: 125 progetti in 36 Paesi, per un totale di circa 3 milioni e 600 mila euro, un risultato importantissimo in tempi di guerre e crisi economiche (pdf in allegato in anteprima).
Di relazioni buone parla “Malattia, compagna di vita”, l’editoriale del direttore fra Massimiliano Patassini, che riflette, in occasione della Giornata mondiale del malato che si celebra l’11 febbraio, sulla realtà della malattia, condizione non estranea a nessun essere vivente. E lo fa, indagando il rapporto con la malattia di Francesco d’Assisi, che negli ultimi anni di vita dovette affrontare una patologia molto grave, ma lo fece con la serenità nel cuore: «Non dobbiamo però pensare che sia stato facile: anche Francesco vive un timore umano di fronte a questo evento e cerca consolazione nella presenza dei frati, nella preghiera, nell’amicizia – scrive il direttore –. Francesco ci mostra che la malattia può essere vissuta in modo umano, nella misura in cui riconosciamo anzitutto la nostra e altrui umanità, e agiamo prendendocene cura».
E ancora sulle relazioni si sofferma l’articolo di avvio della rivista, “La metamorfosi della prossimità” di Paolo Pivetti, che indaga un preoccupante fenomeno sociale cui stiamo assistendo da tempo: la perdita del concetto di amare il nostro prossimo, in qualche modo collegata alla pervasività dei social media.
Di relazioni, infine, parla l’intervista “Se la fede imprigiona” di Sabina Fadel a don Giorgio Ronzoni sull’abuso spirituale, una «patologia» comunicativa, che talvolta si verifica anche in buona fede, ma che rischia di trasformare la fede da luogo di libertà a luogo di schiavitù.
“Il tempo del pensiero” è il titolo dell’ampio dossier sulla lentezza firmato da Stefano Marchetti. La cifra della nostra epoca è la velocità, ma il nostro cervello ha bisogno di tempi lenti. Non solo per pensare e per riflettere, ma per ricordare, rielaborare e cogliere le sfumature della vita (pdf in allegato in anteprima).
Le pagine di cultura di febbraio propongono una puntuale recensione della mostra di Gabriel Loppé, presente al Forte di Bard fino al 1° maggio. Nell’articolo “Gabriel Loppé, pittore d'alta quota”, Luisa Santinello ricorda come l’artista, che fu il primo alpinista a essersi cimentato nella pittura a olio in vetta, ha raccontato magistralmente sulla tela le Alpi occidentali di fine ’800.
Da ultimo, ma non meno rilevante, tra le consuete rubriche mensili è da ricordare In cammino di padre Ermes Ronchi: in questo numero il religioso dei Servi di Maria scrive dell’importanza di passi e orizzonti nuovi, metaforici o reali, per la vita, anche di fede, di ogni essere umano (“L’arte del poco, o del primo passo”).
Il sommario del mese in allegato e sul sito del «Messaggero di sant’Antonio» dal 1° febbraio.
Al comunicato stampa sono allegati in anteprima anche alcuni articoli integrali del mensile per cui è consentita la ripresa in toto o in stralcio sui propri organi di stampa, con citazione di fonte «Messaggero di sant’Antonio» e autore/autrice. Si ringrazia per la collaborazione.

EMP | ComunicatoStampa
"Inciampare in una stella" (ed. EMP), le meditazioni intime e poetiche di Ermes Ronchi per farsi sorprendere dal Natale
Ventuno commenti ai vangeli dal 17 dicembre al 6 gennaio per prepararsi e celebrare il grande mistero della nascita di Gesù. Domenica 24 dicembre l’autore ospite di Lucia Ascione a “Finalmente domenica” su TV2000
«Generalmente con “inciampare” si intende l’improvviso incespicare contro qualcosa che non si sapeva essere sulla nostra strada, un sasso, un gradino, forse una persona. Ma questo verbo nasconde un valore aggiunto che lo rende speciale: sul già detto primeggia il fattore sorpresa. Quando inciampi, qualsiasi altra azione, ogni altro pensiero, anche il più nobile, sparisce. Per qualche istante il mondo intero ruota unicamente intorno al nostro piede claudicante – si legge nell’introduzione al nuovo libro di Ermes Ronchi intitolato Inciampare in una stella per tipi delle Edizioni Messaggera Padova – Succede così anche con la fede, succede con il tempo di notte e stelle che è il Natale. Natale torna ogni volta, e lo sapevamo, con il girotondo annoiato delle sue luci, che – insicuro – inizia ogni anno prima del precedente. Ma succede anche che una volta scoppi il fattore sorpresa e ti accorgi che la tua pietra d’inciampo, lo “scandalo” nel linguaggio evangelico, è Dio, caduto sulla terra come una stella».
E “giorni dello stupore” sono detti anche quelli dal 17 dicembre al 6 gennaio, ai quali l’autore, frate dei servi di Maria, dedica, anzi “dona”, 21 brevi commenti ai brani evangelici, uno per ogni giorno, come lampada sui passi di chi vuole vivere questo tempo in modo più dolce, più lento, più profondo.
Con il suo inconfondibile stile, intimo ed evocativo, Ermes Ronchi accompagna i lettori nella preparazione e nella celebrazione del grande mistero del Natale, lo porta a “inciampare nella stella”, a lasciarci ancora una volta stupire dall’amore di Dio che entra nella storia, a gustare la gioia e la tenerezza dei giorni natalizi per riprendere poi, rinvigoriti come i magi, il cammino per una nuova strada.
Perché, scrive il frate, «La fede è una resa all’amore e al sogno. Un ritirare le armi dopo tante lotte difensive, uno scoprirsi inermi davanti all’amore, e lasciarsi vincere. Poter sguinzagliare finalmente di nuovo quella fiducia, quello stupore incantato di quando eravamo bambini».
Domenica 24 dicembre l’autore sarà ospite della trasmissione “Finalmente domenica” di Tv2000, condotta da Lucia Ascione e in onda a partire dalle ore 17.00.
L’AUTORE
Ermes RONCHI (1947 Racchiuso di Attimis, UD), frate dei servi di Maria, licenziato in teologia alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum a Roma, ha conseguito il dottorato in scienze religiose all’Institut Catholique (Parigi) e in antropologia culturale alla Sorbona (Parigi). È docente di estetica teologica e iconografia al Marianum di Roma. Per le Edizioni Messaggero ha pubblicato: Devo fermarmi a casa tua (2021); Mia chiesa amata e infedele (2018); Il cuore semplice della fede (2014); Maria casa di Dio (2013); Come un girasole (2011).
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Inciampare in una stella
Sottotitolo: Meditazioni sui vangeli dal 17 dicembre al 6 gennaio
Autore: Ermes Ronchi
Argomento: Liturgia
Collana: Pregare
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Tipologia: Libro, pdf, ePub
Dimensioni libro: 11,5 x 19,0
Pagine: 136
Pubblicazione: 10/2023
Numero edizione: 1
ISBN: 9788825056457
Scheda editoriale completa: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/ermes-ronchi/inciampare-in-una-stella-9788825056457-15886.html?search_string=inciampare%20i&search_results=3

EMP | ComunicatoStampa
Le novità delle Edizioni Messaggero Padova di febbraio
Le ultime pubblicazioni della casa editrice padovana con le schede libro complete
Gentili colleghi,
di seguito le novità di febbraio delle Edizioni Messaggero Padova.
Per ogni libro, potete consultare la scheda completa sul sito dell’editore che, a seconda dei casi, contiene anche abstract e booktrailer dell’autore.
Per richieste di libri per recensione e per interviste agli autori e alle autrici potete scrivere a ufficiostampa@santantantonio.org.
Buona lettura!
RICOMINCIARE A CREDERE
Itinerario biblico-liturgico per giovani e adulti
di Andrea Albertin
Meditando i cammini di fede di alcuni personaggi biblici si può «ricominciare a credere» con rinnovata fiducia. Ne è convinto Andrea Albertin, presbitero della diocesi di Padova e docente di Sacra Scrittura, che nel suo nuovo libro Ricominciare a credere propone un itinerario biblico-liturgico per chi dalla fede si è allontanato. Il testo di meditazione, che è al contempo anche una proposta pastorale per giovani e adulti, ricorre alle figure della Bibbia con la certezza che attraverso di loro si possa imparare in modo nuovo a rivolgerci a un “oltre” affidabile, da cui sperimentare compassione e rinnovata fiducia. «Ogni relazione ha bisogno di essere custodita e rinnovata, anche quella che ci lega al Signore. Nelle relazioni umane c’è un inizio, la crescita, la perseveranza nella quotidianità. Ci sono pure momenti di stanchezza, di monotonia e talvolta di rottura, momenti che chiedono un percorso di riavvicinamento – scrive il vescovo di Padova mons. Claudio Cipolla nella prefazione – Oggi però la relazione con il Signore è indebolita non solo della nostra personale fragilità. […] Tematiche esistenziali, politiche ed etiche non trovano in una fede bambina quella risposta o quel sostegno che persone ormai grandi stanno cercando».
Vai alla scheda libro – clicca qui
SULLA VIA DELLA CROCE CON PAPA FRANCESCO
Per i dieci anni di pontificato
di Giancarlo Paris
Nei dieci anni del suo pontificato, dal 13 marzo 2013 a oggi, papa Francesco ha parlato spesso della croce. Nei suoi discorsi pubblici ha sempre avuto un’attenzione particolare per «le persone affamate di pane e di amore», per «le persone sole abbandonate perfino dai figli e dai parenti», per «chi scappa dalla guerra», per tutti colore che portano una croce pesantissima e avrebbero bisogno di sostegno. Questa Via crucis raccoglie le più belle riflessioni del pontefice sul tema, selezionate da Giancarlo Paris, frate minore conventuale, oggi guardiano del Villaggio S. Antonio di Noventa Padovana. Accanto alle stazioni tradizionali ve ne sono alcune più aderenti ai racconti evangelici. Parole che aiutano a dare un senso al dolore, che fanno compagnia lungo i sentieri del personale Calvario di ciascuno, che aiutano a meditare sulla passione del Signore. Perché ogni Via crucis finisce con la Risurrezione. Il libro ha la prefazione di padre Giancarlo Zamengo, direttore generale del «Messaggero di sant’Antonio».
Vai alla scheda libro – clicca qui
10 PASSI PER LA VETTA + 1 DA SOGNO A PROGETTO
Esperienze di psicoterapia outodoor setting
di Silvestro Paluzzi e Antonella Tropea
È possibile superare le strettoie mentali procurate dal disagio esistenziale? E come? In questo libro di autoformazione scritto a quattro mani, gli autori esortano il lettore a mettersi in cammino per riappropriarsi dell’ampio orizzonte di vita che ha davanti, consapevole che ha sempre una seconda opportunità. Paluzzi e Tropea, entrambi psicoterapeuti, lasciano le comode poltrone dello studio clinico e si mettono esistenzialmente in cordata con i loro pazienti, accompagnandoli negli outdoor residenziali sulle Alpi a recuperare il Sogno e a trasformarlo in Progetto.
Attraverso il corpo in momento, il linguaggio metaforico e l’esperienza di gruppo, gli autori guidano i partecipanti a rileggere la propria storia personale (la Valle), li affiancano nella crisi (il Guado), li aiutano a prendere consapevolezza della loro lotta interiore (il Deserto), li sostengono nel riconciliarsi con le parti di sé che esprimono rabbia (l’Urlo catartico) e li affiancano nel prendere le ri-decisioni fondamentali per aprirsi progettualmente al futuro (la Vetta), a partire dal “qui e ora” (il Crinale).
Vai alla scheda libro – clicca qui
Ristampe
Tra le ristampe da segnalare quella del volume La via della montagna di Alberto Trevellin, insegnante di religione e grande appassionato di montagna. Della collana EMP “In cammino”, il volume opera una sintesi tra letteratura teologica e letteratura di montagna svelando come la montagna parli al cuore dell’umano in modo unico e singolare. Non c’è uomo che nel camminare, nell’andare in montagna non abbia esperito qualcosa di altro da se stesso. La bellezza, cuore pulsante di tutto il Creato o, per rimanere su toni a-religiosi, di tutta la natura, sembra volerci comunicare una strada, un cammino che in qualche modo trascende la realtà che si ammira dalle cime dei monti.
Torna tra gli scaffali delle librerie anche Devo fermarmi a casa tua di Ermes Ronchi, la cui prima edizione scalò in poche settimane la classifica dei libri religiosi più venduti. Il teologo e scrittore, editorialista anche del mensile «Messaggero di sant’Antonio» racconta la quotidianità di Dio nelle storie di strade e di case descritte nel Vangelo. Con la sua consueta chiarezza e levità, l’autore ci invita a guardare Gesù da un’ottica inedita, mentre parla e agisce nel luogo della vita normale: la casa. Una casa normale, quella che fa da “set” a molte scene della Bibbia, ma in fondo poco diversa, nella sostanza, dalla nostra. Perché il figlio di Dio preferisce stare là dove l’uomo e la donna vivono la normalità più vera.
Allegati disponibili
-
12_cs_20230224_emp_novita_editoriali_febbraio_def.docx
172760 Kb -
9788825055108_ricominciare_a_credere.jpg
608220 Kb -
ricominciare_a_credere_web.pdf
1003656 Kb -
9788825055795_sulla_via_della_croce_con_papa_francesco.jpg
354561 Kb -
via_crucis_estratto.pdf
3254510 Kb -
9788825055832_10_passi_per_la_vetta.jpg
1057096 Kb -
10_passi_per_la_vetta_web.pdf
552691 Kb

Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
Adolescenti oggi tra solitudine e relazioni difficili, il «Messaggero di sant’Antonio» di ottobre va alla ricerca di un nuovo paradigma educativo
Sessant’anni fa l’avvio del Concilio Vaticano II che rivoluzionò la Chiesa, il genio di Antonio Canova, il reportage dal Cilento resiliente, il tesoro d’arte del Rione Sanità, Ermes Ronchi spiega il “silenzio di Dio”
“Amami per come sono” è da generazioni il grido silenzioso di ogni adolescente. Ma oggi, dopo la pandemia e con una guerra le cui conseguenze incombono sulla vita di tutti noi, i nostri adolescenti si sentono ancora più soli, con rapporti più difficili, temono il futuro e si rifugiano nella Rete, come sottolinea una recente ricerca condotta da Laboratorio adolescenza e Istituto Iard. Giulia Cananzi ne ha parlato con la psicologa Daniela Lucangeli. A questo tema è dedicata anche la copertina del mese di ottobre del «Messaggero di sant’Antonio».
Nell’editoriale “Non solo poesia”, il direttore, fra Massimiliano Patassini, sottolinea come il cuore del messaggio francescano sia tutt’altro che poetico e rassicurante, come a volte viene descritto. Ad approfondirlo anche solo un po’, infatti, esso mostra la sua vera anima: un interrogarsi profondo e serio sulla propria relazione con Dio e con gli altri.
In “Quell'11 ottobre” Raniero La Valle, all’epoca direttore de «L'Avvenire d'Italia» – quotidiano cattolico che più di altri seguì i lavori dei padri conciliari, rivoluzionando addirittura il rapporto tra Chiesa e stampa – ripercorre per noi la storica apertura, esattamente sessant’anni fa, del Concilio Vaticano II.
Fuggito dalle persecuzioni in atto nel suo Paese, il giovane curdo Mostafar Azimitabar (in arte Moz Azimi) si è ritrovato catapultato in un incubo: otto anni di detenzione in un centro per immigrati in Australia, dove solo l’arte l'ha tenuto in vita. Ce ne parla Stefania Di Pietro in “Quando l’arte salva la vita”.
Nicoletta Masetto in “Un genio a tutto tondo” si sofferma sui luoghi in cui visse Antonio Canova e sulle numerose mostre che in questi luoghi celebrano il grande scultore nel bicentenario della morte, rivelandone il genio immenso e poliedrico.
“Un tesoro nel cuore della Sanità” è il titolo dell’articolo che Luisa Santinello ha dedicato all’Ipogeo dei cristallini, un luogo magico che, nei sotterranei di un palazzo del Rione Sanità di Napoli, costituisce una preziosa testimonianza di arte ellenistica in Italia.
Nelle campagne di Caselle in Pittari, nell’entroterra cilentano, la cultura del pane è rinata grazie a un gruppo di giovani che ha scelto di fare della propria terra una fonte di sostentamento e un collante per la comunità. Lo racconta “Pane nostro”, il reportage di Antonio Oleari.
Infine, tra le rubriche che ogni mese ci fanno compagnia dalle pagine del «Messaggero di sant’Antonio», segnaliamo nel numero di ottobre In ascolto di padre Ermes Ronchi, dedicata questo mese al “Silenzio di Dio”. «Il silenzio – scrive il religioso dell’ordine dei Servi di Maria – non è assenza di suoni, ma grembo gravido da cui nasce la parola. È la prima espressione sensoriale dell’universo, l’istante che precede il big bang. In principio era il silenzio, inizio di ogni cosa».
Il sommario del mese in allegato e sul sito del «Messaggero di sant’Antonio» dal 1° ottobre.

EMP | ComunicatoStampa
"Devo fermarmi a casa tua", il nuovo libro di Ermes Rochi per i tipi di EMP già al 5° posto dei libri religiosi più venduti
Il teologo e scrittore racconta la quotidianità di Dio nelle storie di strade e di case descritte nel Vangelo. Presentazione del libro in Basilica del Santo a Padova il 7/6
Lunedì 7 giugno alle 21.00 incontro con l’autore in presenza in Basilica del Santo a Padova nell’ambito della rassegna “Giugno Antoniano 2021”.
Con l'autore dialoga Caterina Peruzzo. Modera fra Giancarlo Zamengo, Direttore Generale del Messaggero di sant'Antonio.
Ingresso in basilica con prenotazione su Santantonio.org: https://service.santantonio.org/incontro-con-l-autore/
«Il Vangelo, non lo puoi leggere stando in poltrona, da sedentario: chiede al suo lettore di entrare nel racconto, di viverlo, di diventarne parte attiva. Se apriamo quelle pagine, siamo immersi in un racconto di cammini, di strade, di sentieri. Ci sono deserti e città, campi e alberi, vigne e volti, ulivi e fichi, barche, fiume e lago. E poi, soprattutto, le case». A scriverlo il teologo Ermes Ronchi, docente al Marianum di Roma, commentatore del Vangelo per «Avvenire» ed editorialista del «Messaggero di sant’Antonio», nel suo nuovo libro Devo fermarmi a casa tua. Storie di strade e di case, uscito da poco per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova e in poche settimane già al 5° posto della classifica dei libri religiosi più venduti elaborata da Rebecca, il portale dell’editoria religiosa italiana.
Lunedì 7 giugno alle ore 21.00 in presenza in Basilica del Santo a Padova, nell’ambito della rassegna “Giugno Antoniano 2021” Ermes Ronchi presenterà il libro in dialogo con Caterina Peruzzo. Modera fra Giancarlo Zamengo, Direttore Generale del Messaggero di sant'Antonio. Ingresso in basilica con prenotazione su Santantonio.org: https://service.santantonio.org/incontro-con-l-autore/
Con la sua consueta chiarezza e levità, l’autore ci invita a guardare Gesù da un’ottica inedita, mentre parla e agisce nel luogo della vita normale: la casa. Una casa normale, quella che fa da “set” a molte scene della Bibbia, ma in fondo poco diversa, nella sostanza, dalla nostra. Perché è la casa che il figlio di Dio preferisce al tempio. Vuole stare là dove l’uomo e la donna vivono la normalità più vera. Dove si ama, si genera, si nutre, si cresce. Mai è entrato nei palazzi dei potenti, se non da prigioniero.
E così Ronchi prende per mano il lettore e lo accompagna a seguire Gesù nelle case in cui entra, nella vita fatta storia. Al suo fianco in case normali, alcune rotte, altre perfette, vedendo piano piano emergere sempre più una delle strutture portanti e decisive del Vangelo, anzi di tutta la Bibbia: la preferenza del piccolo, l’«economia della piccolezza».
La predilezione di Cristo per la casa è plasticamente descritta dalle ricorrenze nel Nuovo Testamento: oltre quaranta episodi riferiscono l’entrata o la presenza di Gesù in una casa, diciannove in sinagoga e quindici nel tempio. «In queste pagine osserviamo il maestro di Nazaret da un punto di vista inusuale – scrive l’autore –: lo seguiamo mentre entra ed esce dalle case, varca porte amiche o sconosciute; sostiamo con lui a tavola, saliamo nella camera del malato, sediamo in cucina, tutti luoghi dove i suoi gesti diventano umanissimi e le sue parole familiari e domestiche. Dove Dio abbraccia la vita. Dove si ricuce lo strappo tra il Dio dei riti, del culto, delle liturgie e il Dio della vita. Il giorno che pensassimo di trovare Dio soltanto, o di più, nel tempio e non nelle strade e nelle case, invece di Dio troveremmo solo un banale idolo, anche se continuassimo a chiamarlo Jahvè o Gesù. […] In quelle case Gesù osserva la vita e nascono parabole. Se guardassimo alle nostre case con la stessa intensità e attenzione, anche noi comporremmo parabole».
L’evento si potrà seguire anche sulla pagina Facebook Edizioni Messaggero Padova e sul canale YouTube Messaggero di sant’Antonio.
L’AUTORE
Ermes RONCHI (1947 Racchiuso di Attimis, UD), sacerdote dei servi di Maria, licenziato in teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica Marianum a Roma, ha conseguito il dottorato in scienze religiose all’Institut Catholique (Parigi) e antropologia culturale alla Sorbona (Parigi). È docente di estetica teologica e iconografia presso il Marianum di Roma. Per le Edizioni Messaggero ha pubblicato Come un girasole (2011); Maria casa di Dio (2013); Il cuore semplice della fede (2014); Mia chiesa amata e infedele (2018). Editorialista e scrittore, Ronchi è noto al pubblico anche come commentatore del Vangelo del giorno per il quotidiano «Avvenire» e, prima ancora, per il programma di RaiUno “A sua immagine”.
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Devo fermarmi a casa tua
Sottotitolo: Storie di strade e di case
Autore: Ermes Ronchi
Settore: Bibbia
Tematica: Testi e commenti
Collana: Bibbia per te
1a edizione 2021
Copertina: Brossura plastificata lucida
Formato: 12,0 x 21,0
Pagine: 116
ISBN: 978-88-250-5288-6
Vai alla scheda libro e leggi l’abstract: https://www.edizionimessaggero.it/ita/catalogo/scheda.asp?ISBN=978-88-250-5288-6

Giugno Antoniano 2021 | ComunicatoStampa
Giugno Antoniano 2021, gli eventi da sabato 5 a venerdì 11 giugno. Ermes Ronchi "live" al Santo il 7 giugno
Nel weekend a Camposampiero i “Dialoghi sulla bellezza” con Arslan, Gazzaneo e Rivali e il Premio di Poesia Religiosa. Grande attesa per Ermes Ronchi “live” al Santo lunedì 7/06. Il 6/06 prima tv del docufilm “Nel cuore del Santo 2 – Antonio parla ancora”
Nel weekend a Camposampiero “Dialoghi sulla bellezza” con Arslan, Gazzaneo e Rivali e la consegna del Premio Camposampiero di Poesia Religiosa.
Il 6/06 prima televisiva del docufilm “Nel cuore del Santo 2 – Antonio parla ancora”.
Grande attesa per Ermes Ronchi “live” al Santo lunedì 7/06 per la sua lectio magistralis sull’«economia della piccolezza» e la contestuale presentazione del suo nuovo libro Devo fermarmi a casa tua. Storie di strade e di case.
Vernice della mostra multimediale “La bellezza dell’imperfezione” il 10/6 nello spazio espositivo della Sala della Carità a Padova
Continuano gli appuntamenti del Giugno Antoniano 2021. Nel weekend la rassegna si sposta a Camposampiero, nell’Alta Padovana, per due eventi frutto della collaborazione tra la rassegna antoniana e il Premio Camposampiero di Poesia Religiosa. Sabato 5 giugno, alle ore 18.00, nella suggestiva location di Villa Campello (via Tiso 12), la scrittrice Antonia Arslan, Giovanni Gazzaneo, Alessandro Rivali si confronteranno attraverso i “Dialoghi sulla bellezza”. Modera Sabina Fadel, caporedattrice del mensile «Messaggero di sant’Antonio». Con intervento musicale di Fabio Bacelle (flauto) e Antonella Ferrigato (arpa). Domenica 6 giugno alle ore 10.00 nell’Auditorium dei Santuari Antoniani si svolgerà la Cerimonia di assegnazione della XXV edizione del Premio Camposampiero. Dopo l’intervento di Siobhan Nash Marshall “Lo splendore della verità”, la consegna del Premio Camposampiero di Poesia Religiosa. Presiede la Giuria Antonia Arslan, voce narrante di Federico Pinaffo. A seguire la premiazione del concorso Under 20 Parole e Immagini. Presenta Carlo Toniato. Gli eventi sono organizzati da Comune di Camposampiero, Lion’s Club, in collaborazione con Pro loco di Camposampiero. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Per info: Pagina Facebook Biblioteca di Camposampiero, email biblioteca@camposampiero.pd.it.
Domenica 6 giugno alle ore 21.00 su ReteVeneta andrà in onda il nuovo docufilm “Nel cuore del Santo 2”, che racconterà la vita e le opere di Antonio di Padova attraverso i tesori d’arte custoditi dalla Basilica a lui intitolata e che ne conserva le spoglie e la memoria. Dopo il successo della prima edizione nell’ambito del “Giugno Antoniano 2020” - che ha dato la possibilità a tantissime persone di compiere un viaggio virtuale tra i tesori del presbiterio, avvicinandole in maniera originale anche all’arte di Donatello e al Tesoro della Cappella delle Reliquie -, la nuova proposta 2021, attraverso una lettura comparata dei diversi linguaggi presenti nelle molteplici espressioni artistiche della Basilica, presenterà l’estrema attualità della figura di sant’Antonio, un «santo della comunicazione per il secolo della comunicazione». Il docufilm è prodotto dalla Comunità del Santo dei Frati Minori Conventuali e ReteVeneta, in collaborazione con Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova, «Messaggero di Sant’Antonio», Veneranda Arca di Sant’Antonio, Cappella musicale della Basilica del Santo e Istituto Teologico Sant’Antonio Dottore.
Lunedì 7 giugno alle ore 21.00 in presenza in Basilica del Santo, Ermes Ronchi, teologo dell’ordine dei Servi di Maria, nonché docente di estetica teologica e iconografia alla Pontificia Facoltà teologica Marianum di Roma, noto al grande pubblico come commentatore del Vangelo del giorno per il quotidiano «Avvenire» e, prima ancora, per il programma Rai “A sua immagine”, terrà una Lectio magistralis sull’«economia della piccolezza», una delle strutture portanti e decisive del Vangelo e di tutta la Bibbia. Le sue meditazioni profonde, appena raccolte nel volume Devo fermarmi a casa tua. Storie di strade e di case (ed. Edizioni Messaggero Padova, 2021), prendono in rassegna la predilezione di Gesù a incontrare uomini e donne, là dove vivono la normalità più vera, nel quotidiano abitare delle loro case, lontano dai palazzi dei potenti. Dove si ama, si genera, si nutre, si cresce, si rompe, ci si riconcilia e benedice, dove si piange e ci si saluta per l’ultima volta, dove nascono parabole e miracoli. Ingresso in basilica con prenotazione su Santantonio.org: https://service.santantonio.org/incontro-con-l-autore/
Giovedì 10 giugno alle ore 17.00 nello spazio espositivo della Sala della Carità si inaugura la mostra multimediale “La bellezza dell’imperfezione”. Attraverso fotografie, video ed elementi in realtà aumentata l’esposizione racconta quanta bellezza si nasconda anche dietro i segni del tempo fisico o le imperfezioni che ci contraddistinguono come uomini o creazioni dell’intelletto dell'uomo. Viene trattato anche il tema dei disturbi alimentari, come anoressia e bulimia, attraverso immagini iconiche che sintetizzano i problemi e i segni di queste patologie che rimangono nel corpo e nell'anima. L’esposizione è realizzata dagli studenti dell’IIS G. Valle di Padova in collaborazione con Associazione Alice per i DCA, Istituto G. Valle di Padova, Terz’ordine francescano secolare, con il patrocinio del CSV - Centro servizi per il volontariato, Padova capitale europea del volontariato 2020, Città Sane - Rete italiana OMS. All’inaugurazione intervengono Marina Grigolon, presidente dell’associazione Alice per i DCA, con i coordinatori della mostra, lo psichiatra Paolo Santonastaso e il docente Gabriele Toso. Saranno presenti gli studenti. La mostra sarà visitabile dall’11 al 24 giugno nei seguenti giorni e orari: feriali ore 16.00 – 19.00; festivi 10.00 – 12.00 e 16.00 – 19.00. Per info: tel. 3478961115 – 3286722558. Vernice con prenotazione obbligatoria scrivendo a: aliceperidca@libero.it - gabriele.toso@ipvalle.it. Sarà possibile seguire l’inaugurazione in diretta social sulla pagina Facebook @aliceperida.
Buon riscontro stanno ottenendo le visite guidate gratuite a cura dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio “Alla scoperta della Scoletta del Santo, le sue meraviglie storiche e i nuovi restauri”. Oltre ad ammirare i pregevoli affreschi cinquecenteschi di Tiziano Vecellio, Girolamo dal Santo, Jacopo da Verona, Bartolomeo Montagna, Gian Antonio Corona, il Campagnola, i Bonazza e altri ancora che decorano la sala priorale e raffiguranti “i miracoli di Sant’Antonio”, per la prima volta i visitatori saranno condotti a scoprire, anche con una piccola “caccia alla lapide”, la storia dell’Oratorio del piano terreno della Scoletta, dove da poco sono terminati i lavori di restauro delle parti lapidee degli altari dedicati alla Vergine Maria, a Sant’Antonio e a S. Francesco. Date e orari delle prossime visite: ven. 4 (ultimi posti disponibili) – 18 – 25 giugno con orario 20.00 – 21.30; dom. 6 - 20 - 27 giugno e sab. 12 giugno con orario 11.00 – 12.30. Massimo 20 posti per visita per garantire il distanziamento previsto dalle normative anticovid. Prenotazione attraverso il portale Santantonio.org – vai al link di iscrizione: https://service.santantonio.org/alla-scoperta-della-scoletta-del-santo/
Già in sold out invece la visita del 9 giugno “Tiepolo nel Museo Antoniano”, guidata da Giovanna Baldissin Molli e Manlio Leo Mezzacasa.
Il Museo Antoniano si può comunque visitare in autonomia, usufruendo del biglietto unico e delle varie riduzioni insieme alle altre sedi museali della Basilica del Santo - l’Oratorio di S. Giorgio e la Scoletta del Santo - secondo i consueti orari e con i protocolli sanitari di rito. Info qui: https://www.santantonio.org/it/content/orario-e-biglietto-unico-i-siti-museali-del-complesso-antoniano
Tutte le informazioni per partecipare agli eventi del Giugno Antoniano su Santantonio.org.
Continua infine la mostra fotografica sul centenario di San Giovanni Paolo II, nel Chiostro della Magnolia in Basilica dei Sant’Antonio a Padova, curata dall’Associazione Italo-Polacca-Padova e dal Consolato Generale della Repubblica di Polonia a Milano. Due le sezioni in cui si articola. La prima, “Karol Wojtyła. Le nascite”, promossa dal Centro del Pensiero di Giovanni Paolo II nel 2020 in concomitanza con il centenario della nascita di Giovanni Paolo II, ripercorre le tappe più importanti della vita di Wojtyła e del suo pontificato sia da una prospettiva personale, sia nel contesto del suo straordinario impatto sulla storia, non solo della Chiesa ma anche della Polonia e del mondo intero. La seconda, “Giovanni Paolo II - Il Papa del Dialogo”, presenta invece alcuni momenti salienti degli incontri autentici e profondamente umani che caratterizzarono il pontificato di Giovanni Paolo II, tra i malati, i poveri, i politici, gli artisti e i diplomatici, in tutti i continenti. La mostra è visitabile liberamente negli orari di apertura della Basilica del Santo. (info https://www.facebook.com/AIPP.Padova e www.aipp.eu).
DIETRO LE QUINTE DEL GIUGNO ANTONIANO
Il Giugno Antoniano 2021 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione Palio Arcella.
La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparo (Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo), Banca Monte dei Paschi di Siena, Camera di Commercio di Padova, Assindustria Venetocentro.
Il Giugno Antoniano 2021 ha inoltre il patrocinio del Comune di Camposampiero (PD).
La media partnership è in collaborazione con «Messaggero di sant’Antonio», «Messaggero dei Ragazzi» e Rete Veneta del Gruppo Medianordest.
A tutte queste realtà va il vivo ringraziamento di quanti promuovono la manifestazione.
INFO GIUGNO ANTONIANO
www.santantonio.org - Facebook: Giugno Antoniano
Tel. 049-8225652 - Email: infobasilica@santantonio.org
www.padovanet.it
Contatti stampa
Giugno Antoniano
Ufficio stampa Messaggero di sant’Antonio - Alessandra Sgarbossa
Tel. 049-8225926 - Mob. 380-2038621 - ufficiostampa@santantonio.org
Tredicina e Solennità del Santo
Studio Cristina Sartori Press - Cristina Sartori
Mob. 348-0051314 - studiocristinasartoripress@gmail.com
Allegati disponibili

EMP | ComunicatoStampa
"Mia chiesa amata e infedele", il nuovo libro di Ermes Ronchi spiega le parole chiave del cristianesimo di Francesco
Creatività, originalità, pazienza, tenerezza e coraggio sono i cardini della teologia del papa venuto dall’altra parte del mondo
In un momento in cui si dibatte, spesso quantomeno con eccessiva leggerezza, sulla formazione teologica e filosofica di papa Francesco, Ermes Ronchi, frate Servo di Maria, con la profondità e il linguaggio evocativo che lo caratterizzano, traccia nel suo ultimo libro Mia chiesa amata e infedele, edito dalle Edizioni Messaggero Padova, una riflessione sulla teologia di Bergoglio a partire dalle innovative parole chiave seminate nei testi del suo pontificato. Creatività, originalità, pazienza, tenerezza e, soprattutto, coraggio sono i cardini della visione del cristianesimo del pontefice, da quando, al balcone di San Pietro, il 13 marzo 2013, si inchinò davanti alla folla e ne chiese la benedizione: non si era mai visto questo capovolgimento di ruoli nella millenaria storia della Chiesa.
Con queste parole, o più propriamente con queste visioni di futuro, Francesco ha iniziato a soffiare sulla comunità credente un’aria di primavera. Dal nome scelto e dal primo gesto è cominciata la riforma della Chiesa, un sogno cui tutti possiamo prendere parte, seguendo i sentieri tracciati dal papa.
«Il coraggio è la virtù degli inizi, del dare inizio a processi e percorsi, costi quel che costi. Vuole scuotere dal grigiore, dalla stanchezza, dal senso di impotenza», scrive Ronchi nell’introduzione del libro da poco in libreria.
L’appello alla creatività - nella pastorale, nella missione, nelle sfide sociali e culturali di oggi -, citata per ben 14 volte nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, è totalmente nuovo nella storia della chiesa. «Credo che mai, o quasi mai, il magistero abbia convocato il popolo cristiano, anziché all’obbedienza e alla docilità, a osare nella creatività – scrive Ronchi –. Il papa chiama tutti a partecipare al magistero ecclesiale usando la propria immaginazione, la fantasia, la capacità di ipotizzare soluzioni, a porsi in modo “sveglio” e “sognante” di fronte alla realtà».
«Un’ulteriore esortazione inattesa è rivolta alla irriducibile unicità e originalità di ognuno, quella di non temere di cantare talvolta fuori dal coro, se il coro canta solo vecchie canzoni», spiega l’autore. Mentre la pazienza, «arte di seminare più che misurare i raccolti», «non è virtù di debolezza, ma di sguardo profondo, di sguardo contadino che intravede, oltre l’immediato dell’inverno, primavere che spuntano e messi che maturano al sole».
Ma è sicuramente tenerezza la parola che più caratterizza il pontificato di Francesco, basti pensare a quando nel 2015, con un gesto coraggioso, creativo e decisamente significativo, ha spalancato le porte della Cappella Sistina ai senzatetto, per far riscoprire loro la propria dignità di persone attraverso la bellezza e lo Spirito. Secondo l’autore «Gesù ai piccoli non ha rivelato una dottrina o un sistema di pensiero, ma ha portato il racconto della tenerezza di Dio. Tenerezza implica mettere al centro di tutto non le mie idee, ma il volto dell’altro, la sua presenza fisica che interpella, la carne con il suo dolore e con la sua gioia contagiosa. Siamo chiamati a sognare una chiesa scalza e con il grembiule, che sia autorevole non per la dottrina ma per la misericordia; per la quale di non negoziabile non sono le idee o i principi, ma solo l’uomo».
L’AUTORE
Ermes RONCHI (1947 Racchiuso di Attimis, UD), sacerdote dei Servi di Maria, licenziato in teologia alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum a Roma, ha conseguito il dottorato in scienze religiose all’Institut Catholique (Parigi) e antropologia culturale alla Sorbona (Parigi). È docente di estetica teologica e iconografia presso il Marianum di Roma. Per le Edizioni Messaggero Padova ha pubblicato Come un girasole. Note di preghiera (2011); Maria casa di Dio. Variazioni sull’Ave Maria, il Magnificat e la vera devozione (2013); Il cuore semplice della fede (2014).
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Mia chiesa amata e infedele
Autore: Ermes Ronchi
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Collana: Riflessi Gold
Pagine: 112
ISBN: 978-88-250-4575-8 (LIBRO). Disponibile anche in formato digitale (PDF e EPUB).
Scheda libro cliccando su questo link.
Per copia omaggio per recensioni i giornalisti possono contattare l’ufficio stampa.