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Luca Salvagno, “erede” di Jacovitti, incontra gli appassionati di fumetto a “Più libri più liberi”
Il maestro del fumetto italiano, storica matita del «Messaggero dei Ragazzi», domenica 8 dicembre sarà alla fiera della piccola e media editoria di Roma. Appuntamento allo stand delle Edizioni Messaggero Padova
Luca Salvagno e i suoi fumetti, in particolare quelli artistici, sono i protagonisti dell’incontro con i lettori e gli appassionati delle “strisce” che domenica 8 dicembre graviteranno a “Più libri, più liberi” al Roma Convention Center La Nuvola. L’appuntamento è allo stand delle Edizioni Messaggero Padova (EMP): N08 al piano Forum. A organizzare l’appuntamento tra formale e informale, come nello stile del fumettista, EMP e il «Messaggero dei Ragazzi», la testata giornalistica per i giovanissimi edita dai frati del Santo che nei suoi 56 anni di storia si è distinta nel panorama editoriale italiano per l’utilizzo del fumetto di alto livello. A partire dagli anni Sessanta, infatti, accanto a Piero Mancini e Lino Landolfi, storiche “matite” della testata francescana, approdarono al mensile alcuni tra i migliori fumettisti del periodo, come Sergio Toppi, Giorgio Trevisan, Attilio Micheluzzi, Dino Battaglia, e persino Hugo Pratt e Jacovitti.
Pur non essendo un “giornale a fumetti”, nel senso che essi non ne sono la parte fondamentale, il «MeRa» in pochi anni venne definito da alcuni critici «il più bel giornale per ragazzi sul piano artistico allora diffuso», «entrando di diritto - secondo Gianni Brunoro, uno dei più quotati critici italiani di fumetti - nella storia del fumetto italiano al fianco di poche altre pubblicazioni, come Linus e Sgt. Kirk». Ancora oggi, con padre Fabio Scarsato alla direzione del mensile, i fumetti sono parte integrante del giornale.
E proprio i fumetti d’autore tratti principalmente dal «Messaggero dei ragazzi» sono diventati nel tempo la punta di diamante delle pubblicazioni di EMP, settore librario della Messaggero di sant’Antonio Editrice. Tra le “matite” di EMP si annoverano oltre a Salvagno, anche Dino Battaglia, che firmò una delle serie di fumetti destinata a diventare un capolavoro, Frate Francesco e i suoi fioretti, giunto alla sua seconda edizione a 30 anni dalla prima pubblicazione, e Antonio di Padova. Un santo per gli uomini, seconda edizione a 25 anni dalla prima, ormai entrati tra i classici della storia del fumetto; Maurilio Tavormina, in arte Tavo, vincitore nel 2016 del Premio “Fede a Strisce” al Cartoon Club di Rimini con il libro per ragazzi Il saio del Santo.
Maestro del fumetto italiano considerato dai critici come l’erede di Jacovitti, Luca Salvagno per EMP ha firmato, tra gli altri titoli, le illustrazioni del romanzo per ragazzi La grotta della pace, scritto a quattro mani da Roberto Morgese e Paolo Merlo, presentato il 6 dicembre a PLPL. Tra i suoi capolavori anche Odorico da Pordenone. Le nuove e meravigliose cose straniere, graphic novel sul beato Odorico, una sorta di “Marco Polo col saio”, di cui il fumettista padovano è autore di testi dalle descrizioni leggendarie e disegni con una narrazione scenografica. Si tratta della prima trasposizione a fumetti della Relatio originale del lungo e sorprendente viaggio che il beato Odorico compì nel Trecento. Le tavole di Salvagno sono la magistrale trasposizione grafica delle “nuove e meravigliose cose straniere” scoperte dal francescano che seppe creare ponti tra mondi diversi.
Ricca anche la produzione di fumetti che Salvagno ha prodotto per il «MeRa». Tra i più recenti, la nuova serie “In volo”, con sceneggiatura e disegno a sua firma, che ha debuttato nell’estate 2019. Le strisce hanno per protagonista Cacio Galilla, il personaggio che dava il nome a un fumetto, sempre di Salvagno, apparso nel 1997 nell’allora supplemento del «Messaggero dei Ragazzi». Cacio è un ragazzo appartenente all'Opera Nazionale Balilla, che ci fa entrare nel suo immaginario e nell'Italia del 1940. Un viaggio nelle fantasie di un adolescente che non vede ancora gli orrori della guerra, ma suo malgrado sa che la realtà sta pericolosamente cambiando. Un fumetto che ha sempre mescolato il piano della fantasia e delle emozioni del ragazzo con la cruda realtà che fa fatica a interpretare. E ancora alcuni episodio de “La banda”, ambientato in un oratorio, con protagonisti gli irrequieti ragazzini che lo frequentano. Nato da un’idea del MeRa nel 2016, il fumetto sceneggiato da Rudy Salvagnini vede alternarsi nel disegno alcuni affermati fumettisti italiani, tra cui appunto Salvagno, Francesco Frosi e gli emergenti Isacco Saccoman e Giorgia Oriegio Catelan.
Domenica 8 dicembre Luca Salvagno sarà allo stand a disposizione dei lettori per parlare di fumetti, in particolare dell’ultimo nato dalla sua vivace matita, La grotta della pace, e dare sfogo alla sua creatività con una estemporanea di disegni.
Coordinate stand: N08 al piano Forum (tra Radio Capital e Arena Robinson).
L'AUTORE
LUCA SALVAGNO. La sua passione per il fumetto lo porta a esordire come colorista delle ultime tavole del maestro Jacovitti e in seguito a continuare, realizzando sceneggiature e disegni, il personaggio di Cocco Bill. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 1988 comincia a pubblicare fumetti e illustrazioni sul «Messaggero dei Ragazzi» (sue le serie di Lap, Trillo Pistacchio, Conchito, Asinus, Cacio Galilla, Fra Mignolo, San Francesco, La Banda). Nel 1992 inizia a collaborare anche con «Il Giornalino», passando tranquillamente da storie umoristiche a storie di avventura (serie Le fiabe sbagliate di nonno Nedo, Piccoli grandi uomini, Mik&Max, Cocco Bill, Diario scolastico). Molto interesse hanno incontrato le sue interpretazioni grafiche delle biografie giovanili di personaggi famosi, tra cui San Francesco, Giovanna D'Arco, Charlie Chaplin, Stan Laurel e Oliver Hardy, Walt Disney. Ha illustrato racconti per ragazzi nelle collane di “Mondadori Junior” e gli aggiornamenti della Storia d’Italia a fumetti e Storia del Mondo a fumetti di Enzo Biagi. È docente di discipline pittoriche al Liceo Artistico A. Corradini di Este.
PER I COLLEGHI DELLE TV - link ai VIDEO di presentazione del fumetto Odorico da Pordenone. Le nuove e meravigliose cose straniere, sulla pagina Facebook del MeRa (2018):
https://www.facebook.com/meraweb/videos/1752418208142218/
https://www.facebook.com/meraweb/videos/1746582702059102/
https://www.facebook.com/meraweb/videos/1772927559424616/
Allegati disponibili
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Basilica del Santo | ComunicatoStampa
“Solidaria” al Santo, dal 22 al 29 settembre gli “sconfinamenti” dei francescani tra arte, solidarietà e fumetto
Molti eventi dedicati a uno dei viaggi più sorprendenti del medioevo compiuto da frate Odorico da Pordenone, che ne dettò il resoconto nel convento del Santo
Dal 22 al 29 settembre, nell’ambito della seconda edizione di “Solidaria”, manifestazione promossa dal Centro Servizio Volontariato e dal Comune di Padova, la Basilica di Sant’Antonio, il «Messaggero di sant’Antonio» Editrice e il Museo Antoniano partecipano con tre esposizioni visitabili nel complesso del Santo a Padova: “Odorico illustrato” nelle Salette del Museo Antoniano; “La mazza e la mezza luna” nella sede principale del Museo Antoniano, arricchita da un manoscritto quattrocentesco del resoconto del viaggio di Odorico da Pordenone in oriente; “Per gli altri, gli altri siamo noi” nel Chiostro del generale. Le prime due esposizioni sono affiancate da eventi collaterali.
Visto il tema di Solidaria 2019 - “Sconfinamenti” - è la figura di frate Odorico da Pordenone (1265-1331), il fulcro degli eventi al Santo. Francescano dei frati minori, compì dal 1318 al 1330 uno dei viaggi più sorprendenti del medioevo: da Venezia a Trebisonda, dall’Asia Minore per mare raggiunse l’India, Sumatra, Giava, Indocina e Cina fino a Khanbaliq (Pechino) e ritorno via terra. Un viaggio pastorale in cui percorse, secondo i calcoli di alcuni studiosi, ben 50mila chilometri, e in cui incontrò popolazioni, come quella dei Mongoli del Khan, culture, tradizioni, religioni, piante e animali “meravigliosi” e praticamente sconosciuti all’Occidente. Un “mondo nuovo” che il francescano raccontò con stupore, curiosità e umanità nella sua Relatio de mirabilibus orientalium Tatarorum, dettata al confratello Guglielmo da Solagna nel Convento di Sant’Antonio a Padova, una volta rientrato, stanco e ammalato, in patria.
IL PROGRAMMA DI “SOLIDARIA” AL SANTO
♦ 22-29 settembre 2019 – Salette del Museo Antoniano – Orario continuato: 9.00 - 18.00
ODORICO ILLUSTRATO
Mostra con le tavole originali del fumetto “Odorico da Pordenone. Le nuove e meravigliose cose straniere” di Luca Salvagno (ed. Emp, 2018) e altri fumetti a tema
Luca Salvagno, uno dei maestri del fumetto italiano, ha firmato per le Edizioni Messaggero Padova il volume Odorico da Pordenone. Le nuove e meravigliose cose straniere, un graphic novel di cui il fumettista padovano, considerato dai critici come l’erede di Jacovitti, è autore di testi e disegni, con una narrazione scenografica e descrizioni leggendarie. Si tratta della prima trasposizione a fumetti della Relatio originale del lungo e sorprendente viaggio che il beato Odorico compì nel Trecento. Le tavole di Salvagno sono la magistrale trasposizione grafica delle “nuove e meravigliose cose straniere” scoperte dal beato Odorico, un “Marco Polo col saio” che seppe creare ponti tra mondi diversi.
Una sezione della mostra esporrà inoltre altre opere con protagonista il beato Odorico: alcune tavole dal fumetto Alfiere della croce di Guido Grilli pubblicato su «Il vittorioso» del 1941 (dal n. 6 dell’8/02/1941 al n. 25 del 21/06/1941) e alcune tavole dal libro a fumetti Una luce per l’oriente. La vita e il viaggio missionario di frate Odorico del Friuli con testi di padre Luigi Malamocco e disegni di Edwin Chavez (ed. Segno, 2004).
Ingresso libero.
Inoltre, domenica 22 settembre alle 16.00, mercoledì 25 settembre alle 17.00 e sabato 28 settembre alle 16.00 si svolgeranno incontri con l’autore Luca Salvagno che guiderà personalmente i visitatori in mostra. Le visite guidate sono gratuite e senza prenotazione.
Sempre nell'ambito di “Odorico illustrato”, giovedì 26 settembre 2019, alle 9.00 Salvagno condurrà un laboratorio di illustrazione per le scuole secondarie di primo grado. Prenotazione on line obbligatoria fino a esaurimento posti on line e info evento sul sito Santantonio.org.
♦ 22-29 settembre 2019 – Museo Antoniano – Orario continuato: 9.00 - 18.00
LA MAZZA E LA MEZZALUNA. TURCHI, TARTARI E MORI AL SANTO
Mostra di reliquie e manoscritti del viaggio del beato Odorico da Pordenone in Asia (1318-1330) e altri reperti
In occasione di “Solidaria”, la mostra “La mazza e la mezzaluna. Turchi, Tartari e Mori al Santo”, inaugurata a giugno, con oggetti preziosi della Basilica e documenti dell’Archivio della Veneranda Arca di S. Antonio, testimonianze dei rapporti e degli scambi tra Occidente e Oriente dal Medioevo in avanti, si arricchisce del prezioso manoscritto con il diario di viaggio di Odorico copiato nel 1400 da un frate amanuense del convento del Santo. Il manoscritto è un prestito dell’Archivio di Stato e resterà in mostra fino al 29 settembre. Tra le diverse opere in mostra, l’esposizione curata dalla Veneranda Arca di S. Antonio offre la possibilità di ammirare anche altri reperti odoriciani: il reliquiario con la terra portato dalla Cina da Odorico stesso e un altro reliquiario trecentesco dal Tesoro della Basilica con bassorilievo: il ritratto probabilmente più antico di frate Odorico. Completa l’esposizione la sezione di fumetti “Odorico illustrato” nelle Salette del Museo e l’evento in notturna “La notte delle meraviglie” del 27 settembre.
Ingresso gratuito in occasione di “Solidaria” (dal 1 ottobre l’ingresso al Museo Antoniano tornerà a pagamento secondo l’orario consueto (da martedì a domenica ore 9-13.00 e 14-18.00 - info biglietti su www.santantonio.org).
Si ricorda che la mostra “La mazza e la mezzaluna. Turchi, Tartari e Mori al Santo” sarà visitabile fino al 4 ottobre 2019.
♦ Venerdì 27 settembre 2019 – Museo Antoniano e Salette del Museo Antoniano – Orario: 21.00 (durata 1 h. e 30 min.)
LA NOTTE DELLE MERAVIGLIE. VEDERE, TOCCARE, ASCOLTARE, GUSTARE…
Attività guidata per adolescenti dai 9 ai 13 anni
Venerdì 27 settembre 2019 alle ore 21, al Museo Antoniano si svolgerà "La notte delle meraviglie”, attività guidata di 1 h. e 30 min. rivolta ad adolescenti dai 9 ai 13 anni accompagnati dalle guide del Messaggero di sant’Antonio. In un suggestivo ambiente notturno, immersi nelle opere d'arte del museo e utilizzando soprattutto i cinque sensi, ci si avventurerà alla scoperta delle meravigliose avventure in oriente del beato Odorico da Pordenone: spezie, seta, musica, guerra, ideogrammi, cibo... La visita si soffermerà inoltre su alcuni reperti odoriciani esposti nella mostra "La mazza e la mezza luna" curata dalla Veneranda Arca di S. Antonio. L’attività si sposterà quindi nella sede delle Salette del Museo per una visita alla mostra “Odorico illustrato” guidata dal fumettista Luca Salvagno.
Prenotazione on line obbligatoria fino a esaurimento posti e info evento su www.santantonio.org/visiteguidate
♦ 22-29 settembre 2019 – Chiostro del Generale – Orario di apertura della Basilica
PER GLI ALTRI, GLI ALTRI SIAMO NOI!
La carità dei frati in giro per il mondo
Mostra fotografica sulle attività di solidarietà e sui progetti di sviluppo portati avanti dai frati francescani del Nord Italia nei diversi continenti grazie all’aiuto dei molti devoti di san’Antonio.
Ingresso libero
IN ALLEGATO IMMAGINI dei fumetti in mostra "Odorico illustrato" e di reperti in mostra "La mazza e la mezza luna" (incipit del manoscritto dell'Archivio di Stato, particolare reliquiario con immagine di Odorico da Pordenone)
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Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
"La notte delle meraviglie", venerdì 27 settembre una notte al Museo Antoniano nell'ambito di "Solidaria" al Santo
Attività guidata per adolescenti dai 9 ai 13 anni per vedere, toccare, ascoltare e gustare le "meravigliose cose" d'oriente sulle orme di frate Odorico da Pordenone
Venerdì 27 settembre 2019 alle ore 21, al Museo Antoniano si svolgerà "La notte delle meraviglie”, attività guidata di 1 h. e 30 min. rivolta ad adolescenti dai 9 ai 13 anni accompagnati dalle guide del Messaggero di sant’Antonio. In un suggestivo ambiente notturno, immersi nelle opere d'arte del museo e utilizzando soprattutto i cinque sensi, ci si avventurerà alla scoperta delle meravigliose avventure in oriente del beato Odorico da Pordenone: spezie, seta, musica, guerra, ideogrammi, cibo... Odorico da Pordenone (1265-1331), francescano dei frati minori, compì dal 1318 al 1330 uno dei viaggi più sorprendenti del medioevo: da Venezia a Trebisonda, dall’Asia Minore per mare raggiunse l’India, Sumatra, Giava, Indocina e Cina fino a Khanbaliq (Pechino) e ritorno via terra.
La visita si soffermerà inoltre su alcuni reperti odoriciani esposti nella mostra "La mazza e la mezza luna" curata dalla Veneranda Arca di S. Antonio. In particolare, in occasione della manifestazione “Solidaria”, l’esposizione sarà arricchita con il prezioso manoscritto del diario di viaggio di Odorico copiato nel Quattrocento da un frate amanuense del convento del Santo.
L’attività si sposterà quindi nella sede delle Salette del Museo per ammirare le tavole originali del fumetto Odorico da Pordenone. Le nuove e meravigliose cose straniere (ed. Emp, 2018) di Luca Salvagno, uno dei più importanti fumettisti italiani sulla scena attuale, accompagnati dal loro autore. Le opere di Salvagno e una selezione di altri fumetti sul missionario francescano Odorico saranno esposte nella mostra “Odorico illustrato” per tutta la durata di Solidaria, fino al 29 settembre.
Prenotazione on line obbligatoria su www.santantonio.org/visiteguidate
Contributo economico di € 10,00 a persona. A ogni partecipante verrà dato in omaggio il libro-fumetto Odorico da Pordenone. Le nuove e meravigliose cose straniere di Luca Salvagno (ed. EMP 2018)
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EMP | ComunicatoStampa
"Racconto delle cose meravigliose d’Oriente", EMP traduce in italiano il racconto di viaggio del missionario medioevale Odorico da Pordenone
Presentazione del libro sabato 20 ottobre alle 16.00 a Padova, in Sala dello Studio Teologico al Santo, nell’ambito del convegno “Odorico da Pordenone, francescano - Un ponte tra Europa e Cina”
Nonostante i suoi 688 anni il racconto del viaggio in Oriente del beato Odorico da Pordenone, missionario e viaggiatore francescano, non ha perso la sua freschezza. Il libro Racconto delle cose meravigliose d’Oriente, pubblicato dalle Edizioni Messaggero Padova, è la prima traduzione in lingua italiana dall’edizione critica della “Relatio de mirabilibus orientalium Tatarorum”, la relazione conclusiva che frate Odorico dettò nel 1330, di rientro dalla missione, al confratello Guglielmo da Solagna nel Convento di Sant’Antonio a Padova. La traduzione EMP è tratta dalla prima edizione critica curata nel 2016 da Annalia Marchisio, basata sull’analisi dell’intera tradizione manoscritta e la ricostruzione della complessa storia del testo.
Nel suo viaggio pastorale durato 12 anni (era partito da Venezia nel 1318), fra Odorico percorse secondo i calcoli di alcuni studiosi ben 50mila chilometri e incontrò popolazioni, come quella dei Mongoli del Khan, culture, tradizioni, religioni, piante e animali “meravigliosi” praticamente sconosciuti all’Occidente. Un “mondo nuovo” che il francescano raccontò con stupore, curiosità e umanità nella sua “Relatio” di uno dei viaggi più sorprendenti che ci abbia lasciato la letteratura odeporetica, cioè di viaggio, del medioevo. «Una cronaca di tanti anni fa, ma che ci testimonia a tutt’oggi di incontri e relazioni a volte “impossibili”, o che tali si sarebbero potuti considerare, ma che spirito missionario e curiosità squisitamente umana e francescana, resero possibili», spiega padre Luciano Bertazzo, direttore del Centro Studi Antoniani, nell’Introduzione al volume EMP.
La relazione dell’Itinerarium fu fatta redigere da frate Odorico da Pordenone «quasi sicuramente per essere inviata alla curia papale residente allora ad Avignone, particolarmente interessata a tessere rapporti con il favoloso mondo dell’Oriente – scrive ancora Bertazzo –. La vicenda delle terribili invasioni tartare che avevano lambito i confini occidentali della cristianità europea, al di là del terrore che avevano procurato, aveva suscitato una viva curiosità per questo mondo lontano».
Fin da subito il testo originale latino ebbe un immediato successo in tutta Europa: era allora una delle prime descrizioni dell’Estremo Oriente medievale. La sua diffusione fu notevole, visti i numerosissimi manoscritti conservati e arrivati fino a noi in latino, italiano, francese, tedesco, castigliano e gallese, vuoi per la “meraviglia” che suscitarono nel testimone diretto prima e nei lettori poi le cose narrate, vuoi per il latino usato dallo scrivano di Odorico. Nel riportare “fedelmente” quanto raccontatogli dal confratello, fra Guglielmo «non si è preoccupato di scrivere in un latino difficile, ricercato ed elegante, ma come quello raccontava, così questi scriveva, in modo che tutti potessero più facilmente comprendere le cose che venivano dette», si legge nella conclusione della “Relatio”.
Semplicità del linguaggio necessaria considerata la straordinarietà degli eventi narrati, tanto “nuovi e meravigliosi” per l’epoca che frate Odorico si preoccupò non solo di ribadire di esserne stato testimone oculare, ma anche di aver omesso alcune vicende talmente “incredibili”, seppur vere, per paura di non essere creduto. Nella conclusione fra Odorico fa infatti annotare ancora al suo scriba «che tutte le cose scritte qui io (Odorico, ndr) le ho viste con i miei occhi o le ascoltai da persone degne di fede. Nel linguaggio comune di quelle regioni le cose che non vidi mi furono testimoniate come vere. Molte altre cose ho tralasciato e non le ho fatte scrivere, poiché per alcuni sembrerebbero incredibili, a meno che non le vedessero con i propri occhi».
Il libro verrà presentato a Padova, nella Sala dello Studio Teologico nel complesso basilicale del Santo, sabato 20 ottobre alle ore 16.00 nell'ambito del convegno "Odorico da Pordenone, francescano - Un ponte tra Europa e Cina".
L’AUTORE
Odorico da Pordenone, frate minore conventuale, visse tra il 1265 circa e il 1331. Nel 1318 intraprese uno dei viaggi più sorprendenti nella prima metà del Trecento: partì da Venezia per Trebisonda, attraversò l’Asia Minore e per mare raggiunse l’India, Sumatra, Giava, Indocina e Cina fino a Khanbaliq (Pechino) e tornò via terra. Di ritorno, nel 1330 nel convento francescano della Basilica di Sant’Antonio a Padova, dettò a frate Guglielmo di Solagna la "Relatio" delle sue fortunate memorie. L’anno successivo raggiunse il convento di Udine, e lì chiuse i suoi giorni terreni con fama di santità.
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Racconto delle cose meravigliose d’Oriente
Autore: Odorico da Pordenone
Editore: Edizioni Messaggero Padova - www.edizionimessaggero.it
Pagine: 112
Collana: In cammino
ISBN: 978-88-250-4526-0
Scheda libro e abstract del volume: http://www.edizionimessaggero.it/ita/catalogo/scheda.asp?ISBN=978-88-250-4526-0
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EMP | ComunicatoStampa
“Odorico da Pordenone, francescano. Un ponte tra Europa e Cina”, a Padova il convegno sul meraviglioso viaggio in Oriente del “Marco Polo col saio”
Il 20 ottobre la Città del Santo ospita il pomeriggio di studi sulla relazione di viaggio del francescano Odorico da Pordenone scritta nel convento della Basilica di Sant’Antonio nel 1330 e subito best seller medioevale
Un “Marco Polo col saio”, un grande missionario francescano che nel Trecento compì uno dei più lunghi e sorprendenti viaggi pastorali per mare e per terra nell’allora quasi sconosciuto Oriente. Il beato Odorico da Pordenone nel 1318 (giusto 700 anni fa) salpò da Venezia (da dove era partito anche Marco Polo nel 1271) e raggiunse Khanbaliq, oggi Pechino, tornando in patria lungo la celebre Via della seta percorsa alcuni anni prima dal mercante veneziano. Il racconto di quell’avventura lunga 12 anni e 50mila chilometri, che dettò nel 1330 a Padova nel convento del Santo, divenne uno dei più importanti best seller del Medioevo. Un immediato successo in tutta Europa, visti i numerosissimi manoscritti conservati in latino, italiano, francese, tedesco, castigliano e gallese.
In occasione dei festeggiamenti per il VII centenario della partenza per l’Oriente del frate friulano, la Pontificia Basilica di Sant’Antonio, le Edizioni Messaggero Padova e la Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, promotrice della causa di canonizzazione, hanno organizzato il convegno “Odorico da Pordenone, Francescano - Un ponte tra Europa e Cina” che si terrà sabato 20 ottobre alle ore 16.00 a Padova, in Sala dello Studio Teologico del Santo. Focus del convegno è come quel viaggio, definito «meraviglioso» già da scrittori coevi del francescano, venne raccontato e tramandato nei secoli, a partire dal luogo in cui il racconto di Odorico prese forma grazie alla penna del confratello Guglielmo da Solagna.
Dopo i saluti del rettore della Basilica di Sant’Antonio, padre Oliviero Svanera, e del vice postulatore della causa di canonizzazione del beato Odorico, padre Giorgio Laggioni, il programma entrerà nel vivo con padre Luciano Bertazzo, direttore del Centro Studi Antoniani e docente di Storia della Chiesa alla Facoltà teologica del Triveneto, che ripercorrerà l’itinerario di Odorico da Pordenone e dei missionari francescani (Frati viaggiatori e viaggianti: l’Itinerarium di Odorico da Pordenone).
Nell’occasione verrà presentato il volume edito da EMP Racconto delle cose meravigliose d’Oriente, prima traduzione in lingua italiana (dall’edizione critica curata da Annalia Marchisio nel 2016) della “Relatio de mirabilibus orientalium Tatarorum” di frate Odorico.
Seguirà la relazione di Alvise Andreose, docente di Filologia e linguistica romanza dell’Università eCampus, che farà un excursus sul racconto per immagini dell’avventuroso itinerario del francescano (Mirabilia visibilia: raccontare il viaggio per immagini). Interverranno il disegnatore Luca Salvagno, autore della prima storia a fumetti Odorico da Pordenone. Le nuove e meravigliose cose straniere (ed. EMP), e Paolo Cicconofri, Giulio C. Testa e Carlo Vurachi, curatori del volume con illustrazioni Odorico delle Meraviglie. Il viaggio in Asia di Odorico da Pordenone nel manoscritto BNF 2810 conservato alla Biblioteca Nazionale Francese (ed. Associazione culturale Cintamani). L’ingresso al convegno è libero.
L’omaggio al francescano friulano proseguirà anche domenica 21 ottobre in Basilica del Santo, dove alle ore 17.00 l’arcivescovo delegato pontificio monsignor Fabio Dal Cin presiederà la concelebrazione liturgica in occasione della Giornata missionaria mondiale.
Info: Ufficio informazioni della Basilica, tel. 049-8225652, infobasilica@santantonio.org.
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EMP | ComunicatoStampa
Odorico da Pordenone (ed. EMP), Luca Salvagno, “erede” di Jacovitti, firma il primo fumetto sul mirabile viaggio del “Marco Polo col saio”
Nel 7° centenario dall’inizio dell’avventuroso viaggio che il francescano compì nel Trecento da Venezia a Pechino, la città di Odorico ospita due eventi al PAFF! e a PordenoneLegge. Al PAFF! domani 16 settembre alle 18.30 vernice della mostra delle tavole
Luca Salvagno, uno dei maestri del fumetto italiano, firma per le Edizioni Messaggero Padova il volume Odorico da Pordenone. Le nuove e meravigliose cose straniere, un graphic novel di cui il fumettista padovano, considerato dai critici come l’erede di Jacovitti, è autore di testi e disegni, con una narrazione scenografica e descrizioni leggendarie.
È la prima trasposizione a fumetti del lungo e sorprendente viaggio che il beato Odorico compì nel Trecento: da Venezia, da dove salpò nel 1318 (Marco Polo lo aveva fatto nel 1271), a Trebisonda, toccando India, Sumatra, Giava, Indocina e Cina, prima di tornare a Padova nel 1330.
Un viaggio pastorale durato 12 anni in cui percorse, secondo i calcoli di alcuni studiosi, ben 50mila chilometri, e in cui incontrò popolazioni, come quella dei Mongoli del Khan, culture, tradizioni, religioni, piante e animali “meravigliosi” e praticamente sconosciuti all’Occidente. Un “mondo nuovo” che il francescano raccontò con stupore, curiosità e umanità nella sua Relatio de mirabilibus orientalium Tatarorum, dettata al confratello Guglielmo da Solagna nel Convento di Sant’Antonio a Padova, una volta rientrato, stanco e ammalato, in patria.
Le tavole di Salvagno sono appunto la magistrale trasposizione grafica delle “nuove e meravigliose cose straniere” scoperte dal beato Odorico, un “Marco Polo col saio” che seppe creare ponti tra mondi diversi.
GLI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA
- Domani, domenica 16 settembre alle ore 18.00 si inaugura al PAFF! Palazzo Arte e Fumetti di Pordenone la mostra “Odorico da Pordenone” con le tavoli originali del fumetto, che rimarrà aperta fino al 18 novembre (orari da lun. a ven. ore 9.30 -12.30; durante Pordenone Legge dal 19 al 23 settembre anche ore 15.30-19.00; info@paff.it).
- Nell’ambito dell’esposizione, mercoledì 19 settembre alle ore 16.00, sempre il PAFF! ospiterà l’incontro con Luca Salvagno che presenterà il volume Odorico da Pordenone per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova.
- È tutto esaurito invece l’incontro dell’autore con gli studenti delle scuole elementari organizzato da PordenoneLegge in programma per mercoledì mattina.
- Il 20 ottobre, infine, Salvagno sarà tra i protagonisti di una giornata culturale dedicata a Odorico da Pordenone che si terrà nel complesso della Basilica di Sant’Antonio a Padova (programma in via di definizione).
L’AUTORE
Luca Salvagno nasce a Chioggia nel 1962. Diplomato al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 1988 comincia a pubblicare fumetti e illustrazioni sul “Messaggero dei Ragazzi”, mensile della casa editrice padovana che edita anche il “Messaggero di sant’Antonio”, con cui tutt’ora collabora. Nel 1992 inizia a collaborare anche con “Il Giornalino”, pubblicato a Milano, passando tranquillamente da storie umoristiche a storie realistiche di avventura. Per l’editrice Mondadori ha realizzato gli aggiornamenti della “Storia d’Italia a fumetti” e “Storia del Mondo a fumetti” di Enzo Biagi. Ha illustrato racconti per ragazzi nelle collane di “Mondadori Junior”. È docente di discipline pittoriche al Liceo Artistico Corradini di Este.
PER I COLLEGHI DELLE TV - link ai VIDEO di presentazione del fumetto sulla pagina Facebook del MeRa, che a marzo aveva pubblicato qualche stralcio del fumetto:
https://www.facebook.com/meraweb/videos/1752418208142218/
https://www.facebook.com/meraweb/videos/1746582702059102/
https://www.facebook.com/meraweb/videos/1772927559424616/
Allegati disponibili
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74_cs_2018.09.15_emp_fumetto_odorico-salvagno_a_pordenone.doc
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Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
Olmi e la sua amicizia con il Santo, religiosi uccisi nel ’45 e il perdono dopo 73 anni, 700 anni fa il meraviglioso viaggio in Oriente di fra Odorico da Pordenone, interviste a Max Gazzè e Paolo Cevoli
Questi i principali temi del mensile «Messaggero di sant’Antonio» di luglio-agosto
«La bontà è sempre stata uno scandalo. Dà fastidio a quanti non la frequentano». Sono parole di Ermanno Olmi, maestro e amico del «Messaggero», a cui è dedicato il numero doppio di luglio e agosto del mensile francescano. Piero Lazzarin, per anni caporedattore, ricorda a pochi mesi dalla scomparsa il grande regista che era di casa al Santo (“Olmi, amico del Messaggero”). Olmi realizzò nel 1963 per la Rai il documentario 700 anni, su sant’Antonio e quel che girava attorno alla sua figura. Un’opera quasi sconosciuta ma in cui si notava già tutta la genialità e la vena poetica del gigante della cinepresa. Fulvio Scaparro ripercorre invece alcuni momenti della sua amicizia con Olmi, quelli più toccanti (“Maestro di umanità”).
Il dossier “Italia sottosopra” a firma di Alessandro Bettero si focalizza sulle bellezze del nostro Paese, da quelle note a quelle quasi dimenticate da riscoprire nei mesi estivi. Otto pagine di curiosità e capolavori, artistici o naturali che siano, che non ti aspetti, dalle Dolomiti al Mediterraneo.
In “L’ora della riconciliazione” Stefano Marchetti ci parla del cosiddetto “Triangolo della morte”, quella zona compresa tra le province di Bologna, Reggio Emilia e Modena, dove nel 1945, a guerra finita, vennero uccisi religiosi per mano di frange estremiste di partigiani comunisti. Lo zoom è dedicato a Rolando Rivi, giovane seminarista trucidato da Giuseppe Corghi. Per quell’omicidio la figlia di Corghi ha chiesto di recente perdono ai parenti di Rivi.
Giusto sette secoli fa, fra Odorico da Pordenone, oggi beato, partiva da Venezia destinazione Cina. A distanza di 700 anni rimane intatto il fascino della relazione di quel viaggio che, in controluce, parla anche della santità del francescano. Le memorie di fra Odorico furono dettate a un confratello nel convento del Santo a Padova, nel 1350, e divennero subito un “best seller”, ripreso in diverse varianti e che ispirò, tra gli altri, persino Cristoforo Colombo. Alberto Friso ci svela alcuni particolari dell’avventura di quel “Marco Polo col saio” nell’articolo “Il meraviglioso viaggio di Odorico da Pordenone”, con le tavole di Luca Salvagno, autore della trasposizione a fumetti della Relatio edita con il titolo di Le nuove e meravigliose cose straniere per i tipi di Emp.
Figlio di un teologo, Max Gazzè è un curioso di Dio e delle religioni. Lo intervista per il mensile antoniano Antonella Romano (“Diventare preghiera”). «Più che recitare preghiere – racconta l’artista – credo sia importante “essere” preghiera».
“In franchising con Dio” è il titolo dell’intervista di Nicoletta Masetto a Paolo Cevoli, noto comico-caratterista della scuderia dello Zelig. Nel suo ultimo spettacolo teatrale porta in scena la Bibbia, perché il Libro dei Libri ha ancora molto da raccontare anche con il registro dell’ironia. Parola del cabarettista.
Sabina Fadel è andata a Milano, a due passi dai Navigli, per raccontare in “Il sapore della fiducia” la storia di Portineria 14, bar-portineria che ha fatto della fiducia il suo punto di forza, proponendo ai suoi avventori, accanto a cappuccino e cornetto, un vero e proprio servizio di portineria, che ritira pacchi, riceve e consegna chiavi, raccoglie offerte di lavoro. Un esempio di locale unico, che è riuscito a ridare un’anima a un quartiere che si stava perdendo.
Il sommario del nuovo numero su www.messaggerosantantonio.it.

Messaggero dei Ragazzi | ComunicatoStampa
Le principali novità del "Messaggero dei Ragazzi" di aprile 2018
Fake news in primo piano nel dossier, l’inchiesta sulle aspettative degli adolescenti nei confronti degli adulti, seconda e ultima puntata del fumetto sul viaggio in Oriente del francescano Odorico da Pordenone nel 14° secolo
Attraverso l’escamotage grafico di una pagina bianca, nel «Messaggero dei Ragazzi» di aprile fra Simplicio, con il suo stile leggero, spiega ai giovani lettori del mensile francescano cosa sia la fede e cosa significhi credere (“C’è o non c’è?”).
Fake news in primo piano nel dossier del mese scritto da Laura Pisanello e Matteo Adamoli. La prima giornalista nell’articolo “La logica del serpente” si sofferma sulle parole di papa Francesco sul tema della bufale e di come la falsa informazione, costruita ad arte, abbia conseguenze anche pesanti sulla vita delle persone. In “Alla scoperta della verità”, invece, Adamoli fa il punto su cosa succede nel web, dando una serie di utili consigli ai naviganti per individuare dove possono nascondersi le notizie false.
L’inchiesta di Davide Penello “Ma cosa ti aspetti… dai tuoi?” indaga le aspettative degli adolescenti rispetto agli adulti che quotidianamente incontrano, a partire dai genitori certo, ma anche dai prof e, perché no, dagli allenatori. Studenti e studentesse di una 3° media evidenziano come tra le aspettative dei ragazzi nei confronti degli adulti e quelle di questi ultimi nei loro confronti si nascondano spesso distanze incolmabili che possono anche creare tensioni. Imparare a dialogare per trovarsi a metà strada?
Nella rubrica Cose nostre fra Fabio Scarsato traccia un “Elogio della armi giocattolo!” contro il fenomeno dei bambini soldato di certe nazioni africane o dei baby camorristi che scopriamo anche nel nostro Paese.
Sempre Scarsato, in “Io sono felice”, racconta la storia del piccolo Leo, Leonardo Morghen, morto ad appena dieci anni per una malattia rara, ma che, nonostante tutto, è riuscito a testimoniare a quanti ha incontrato durante la sua breve vita una grande gioia e voglia di vivere. Il motto di Leo è «non si lascia indietro nessuno». Così, nella scuola americana da lui frequentata, in cortile c’è (ancora) una panchina speciale: la Leo’s bench. Chi è triste, chi si sente escluso, si siede lì e tutti devono accorrere in suo aiuto.
Infine, sul versante fumetti, il MeRa presenta la seconda e ultima puntata di un graphic novel dedicato al “Marco Polo col saio”, il beato Odorico da Pordenone. Il fumetto “Le nuove e meravigliose cose straniere”, con sceneggiatura e disegni del fumettista Luca Salvagno, è realizzato in esclusiva per il mensile ed è la prima, e finora l’unica, trasposizione grafica del resoconto di viaggio nel lontano Oriente intrapreso dal francescano nel 14° secolo.
Su Meraweb.it l’indice completo della rivista.

Messaggero dei Ragazzi | ComunicatoStampa
Sul MeRa di marzo il fumetto sul francescano Odorico da Pordenone, il "Marco Polo col saio"
Tra gli altri servizi, il dossier sui cambiamenti climatici e su cosa possiamo fare noi per mitigarli e una storia di solidarietà che arriva dalla Sardegna
Un “Marco Polo col saio” e... a fumetti! Lo potremmo definire così il beato Ordorico da Pordenone, a cui il MeRa dedica la copertina di marzo e, all’interno, il primo episodio di un graphic novel, con sceneggiatura e disegni del fumettista Luca Salvagno, realizzato in esclusiva per il MeRa. A presentare ai lettori Frate Odorico è un suo confratello contemporaneo, fra Simplicio. Entrato giovane in convento a Udine per seguire le orme di san Francesco, fra Odorico fu uno dei più grandi viaggiatori del suo tempo, il Trecento. Partì da Venezia nel 1318 e raggiunse Pechino, l’allora capitale del Khan dei Mongoli, e di ritorno nel 1330 dettò a Padova, nel convento del Santo, la relazione del suo lungo e avventuroso viaggio. «Da buon cristiano, prima ancora che francescano, sapeva che la paura e i pregiudizi si vincono solo andando incontro agli altri, fisicamente incrociando sguardi e stringendo mani, creando relazioni, conoscendo e facendosi conoscere – scrive fra Simplicio – Seppe così creare “ponti” tra mondi diversi». Il fumetto, il primo e finora l’unico, si intitola “Le nuove e meravigliose cose straniere” e le tavole di Salvagno, considerato l’erede di Jacovitti, sono la magistrale trasposizione grafica del resoconto di viaggio del beato Odorico.
Il critico Gianni Brunoro firma il focus “Fumetti sempreverdi”, che ripercorre la storia di questa forma di lettura, oggi amatissima da ragazzi e adulti, ma in passato anche osteggiata dalle scuole e disprezzata dalle persone colte. Brunoro racconta cambiamenti editoriali di un mondo, quello del fumetto, che gode di ottima salute, e nuove strade per svilupparsi, a partire dal digitale, passando per Be comics!, il festival internazionale del fumetto, del gioco e della cultura pop fino al 25 marzo a Padova.
Sempre sul versante fumetti, infine, anche la rubrica Giochi di Giorgio Di Vita propone una serie di giochi, dal logogramma al cruciverba, incentrata sulle principali strisce che hanno fatto la storia del fumetto, da Walt Disney al MeRa (“Fumetti… per gioco”).
“Il clima scotta” è il dossier del mese sul riscaldamento globale. Alessandro Scotti spiega non solo gli effetti dello stravolgimento climatico che sta vivendo il nostro pianeta, ma anche e soprattutto cosa fare per mitigarli, a partire da ciò che può fare ciascuno di noi. Se il clima cambia, tutti siamo chiamati a fare la nostra parte per adattarci alla nuova realtà e a contrastare il cambiamento in atto, rivedendo i nostri modelli, da quelli economici al ruolo della politica, fino al nostro stile di vita.
Gabriella Saba con la rubrica Curiosando ci porta a conoscere “Elia e le pecore ritornate”. È la bella storia di solidarietà con al centro un giovane pastore sardo, Elia Taberlet, che grazie a una gara di solidarietà, nata sulla stampa e rilanciata dai social network, ha ricevuto in dono un nuovo gregge dopo che le pecore gli erano state rubate.
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PER I COLLEGHI DELLE TV - link ai VIDEO di presentazione del fumetto sulla pagina Facebook del MeRa @Meraweb:
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