Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa

110 anni fa l’Italia si lanciò nel precipizio della Grande guerra, il «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di aprile ripercorre il conflitto tra storia, arte e poesia

La storia del Boca Juniors tra Argentina e Italia, dal mondo a Scuola di mosaico a Spilimbergo, l’intervista a fra Tullio Pastorelli dalla missione in Cile alla carrozzina, la nuova vita della marciatrice Ileana Salvador, la Little Italy di Bedford (EN)

27 Marzo 2025| di Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

È dedicata ai 110 anni della firma del Patto di Londra (aprile 1915) - con cui il Regno d’Italia aderì alla Triplice Intesa con Gran Bretagna, Francia e Russia impegnandosi a entrare nella Prima guerra mondiale - la copertina del «Messaggero di sant’Antonio» edizione italiana per l’estero di aprile. All’interno Michela Manente con “Presenti!” racconta attraverso la storia, l’arte e la letteratura come il Bel Paese si inabissò nel tragico conflitto che lasciò centinaia di migliaia di morti, di feriti, di mutilati e invalidi, di prigionieri e dispersi a cui si somma un esito incerto: vittoriosi ma perdenti al tavolo di Versailles. In particolare, la giornalista si sofferma sull’esposizione intitolata «Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia», curata da Marco Goldin, ospitata in due sedi (il Museo di Santa Chiara a Gorizia e la Galleria Comunale d’Arte contemporanea a Monfalcone) che racconta il periodo della Grande Guerra con gli occhi del poeta-soldato.

Il Boca Juniors, squadra argentina di calcio di cui è tesserato anche papa Francesco, compie 120 anni. Giorgia Miazzo in “La squadra del Papa” ripercorre i natali del Club Atlético Boca Juniors (CABJ), effigie del calcio sudamericano e mondiale, con 52 tra titoli nazionali e 22 internazionali vinti, e il progetto a favore dello sviluppo delle scuole argentine, gestito da Scholas Ocurrentes, un’organizzazione internazionale di diritto pontificio. Un successo, quello del Boca Juniors, nato dall’intuizione di alcuni giovani emigrati genovesi e lucani appassionati di calcio, che rende ancora più intenso il legame tra Argentina e Italia.

Antonio Gregolin con “A scuola di mosaico” porta i lettori a Spilimbergo (Pordenone) dove hanno studiato i più grandi maestri del mondo che “dipingono” con tessere di marmo o vetro. Arte, manualità, cura dei dettagli e una grande passione sono i tratti distintivi necessari per creare opere destinate all’eternità. Dal 1922 questa abilità antica quanto preziosa ha il suo centro d’eccellenza nazionale e mondiale nella Scuola per mosaicisti del Friuli, meta internazionale di studenti e cultori di quest’arte sviluppata dai sumeri.

Dall’Italia al Cile e ritorno. Da una vita dinamica alla carrozzina. Padre Tullio Pastorelli, missionario in Cile e da due anni rientrato in Italia, racconta la sua esperienza pastorale in Sudamerica (è stato guardiano e rettore del Convento di Curicó), la malattia e il gravissimo incidente stradale. E, soprattutto, come una fede incrollabile lo abbia sempre sostenuto, tanto da dedicarsi ora all’ascolto degli ammalati. A intervistarlo in “Le prove di un francescano” è padre Mario Conte.                                                                                                                                                                               

Dopo i successi nello sport, l’atleta Ileana Salvador, campionessa della marcia, si è costruita una seconda carriera in Svezia, ma i legami con l’Italia, con il Veneto e le sue tradizioni sono ancora molto forti. A presentarci la nuova vita dell’atleta e marciatrice italiana è Laura Napoletano in “L’Ambasciata ha una marcia in più”. Oltre a un palmares di tutto rispetto nello sport (è la marciatrice italiana che ha vinto più medaglie), ha collezionato premi e riconoscimenti internazionali, tra i quali il premio «ASI Italiani nel mondo» per l’impegno come lavoratrice-ex atleta nella promozione dell’italianità nel mondo.

Dopo la Seconda guerra mondiale arrivarono in Inghilterra migliaia di operai italiani. Il paese doveva risorgere dalle macerie del conflitto e servivano milioni di mattoni. Non è un caso se a Bedford, a un’ora di treno da Londra, un residente su cinque ha origini italiane. La contea di Bedfordshire ospita una comunità italiana dinamica e ben radicata nel tessuto sociale ed economico della città, come dimostra la presenza di negozi, di caffè e della chiesa dedicata a Francesca Cabrini, la santa patrona dei migranti. Lichena Bertinato in “La Little Italy di Bedford” racconta la storia dei lavoratori italiani dei mattoni della cittadina inglese, che vanta il Bedford Italian Festival e un programma radiofonico dedicato, Mondo italiano.

 

Pdf articoli integrali scaricabili dall’area download "Allegati”

Al comunicato stampa sono allegati anche alcuni articoli integrali del mensile per cui è consentita la ripresa in toto o in stralcio sui propri organi di stampa, con citazione di fonte «Messaggero di sant’Antonio» e autore/autrice. Si ringrazia per la collaborazione


Allegati disponibili


  • 21_cs_20250327_emi_aprile_25_riv.docx
    203124 Kb


  • 2025_msa_emi_04.jpg
    433233 Kb


  • articoli_integrali_messaggero_ita_per_estero_aprile_25.zip
    14115706 Kb


Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa

Marco Bellocchio si racconta al «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di ottobre

A Lione una mostra celebra i mosaicisti di Spilimbergo; la Federazione delle associazioni Regione Campania-Canada; il blues di Cianciulli tra USA e Italia; il gemellaggio Perugia e Potsdam; Pagani, l’italiano che racconta l’Islanda

28 Settembre 2022| di Ufficio stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Nella sua lunga carriera da cineasta, Marco Bellocchio ha fatto della settima arte la cassa di risonanza del suo personale percorso di ricerca e di comprensione epistemologica del mondo, trasposta in rappresentazioni visive e in immagini visionarie. Partendo dal suo ultimo film a puntate Esterno notte in uscita su Rai 1, che narra la vicenda del sequestro di Aldo Moro, Michela Manente, in “Libertà da cineasta”, intervista in esclusiva per il «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero l’affermato regista. Tornare agli anni Settanta, alla Storia e alle microstorie dei personaggi e dei familiari dell’allora presidente della DC, è stata per il nostro cineasta un’occasione per rivisitare il suo stile e i temi della sua cinematografia.

Parla di arte, questa volta del mosaico, il servizio “Lione, capitale del mosaico italiano” di Alessandro Bettero. L’antica Lugdunum, Lione, ha tenuto fede nei secoli a questa antica tradizione risalente all’epoca romana, grazie a geniali artisti-artigiani italiani, in particolare friulani. I primi mosaicisti di casa nostra arrivarono a Lione dal 1850. Una mostra agli Archivi municipali della cittadina francese celebra i cento anni della Scuola mosaicisti del Friuli di Spilimbergo, da Mora, Facchina, Bertin-Castellan fino ai giorni nostri, che hanno fatto risplendere, tra le altre, le basiliche di Notre-Dame de Fourvière a Lione e di Notre-Dame de la Garde a Marsiglia, e molti altri edifici in tutto il mondo.

Tra le tante «Italie all’estero», in Canada spicca quella dei campani, che nel 1987 ha visto un gruppo di imprenditori e commercianti, originari di Avellino, Caserta e Benevento, dare vita alla Federazione delle Associazioni Regione Campania-Canada. A 35 anni dalla fondazione, Vittorio Giordano in “Orgoglio campano” ripercorre le tappe dell’attività di questo sodalizio che si dedica alla promozione di attività socio-culturali e sportive, alla valorizzazione delle tradizioni e alla salvaguardia del patrimonio storico, culturale e linguistico campano.

Con “Il blues di Cianciulli” Nicola Nicoletti fa conoscere ai lettori il musicista per passione e imprenditore per professione di origini salernitane Mauro Cianciulli. Vissuto per diversi anni negli Stati Uniti e recentemente ritornato in Italia, l’armonicista ha pensato di mantenere i contatti con la patria del blues organizzando eventi musicali. È nata così l’iniziativa «The beginning of the journey»: uno scambio culturale in continua crescita che vede impegnati tra Italia e Stati Uniti diversi musicisti e band blues.

Con “Perugia e Potsdam gemelle” di Andrea D'Addio si intraprende un viaggio tra le due cittadine: il capoluogo umbro e la capitale del Brandeburgo che nel 1990 hanno stretto un gemellaggio prodigo di iniziative. È un’amicizia vera, sentita, che nasce in realtà già prima, ai tempi del Muro di Berlino, come ha raccontato al nostro mensile Carsten Schöning, portavoce dell’Associazione Freundeskreis Potsdam-Perugia: «Il primo accordo d’amicizia esisteva già negli anni ’70 del secolo scorso, quando Potsdam era parte della Repubblica Democratica Tedesca». Dopo la riunificazione, i sindaci di entrambe le città firmarono un accordo ufficiale che continua tutt’ora.

Laureato in Lingue scandinave, e con una laurea magistrale in Studi medievali islandesi all’Università d’Islanda, il cremonese Roberto Luigi Pagani è arrivato a Reykjavik nel 2014 e dal 2016 insegna all’Università dell’Islanda Linguistica e paleografia islandese. Pur orgoglioso delle proprie origini, non nasconde il suo grande amore per la terra in cui ha scelto di vivere. Con il suo progetto “Un italiano in Islanda” racconta l’Islanda da un punto di vista diverso. «Qualsiasi cultura ha il potere di restituirci un’immagine di noi stessi e del mondo assai diversa da quella a cui eravamo abituati. Mentre molti reagiscono con il rifiuto di questa evidenza, io inviterei, invece, a esplorarla con curiosità». Ne scrive Generoso D’Agnese in “L'isola di Pagani”.


Allegati disponibili


  • 2022_msa_emi_10.jpg
    455858 Kb


  • 55_cs_20220929_emi_ottobre.doc
    3687936 Kb