
Messaggero di sant'Antonio Editrice | ComunicatoStampa
Da martedì 23 febbraio riaprono i siti museali del Santo a Padova
Ingressi contingentati a Museo Antoniano, Scoletta del Santo e Oratorio di San Giorgio dal martedì al venerdì secondo le disposizioni anticovid. Consigliata la prenotazione
Da martedì 23 febbraio si potrà nuovamente accedere ai tre siti del complesso museale della Pontificia Basilica di Sant’Antonio a Padova, chiusi da novembre scorso per le disposizioni per il contrasto alla pandemia da Covid-19. Museo Antoniano, con accesso dal Chiostro del Beato Belludi, e Oratorio di San Giorgio e Scuola del Santo, con accesso dal sagrato della basilica, saranno aperti dal martedì al venerdì, con orario 9.00 – 13.00 e 14.00 – 18.00. Non si potrà ancora aprire i battenti nei giorni di sabato e domenica, come accadeva nel periodo pre-pandemico. Gli ingressi saranno contingentanti, con obbligo di mascherina. È consigliata la prenotazione, telefonando all’Ufficio informazioni della Basilica (tel. 049-8225652 ), aperto tutti i giorni con il medesimo orario: 9.00 – 13.00 e 14.00 – 18.00.
Resta in vigore il biglietto unico per i tre siti, che si può fare in due punti, o all’Ufficio informazioni della basilica o al Museo Antoniano, e il sistema di riduzioni e agevolazioni, come l’ingresso gratuito per i bambini fino ai 6 anni e il “biglietto famiglia”.
Il prestigioso patrimonio culturale e di devozione del complesso antoniano potrà quindi essere nuovamente ammirato da turisti e devoti.
Il Museo Antoniano è una vera e propria “stanza delle meraviglie” che raccoglie al suo interno tesori artistici realizzati nei secoli per la Basilica e per la Veneranda Arca: dipinti, sculture, gessi, paramenti sacri, arazzi, oreficerie. Il museo, nato alla fine del 19° secolo come raccolta di oggetti storico-artistici legati alla vita o al culto del Santo, venne riallestito nel 1995, in occasione dell’8° centenario della nascita del Santo. Vi sono esposti autentici capolavori. Solo per menzionarne alcuni: la lunetta affrescata da Mantegna per il portale della Basilica, le tarsie lignee quattrocentesce, la preziosa Navicella di arte orafa tedesca del Cinquecento, le pale d’altare di Tiepolo, Carpaccio e Piazzetta, un raro paramento liturgico tessuto a Lione nel Settecento. Ospita inoltre la mostra permanente dedicata a “Donatello al Santo”, con fotografie, calchi in gesso e pannelli informativi, e un busto del Gattamelata (quest’ultimo tattile per le persone non vedenti), che permettono al visitatore di vedere da vicino i capolavori che il celebre artista fiorentino realizzò per il Santo. Fa parte del museo anche la sezione della Devozione popolare, che raccoglie gli ex-voto donati alla Basilica dai fedeli come ringraziamento delle grazie ricevute da sant’Antonio: tante testimonianze di fede e amore che permettono di percepire ancor più chiaramente la grandezza del fenomeno della devozione verso Antonio, oltre ad essere un’interessante fotografia dell’evoluzione delle mode e del gusto attraverso i secoli.
L’Oratorio di San Giorgio, dove oggi è stato inaugurato un nuovo sistema illuminotecnico immersivo da parte della Veneranda Arca di S. Antonio, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, fu costruito e affrescato da Altichiero da Zevio su committenza di Raimondino Lupi di Soragna, guerriero e diplomatico al servizio dei Carraresi. Con il suo importante ciclo di affreschi testimonia, alla fine del Trecento, come la fondamentale lezione di Giotto sia stata elaborata da uno dei protagonisti della pittura padovana dell’ultimo quarto del Trecento. Anche l’Oratorio di San Giorgio è inserito nella lista dei siti in lizza per la candidatura di Padova come sito seriale Unesco per i cicli affrescati del Trecento, insieme alla Basilica del Santo, che partecipa con altri due cicli affrescati (Cappella di San Giacomo e Cappella del beato Luca Belludi) e numerosi altri riquadri affrescati risalenti al XIV secolo.
La Scoletta del Santo, prestigiosa sede dell’Arciconfraternita di sant'Antonio di Padova a far data dal 1427, contiene pregevoli opere d’arte fatte realizzare dalla Arciconfraternita nel corso dei secoli per educare i propri membri alla vita cristiana attraverso gli insegnamenti e le esperienze di vita e di apostolato di sant'Antonio. Il cuore della Scoletta è rappresentato senz’altro dalla Sala Priorale con il suo meraviglioso ciclo di dipinti rinascimentali tra i quali spiccano, a fianco di quelli di Girolamo Tessari, Bartolomeo Montagna, Jacopo da Verona, Domenico Campagnola, Antonio Buttafuoco, i tre realizzati da Tiziano Vecellio nel 1511, folgorante anteprima della sua geniale pittura e momento d’inizio del Rinascimento della pittura veneta. Un ciclo ricco di informazioni storiche e dall'effetto complessivo di magnificenza, che la sala, ancor oggi vissuta dopo cinque secoli dai confratelli antoniani per la vita associativa, suscita a chiunque vi entri o vi rientri.
Dettagli su ingresso e biglietti sul sito Santantonio.org: http://www.santantonio.org/it/content/orario-e-biglietto-unico-i-siti-museali-del-complesso-antoniano

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“I Santi: sollievo nella sofferenza”, l’11 febbraio al Santo visita guidata in occasione della Giornata mondiale del malato
Accanto alle molte celebrazioni religiose, quest’anno anche un particolare percorso dalla basilica alla Mostra della Devozione popolare. La messa delle 16.00 sarà celebrata dal vescovo di Padova Claudio Cipolla
In occasione della “Giornata mondiale del malato” di domenica 11 febbraio, accanto alle celebrazioni religiose sempre molto partecipate, quest’anno i francescani propongono anche un inedito percorso culturale e spirituale alla scoperta dei santi sollievo nella sofferenza, presenti nell’iconografia della basilica antoniana, e degli ex voto esposti alla Mostra della Devozione popolare.
La visita guidata “I Santi: sollievo nella sofferenza”, questo il titolo dell’iniziativa, parte dalla basilica dove, accanto ai santi Antonio e Francesco, si ripercorreranno le storie di altre figure emblematiche rappresentate in alcune opere artistiche del santuario, come le sante Elisabetta d’Ungheria, Rosa da Lima ed Edvige di Andechs che durante la loro vita hanno soccorso poveri e malati. Dal Santo la visita si sposterà poi alla Mostra della Devozione popolare, un’ala del Museo Antoniano in cui è custodita un’ampia e originale raccolta di ex voto a sant’Antonio, segno di ringraziamento per le grazie ricevute dal Taumaturgo. Testimonianze popolari, ma non per questo meno importanti, della fede e dell’amore per sant’Antonio che, oltre a chiarire un particolare aspetto della devozione antoniana, rappresentano un’interessante fotografia dell’evoluzione delle mode e del gusto attraverso i secoli. La mostra ospita anche le copie di alcuni celebri reliquiari, come quello donato dai frati a Leone XIII e conservato ai Musei Vaticani, e un originale Si quaeris miracula in lingua cinese, dipinto su seta.
Per partecipare alla visita guidata è obbligatoria la prenotazione on line su www.santantonio.org, i posti sono limitati (è previsto un contributo di 2 euro per l’utilizzo delle audio guide). Partenza alle ore 14.30 di domenica 11 febbraio dall’Ufficio informazioni della Basilica, nel Chiostro della Magnolia.
Se sant’Antonio è il “Santo dei miracoli” per antonomasia, chi soffre da sempre si affida con fiducia alla sua protezione. E da alcuni anni, nell’era digitale, i frati del Santo mettono a disposizione, attraverso l’editrice Messaggero Sant’Antonio, una piattaforma web attraverso cui malati e loro famigliari possono inviare le loro preghiere. Ne arrivano ogni anno in media più di 20mila tra cartacee e digitali, di cui più della metà via web. Tra le molte preghiere, toccanti richieste di intercessione per la guarigione di parenti e amici, ringraziamenti per malattie superate e preghiere per sostenere i medici nel loro lavoro.
Per tutta la giornata di domenica 11 febbraio le sante messe seguiranno l’orario festivo. In particolare, alle ore 8.00 la celebrazione eucaristica sarà trasmessa anche in streaming web e al termine i frati porteranno alla Tomba del Santo le intenzioni di preghiera arrivate ai francescani via web o posta.
Alle ore 11.00 la santa messa, anch’essa in diretta streaming, sarà celebrata dal rettore del Santo, padre Olivero Svanera. Alle ore 16.00 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal Vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, e vedrà la partecipazione di malati e volontari dell’UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali), l’associazione cattolica dedita al servizio degli ammalati e al loro trasporto in pellegrinaggio verso i santuari italiani e internazionali, come appunto la Basilica di Sant’Antonio a Padova.