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Edizioni Messaggero Padova, novità e ristampe di dicembre
Dal 7 all’11 dicembre i libri EMP protagonisti a Più libri, più liberi alla Nuvola dell’EUR (stand UELCI, P06)
Gentili colleghi,
di seguito le novità di questo mese delle Edizioni Messaggero Padova.
Per ogni libro, potete consultare la scheda sul sito dell’editore che, a seconda dei casi, contiene anche abstract e booktrailer.
Per richieste di libri per recensione e per interviste agli autori e alle autrici potete scrivere a ufficiostampa@santantantonio.org.
Da mercoledì 7 dicembre a domenica 11 dicembre come Edizioni Messaggero Padova saremo presenti a Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori al Roma Convention Center – La Nuvola, all’interno dello stand di UELCI (P06).
Buona lettura!
IN CAMMINO VERSO L’IGNOTO
Fioretti di missione francescana
di Jack Mardesic e Claire Denoël
Il volume raccoglie la testimonianza di “fede in azione” vissuta in prima persona da fra Jack Mardesic lungo le strade d’Europa. I racconti e le storie di missione francescana assumono la forma dei “fioretti”, ma il libro è pieno di umorismo e di speranza. L’autore, accompagnato da un confratello come nella tradizione delle missioni francescane, ha raccolto con l’aiuto Claire Denoël, mediatrice in un centro sociale di Bruxelles, alcune delle sue incredibili avventure nel cuore delle periferie, con solo lo zaino in spalla, senza programma, senza soldi, senza sapere dove dormire la sera. È la Provvidenza a organizzare gli incontri più improbabili… Una lettura che fa ardere il cuore e incoraggia all’incontro con chiunque, alla scuola di san Francesco d’Assisi. La prefazione del libro, della collana EMP In cammino, è di Carlos Alberto Trovarelli, ministro generale dell’Ordine dei frati minori conventuali.
Vai alla scheda libro: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/claire-denoel-jack-mardesic/in-cammino-verso-lignoto-9788825054491-13927.html
Ristampe
NOCCIOLO D'OLIVA
di Erri De Luca
Tra le molte ristampe di libri EMP di questo mese, da segnalare quella di Nocciolo d’oliva di Erri De Luca, una raccolta di 28 brevi riflessioni su testi della Bibbia frutto delle meditazioni quotidiane dello scrittore. «Lettore assiduo di scrittura sacra e frequentatore dell’ebraico antico», come egli stesso si definisce, De Luca trae spunto da un verso biblico - analizzato, sviscerato, ascoltato e letto nella lingua originale - per considerazioni profonde e originali sui grandi temi che riguardano l’uomo e l’umanità intera. Riflessioni immediate e concise in cui emerge nitido lo stupore per l’immensità che si nasconde nelle «parole» delle storie sacre.
Vai alla scheda libro: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/erri-de-luca/nocciolo-doliva-9788825010206-5.html
RICORDATI CHE DEVI MORIRE!
Prepararsi alla propria morte
di Guidalberto Bormolini
«Ricordati che devi morire!» dice il frate nel celebre film scritto, diretto e interpreto da Massimo Troisi e Roberto Benigni. Che abbia avuto ragione Troisi a rispondere: «Mo’ me lo segno»? Forse conviene a tutti segnarselo? O sarebbe più sano vivere senza porsi domande, rimandando i quesiti fondamentali a cui forse non c’è nemmeno risposta? Ricordati che devi morire!, apprezzato volume della collana “TuttoèVita Formazione”, scritto con stile leggero da Guidalberto Bormolini (che della collana è direttore), affronta il tema del prepararsi alla morte nelle grandi tradizioni sapienziali, secondo cui senza consapevolezza della morte non c’è consapevolezza della vita.
Vai alla scheda libro: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/guidalberto-bormolini/ricordati-che-devi-morire-9788825051148-772.html
GESÙ, IL FIGLIO DEL FALEGNAME
Due parole semplici sul Gesù storico
di Renato De Zan
Che cosa sappiamo davvero di Gesù? Le notizie che ci danno i Vangeli sono attendibili? E le parole che ci riportano sono quelle davvero pronunciate da Gesù? Se sì, perché ci sono differenze tra un Vangelo e l’altro? L’obiettivo di questo libro è avvicinare in modo serio e semplice le persone interessate, credenti e non, al tema del Gesù storico, spesso trattato da dilettanti in modo sensazionalistico. I grandi studi degli specialisti sono qui riassunti e semplificati dall’autore in sei brevi, magistrali capitoli, dalla metodologia storico-critica, all’analisi dei documenti non cristiani sull’esistenza di Gesù, dall’esplorazione sulla data della sua nascita e della sua morte, alla ricerca dell’ipsissima vox Jesu (la stessissima voce di Gesù, cioè i suoi concetti) nell’analisi di una breve parabola, fino a un breve sondaggio sulle ricadute storiche della risurrezione.
Vai alla scheda libro: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/renato-de-zan/gesu-il-figlio-del-falegname-9788825054958-14308.html
DONNE CHE GUARDANO IN FACCIA
Il coraggio delle mogli dei detenuti
di Giuseppe Giunti e Simona Segoloni Ruta
«In galera ci sta mia moglie, non io!». Da questa accorata frase pronunciata da un detenuto è nata l’idea di narrare la vita quotidiana delle mogli, delle figlie, delle donne dei collaboratori di giustizia. Gli autori, fra Giuseppe Giunti, padre spirituale dei detenuti nella Casa di reclusione «San Michele» di Alessandria, e Simona Segoloni, teologa laica, raccontano, grazie alle testimonianze dell’altra metà del cielo, una vita quotidiana necessariamente invisibile, a causa della protezione che deve rendere tutto segreto. Vite ristrette anche le loro, spesso volute, decise dalle stesse donne. Per molti “infami”, come la camorra considera chi collabora con la giustizia, la decisione di “parlare” l’ha infatti voluta “lei”. Queste donne si raccontano “guardandoti in faccia”, con lo sguardo di chi non vuole che anche i figli abbiano una vita sbagliata.
Vai alla scheda libro: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/giuseppe-giunti-simona-segoloni-ruta/donne-che-guardano-in-faccia-9788825050899-762.html
40 ANNI
Età di crisi o tempo di grazia?
di Anselm Grun
Nato dalla riflessione comunitaria di alcuni monaci benedettini sulla frequenza degli abbandoni del monastero tra i 40 e i 50 anni, il libro di Anselm Grün, autore di molti bestseller internazionali della spiritualità, contiene indicazioni, approfondimenti e proposte che non riguardano soltanto religiosi e sacerdoti, ma un pubblico ben più vasto. L'assunto centrale delle riflessioni proposte è questo: i 40 anni rappresentano il momento di una grande svolta per ogni persona. Una stagione di crisi non in senso solamente negativo, ma come possibilità di nuove scelte più maturanti e arricchenti. E questo non soltanto dal punto di vista umano/psicologico, ma anche religioso/spirituale, come autentico «tempo di grazia».
Vai alla scheda libro: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/anselm-grun/40-anni-9788825019582-1157.html
LE PAROLE DEL MATRIMONIO
di Lorenzo Raniero
L’agile volumetto di Raniero, frate minore, docente di etica, ermeneutica ecumenica e teologia morale, raccoglie commenti e riflessioni, parola per parola, alla formula del consenso matrimoniale cristiano che gli sposi pronunciano il giorno delle nozze. Facendo tesoro della sua esperienza di ascolto di giovani coppie, l’autore accompagna nella scoperta del significato, del valore, del calore e della vitalità di queste parole. Le riflessioni nascono dal concreto rimando alla vita. Alla fine di ogni capitolo alcune preghiere inedite e originali scritte da giovani coppie. Uno strumento utile per la preghiera, e insieme un’occasione di confronto per i futuri coniugi.
Vai alla scheda libro: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/lorenzo-raniero/le-parole-del-matrimonio-9788825048803-710.html
Allegati disponibili
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"Donne che guardano in faccia", in un libro il coraggio delle mogli dei collaboratori di giustizia
Giuseppe Giunti e Simona Segoloni raccolgono con delicatezza la quotidianità invisibile di queste donne che hanno deciso di “parlare” o convinto i mariti a farlo
«In galera ci sta mia moglie, non io!». Da questa accorata frase pronunciata da un detenuto nasce l’idea di narrare la vita quotidiana delle mogli, delle figlie, delle donne dei collaboratori di giustizia. Lo fanno gli autori, fra Giuseppe Giunti, padre spirituale dei detenuti nella Casa di reclusione «San Michele» di Alessandria, e Simona Segoloni, teologa laica, nel volume appena pubblicato per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova (EMP) e intitolato Donne che guardano in faccia. Il coraggio delle mogli dei detenuti.
Il volume racconta, grazie alle testimonianze dell’altra metà del cielo, una vita quotidiana necessariamente invisibile, a causa della protezione che deve rendere tutto segreto. Queste vite, ristrette anche loro, spesso sono volute, decise dalle stesse donne, non solo subite. Per molti “infami”, come la camorra considera chi collabora con la giustizia, la decisione di “parlare” l’ha infatti voluta “lei”, con determinazione. Queste donne si raccontano “guardandoti in faccia”, dritto negli occhi. Con lo sguardo di chi non vuole che anche i figli abbiano una vita sbagliata. In questo libro sono raccolti i loro sguardi, insieme a quelli di Francesco e Chiara d’Assisi, e prima ancora, di Gesù.
La narrazione è per tutti e utilizza una chiave semplice non così frequente: quella del pudore e del rispetto nei confronti chi si racconta e di chi raccoglie testimonianze così intime. Gli autori entrano «in punta di piedi nelle vite delle donne che rendono presenti, senza violarle, senza renderle immaginette sdolcinate, leggendole piuttosto attraverso quei passi della Scrittura che narrano e benedicono vite come le loro – scrive nella Prefazione Cristina Simonelli, presidente del Coordinamento teologhe italiane –. Il lavoro degli scrittori (i due autori con tutte le donne che firmano le lettere) e di tutti i possibili lettori, ormai complici, ha anche il potere di rendere giustizia nella maniera più ovvia, anche se non sempre scontata: porta a parola il non detto, l’esclusione, le asimmetrie sociali, i meccanismi di potere occulto e palese che mietono vittime soprattutto fra i piccoli e i poveri. Come nella Bibbia, le donne e i piccoli, tatuati nel corpo e nel cuore con le stimmate della vita, ne sono la cifra drammaticamente perfetta. In queste vicende però il loro sguardo attraversa l’opacità, non accecato, come si direbbe, dall’amore, bensì proprio dall’amore reso acuto».
Il volume è una sorta di sequel di quel Padre nostro che sei in galera (ed. EMP, 2018), scritto sempre da Giunti “insieme” ai carcerati: i loro commenti alla preghiera di Gesù allora avevano fatto emergere che la paternità/maternità di Dio non impicca la persona al proprio passato, per quanto devastato e devastante. Ora, in questo nuovo volume, come il Signore nel Padre nostro, sono le donne dei detenuti a rinnovare ai propri uomini il loro “sì”.
GLI AUTORI
Giuseppe GIUNTI, frate minore conventuale, formatore itinerante delle cooperative sociali Coompany& e Coompany2, accompagna da anni uomini in carcere che hanno deciso di fornire il loro contributo per la lotta al crimine organizzato. Autore in questa collana di Padre nostro che sei in galera (2018).
Simona SEGOLONI RUTA, laica, è docente stabile di teologia sistematica all’Istituto teologico di Assisi dove insegna ecclesiologia, mariologia e teologia trinitaria. Svolge attività catechetica con particolare attenzione al tema donna nella chiesa.
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Donne che guardano in faccia
Sottotitolo: Il coraggio delle mogli dei detenuti
Autore: Beppe Giunti - Simona Segoloni
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Collana: Memoria e Profezia
Pagine: 92
ISBN: 978-88-250-5089-9
Scheda libro completa e abstract: http://www.edizionimessaggero.it/ita/catalogo/scheda.asp?ISBN=978-88-250-5089-9

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"Padre nostro che sei in galera" (ed. EMP), i detenuti commentano la preghiera di Gesù
Un libro singolare nato dalle conversazioni avute dall’autore, fra Beppe Giunti, con molti detenuti ai quali chiedeva di raccontare le loro riflessioni di fronte alle parole di questa preghiera. Presentazioni del libro dal 6 al 17 dicembre in Piemonte
Presentazioni del libro a dicembre: il 6 a Susa (TO), il 12 ad Alpignano (TO), il 13 ad Alessandria e 17 a Torino. L’autore porterà la sua testimonianza di formatore con i detenuti il 5 dicembre a Roma al Seraphicum nell’ambito del pomeriggio di studio per gli operatori dell’informazione “Il rapporto di Francesco d’Assisi e dei francescani con il mondo del crimine e del carcere”
Padre nostro che sei in galera, libro appena edito per i tipi di EMP, è un singolare commento al Padre nostro nato dalle conversazioni avute dall’autore, fra Beppe Giunti, formatore volontario nel carcere di Alessandria, con molti detenuti ai quali chiedeva di raccontare le proprie riflessioni di fronte alle parole della preghiera di Gesù. Questa esperienza di condivisione con il mondo del carcere e con quelli che san Francesco chiamava “fratelli briganti” è confluita in un centinaio di pagine dense di umanità e speranza, perché, al di là delle sbarre, nel duro contesto della galera, la preghiera del Padre Nostro assume significati del tutto nuovi e imprevedibili, risuonando più ricca, più dolorosa, forse più vera e incarnata nella nostra umanità, perché tutti siamo almeno un po’ fratelli e un po’ briganti. Giunti ha dato così voce ai carcerati della Casa di reclusione «San Michele» di Alessandria, ponendosi in relazione con loro, qualunque fosse la loro storia, la sofferenza, a volte l’orrore di cui sono stati testimoni o, addirittura, protagonisti. Attraverso le loro parole riportate nel libro emerge che la paternità/maternità di Dio non impicca il detenuto al suo passato, per quanto devastato e devastante, perché guarda alla persona in questo momento e ne sogna la rieducazione e la liberazione, praticamente come sancito dall’articolo 27 della Costituzione della Repubblica italiana, benché spesso disatteso. Chiamando chi delinque “Fratelli briganti” è possibile tenere insieme la verità nativa di ogni persona, che rimane comunque un fratello, e la verità delle sue azioni, in questo caso negative e meritevoli di sanzione.
«Nelle rappresentazioni semplicistiche e artificiose che nutrono a volte il senso comune, i confini che separano il bene dal male sono netti, inappellabili, compatti come le mura del carcere; e chi sta al di là del muro, spesso non merita interesse, se non la morbosità degli episodi di cronaca – scrive nella postfazione al libro Domenico Arena, direttore dell’Ufficio interdistrettuale per l’esecuzione penale esterna di Torino - Chi, per professione o per vocazione, ha avuto modo di guardare da vicino quei confini sa bene quanto essi siano permeabili, frastagliati, talvolta impalpabili e quanto sgomento possa suscitare il vedere che il male esiste… anche se ogni essere umano è più del male che è capace di compiere. Questo non attenua la dimensione della responsabilità per gli atti che si sono compiuti, ma anzi la sollecita, non accontentandosi della perdita della libertà, ma chiamando in causa la consapevolezza e la riflessione degli uomini rispetto al male, in una dimensione di inclusione, piuttosto che di segregazione».
I diritti d’autore verranno devoluti alla Cooperativa Coompany& di Alessandria e finanzieranno il reinserimento sociale di persone detenute.
PRESENTAZIONI DEL LIBRO
Il libro verrà presentato in una serie di incontri pubblici con l’autore:
- giovedì 6 dicembre, ore 20.30, a Susa (TO) nel Teatro Mons. Rosaz con don Ettore De Faveri, direttore del settimanale cattolico «La Val Susa»;
- mercoledì 12 dicembre, ore 20.45, ad Alpignano (TO) nella Chiesa di San Martino, con la giornalista Carmen Taglietto;
- giovedì 13 dicembre, ore 18.30, ad Alessandria alla Casa di Quartiere, con Fabio Scaltritti, responsabile della Comunità San Benedetto al Porto, ed Elena Lombardi Vallauri, direttrice della Casa di reclusione «San Michele» di Alessandria;
- lunedì 17 dicembre in due incontri, ore 16.00 e 20.45, a Torino, Borgata Lesna, nel Salone della Parrocchia Madonna della Guardia.
Inoltre mercoledì 5 dicembre, dalle 16.30 alle 19.30, fra Giunti sarà a Roma per portare la sua testimonianza nel pomeriggio di studio per gli operatori dell’informazione “Il rapporto di Francesco d’Assisi e dei francescani con il mondo del crimine e del carcere” che si terrà alla Pontificia facoltà teologica “San Bonaventura” Seraphicum (l’evento è accreditato per la formazione professionale per i giornalisti, ma aperto anche a non giornalisti in base alla disponibilità dei posti; i giornalisti interessati alla frequenza per l'acquisizione dei crediti formativi professionali devono iscriversi attraverso la piattaforma SIGEF).
L’AUTORE
Giuseppe “Beppe” GIUNTI nasce alla Spezia il 6 gennaio 1948; cresce a Genova e in famiglia respira fede e impegno sociale. Riceve la formazione francescana e sacerdotale ad Assisi, Brescia, Susa, Padova e infine a Roma, al Seraphicum dove conclude gli studi di teologia con una ricerca “sul campo” per il dottorato, nel quartiere Magliana. Svolge il servizio educativo nella scuola pubblica come docente di IRC, dalle Medie al Liceo classico, nella pastorale giovanile in parrocchia a Torino e ad Assisi. Oggi fa parte del corpo accademico della Facoltà Pontificia San Bonaventura ed è formatore nelle cooperative sociali Coompany& e Coompany2 e a questo titolo svolge volontariato nella Casa di reclusione “San Michele” di Alessandria.
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Padre nostro che sei in galera
Sottotitolo: I carcerati commentano la preghiera di Gesù
Collana: Memoria e profezia
Autore: Giuseppe “Beppe” Giunti – detenuti nella Casa di reclusione «San Michele» (Alessandria)
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Pagine: 120
ISBN: 978-88-250-4824-7 (libro) – Disponibile anche in edizione digitale
Scheda libro e abstract del volume: http://www.edizionimessaggero.it/ita/catalogo/scheda.asp?ISBN=978-88-250-4824-7
Allegati disponibili
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