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"Inciampare in una stella" (ed. EMP), le meditazioni intime e poetiche di Ermes Ronchi per farsi sorprendere dal Natale

Ventuno commenti ai vangeli dal 17 dicembre al 6 gennaio per prepararsi e celebrare il grande mistero della nascita di Gesù. Domenica 24 dicembre l’autore ospite di Lucia Ascione a “Finalmente domenica” su TV2000

13 Novembre 2023| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

«Generalmente con “inciampare” si intende l’improvviso incespicare contro qualcosa che non si sapeva essere sulla nostra strada, un sasso, un gradino, forse una persona. Ma questo verbo nasconde un valore aggiunto che lo rende speciale: sul già detto primeggia il fattore sorpresa. Quando inciampi, qualsiasi altra azione, ogni altro pensiero, anche il più nobile, sparisce. Per qualche istante il mondo intero ruota unicamente intorno al nostro piede claudicante – si legge nell’introduzione al nuovo libro di Ermes Ronchi intitolato Inciampare in una stella per tipi delle Edizioni Messaggera Padova – Succede così anche con la fede, succede con il tempo di notte e stelle che è il Natale. Natale torna ogni volta, e lo sapevamo, con il girotondo annoiato delle sue luci, che – insicuro – inizia ogni anno prima del precedente. Ma succede anche che una volta scoppi il fattore sorpresa e ti accorgi che la tua pietra d’inciampo, lo “scandalo” nel linguaggio evangelico, è Dio, caduto sulla terra come una stella».

E “giorni dello stupore” sono detti anche quelli dal 17 dicembre al 6 gennaio, ai quali l’autore, frate dei servi di Maria, dedica, anzi “dona”, 21 brevi commenti ai brani evangelici, uno per ogni giorno, come lampada sui passi di chi vuole vivere questo tempo in modo più dolce, più lento, più profondo.

Con il suo inconfondibile stile, intimo ed evocativo, Ermes Ronchi accompagna i lettori nella preparazione e nella celebrazione del grande mistero del Natale, lo porta a “inciampare nella stella”, a lasciarci ancora una volta stupire dall’amore di Dio che entra nella storia, a gustare la gioia e la tenerezza dei giorni natalizi per riprendere poi, rinvigoriti come i magi, il cammino per una nuova strada.

Perché, scrive il frate, «La fede è una resa all’amore e al sogno. Un ritirare le armi dopo tante lotte difensive, uno scoprirsi inermi davanti all’amore, e lasciarsi vincere. Poter sguinzagliare finalmente di nuovo quella fiducia, quello stupore incantato di quando eravamo bambini».

Domenica 24 dicembre l’autore sarà ospite della trasmissione “Finalmente domenica” di Tv2000, condotta da Lucia Ascione e in onda a partire dalle ore 17.00.

 

L’AUTORE


Ermes RONCHI (1947 Racchiuso di Attimis, UD), frate dei servi di Maria, licenziato in teologia alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum a Roma, ha conseguito il dottorato in scienze religiose all’Institut Catholique (Parigi) e in antropologia culturale alla Sorbona (Parigi). È docente di estetica teologica e iconografia al Marianum di Roma. Per le Edizioni Messaggero ha pubblicato: Devo fermarmi a casa tua (2021); Mia chiesa amata e infedele (2018); Il cuore semplice della fede (2014); Maria casa di Dio (2013); Come un girasole (2011).

 

DATI BIBLIOGRAFICI

Titolo: Inciampare in una stella
Sottotitolo: Meditazioni sui vangeli dal 17 dicembre al 6 gennaio
Autore: Ermes Ronchi              
Argomento: Liturgia
Collana: Pregare
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Tipologia: Libro, pdf, ePub
Dimensioni libro:  11,5 x 19,0
Pagine: 136
Pubblicazione: 10/2023
Numero edizione: 1
ISBN: 9788825056457
Scheda editoriale completa: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/ermes-ronchi/inciampare-in-una-stella-9788825056457-15886.html?search_string=inciampare%20i&search_results=3


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"La tenerezza dipinta" (ed. EMP), Nicola Galiazzo propone un percorso sulla spiritualità del Natale “guidato” da Giotto, Altichiero da Zevio e Ubaldo Oppi

In occasione degli 800 anni del primo presepe a Greccio realizzato da san Francesco, un volume illustrato con alcuni mirabili affreschi della Basilica di Sant’Antonio a Padova e di quella francescana ad Assisi, ricco di spunti di meditazione

10 Novembre 2023| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

Dal 19 novembre una serie di incontri con l’autore in provincia di Venezia e Treviso


In occasione degli 800 anni dal 24 dicembre 1223, quando san Francesco realizzò a Greccio il primo presepe, dando vita a questa tradizione squisitamente italiana, le Edizioni Messaggero Padova lanciano il libro La tenerezza dipinta di fra Nicola Galiazzo, frate della Basilica di Sant’Antonio a Padova e dell’Equipe di Pastorale dell’Arte al Santo. Ricco di immagini splendide e coinvolgenti, il volumetto è un viaggio nella spiritualità del Natale attraverso la bellezza dell’arte tra Padova e Assisi. Una immersione nella tenerezza di Dio che si svela all’uomo fino a diventare uomo egli stesso, accompagnati da due artisti che hanno lavorato nel complesso della Basilica di Sant’Antonio di Padova – Altichiero da Zevio (1330-1390) e Ubaldo Oppi (1889-1942) – e da Giotto (1267-1337), che operò anche nella Basilica di San Francesco ad Assisi dando forma magistralmente all’esperienza spirituale del Poverello di Dio.

L’opera non nasce per caso, ma dalle seguitissime esperienze di meditazione guidata davanti alle opere d’arte promosse negli ultimi anni in Basilica del Santo dalla Pastorale dell’Arte. Di queste La tenerezza dipinta conserva il linguaggio coinvolgente, caldo, diretto, quasi ad accompagnare il lettore in una visita guidata “virtuale” o “spirituale” nei luoghi di cui si parla. Un mettersi in cammino verso Betlemme con sguardo diverso, con un’attenzione particolare e coinvolgente, seguendo anche consigli di “ambientazione” da mettere in pratica nelle proprie case quando si leggerà il testo e si mediterà sulla dirompente novità di quel Dio che si fa uomo, piccolo e fragile, per incontrarci (una luce rilassante, una postura comoda, un profumo per l’ambiente…).

Quella novità dirompente di Francesco, che con l’invenzione del presepe permise di vedere quanto accaduto a Betlemme, cosa non scontata nel Duecento, dove tutto era rappresentato in maniera simbolica e stilizzata, porterà alla rivoluzione attuata oltre un secolo dopo da Giotto, ovvero la nascita del «vangelo dipinto», con i suoi personaggi visti nella loro unicità e concretezza, senza idealizzazioni. In modo diverso, ma sempre innovativo, gli affreschi di Altichiero nella Città del Santo, nella raffinata attenzione alla rappresentazione dell’ambiente padovano di fine ‘300, introducono il lettore e l’appassionato d’arte in uno spazio senza tempo, perché, come scrive nella prefazione padre Antonio Ramina, rettore della Basilica del Santo, «Betlemme è Greccio con Francesco come lo è Padova con Antonio e come può esserlo ogni altro luogo dove un uomo si renda disponibile all’incontro con Dio. La strada tracciata da Francesco e seguita da Antonio ha trovato nel genio creativo di tanti artisti una via di comunicazione unica, possibile proprio grazie all’esperienza stessa di questi santi».

Il volume prende in rassegna anche Il presepio di Greccio, uno degli affreschi di affascinante modernità di Ubaldo Oppi, esponente con Sironi e Funi del Gruppo Novecento, eseguiti dall'artista bolognese a Padova nella Cappella di San Francesco al Santo tra il 1930 e il 1931.

La tenerezza dipinta non è però un libro di storia dell’arte, ma un invito alla meditazione con brani dai Vangeli e con semplici ed evocative parole, per prepararsi al Natale e gustarne in pienezza la gioia.

«Darsi del tempo per immergersi nell’esperienza di Francesco di Assisi e Antonio di Padova, nella loro modalità di accostarsi o meglio di addentrarsi nel mistero del Natale, è quanto vuole proporre il percorso tracciato in questo testo, un modo diverso per incontrare con e attraverso l’arte la novità di un Dio che si fa uomo – scrive ancora Ramina nella prefazione – […] un’occasione per cogliere quanto ancora questi due uomini, vissuti otto secoli fa, possono dire a quanti cercano di camminare sulla via del Vangelo in mezzo alle mille sfide della quotidianità del contemporaneo».

Il libro verrà presentato in una serie di incontri con l’autore in dialogo con Marzia Bonaldo, consulente in turismo esperienziale: il 19 novembre alle ore 15.30 a Mira (VE) a Villa Valmarana (Via Valmarana, 11), il 5 dicembre alle 20.45 a Ormelle (TV) in Sala  Bachelet (Piazza Vittoria, 20) e il 6 dicembre a Venezia al Patronato ai Frari in due eventi, alle 15.30 e alle 20.45 (Calle drio l’archivio San Polo 2464/q).

 

L’AUTORE
Nicola GALIAZZO, frate minore conventuale, ha ottenuto la laurea in architettura all’Università IUAV di Venezia e il baccalaureato in teologia alla Facoltà Teologica del Triveneto di Padova. Ha studiato arte e architettura per la liturgia al Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo di Roma. Nel 2017, nella Basilica del Santo a Padova, dà avvio al progetto “Pellegrini in Arte”, una serie di percorsi di catechesi con l’ausilio dell’arte. Attualmente fa parte dell’Equipe di Pastorale dell’Arte della Basilica di Sant’Antonio a Padova.

 

DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: La tenerezza dipinta
Sottotitolo: 800 anni da Greccio - Un percorso sulla spiritualità del Natale
Autore: fra Nicola Galiazzo     
Argomento: Spiritualità
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Tipologia: Libro, cartonato plastificazione lucida
Dimensioni:  21,0 x 21,0
Pagine: 88
Pubblicazione: 10/2023
Numero edizione: 1
ISBN: 9788825057096
Scheda editoriale completa: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/nicola-galiazzo/la-tenerezza-dipinta-9788825057096-15891.html

 


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Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa

Natale nel mondo, storie e tradizioni dei nostri connazionali emigrati nel «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di dicembre

L’arte del Presepe di Angelo Di Maio, presepista non vedente che si ispira alla tradizione napoletana e vuole portare nel mondo l’invenzione di san Francesco

24 Novembre 2022| di Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

Come vengono celebrati il Natale e le festività nei diversi Paesi del mondo in cui vivono gli italiani, soprattutto quelli arrivati di recente? Lo speciale “Natale all'estero” è un viaggio di sei pagine che propone le tradizioni natalizie dei nostri connazionali nel mondo. Le storie raccolte dai corrispondenti locali del «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero nel numero di dicembre arrivano da Ucraina, Canada, Belgio, Germania, Brasile, Australia, Messico, Stati Uniti.

Dal Canada arriva la storia di Francesco Esposito e Daniela Sorrentino, giovane coppia emigrata a Montréal da Napoli nel 2017, raccolta da Vittorio Giordano in “Apriamo i nostri cuori”. A 17mila km dall’Italia e dalla famiglia di origine, piuttosto che replicare tradizioni natalizie italiane difficili da esportare, la famiglia trascorre le feste con altre coppie di emigrati come loro, sia italiane, che greche o argentine, con un approccio estroverso ed esplorativo delle tradizioni altrui.

“Natale in salsa Ue” di Generoso D’Agnese presenta il Natale belga di Raffaele Di Giovanni Bezzi, teramano di nascita e da diversi anni a Bruxelles come funzionario della Commissione europea. Le feste natalizie per lui sono divise in due parti, una con la famiglia della moglie non italiana, e una in Italia con la propria famiglia d’origine, tra nostalgia e nuove amicizie.

Sempre D’Agnese firma “Saudade natalizia”. È la storia della veneziana Marika Avezzù che vive in Brasile con il marito Rafael Rodrigues e la figlioletta Raffaella. Insegnante di italiano a Biguaçu, la donna confessa di sentire la mancanza di usi, costumi e tradizioni del “natale italiano”, ma cerca di tramandarli alla sua nuova famiglia e a raccontarli ai suoi studenti.

Di “Nostalgia e tradizioni” parla anche Sara Bavato dall’Australia, dove il Natale si vive “in piena estate”. E lo fa attraverso le voci di Daniela Pruiti-Ciarello, siciliana che vive a Perth dal 2009, illustratrice di libri per l’infanzia; di Ilaria Cappadona, giovane mamma originaria di Vigevano e a Melbourne dal 2014; di Silvia Ferretti, giornalista che da Parma si è trasferita in Victoria nel 2016 per seguire il marito chef.

Con “Inguaribile napoletanite” Nicola Nicoletti racconta la storia di Antonio Mariniello, originario da Poggiomarino, che ha esportato in Messico nella sua nuova famiglia e tra i suoi nuovi amici la tradizione del presepe e della cena della Vigilia in salsa partenopea, con alcune contaminazioni sudamericane.

Senso di lontananza e solitudine sono il leitmotiv delle interviste raccolte da Generoso D’Agnese in “Solitary Christmas” a Gianluca Todisco, performer e coreografo romano che ha scelto Los Angeles per i suoi sogni professionali, e a Emanuele Tozzi, musicista e avvocato abruzzese che vive a New York.

Dalla capitale ucraina arriva la storia di Marinellys Tremamunno “Natale a Kiev”. È quella di Marco Chimenton, 38enne di Spinea (VE), coordinatore dell’OIM (Organizzazione internazionale per le migrazioni), agenzia umanitaria dell’ONU che porta aiuti umanitari in zone di conflitto o in caso di emergenze migratorie. A Kiev dal 2020, Marco festeggia due volte il Natale: quello cattolico il 25 dicembre e quello ortodosso il 7 gennaio insieme alla famiglia ucraina della sua compagna.

Dalla Germania Andrea D’Addio in “Adorata famiglia” mette a confronto alcune diverse tradizioni natalizie, a partire dall’albero di Natale. In Italia si fa durante il ponte dell’Immacolata, in Germania il 24 dicembre e solo con candele vere. Lo racconta Andrea Scafidi, di Salina (Messina) che vive ad Amburgo con moglie tedesca e figli. Mentre Antonio Staiano, di Nizza di Sicilia ora a Berlino, racconta come sia cambiata l’atmosfera di festa dopo l’attentato al Mercatino di Natale nel 2016.

Infine, è un’immersione coinvolgente nell’arte dei presepisti il servizio “Due Angeli e un presepe” di Alessandro Bettero. Che racconta la storia toccante e misteriosa di Angelo Di Maio, che da molti anni realizza presepi artigianali ispirati alla tradizione napoletana. Da dieci anni, a causa di una lunga malattia, la vista di Di Maio si è affievolita fino al buio totale. Dal suo primo presepio realizzato all’età di sei anni, seguendo le orme del nonno materno prima e poi della madre e del padre, di strada ne ha letteralmente fatta molta, visto che le sue creazioni hanno girato l’Italia. Il sogno è ora quello di varcare con le sue opere i confini nazionali per diffondere il messaggio della tradizione avviata da san Francesco a Greccio 800 anni fa.



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Messaggero dei Ragazzi | ComunicatoStampa

Una storia di Natale forte e delicata nel «Messaggero dei Ragazzi» di dicembre

Il racconto inedito della scrittrice per ragazzi Gigliola Alvisi, l’intervista in conference call dei lettori del MeRa alle suore di clausura, l’inchiesta sul senso della nascita di Gesù oggi, un presepe sorprendente del Quattrocento

1 Dicembre 2021| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Un racconto di Natale diverso, toccante, coraggioso quello che si legge nel «Messaggero dei Ragazzi» di dicembre. La scrittrice per ragazzi Gigliola Alvisi, pluripremiata e tradotta all’estero, firma in esclusiva per il mensile francescano il racconto inedito “Natività” con illustrazioni di Alessia Bogdanich, autrice anche della copertina. Una storia forte e al tempo stesso delicata, dove passato e presente si intrecciano, dove gli spunti di attualità interrogano e commuovono. Una ragazzina col pancione e un uomo maturo, la fuga dalla guerra, un campo profughi, le doglie, un presepe di donne silenziose…

Nella rubrica Incredibile fra Simplicio racconta le “Sorprese nel presepio”. A partire dall’affresco Adorazione dei Magi di Lorenzo Monaco del 1420, custodito nella Galleria degli Uffizi, si sofferma sulle emozioni e sugli atteggiamenti dei personaggi del dipinto, tra tutte la meraviglia. Quella dei co-protagonisti in visita alla capanna, dai popolani ai nobili, quella di chi guarda il quadro, che nasconde un particolare originale: dei tre magi, infatti, una è una donna. Un inedito che apre a riflessioni.

Ragazzi protagonisti nell’inchiesta di Davide Penello “Nasce ancora Gesù?”. La domanda a bruciapelo di uno studente di 14 anni ha “dato il la” a un laboratorio in cui tutta la classe, guidata dall’insegnante di religione, si è interrogata sul senso del Natale, e oltre: la presenza di Dio nelle nostre vite, la preghiera, la ricerca di un Dio “concreto”, lo scetticismo.

Con il dossier “La vita bella” di Laura Pisanello il MeRa con alcuni dei suoi lettori è “entrato” nel monastero di clausura di San Francesco delle clarisse di Montagnana, nel Padovano, per conoscere suor Myriam e suor Sara. Un’intervista originale quella che i dieci adolescenti hanno fatto alle religiose utilizzando la videoconferenza. Ne è nato un dialogo spontaneo e profondo, dove i ragazzi e le ragazze hanno chiesto alle due giovani suore le motivazioni della loro vocazione, la loro vita precedente e di oggi, il senso della preghiera e del silenzio. E questa modalità di intervista collettiva, sotto la supervisione della redazione, verrà riproposta anche ad altri personaggi nei prossimi numeri.

Il fumetto a episodi “La Banda”, sceneggiato da Rudy Salvagnini e questo mese disegnato da Isacco Saccoman, racconta di come il gruppo di ragazzini che frequenta l’oratorio di don Armando ha deciso di festeggiare il Natale. Bocciata la classica festicciola con canti tradizionali, panettoni e torroni, la scelta è ricaduta sul fare qualcosa per gli altri: donando a coloro che hanno bisogno, ai meno fortunati.

A tema natalizio anche alcune rubriche del numero, come quella di manualità che insegna a costruire decorazioni alternative (Artifaccio), cucina (MeraChef), passatempi (Giochi).

 

L’indice completo del nuovo numero su Meraweb.it


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Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa

Parla italiano la ricerca scientifica inglese, l’intervista a Guarino sul «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di dicembre

Come vivono il Natale gli emigrati italiani negli States, Canada, Germania, Perù, Australia

3 Dicembre 2020| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

In Gran Bretagna vivono oltre cinquemila scienziati italiani. L’Associazione dei Ricercatori Italiani del Regno Unito ne raccoglie una fetta significativa, oltre 700, che lavorano in tutte le discipline scientifiche. Oggi si trova un italiano praticamente in ogni università britannica, da quelle londinesi fino a Cambridge, Oxford ed Edimburgo. “Ricerca, il modello inglese” è l’intervista realizzata da Alessandro Bettero ad Antonio Guarino, presidente dell’associazione, che traccia un bilancio dell’attività della nostra comunità scientifica oltre Manica.

Del Natale vissuto dai nostri connazionali all’estero parlano diffusamente le pagine della rivista Italiani nel mondo. Arriva dal Montana, negli Stati Uniti, la storia di padre Giuseppe Giorda, piemontese di origine, che sul finire dell’Ottocento gestiva una povera missione a Virginia City, città di frontiera e di cercatori d’oro, e di come riuscì a costruire una chiesa in appena 24 ore per celebrare la nascita di Gesù il 25 dicembre 1865. La racconta Generoso D'Agnese in “1865: il miracolo di padre Giorda”.

Il panettone è il dolce natalizio italiano più famoso all’estero. In America Latina, grazie ai milioni di emigrati italiani che hanno portato con sé l’amore per la cucina italiana, è parte della tradizione natalizia, tanto che non può mancare sulle tavole delle feste. In Perù, che ha già superato l’Italia come maggior consumatore al mondo, da questa tradizione è nata anche quella di acquistare il panettone per donare amore ai più bisognosi. In “Panettoni solidali” Marinellys Tremamunno descrive le numerosissime iniziative di solidarietà intorno a questo dolce.

Fulvio Pinna è l’unico nostro connazionale ad avere avuto l’onore, nel 1990, di dipingere uno dei murales del Muro di Berlino, per rappresentare la gioia dei cittadini tedeschi per la riunificazione. Ogni anno, in occasione del Natale, l’artista rinnova quell’emozionante esperienza attraverso una mostra nella capitale tedesca in collaborazione con la Missione Cattolica Italiana, il cui ricavato viene devoluto in beneficienza. Ce ne parla Andrea D'Addio in “Natale d’artista”.

Come si vive il Natale “down under”, in Australia, dove a dicembre si è nel pieno dell’estate e si pensa alle vacanze al mare? Sara Bavato in “Le mille luci dei Filippini” racconta come le luminarie e gli addobbi natalizi della casa dei coniugi Antonio e Matilde Filippini, originari di Lamezia Terme, richiamano ogni anno centinaia di visitatori, tanto da essere un evento pubblico seguito anche dalle tivù e dai giornali locali.

Il Presepe è una delle tradizioni natalizie italiane più nobili, antiche e autentiche. Vittorio Giordano in “Presepi in mostra” ci fa conoscere Alberto Di Giovanni, un collezionista di presepi, originario di Pescara e che dal 1963 vive in Canada. Una passione giovanile, la sua, che dopo l’arrivo Oltreoceano si è evoluta fino a diventare una mostra allestita a Toronto tra l’8 dicembre e l’Epifania. Dal 1985, la sua esposizione di Presepi ha visto, negli anni, aumentare l’interesse dei canadesi, che la visitano in migliaia.

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Il Natale “straordinario” del MeRa di dicembre

Nel nuovo numero del «Messaggero dei Ragazzi» anche il dossier su come “litigare bene”, il servizio sugli abiti dei popoli del mondo come strumento di intercultura, la salvaguarda degli animali selvatici attraverso un curioso contest fotografico

3 Dicembre 2020| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

«Il Natale fa lo straordinario». È questa la frase che campeggia sulla copertina del «Messaggero dei Ragazzi» di dicembre che ha scelto un’immagine inconsueta ma profondamente evocativa: quella di un minore in abiti da lavoro sudici, in una officina malmessa. Quel ragazzino, fotografato da Elena Mocchetti, ci lascia immaginare che Gesù possa essere ogni adolescente, soprattutto se svantaggiato, lontano da casa, sfruttato. E soprattutto che è il Natale a fare la differenza, facendo diventare “straordinaria” tutta la nostra vita, rendendo bello ciascuno di noi e senza bisogno di lucine e addobbi natalizi, come si spiega nell’editoriale.

Gli scatti in bianco e nero della giovane fotoreporter Mocchetti – realizzati in Libia e Tunisia, ai margini della Route P2, dove il lavoro minorile è legale – fanno parte di una mostra fotografica allestita alla Camera Arbitrale di Milano, da cui prende spunto il dossier “Litigare bene” di Laura Pisanello sul tema della mediazione dei conflitti. L’ampio servizio spiega agli adolescenti come gestire le controversie con l’aiuto di un mediatore neutrale, perché si può anche litigare con gli amici, i familiari o i bulli della scuola, ma capire le ragioni dell’altro aiuta sempre a trovare soluzioni creative e durature.

In “Scherzi della natura” di Massimiliano Patassini si parla di salvaguardia degli animali selvatici nel mondo attraverso le immagini vincitrici del Comedy Wildlife Photography Awards, fondato da Paul Joynson-Hicks e Tom Sullam, appassionati ambientalisti e fotografi.

In “Abiti da scoprire” Laura Pisanello, aiutata dalle illustrazioni di Margherita Allegri, racconta come i vestiti e il modo di vestirsi sia un mezzo di conoscenza interculturale, facendoci scoprire usi, costumi e vita di altri popoli e altre culture.

Su Meraweb.it l’indice completo del nuovo numero: https://www.meraweb.it/messaggero-dei-ragazzi-dicembre-2020/

 


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Una luce nel buio, il nuovo numero di dicembre del «Messaggero di sant’Antonio»

Il fotoreportage sulla guerra tra Azerbaijan e Armenia, l’inchiesta sul volontariato al tempo del Covid, l’intervista a Gianni Berengo Gardin, le foto della Cina di inizio ‘900 del missionario etnodocumentarista e la monaca social coi burattini

1 Dicembre 2020| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

In questi mesi bui di pandemia, che stanno mettendo a dura prova il mondo intero, la copertina del «Messaggero di sant’Antonio» di dicembre rigenera con un soffio di speranza, ricordando l'ormai imminente arrivo di quella Luce che porta a tutti una rinnovata fede. Nell'editorialeDi che mito sei” il direttore fra Fabio Scarsato fa un excursus sui miti fondativi di varie civiltà, compreso quello che da duemila anni dà senso alle nostre scelte. Un Dio bambino «che fa della fragilità e dell’accoglienza, della rinuncia alla propria forza e della condivisione con gli ultimi» il racconto delle origini della fede cristiana. «Un Dio che non potremo mai invocare contro nessuno né come alibi per i nostri egoismi».

Direttamente dal fronte azero, il fotoreportage “Di paura e speranza” firmato da André Widmer e Ugo Lucio Borga, che documenta la guerra tra Azerbaijan e Armenia, conclusasi formalmente lo scorso 10 novembre con la sigla dell'accordo di pace. Un conflitto che si era riacceso a settembre, ma che dura in realtà da venticinque anni, per il controllo della regione del Nagorno Karabakh e del relativo oleodotto che trasporta il petrolio dai giacimenti nel mar Caspio.

Il dossier “Le parole e la Parola”, di Sabina Fadel e Nicoletta Masetto, riflette sulle “parole” e sulla loro capacità di generare mondi, a partire da quelle utilizzate in tempo di Covid-19, dal tranquillizzante «andrà tutto bene» alle metafore della guerra nel contrasto alla pandemia. Perché le parole possono affossare ma anche salvare. A stimolare le riflessioni anche le interviste a Giovanni Grandi, docente di Filosofia morale all’Università di Trieste, alla giornalista e scrittrice Romina Gobbo, a monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo (TO), e al poeta Davide Rondoni.

In questa pandemia il volontariato ha avuto e sta avendo un ruolo fondamentale, che potrebbe cambiare il modo di vedere e risolvere i problemi sociali. Nell’inchiesta “Un laboratorio di soluzioni” Giulia Cananzi racconta come è cambiato il volontariato in questo periodo, con alcune esperienze significative in tutta Italia, dall’esempio di Padova “Capitale europea del volontariato 2020” ai risultati di una ricerca nazionale del Csvnet.

“Un sorriso contro il covid” è l’intervista di Claudio Zerbetto a suor Sandra Marin del monastero agostiniano di Santa Croce sull’Arno, che dal primo lockdown in poi ha raccontato fiabe e animato burattini su Facebook e YouTube, entrando nelle case con la sua simpatia e capacità di intrattenere spettatori grandi e piccini, al motto «un sorriso al giorno, fa scappare il virus di torno».

Stefano Marchetti in “Il mio racconto per immagini” intervista Gianni Berengo Gardin, che da quasi settant’anni documenta la vita spaziando dai paesaggi alle feste popolari, fino alle realtà emarginate. È un faccia a faccia con una leggenda della fotografia che, a 90 anni compiuti, non ha mai perso la passione degli inizi, come racconta al «Messaggero di sant’Antonio»: «Per me la fotografia ha sempre avuto il valore di documento, e ho cercato di esplorare le storie e le vite delle persone. Con un approccio da artigiano, non da artista».

Foto protagoniste anche in “La Cina vista da un missionario” di Luisa Santinello che racconta la storia di padre Leone Nani, che dal 1903 al 1914 prestò servizio in Cina, evangelizzando, ma anche documentando attraverso 640 lastre fotografiche l’identità di un Paese in transizione dall’Impero alla Repubblica. Un viaggio con gli occhi e la mente nella Cina d’inizio ᾽900.

Il sommario del nuovo numero sul sito Messaggerosantantonio.it


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Messaggero dei Ragazzi | ComunicatoStampa

Sul «Messaggero dei Ragazzi» di dicembre si impara a fare il bene che desideriamo

Le storie del dossier ispirano azioni concrete da realizzare fino a Natale, mentre la scrittrice Gigliola Alvisi racconta la sua “rivoluzione di carta”. Nuovo ciclo d’inchieste “I magnifici 7” dedicato da questo numero alle opere di misericordia corporali

2 Dicembre 2019| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Tempo di Natale sul «Messaggero dei Ragazzi» di dicembre fin dalla copertina del francese Éric Puybaret (l’immagine è esposta alla mostra internazionale di illustrazione per l’infanzia di Sarmede “Le immagini della fantasia 37”, a cui è dedicato all’interno l’articolo “Tra l’arte. Mostrati mostro”).

Il dossier del mese “Natale all’orizzonte”, con testo di Laura Pisanello e illustrazioni di Anna Forlati, propone cinque tappe di avvicinamento al 25 dicembre e ai suoi significati. Cinque storie di vita vissuta – quelle del gruppo parrocchiale di Praglia, nel Padovano, che annuncia la lieta novella con il canto della Chiarastella; della 14enne Angela Sara Ciafardoni, blogger e scrittrice affetta da una malattia rara che le impedisce di alzarsi dal suo letto; quella di Felix, antesignano della giovanissima Greta Thunberg nella lotta ai cambiamenti climatici e fondatore dell’associazione Plant for the planet; quella dei giovani “amici per volare” che dedicano alcune ore del loro tempo libero ai ragazzi autistici sostenuta da “I bambini delle fate”, capitanata da Andrea e Franco Antonello di Castelfranco Veneto; quella dei giovani volontari del pranzo di Natale per i poveri organizzato annualmente da Istituto Barbarigo di Padova con Comunità di sant’Egidio e Caritas diocesana – e altrettante tappe ispirate a queste storie da mettere in pratica concretamente da qui a Natale.

La famosa scrittrice per ragazzi Gigliola Alvisi “racconta con un racconto” (“Una faccia da libri”) la storia di Jella Lepman, che nella Germania post bellica del 1946 ha saputo inventare un originale regalo di Natale per i bambini tedeschi, coinvolgendo “donatori di libri” dai Paesi esteri. Una storia vera che è anche il soggetto del suo ultimo libro Una rivoluzione di carta.

Il direttore del MeRa con “In disordine sparso” racconta la «santità umana» presente in ogni presepio di Natale, che sia napoletano o di terracotta, simbolico o realistico, fatto con vere statuine o realizzato con materiali alternativi e impensabili.

Parte con questo mese un nuovo ciclo di inchieste “I magnifici sette” dedicato alle opere di misericordia corporale, che completa il precedente sulle opere di misericordia spirituale. Scritto da Davide Penello, con le foto di Elena Faustini, la prima inchiesta “Buoni come il… Pane” parla del “dar da mangiare agli affamati”, un tentativo di dare risposte concrete, in un tempo in cui si soffrono diversi tipi di fame. Come tradizione l’inchiesta è costruita attraverso le testimonianze e i suggerimenti dei giovanissimi tra i 14 e i 15 anni.

Sul versante dei fumetti continua “Alla scoperta del Dr. Forever”, le nuove strisce tra il dark e il gothic disegnate dal fumettista Francesco Frosi e sceneggiate da Davide Stefanato della Scuola internazionale Comics di Padova. “This is the end” è il titolo del nuovo episodio.

Luca Salvagno, maestro del fumetto italiano, è invece l’autore dei disegni del nuovo episodio “Una notte all’inferno” de “La banda”, per la sceneggiatura di Rudy Salvagnini.

 

Su Meraweb.it l’indice completo della rivista.

 

 

 

 

 


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Basilica del Santo | ComunicatoStampa

Festività natalizie al Santo 2017, tutte le celebrazioni e gli eventi in Basilica

Domani, sabato 16 dicembre, inizio della Novena di Natale, inaugurazione del Presepe. A Natale e Capodanno le principali messe trasmesse in streaming web

15 Dicembre 2017| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Sarà un Natale denso di spiritualità, eventi e celebrazioni religiose quello della Basilica di Sant’Antonio. Domani, sabato 16 dicembre, primo giorno della Novena di Natale, sarà inaugurato il Presepe del Santo. L’appuntamento è alle 16.45 (al termine della S. Messa delle ore 16.00) nel Chiostro della Magnolia con benedizione da parte del rettore padre Oliviero Svanera. Quest’anno l’allestimento è ispirato a due importanti anniversari mariani: i centenari delle apparizioni a Fatima e della fondazione della “Milizia dell’Immacolata” da parte di san Massimiliano Kolbe, francescano conventuale martire ad Auschwitz, che aveva avuto l’intuizione di consacrare tutto il mondo a Maria.

Sempre da domani al 24 dicembre si entra nel vivo della preghiera con la tradizionale Novena del Santo Natale: ogni giorno alle ore 17.00 in basilica si celebrerà la Messa presieduta da padre Egidio Canil, ufficiatore della Basilica, con il canto delle Profezie e preghiera dei Vespri.

Domani, domenica 17 dicembre e sabato 23 dicembre sono gli ultimi tre giorni per partecipare alle visite guidate gratuite del progetto “PellegrinINarte” ideato dai frati della nostra Basilica. Il ciclo proposto per l’Avvento si intitola “Io vo’ cercando pace” e prevede un itinerario spirituale guidato tra Scoletta del Santo e Oratorio S. Giorgio, dove si concluderà posando lo sguardo sulle scene della Natività dipinte da Altichiero. Iscrizioni on line.

Domenica 24 dicembre, Vigilia di Natale, le sante Messe prefestive saranno alle ore 16.00, 17.00, 18.00 e 19.00. La Veglia di preghiera della Notte Santa inizierà invece alle ore 23.00, seguita alla mezzanotte dalla Messa solenne della notte di Natale presieduta dal rettore della basilica. La celebrazione della Notte di Natale sarà trasmessa in streaming web e in diretta televisiva su Telechiara. Ad animare la liturgia la Cappella Musicale Antoniana. Al termine della Messa, processione dalla Basilica fino al presepe per deporvi il Gesù Bambino.

Lunedì 25 dicembre, Natività di Nostro Signore Gesù Cristo, le S. Messe seguono l’orario festivo. Alle ore 10.00, Messa concelebrata dai frati del «Messaggero di sant’Antonio» per tutti i lettori e gli associati alla Famiglia antoniana, alle ore 11.00 Messa solenne e alle ore 17.00 santa Messa cantata. Alle Messe solenni delle ore 11.00 e 17.00 sarà presente la Cappella Musicale Antoniana. Inoltre le celebrazioni religiose delle ore 10.00, 11.00 e 17.00 saranno trasmesse in streaming web.

Sabato 30 dicembre, vigilia della festa della Santa Famiglia, alle ore 14.00 in Basilica si terrà il Concerto del coro e dell’orchestra del Cammino Neocatecumenale di Padova.

L’ultimo giorno dell’anno, domenica 31 dicembre, al pomeriggio le Messe prefestive seguiranno l’orario 16.00 – 17.00 – 18.30. La Messa solenne delle ore 17.00, presieduta dal padre Rettore della basilica, sarà trasmessa in diretta streaming. Al termine canto del «Te Deum» di ringraziamento per i benefici ricevuti nell’anno che si chiude. Animerà la liturgia la Cappella Musicale Antoniana.

Lunedì 1° gennaio 2018, Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e 51esima Giornata Mondiale della Pace, le sante Messe del mattino seguiranno l’orario festivo, mentre nel pomeriggio saranno celebrate alle ore 16.00, 17.00, 18.00 e 19.00. Nella celebrazione solenne delle ore 17.00 verrà cantato, come tradizione, il “Veni Creator”, per invocare lo Spirito Santo sull’anno che si apre. Ad animare la celebrazione la Cappella Musicale Antoniana. Le celebrazioni religiose delle ore 11.00 e 17.00 saranno trasmesse in streaming web.

Sabato 6 gennaio, Epifania del Signore, le sante Messe seguiranno l’orario domenicale. La Messa solenne delle ore 11.00, in diretta streaming, e quella cantata delle ore 17.00 saranno animate dalla Cappella Musicale Antoniana. Nel pomeriggio, alle ore 14.30, si svolgerà in Basilica la rievocazione dell’arrivo dei Re Magi a Betlemme con la benedizione speciale dei bambini.

Informazioni: www.santantonio.org, infobasilica@santantonio.org e 049-8225652.


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Basilica del Santo | ComunicatoStampa

“Trovato neonato in una baracca” uno spettacolo ambientato nella Notte di Natale

Martedì 12 dicembre alle ore 20.45 in Sala dello Studio Teologico (Chiostro della Magnolia) l’atto unico di Luigi Francesco Ruffato, frate del Santo, con regia di Filippo Crispo

9 Dicembre 2017| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Martedì 12 dicembre alle ore 20.45 la Sala dello Studio Teologico della Basilica del Santo (Chiostro della Magnolia) ospita lo spettacolo “Trovato neonato in una baracca”, ambientato nella Notte di Natale nella periferia di Milano. È un dramma a lieto fine scritto da Luigi Francesco Ruffato, frate del Santo. L’adattamento per un’azione scenica in lettura drammatica e la regia sono di Filippo Crispo. Il racconto è una fiaba giocata nelle nostre periferie con delicatezza e realismo, insieme divertente e commovente. Molti sono i risvolti umani e sociali che lo contraddistinguono.

È la Notte Santa, quando gli eventi conducono il protagonista, Josef, in una metropoli, Milano. In una baracca alla periferia della città, per caso, aiutato solo dal chiaro di luna, scopre una mamma con il suo bambino, abbandonati e intirizziti dal freddo. Quella ragazza madre è una straniera: non parla e non comprende la lingua. Come salvarla?

Il filo della vita si colora così di azzurro in questo atto unico e la morte, che l’uomo aveva già premeditato, si allontana definitivamente, grazie alla ricorrenza della nascita di un Bambino, che partendo dalla Palestina ha cambiato la Storia da oltre due mila anni.

La sorpresa nel dramma è nascosta nel retroterra di Josef, giovane ebreo, figlio di un bambino concepito e sopravvissuto ad Auschwitz, e quell’imprevista “natività” fa scattare in lui un ammirevole e disinteressato atto d’amore che contagia tutti gli altri personaggi. C’è lui, quel giovane motore della scena, che obbedisce al richiamo della propria coscienza; c’è un maresciallo dei carabinieri, che si intenerisce, nonostante i suoi sospetti; ci sono due agenti umani e generosi di fronte a una ragazza con il suo bambino, accovacciata e testimone impotente del pianto continuo del figlioletto appena nato.

Tutti, in un modo o nell'altro, si lasceranno commuovere e convertire dalla sorprendente magia di questo Natale in una baracca nella periferia di Milano.

PERSONAGGI E INTERPRETI
Giovane JOSEF - VITTORE FREZZA
Maresciallo IANNONE - FILIPPO CRISPO
Brigadiere RENZO - FABIO ALBERTIN
Appuntato GILDA - SELENA FRASSON
Ragazza con bambino - ERICA DAL POZZO
Ragazza di colore con bambino - BLESSING (BENEDETTA) ONUH
Dottoressa ROSSI - ANNALISA MASTROGIACOMO
Voci narranti - GILMO BERTOLINI - RUBEN ANANIAN -
Violini LUCIA CHIMETTO - MARIA VITTORIA CHIMETTO

Ingresso libero fino a esaurimento posti. È gradita un’offerta per sopperire alle spese di stampa e organizzazione.

Informazioni: infobasilica@santantonio.org e 049-8225652.


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