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"Sicurezza", dall’idea di difesa dagli altri a cura dello stare insieme

Mauro Cereghini e Michele Nardelli firmano un saggio che indaga il carattere polisemico e sfaccettato della parola «sicurezza». Il libro verrà presentato dagli autori a Bolzano il 12 luglio e a Trento il 13 luglio

3 Luglio 2018| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

«Sicurezza», una parola che evoca paura, chiusura, allarme sociale, tanto usata, quando non abusata, in questo periodo anche nel vocabolario della politica e dei mass media. Sicurezza, è anche il titolo del saggio della collana “Parole allo specchio”, per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova, scritto a quattro mani da Mauro Cereghini e Michele Nardelli, in questi giorni arrivato nelle librerie. Partendo dal cosiddetto “paradosso delle inferiate” – le statistiche riportano un calo dei reati e, al contempo, l’aumento dell’insicurezza percepita – il volumetto propone un cambio di paradigma, un nuovo umanesimo capace di far propria la cultura del limite e la forza della nonviolenza. Queste pagine invitano a ripensare il significato della parola «sicurezza», indagandone il carattere polisemico e sfaccettato, per liberarla dallo stereotipo che l’associa alla difesa e all’esclusione, cogliendo invece la domanda intima e profonda che le soggiace: quella del prendersi cura. L’idea di fondo è che occorra trasformare l’idea di sicurezza, passando dalla concezione di “difesa dagli altri”, richiamato spesso dall’immagine dello “scontro di civiltà”, a quella di “cura dello stare assieme”.

Nel Novecento, il secolo di Auschwitz, di due guerre mondiali con milioni di morti e della prima bomba atomica, la sicurezza non era quell’ossessione che oggi offusca lo sguardo. Ci siamo risvegliati dall’illusione del progresso e delle sue magnifiche sorti, scoprendoci aridi di pensiero e privi di futuro. In un presente pieno di insidie, l’incertezza si tramuta in paura, e la paura in aggressività.

«Si è diffuso in modo quasi virale, sotto pelle, un sentimento di precarietà esistenziale, come vivessimo una costante minaccia personale e di gruppo – si legge nella Prefazione –. I dati indicano il progressivo calo dei reati in Italia, ma non lo si vede e si continua a chiedere più sicurezza, intesa come separazione dagli altri e dai diversi in una qualunque delle accezioni possibili. Si traduce la domanda di protezione in polizia e telecamere a difesa dei privilegi, quand’anche relativi, perché ci si vede in pericolo e circondati solo da potenziali nemici. Non che manchino motivi di preoccupazione reale verso il futuro. L’intrecciarsi di crisi finanziaria, ecologica, sociale, politica e morale porta grande incertezza nel vissuto quotidiano di ognuno. Ma è un’incertezza indipendente dall’incolumità fisica, ossia dal timore per il buio oltre la siepe che ci accomuna agli altri animali. È riconducibile semmai al venir meno dei fattori che, nella modernità, hanno garantito alla nostra parte di mondo benessere e supremazia. La fine del privilegio occidentale si è tradotta in crisi dello stato sociale, della sovranità nazionale e delle altre categorie novecentesche che fondavano il cosiddetto primo mondo, e tutto sommato anche il secondo. L’attuale insostenibilità negli stili di vita costringe tutti a fare i conti con l’interdipendenza e con il senso del limite, generando una percezione di insicurezza profonda».

Gli autori mostrano anche alcuni esempi concreti di come incamminarsi verso un nuovo umanesimo, capace di riconsiderare i diritti in base alla loro esigibilità universale, e di modificare i comportamenti verso la sobrietà nei consumi e la qualità nelle relazioni. In una visione che si potrebbe definire olistica.

 

PRESENTAZIONI DEL LIBRO
Il libro verrà presentato dagli autori a Bolzano giovedì 12 luglio alle ore 20.00 allo spazio La Rotonda (via Alessandria 47/B) con Liliana Di Fede, pedagogista, e Paul Renner, teologo, e a Trento venerdì 13 luglio alle ore 18.00 alla Libreria due punti, “la libreria che non c’è ancora”, (via San Martino 78) con Lucia Fronza Crepaz e Antonio Rapanà. Inviti digitali allegati.

 

GLI AUTORI
Mauro CEREGHINI
, ricercatore e formatore sui temi della pace, della mediazione e della cooperazione internazionale. Ha insegnato sociologia dei paesi in via di sviluppo all’Università di Trento, è stato presidente del Centro per la formazione alla solidarietà internazionale e ha diretto l’Osservatorio Balcani e Caucaso. Attualmente lavora come operatore culturale a Merano.
Michele NARDELLI, saggista, dirigente politico, ricercatore sui temi della pace è stato consigliere regionale del Trentino Alto Adige-Südtirol e presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani. Studioso dell’Europa di mezzo è, nel 1999, fondatore di Osservatorio Balcani e Caucaso. Impegnato per anni nella cooperazione internazionale è autore con Mauro Cereghini di "Darsi il tempo. Idee e pratiche per un’altra cooperazione internazionale" (2008).
Per interviste contattare: EMP, Alberto Vela, 049-8225866 – emp@santantonio.org

 

DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Sicurezza
Autori: Mauro Cereghini - Michele Nardelli
Editore: Edizioni Messaggero Padova - www.edizionimessaggero.it
Collana: Parole allo specchio
Pagine: 104
ISBN: 978-88-250-4300-6
Scheda libro e abstract del volume: http://www.edizionimessaggero.it/ita/catalogo/scheda.asp?ISBN=978-88-250-4300-6


Allegati disponibili


  • 63_cs_2018.07.03_emp_sicurezza.doc
    56320 Kb


  • 9788825043006-sicurezza.jpg
    77304 Kb


  • mauro_cereghini.jpg
    1568803 Kb


  • michele_nardelli_in_primo_piano.jpg
    548833 Kb


  • sicurezza_abstract.pdf
    100955 Kb


  • invito_digitale_sicurezza_12.07.2018_a_bolzano.pdf
    1030887 Kb


  • invito_digitale_sicurezza_13.07.2018_trento.pdf
    74715 Kb


  • com_stampa_sicurezza_bolzano_12_luglio.docx
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