
Messaggero dei Ragazzi | ComunicatoStampa
Il leone alato e altre storie nel «Messaggero dei Ragazzi» di aprile
E ancora: l’inchiesta su giovani e fede, l’intervista con i lettori al portiere Filippo Pizzolato e quella all’artista Marco Martalar, il cantautore Alfa, il film per affrontare le paure
Come mai un leone, e per giunta alato, in copertina? È la domanda con cui inizia l’editoriale di aprile del «Messaggero dei Ragazzi»: l’opera di Marco Martalar, immortalata nella prima pagina e realizzata con il legno degli alberi caduti durante la tempesta Vaia di qualche anno fa, ricorda il leone di san Marco, patrono di Venezia, dove i frati conventuali del nord Italia hanno il convento e la Basilica dei Frari, un tesoro da scoprire, scrigno di bellezza e spiritualità. È qui infatti che è andata Laura Pisanello per conoscerne la storia e raccontarla nella rubrica Focus intitolata questo mese “Venezia, Basilica dei Frari”. Tante vite e tanti capolavori si intrecciano con l’affascinante storia della Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari nel capoluogo veneziano, una delle più belle chiese francescane al mondo.
Un’altra vicenda di fede e storia, ma anche di ragione, torto e ripensamento, è quella raccontata nella rubrica Incredibile “Dove sta la ragione?” del direttore del MeRa. A volte pensiamo di saperla lunga, ma la realtà può essere davvero sorprendente, come testimonia la vicenda di Bonillo (o Bononillo) e della sua mula. L’uomo, un eretico che non condivideva la fede cattolica, cambiò radicalmente la sua vita, dopo aver incontrato l’allora frate Antonio.
Le fa eco l’inchiesta “Stanno perdendo la fede?” di Davide Penello che si occupa della fede dei giovani, per capire insieme a loro se si stanno allontanando dalla religione o se la vivono in modo diverso. Perché, se da una parte i cambiamenti sociali chiedono nuovi linguaggi per raccontare la fede, dall’altra i contenuti rimangono sempre gli stessi. Come di consueto ampio spazio alla voce degli adolescenti con le loro testimonianze.
Insieme con la redazione, alcuni ragazzi del progetto del MeRa #AccadeSoloSeCiCredi, coordinati da Laura Pisanello, hanno intervistato il portiere di calcio Filippo Pizzolato, che ha indossato la maglia n. 1 per il Sassuolo, il Montebelluna, il Cittadella e il Mestre. Al mensile ha raccontato come il ruolo del portiere sia essenziale, ma poco conta senza la squadra, e come con impegno, volontà e passione si possono realizzare i propri sogni.
All’arte nelle sue varie forme sono dedicati anche “L’artista della tempesta”, l’intervista di Antonio Gregolin a Marco Martalar, famoso per le sue sculture con i legni ritorti dalla tempesta Vaia (come il leone alato scelto per la copertina di aprile), e “Mirò, la gioia del colore” di Mattia Tridello, in occasione dell’omonima mostra a Catania sul genio del surrealismo Juan Mirò (a cura di Achille Bonito Oliva, Palazzo della cultura, fino al 7 luglio), con il consueto spazio per la creatività ispirata in questo numero al genio spagnolo del colore.
Francesca Binfarè in “Sogna Alfa sogna”, per la rubrica di musica, presenta Andrea De Filippi, in arte Alfa, cantautore genovese classe 2000. Con più di 425mila iscritti al suo canale YouTube e oltre un milione e mezzo di follower su TikTok, detentore di dischi di platino e d’oro, il giovane musicista a differenza di altri artisti suoi coetanei, evita parole di odio e di rabbia, e canta di speranza e voglia di vivere.
Infine, si occupa di paure e di come affrontarle lo spazio dedicato al cinema con la recensione di Lorenzo Ciofani del film “Orion e il Buio”, prodotto dalla DreamWorks e sceneggiato da Charlie Kaufman, una storia che parla al pubblico dei più piccoli senza dimenticare gli adulti.
Il sommario sul sito del «Messaggero dei Ragazzi» dal 1° aprile e in allegato.

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Dai conflitti alla pace nel «Messaggero dei Ragazzi» di novembre
Il fumetto su Madre Teresa di Calcutta di Danilo Grossi, il dossier su come risolvere i conflitti nel mondo e in casa, don Tonino Bello e la nonviolenza attiva, l’inchiesta sull’amicizia nell’era social, l’8° centenario della Regola francescana
La copertina di novembre del «Messaggero dei Ragazzi» è dedicata al fumetto “La madre degli ultimi” su santa Madre Teresa di Calcutta. «Una donna davvero speciale - la definisce il direttore della rivista nell’editoriale - perché nella sua vita è stata vicina agli ultimi della società, i più poveri tra i poveri, proprio come hanno fatto san Francesco e sant’Antonio. Abbiamo tanto bisogno di ascoltare esperienze come la sua, per vincere l’indifferenza e la distanza che tante volte si crea nei confronti di chi ci sta accanto, magari solo perché è diverso o in difficoltà». Il fumetto è disegnato e sceneggiato dal veneziano Danilo Grossi, disegnatore dalla matita veloce e briosa, dallo stile che spazia abilmente tra personaggi di tutti i generi e per tutti i lettori. Noto all’estero più che in patria, le sue storie sono state tradotte con grande successo in Francia, America, Messico e Perù, passando da soggetti per bambini (Bugs Bunny e Topo Gigio) a quelli per ragazzi (Uomo Ragno e Capitan America), fino a racconti di guerra e fantascienza, horror e storie di grandi personaggi (il giovane Da Vinci e, appunto, Madre Teresa di Calcutta).
Alla luce degli ultimi drammatici eventi internazionali, con la guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas, da evidenziare il tema dei conflitti affrontato da Fabio Cruccu nel dossier “Conflitti, come uscirne?”. Ci possono essere tensioni in classe, violenze nella società e guerre nel mondo: i meccanismi da scardinare sono sempre analoghi e la via per arrivare alla pace passa attraverso la mediazione. La gestione di un conflitto è però anche un’opportunità per crescere e confrontarsi. Il servizio riporta anche dati sulle guerre in corso nel mondo: 170 in tutto, che coinvolgono, secondo le stime, 250mila bambini soldato. Secondo gli ultimi dati dell'UNICEF, il fenomeno riguarda principalmente Afghanistan, Angola, Burundi, Colombia, Costa d'Avorio, Liberia, Repubblica Democratica del Congo, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Sri Lanka e Uganda.
Nell’autoritratto della rubrica Incredibile del direttore del MeRa è “Don Tonino Bello” (1935-93), uno dei grandi testimoni della nonviolenza attiva del nostro tempo, a raccontare la sua storia ai lettori. Un vescovo (di Molfetta) che ha messo in pratica, come diceva lui, la vera Chiesa: «la Chiesa con il grembiule» pronta a servire gli ultimi. Un appello ancora attualissimo alla pace, quello di don Tonino, che trent’anni fa, nel 1992, organizzò una marcia della pace a Sarajevo, nel cuore della guerra nell’ex Jugoslavia: «dobbiamo incamminarci sul sentiero in salita della pace, che chiede perdono, solidarietà, non solo il silenzio delle armi, ma la comunione, la verità, la salvaguardia del creato. Amare la pace significa dire le cose come stanno, anche quando le parole rovinano la digestione dei potenti».
I social hanno sconvolto il modo di vivere l’amicizia e non solo. Possiamo chiamare amicizia quella che si realizza lungo la linea di una fibra ottica? Siamo sicuri che i social non abbiano cambiato uno dei sentimenti più forti che conosciamo? A chiederlo a un gruppo di studenti di 15 e 16 anni è stato Davide Penello nell’inchiesta “Che amici sono?”. Dalle risposte dei giovanissimi emerge che quando si parla di amicizia e sentimenti ci siano molti modi di “connettersi emotivamente”. Con dati interessanti dell’Osservatorio sulle Tendenze Giovanili sulla qualità delle relazioni amicali oggi. Su questo tema anche il Test di Giulia Baiocchi “Ma quanti amici digitali hai?”.
La rubrica Cose nostre di fra Massimiliano Patassini, infine, parla di “Regole, valori e tesori” nell’8° centenario dell’approvazione da parte di papa Onorio III, nel novembre 1223, della Regola dei frati minori scritta da san Francesco. Certe volte ci stanchiamo di rispettare le regole, da quelle della scuola a quelle in casa, fino a quelle sociali, ma queste ci stanno strette solo se non ne capiamo veramente la motivazione e il conseguente beneficio che le sottende. È questo il vero “tesoro” che nasconde ogni regola.
Il sommario in allegato e sul sito del «Messaggero dei Ragazzi» dal 1° di novembre.

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A.A.A. Cercasi ragazzi per la difesa del Creato nel «Messaggero dei Ragazzi» di ottobre
In canoa per scoprire i burci sul Sile, il film Nina dei lupi e il mondo devastato dalla tecnologia, l’inchiesta sul rapporto con Dio e la fede degli adolescenti, l’intervista dei lettori alla streamer Kafkanya impegnata contro il cyber bullismo
Ritrae un san Francesco che parla con gli animali - disegnato dal delicato tratto di Valentina Salmaso - la copertina di ottobre del «Messaggero dei Ragazzi». L’editoriale del direttore descrive il santo come «un uomo che ha avuto uno sguardo buono e bello su tutta la Creazione. Come non ricordare il suo “Cantico delle creature”? Un canto di lode a Dio per le bellezze del mondo, composto da Francesco quando era cieco, eppure il suo sguardo era illuminato da una profonda relazione con il Signore, che amava con tutto il cuore […]. Francesco era talmente innamorato di Dio che non poteva che parlar bene di tutte le sue creature! E ai nostri giorni? Be’, spesso la natura è offesa e maltrattata, e siamo piuttosto preoccupati: i cambiamenti climatici, i disastri ambientali…».
C’è, però, chi si dà da fare, a partire dai più giovani. Al loro impegno è dedicato il dossier “A.A.A. Cercasi ragazzi per l’ambiente” di Fabio Cruccu. Il tempo stringe per limitare il riscaldamento globale, cosa possono fare i ragazzi (e cosa possono fare gli adulti) per proteggere l’ambiente? L’attenzione per il clima è cresciuta negli ultimi cinquant’anni e le nuove generazioni sono più sensibili e informate sui rischi che corrono: scendono in piazza per far sentire la loro voce, creano mobilitazione sui social e agiscono insieme per chiedere ai leader globali di contenere l’innalzamento delle temperature.
Sempre di ecologia vissuta parla la rubrica Natura intitolata questo mese “I burci del Sile” e scritta da Laura Pisanello. Serena, Denise e Gloria, tre ragazze di 12 e 13 anni, quest’estate hanno vissuto un’esperienza emozionante, percorrendo su una canoa le placide acque del fiume Sile nei pressi di Casier, in provincia di Treviso. Lo hanno fatto come impresa di squadriglia degli scout di Gardigiano (Venezia).
Mentre la rubrica Cinema ci parla del film “Nina dei lupi”, nella recensione di Lorenzo Ciofani. È la storia di un’eroina dalla parte del Creato dell’omonimo film proiettato al Festival di Venezia e ora nelle sale cinematografiche, diretto da Antonio Pisu e tratto dal romanzo di Alessandro Bertante. In un mondo dove le tempeste solari hanno reso inutilizzabili ogni apparecchiatura elettronica, c’è solo un posto in cui gli umani riescono a sopravvivere: è il paesino nascosto tra le montagne in cui vive Nina, una comunità che continua a vivere in armonia con la natura, facendo a meno della tecnologia e usufruendo dei frutti della terra.
L’inchiesta “Credo, non credo, forse…” di Davide Penello analizza come vivono oggi i ragazzi la propria fede, il rapporto con Dio. Come di consueto l’autore si è confrontato su questo tema con i suoi alunni. Le crisi e gli abbandoni, tipici di quest’età, vanno affrontati come opportunità per riscoprire che Dio non è un’idea o un regola da seguire senza discussioni, ma una relazione che apre alla bellezza, alla verità e alla gioia.
Infine, l’intervista “Il buon gioco secondo Kafkanya” è realizzata con l'apporto di alcuni lettori del MeRa, coordinati da Laura Pisanello. Sono moltissimi i ragazzi che sognano di lavorare nel mondo dei social e dei videogiochi. Kafkanya, al secolo Virginia Gambatesa, streamer pugliese notissima anche per il suo impegno contro il cyberbullismo, risponde alle loro domande, da come si realizza un videogioco all’Intelligenza Artificiale, fino alla violenza contro le donne nei video game.
Il sommario sul sito del «Messaggero dei Ragazzi».

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“Piacere, Antonio!” Il Santo si racconta nel «Messaggero dei Ragazzi» di giugno
Il focus sulla GMG di Lisbona insieme ai frati, l’intervista al pompiere Marzio Salvi vincitore del Premio Bontà di Sant’Antonio 2023, l’inchiesta sui tatuaggi tra gli adolescenti, il dossier sull’anoressia
A giugno, mese antoniano per eccellenza, è sant’Antonio in persona a presentarsi ai giovanissimi lettori del «Messaggero dei Ragazzi». Nella rubrica Incredibile, sant’Antonio racconta la sua autobiografia, dalla sua nascita a Lisbona col nome di Fernando Martins de Bulhões nel 1195 alla sua morte il 13 giugno 1231 alle porte di Padova, e il suo affetto per la rivista dedicata agli adolescenti che lo scorso anno ha festeggiato un secolo di storia. Copertina e rubrica sono state entrambe illustrate da Valentina Salmaso, con la delicatezza che la contraddistingueva.
Lisbona ritorna anche nella sezione Focus: i frati del Centro francescano Giovani della Basilica del Santo accompagneranno un nutrito gruppo di ragazzi e ragazze italiani alla GMG, la Giornata Mondiale della Gioventù, dal 1° al 6 agosto nella capitale portoghese. Fra Fabio, Giambo e fra Nico in “Alla GMG con i frati” raccontano al MeRa la storia di questo appuntamento nato nel 1983 dall’intuizione dell’allora papa Giovanni Paolo II, dapprima come appuntamento italiano ma in poco tempo divenuto internazionale, e come si stanno preparando, o meglio “mettendo in cammino”, insieme ai giovani.
Al Premio della Bontà 2023, indetto dall’Arciconfraternita di Sant’Antonio a Padova, è dedicato lo speciale di questo mese intitolato “Da grande farò il pompiere” di Laura Pisanello. Il 10 giugno, infatti, verrà assegnato il riconoscimento al Vigile del Fuoco Marzio Salvi di Cesena, che sul MeRa racconta il suo appassionante lavoro e di come ha salvato delle vite, anche fuori servizio. Una dedizione, la sua, che gli è valsa il premio. Alla cerimonia verranno premiati inoltre i ragazzi che hanno partecipato al 48° Concorso nazionale della Bontà sant’Antonio di Padova, che aveva come tema «La gentilezza conquista il mondo e sorprende il prossimo». Come ogni anno sono state coinvolte le scuole primarie e secondarie di I e II grado. Per questa edizione, sono arrivati 728 elaborati da 42 scuole e 25 province, divisi tra componimenti in prosa o poesia, disegni e video multimediali. Estratti delle opere premiate saranno pubblicate sul «Messaggero dei Ragazzi» di settembre.
Parla di tatuaggi, invece, l’inchiesta “Sulla mia pelle” di Davide Penello, che come ogni mese ha chiesto agli adolescenti cosa ne pensano e se condividono, o meno, il raccontare qualcosa di sé con un tattoo che rimarrà indelebile. I numeri ci dicono che il 13% degli italiani ha un tatuaggio, che sono le donne a tatuarsi di più, che sono tatuati il 7,7% dei minorenni tra i 12 e i 17 anni (prima dei 18 anni serve il consenso dei genitori). Il testo propone anche alcuni libri per approfondire il fenomeno nel periodo dell’adolescenza. “Tatuaggi sì o no?” è invece il tema del test di Giulia Baiocchi, mentre un personaggio tatuato fa capolino nel fumetto della serie La banda intitolato “Il cugino campione”, sceneggiato da Rudy Salvagnini, disegnato da Francesco Frosi con colore di Stefania Miola.
Sempre Giulia Baiocchi firma l'interessante dossier “Anoressia, quando la mente ti mente”. L’anoressia fa parte di quei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) che porta, soprattutto gli adolescenti, a vedere il proprio aspetto fisico inadeguato. Piano piano prende il sopravvento l’idea di essere troppo grassi e si cerca, a discapito della salute, di mantenere o di raggiungere un peso non idoneo al proprio fisico. Resta fondamentale attivarsi subito per aiutare chi si trova in difficoltà.
Il sommario sul sito del «Messaggero dei Ragazzi».

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Consegnato oggi al «Messaggero dei Ragazzi» il Premio Nazionale “Città di Chiavari” come miglior rivista per adolescenti nella categoria 12-15 anni
A ritirare l’ambito riconoscimento il direttore responsabile del mensile padre Massimiliano Patassini. Un premio che corona i 100 anni di storia della rivista pubblicata dai frati della Basilica del Santo a Padova dal 1922
Si è svolta stamani, nell’Auditorium della cittadina ligure, la consegna della 14° edizione del Premio Nazionale “Città di Chiavari” per il miglior giornalino per ragazzi, che ha visto assegnare al Messaggero dei Ragazzi, il mensile pubblicato dalla Messaggero di sant’Antonio Editrice, il primo premio assoluto come miglior rivista giornalistica per adolescenti nella categoria 12-15 anni. Un riconoscimento che chiude in bellezza l’anno del centenario del MeRa, come viene affettuosamente chiamata dai suoi lettori la rivista antoniana pubblicata dai frati della Basilica di Sant’Antonio di Padova fin dal 1922, inizialmente col nome di Sant'Antonio e i fanciulli, poi dal 1963 con il titolo Messaggero dei Ragazzi.
A ritirare il premio c’era il direttore responsabile padre Massimiliano Patassini, che ha espresso la sua gratitudine per questo riconoscimento, «che va anzitutto a coloro che hanno lavorato per produrre il Messaggero dei Ragazzi nei suoi cento anni di storia: tanti frati (anche santi frati, come Placido Cortese, che oggi è venerabile) e laici, che hanno collaborato insieme nella creazione di articoli e grafica per tenere questa rivista al passo con i tempi. Oggi la carta stampata è in difficoltà, ma è importante mantenere uno spazio di questo tipo per i ragazzi: il digitale va molto in fretta e non dà il tempo per riflettere, possibilità che invece è data dalla carta! Per non dire, poi, che una delle parti più belle del MeRa, ovvero i fumetti, è fatta per essere letta sulla carta, e non su altri dispositivi». Il direttore ha inoltre ricordato le iniziative digitali messe in campo negli ultimi anni, come la presenza del MeRa su Facebook, Instagram e WhatsApp. «Un esperimento, quest’ultimo, iniziato nel 2020 come calendario d’Avvento social #AccadeSoloSeCiCredi, continuato con proposte per la Quaresima e il campo estivo, e divenuto poi anche uno strumento di contatto con i nostri lettori, attraverso il quale organizziamo insieme a loro le interviste a vari personaggi, come la scrittrice Cristina Bellemo, Martina Santandrea delle “farfalle” della ginnastica ritmica, il fumettista Francesco Frosi. In questo modo siamo perfino “entrati” in un monastero a parlare con le giovani clarisse e in un convento per intervistare dei postulanti! E in questo modo cerchiamo di dare la possibilità agli adolescenti di fare esperienze importanti per la propria crescita».
Il prof. Angelo Nobile, presidente dell'Associazione Ligure Letteratura Giovanile e ideatore del premio, nel presentare il Messaggero dei Ragazzi, ha segnalato che i giornalini di qualità per lettori adolescenti sono ormai in numero esiguo, poiché purtroppo vari periodici sono cessati, come Mondo Erre e Dimensioni nuove, storici giornalini editi dai Salesiani. Non hanno retto al calo degli abbonamenti e all'aumento dei costi. E ha lodato i pochi che, come il Messaggero dei Ragazzi, continuano le pubblicazioni in contingenze non facili, mantenendosi fedeli all’originaria vocazione formativa e informativa, senza trascurare la dimensione del sano divertimento. «Sono giornalini – ha detto – che hanno come obiettivo ultimo la formazione integrale della persona, anche nella sua dimensione spirituale e religiosa. Tra essi, il Messaggero dei Ragazzi si ripromette di additare sicuri orientamenti comportamentali e valoriali, e al tempo stesso di acuire spirito critico e autonomia di giudizio, nel mentre risponde ai gusti, interessi, curiosità, bisogni formativi dei giovani lettori. I giornalini per l’adolescenza premiati sono tutti molto curati, anche sotto l’aspetto grafico, ma la giuria, dopo attenta valutazione, ha ritenuto di assegnare il primo premio assoluto al Messaggero dei Ragazzi».
La prof.ssa Dorena Caroli, presidente della giuria del Premio Nazionale “Città di Chiavari”, ha quindi esposto le ragioni che hanno indotto la commissione valutatrice ad assegnare al Messaggero dei Ragazzi l’importante riconoscimento. «Esprimiamo un particolare apprezzamento nel premiare il Messaggero dei Ragazzi, rivista mensile per ragazzi del Messaggero di Sant’Antonio Editrice, che si distingue per la proposta culturale ricca e stimolante, con uno stile grafico assai vario – ha spiegato Caroli –. L’introduzione di fra Simplicio anticipa i temi trattati che si articolano in una serie di rubriche: il dossier, curiosando, l’inchiesta, l’intervista, il cinema, il fumetto e i giochi. I temi trattati nelle letture si caratterizzano per un’apertura particolare nei confronti degli interessi degli adolescenti e delle adolescenti che spaziano dallo sport al cinema alla musica alle novità editoriali, al fumetto e ai giochi. Il progetto pedagogico, intriso di valori della fede cristiana e di educazione civile e interculturale, si rispecchia anche nelle attività descritte negli articoli che affrontano tanti temi ed esperienze “senza frontiere” culturali nelle quali i giovani lettori possono identificarsi. Lo stile delle letture è scorrevole, divertente ed efficace per una fascia di età di giovani lettori che necessita di tanti stimoli per formarsi come cittadini per la società democratica e multiculturale che li sta aspettando. La ricchezza del contenuto educativo, informativo e ricreativo, è accompagnata da una grafica efficace (illustrazioni e fotografie) che fra l’altro caratterizza anche il sito della rivista: questo è parte integrante della sua offerta culturale, che ne fa “un prodotto multimediale” di alto livello che comunica con i suoi lettori sia in modo tradizionale che con il web nella tradizione dei migliori e più longevi giornalini italiani dell’Ottocento e del Novecento che intrattenevano corrispondenze con i giovani lettori».
Non è la prima volta nella storia del Premio Nazionale “Città di Chiavari” che il Messaggero dei Ragazzi viene selezionato. Nel corso degli anni ha ricevuto per tre volte, nel 2010, 2013 e 2016, il premio per la miglior “Posta dei lettori”. Sempre nel 2016 anche il premio per i migliori fumetti e una menzione speciale per le puntuali “inchieste”. Il premio per la qualità dei servizi fotografici gli fu assegnato nel 2010, insieme al premio per la ricchezza delle rubriche di informazione-divulgazione, e nel 2013 con la contestuale segnalazione per le inchieste/dossier su problemi degli adolescenti. Nel 2007 il MeRa vinse il premio per il miglior giornalino per ragazzi ex aequo con Mondo Erre. Infine, la casa editrice Messaggero di Sant’Antonio vinse nel 2006 con la rivista Ciao Amici, edita dal 1996 al 2008, il premio per il miglior giornalino per ragazzi per la fascia d’età 7-11 anni.
Nato nel 2005 da un’idea del prof. Angelo Nobile, attualmente docente di Letteratura per l’infanzia all'Università degli Studi di Parma, e promosso dall’Associazione Ligure Letteratura Giovanile in collaborazione con il Comune di Chiavari, il Premio Nazionale “Città di Chiavari” è l’unico in Italia rivolto alla stampa periodica per ragazzi, erede dei gloriosi Corriere dei Piccoli, Il Vittorioso, Il pioniere, e altri. Con due sezioni in base alla fascia d’età, lo scopo del premio è di promuovere, sostenere e valorizzare i giornali per bambini e giovanissimi di qualità, quali mezzi e occasioni di sano divertimento e di proficuo utilizzo ricreativo del tempo libero, e al tempo stesso strumenti di crescita culturale, linguistica, umana e civile per i giovani lettori, nonché preziose risorse didattiche da utilizzare all’interno della scuola.
Alla cerimonia di premiazione erano presenti, oltre alle autorità comunali, provinciali, regionali, scolastiche e religiose, anche le scolaresche delle scuole primarie e secondarie di Chiavari con i loro insegnanti e alcuni rappresentanti dei genitori, bibliotecari, docenti universitari, studiosi nazionali di letteratura giovanile.
Dida foto Giuria Premio Città di Chiavari - da sinistra a destra, nell'ordine: Leonardo Adone, Dorena Caroli, Angelo Nobile, Tiziana Mascia, Rosa Piazza
Allegati disponibili
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"Ercole, agente intergalattico", il nuovo fumetto del «Messaggero dei Ragazzi» di luglio
Campi estivi, il vademecum per viverli al meglio; il racconto in esclusiva per il MeRa di Maria Segato “Il passo più in là”; l’intervista dei lettori alla “farfalla” Martina Santandrea; il fumetto Yasmina
È un numero decisamente estivo e pieno di spunti per passare le vacanze quello di luglio del «Messaggero dei Ragazzi».
La copertina è dedicata al nuovo fumetto “Ercole, agente intergalattico” sceneggiato dal francese Vincent Zabus e disegno dell’italiano Antonello Dalena. La serie, che il MeRa riproporrà da questo mese in esclusiva a puntate per il mercato italiano con traduzione di Luisa Varotto, è della casa editrice d’Oltralpe Le Lombard. È la storia di due apprendisti agenti intergalattici poco dotati, che incontrano un’umana che mangia cubetti di ghiaccio. Il risultato è una simpaticissima serie fantasy per ragazzi, che evoca in modo sottile temi molto contemporanei: il rifiuto, la fiducia in se stessi, il lutto, il progresso scientifico, il rapporto con l'autorità ma anche la felicità in una società iperconnessa. Nelle tavole vivaci e ipnotiche del talentuoso Antonello Dalena i personaggi sono al crocevia tra manga e animazione. I colori di Cecilia Guimento portano calore alla linea perfetta dell'italiano.
Nella sua rubrica mensile Incredibile, intitolata questo mese “Un’estate preziosa”, il direttore del MeRa parla dell’esperienza del campo estivo, palestra per fare nuove esperienze in compagnia dei propri coetanei, per divertirsi ma anche per condividere. Un bel cammino da percorrere e che, come tutti i cammini, ha le sue tappe. La prima quella di decidere di partire.
“Il passo più in là” è il racconto in esclusiva per il MeRa di Maria Segato illustrato da Michela Zalunardo. È la storia di due adolescenti, Stefano e Andrea, e del loro rapporto con la paura di rischiare e il desiderio di farlo. L’autrice, laureata in lettere a Firenze e poi a Milano, ha frequentato un dottorato di ricerca all’università di Padova, attualmente insegna in un liceo linguistico e scientifico, e ha scritto un romanzo ispirato alla sue esperienza di insegnante, Come fiori nel gelo notturno.
Torna anche questo mese l’intervista dei nostri giovani apprendisti giornalisti a un’ospite d’eccezione: Martina Santandrea, una delle Farfalle della squadra Nazionale di ginnastica ritmica. L’atleta del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica, tra il trionfo a Pamplona, un esame universitario e l'oro alla World Cup di Pesaro, ha risposto alle domande dei lettori del MeRa in “Il volo delle farfalle” di Laura Pisanello.
Mattia Tridello nell’articolo “In viaggio con Donatello” accompagna i ragazzi a conoscere il genio dell’artista fiorentino che ha lavorato anche nella Basilica di Sant’Antonio di Padova. A lui e ad altri artisti del Rinascimento, fino al 31 luglio è dedicata la mostra “Donatello, il Rinascimento” ospitata a Palazzo Strozzi e al Museo del Bargello a Firenze. Come di consueto, ai lettori viene spiegato anche come realizzare con carta, colori e una scatola da scarpe un teatrino come lo “stiacciato di Donatello”.
Tornando ai fumetti, riprende a luglio anche “Yasmina”, che nella puntata “Un orto per l’umanità”, con la sua bizzarra simpatia ci vuol ricordare che non c’è un pianeta B... abbiamo solo questa Terra e dobbiamo prendercene cura!
Il sommario in allegato e sul sito del «Messaggero dei Ragazzi» dal 1° di luglio.

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Pace, come coltivarla e come ritrovarla nel «Messaggero dei Ragazzi» di maggio
La parola alle “mamme simbolo”, quando l’opera lirica è per i ragazzi e con i ragazzi, la Generazione Z a ritmo di Rap a Palermo. E domenica 15 maggio in Basilica di S. Antonio a Padova la “Festa del centenario” del MeRa
È dedicata alla “festa del centenario” del MeRa la copertina del mese di maggio illustrata dal fumettista Luca Salvagno. L’appuntamento è per domenica 15 maggio dalle 14.30 alle 17.00 in Basilica di Sant’Antonio a Padova. Per partecipare è necessario registrarsi sul sito www.meraweb.it.
Il nuovo numero parla di pace, di come coltivarla, di come ritrovarla. L’editoriale Incredibile intitolato “Occhio per occhio… rende tutto il mondo cieco” di fra Simplicio racconta come l’intera storia dell’umanità sia stata ed è purtroppo segnata da molti conflitti, tra persone, popoli e nazioni, tanto che sembra che l’uomo non sappia farne a meno. Ma molti nei secoli sono stati i tentativi di ristabilire percorsi di giustizia e pace, dalla “Legge del taglione” a Gesù, da san Francesco d’Assisi a Gandhi.
Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, moltissime persone sono scese in piazza per chiedere la pace. Anche nelle scuole, sia primarie che secondarie, sono partite tantissime iniziative, con momenti di confronto e scambio sia durante le lezioni che al di fuori. Non bastano però le parole. In “Darsi una mano” fra Massimiliano Patassini racconta come scoprire la nostra comune umanità oltre le differenze.
L’inchiesta di Davide Penello “Soli, ma nel cuore del mondo”, partendo dall’esperienza di silenzio e solitudine di san Francesco, analizza con il contributo di preadolescenti come la solitudine non sia isolamento, anzi. È imparare a stare dentro le dinamiche del nostro mondo interiore e di tutto ciò che ci circonda. Come faceva, appunto, il Santo di Assisi, che dalla solitudine attingeva la forza per sentirsi parte della vita.
Nella rubrica Curiosando Maria Giulia Baiocchi dà “La parola alle mamme”, almeno di quelle che, in qualche modo, hanno fatto la storia. Da Cornelia Gracco a Marie Curie; da Maria Montessori, “madre” di un metodo di insegnamento rivoluzionario e ancora valido, a Rosa Parks, la “Mother of the Civil Rights Movement” nel 1955 negli USA; da Genoeffa Cocconi, madre dei fratelli partigiani Cervi assassinati nel 1943, a Maria Maddalena Bergamas, che nel 1921 in rappresentanza di tutte le madri italiane che avevano perso un figlio durante la Prima guerra mondiale scelse la bara del Milite Ignoto, che ancora oggi all’Altare delle Patria a Roma rappresenta il dolore di tutte le madri i cui figli sono morti in guerra.
Musica protagonista in “Acquaprofonda” di Laura Pisanello, che ha intervistato gli studenti della 5° A dell’ICS Como Lago, della Scuola primaria Francesco Baracca, che hanno assistito al debutto al Teatro sociale di Como dell’opera lirica Acquaprofonda, appunto, scritta e musicata appositamente per ragazzi e rappresentata con il loro contributo.
E ancora musica in “Così si cresce a Palermo” di Stefania Di Pietro. Il Rap è senza ombra di dubbio il linguaggio della Generazione Z e un gruppo di ragazzi della periferia di Palermo ha assunto le vesti da rapper, trasformando i propri pensieri in un brano musicale con videoclip per raccontare la vita di quartiere e i propri sogni nel cassetto.
Il sommario del mese sul sito del Meraweb.it - https://www.meraweb.it/messaggero-dei-ragazzi-maggio-2022/

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Una storia di Natale forte e delicata nel «Messaggero dei Ragazzi» di dicembre
Il racconto inedito della scrittrice per ragazzi Gigliola Alvisi, l’intervista in conference call dei lettori del MeRa alle suore di clausura, l’inchiesta sul senso della nascita di Gesù oggi, un presepe sorprendente del Quattrocento
Un racconto di Natale diverso, toccante, coraggioso quello che si legge nel «Messaggero dei Ragazzi» di dicembre. La scrittrice per ragazzi Gigliola Alvisi, pluripremiata e tradotta all’estero, firma in esclusiva per il mensile francescano il racconto inedito “Natività” con illustrazioni di Alessia Bogdanich, autrice anche della copertina. Una storia forte e al tempo stesso delicata, dove passato e presente si intrecciano, dove gli spunti di attualità interrogano e commuovono. Una ragazzina col pancione e un uomo maturo, la fuga dalla guerra, un campo profughi, le doglie, un presepe di donne silenziose…
Nella rubrica Incredibile fra Simplicio racconta le “Sorprese nel presepio”. A partire dall’affresco Adorazione dei Magi di Lorenzo Monaco del 1420, custodito nella Galleria degli Uffizi, si sofferma sulle emozioni e sugli atteggiamenti dei personaggi del dipinto, tra tutte la meraviglia. Quella dei co-protagonisti in visita alla capanna, dai popolani ai nobili, quella di chi guarda il quadro, che nasconde un particolare originale: dei tre magi, infatti, una è una donna. Un inedito che apre a riflessioni.
Ragazzi protagonisti nell’inchiesta di Davide Penello “Nasce ancora Gesù?”. La domanda a bruciapelo di uno studente di 14 anni ha “dato il la” a un laboratorio in cui tutta la classe, guidata dall’insegnante di religione, si è interrogata sul senso del Natale, e oltre: la presenza di Dio nelle nostre vite, la preghiera, la ricerca di un Dio “concreto”, lo scetticismo.
Con il dossier “La vita bella” di Laura Pisanello il MeRa con alcuni dei suoi lettori è “entrato” nel monastero di clausura di San Francesco delle clarisse di Montagnana, nel Padovano, per conoscere suor Myriam e suor Sara. Un’intervista originale quella che i dieci adolescenti hanno fatto alle religiose utilizzando la videoconferenza. Ne è nato un dialogo spontaneo e profondo, dove i ragazzi e le ragazze hanno chiesto alle due giovani suore le motivazioni della loro vocazione, la loro vita precedente e di oggi, il senso della preghiera e del silenzio. E questa modalità di intervista collettiva, sotto la supervisione della redazione, verrà riproposta anche ad altri personaggi nei prossimi numeri.
Il fumetto a episodi “La Banda”, sceneggiato da Rudy Salvagnini e questo mese disegnato da Isacco Saccoman, racconta di come il gruppo di ragazzini che frequenta l’oratorio di don Armando ha deciso di festeggiare il Natale. Bocciata la classica festicciola con canti tradizionali, panettoni e torroni, la scelta è ricaduta sul fare qualcosa per gli altri: donando a coloro che hanno bisogno, ai meno fortunati.
A tema natalizio anche alcune rubriche del numero, come quella di manualità che insegna a costruire decorazioni alternative (Artifaccio), cucina (MeraChef), passatempi (Giochi).
L’indice completo del nuovo numero su Meraweb.it

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“Preadolescenti e fede: che fare?”, il 29 novembre alle 21.00 un webinar sui social del Messaggero
L’iniziativa di Edizioni Messaggero Padova e «Messaggero dei Ragazzi» analizzerà le modalità di comunicare la fede ai giovanissimi dai 9 ai 14 anni. Lo spunto dal nuovo libro "Testimoni del Natale" (ed. EMP) di don Giorgio Ronzoni e Alessandro Chiarini
Quanto sappiamo davvero del Natale e di tutte quelle figure che animano i nostri tradizionali presepi? E come possiamo comunicare ai giovanissimi tra i 9 e i 14 anni la fede e le nostre principali festività, a partire dalla nascita di Gesù? A rispondere a queste domande ci proverà il webinar “Preadolescenti e fede: che fare?” che sarà trasmesso lunedì 29 novembre alle ore 21.00 sui canali social del Messaggero (pagine Facebook Edizioni Messaggero Padova e Messaggero dei Ragazzi, canale YouTube Messaggero di sant’Antonio). A condurlo sarà padre Fabio Scarsato, direttore editoriale del Messaggero, in dialogo con don Giorgio Ronzoni, presbitero padovano e parroco di Santa Sofia in Padova, che insegna catechetica e teologia pastorale alla Facoltà teologica del Triveneto. L’evento è rivolto in particolare a quanti si occupano per lavoro o volontariato di giovanissimi e fede, in particolare catechisti, insegnanti di religione, animatori, oltre naturalmente ai genitori.
L’idea di realizzare il webinar è nata dall’ultimo libro di Ronzoni, apprezzatissimo autore di libri per ragazzi: Testimoni del Natale. Un pastore e un magio raccontano, rivolto per l’appunto ad adolescenti, ma anche a genitori, parroci, catechisti, animatori. A partire dal racconto di un pastore e di un magio, che duemila anni fa furono testimoni della nascita di Gesù, il libro aiuta ad entrare nel vero significato di questa festa, spiegandone anche i simboli principali (il presepe, la stella, l’albero….) e le loro contraddizioni storiografiche: Gesù non è nato il 25 dicembre dell’anno 0 e la stella di Betlemme non era una cometa!
Il webinar cercherà quindi di rispondere con fondatezza storica ad alcune domande classiche sul Natale: quando è nato Gesù? C’erano davvero l’asino e il bue? I Magi erano re ed erano tre? Quando è nato il presepio? L’albero di Natale non è cristiano? E soprattutto cercherà di offrire a catechisti, insegnanti ed educatori le coordinate per comunicare il mistero della festa cristiana più amata da bambini e giovanissimi.
Animerà l’incontro il giovane illustratore Alessandro Chiarini, autore dei disegni contenuti nel volume.
Per partecipare al webinar “Preadolescenti e fede: che fare?” basta collegarsi alle 21.00 del 29 novembre ai seguenti canali social:
- pagina Facebook Edizioni Messaggero Padova - @edizionimessaggeropadova
- pagina Facebook Mera - @meraweb
- canale YouTube Messaggero di sant’Antonio

Messaggero dei Ragazzi | ComunicatoStampa
La notizia della Resurrezione a messaggi whatsapp sul «Messaggero dei Ragazzi» di aprile
Nell’inchiesta del mese i giovanissimi raccontano come darebbero oggi la notizia della Pasqua di Gesù. E ancora la moda, il trucco e il parrucco dagli Etruschi ai nostri giorni, e molte attività da fare in casa
La Pasqua è il tema di copertina del MeRa di aprile e dell'inchiesta “Ma che bella notizia”. Davide Penello ha chiesto ai ragazzi di oggi come darebbero, a duemila anni di distanza dal racconto del Vangelo di Giovanni (Gv 20, 1-10), il messaggio della Risurrezione di Gesù. Se Maria Maddalena, all’alba di quella domenica, trovando il sepolcro di Gesù vuoto corse a dirlo a Pietro e Giovanni, i quali, increduli, corsero a loro volta a verificare l’accaduto, cosa succederebbe ai nostri giorni, nell’Anno Domini 2020, in cui Maria Maddalena avrebbe naturalmente con sé il cellulare? La notizia, sulle ali veloci dei messaggi digitali, farebbe il giro del mondo in pochissimi secondi! Ma questa notizia di un Dio che ha stravolto l’ordine naturale della storia risorgendo da morti ha ancora il potere di suscitare emozioni? Se lo smartphone permette di ridurre le distanze, può anche avvicinare a un mondo reale fatto di sguardi, di lacrime e di corse a perdifiato per raccontare questa bella notizia? Un gruppo di ragazzi e ragazze di 14 anni hanno risposto al MeRa in modo sincero e mai banale.
Se per il proverbio “l’abito non fa il monaco”, è vero anche che pure i vestiti vogliono la loro parte. Abiti e scarpe possono dirci qualcosa. In particolare gli abiti da lavoro possono raccontarci sempre molto di ieri o di oggi. Il dossier “I vestiti parlano di noi” di Laura Pisanello prende spunto dalla mostra sui vestiti da lavoro alla Fondazione Mast di Bologna “Uniform. Into the work / out the work” per farci viaggiare nel tempo e nei diversi mestieri, che in qualche caso hanno anche ispirato la moda.
“Rasna vanitosi”, il focus del mese a firma di Massimiliano Patassini e illustrazioni di Isacco Saccoman, ci porta tra gli Etruschi a scoprire il tema della cosmesi dei nostri antenati. Anche gli Etruschi, una delle civiltà più interessanti e misteriose che sono cresciute in Italia, si facevano belli, come dimostrano i reperti pervenuti fino a noi. La prima sorpresa è che tra di loro si chiamavano “Rasna”, una parola di origine incerta che potrebbe significare rasoio o rasatura. Di sicuro gli Etruschi ci tenevano al loro aspetto, in particolare le donne. Solo vanità o cura del proprio corpo, visto che la parola “cosmesi” deriva da “cosmo”, e il cosmo è ciò che si contrappone al caos, al disordine?
Giulia Baiocchi si occupa invece di capelli in “Ma cosa ti passa per la testa?” su usi, mode, tendenze, nella storia e ai nostri giorni, in tema di capelli. Tra tutte, le trecce che erano usate in particolare dalle donne (ma anche gli uomini non le disdegnavano) di tutte le civiltà: egizia, assira, cretese, etrusca. Se nell’antica Roma erano le vestali a intrecciarsi i capelli, le trecce resistono sino ai nostri giorni, anche per merito di alcuni personaggi, come Greta Thunberg, idolo della Green & Braids Revolution, o di cantanti come Selena Gomez o Ariana Grande.
Non mancano nel mensile antoniano per i giovanissimi una serie di rubriche con spunti per attività pratiche, giochi, quiz, enigmistica, ricette e fumetti, da leggere e fare in casa.
Su Meraweb.it l’indice completo della rivista.