Giugno Antoniano 2024 | ComunicatoStampa

Il 12 giugno “Transito di sant’Antonio” all’Arcella, da quasi 8 secoli indica l’apertura cittadina della Festa del Santo

Il concerto delle campane di tutta la città, in collaborazione con le parrocchie e la Diocesi di Padova, segna l’inizio ufficiale della Solennità del 13 giugno

10 Giugno 2024| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

Dalle 19.00 nel sagrato della Basilica del Santo maestri infioratori al lavoro per realizzare il tappeto floreale antoniano


La sacra rappresentazione del “Transito di sant’Antonio” del 12 giugno all’Arcella, quartiere a nord di Padova, è da quasi otto secoli la festa di tutti i padovani. Nel 1276 infatti il Comune di Padova stabilì per statuto che l’inizio della festa in onore del Santo dovesse avvenire dopo l’ora nona del giorno della vigilia, cioè il 12 giugno. Anche quest’anno, si seguirà l’antica tradizione e mercoledì 12 giugno dalle 20.45 si celebrerà l’ultimo viaggio da Camposampiero a Padova di frate Antonio, che sentendosi prossimo alla morte chiese di essere portato nell’amato convento padovano di Maria Mater Domini, primo nucleo di quella che divenne poi la basilica antoniana.

Quest’anno, causa lavori in corso in piazza Azzurri d’Italia, il punto di partenza è stato spostato nei pressi della Chiesa di San Carlo, il percorso della processione rimane invece invariato. Sacerdoti, religiosi e religiose, associazioni e figuranti in costume, accompagnati dalle istituzioni cittadine e di alcuni comuni che furono attraversati, quasi 800 anni fa, dal carro trainato da buoi con il francescano morente, sfileranno in parata lungo le vie del quartiere, ricordando l’arrivo e la morte di Antonio all’Arcella, come narrato dall’Assidua, la prima biografia scritta pochi anni dopo la morte del francescano, verosimilmente da un testimone oculare, probabilmente fra Luca Belludi, suo fedele confratello.

Non mancherà il suggestivo e commovente omaggio spontaneo che le migliaia di devoti presenti rendono all’immagine del Santo appena spirato: un momento di pietà popolare carico di segni e gesti di sentita umanità. Anche questa è una parte della rievocazione storica, forse la più corale e toccante. Sono infatti i devoti a “rappresentare” la folla accorsa all’Arcella quella sera del 1231 spinta dal grido dei fanciulli: «È morto il Padre Santo, è morto sant’Antonio!».

La rievocazione storico-spirituale in costume culminerà con l’arrivo del carro al Santuario dell’Arcella e con il tradizionale concerto delle campane di tutta la città alle 21.30, in collaborazione con le parrocchie cittadine e la Diocesi di Padova. Il festoso concerto delle campane del Santuario arcellano annuncia alla città e al mondo la nascita al Cielo di Antonio, evocando la leggenda delle campane di Lisbona, la città natale del Santo, che avrebbero suonato spontaneamente proprio nel momento in cui egli spirava a Padova.

[in allegato i libretti per seguire la sacra rappresentazione del Transito di Sant'Antonio, uno per i momenti processionali esterni e uno per la celebrazione all'interno del Santuario antoniano dell'Arcella]

Sempre il 12 giugno, dalle 19.00 circa, anche il sagrato della Basilica di Sant’Antonio inizierà a prepararsi alla Solennità del 13 Giugno. Torneranno infatti nella Città del Santo, per il terzo anno consecutivo, i maestri infioratori di Fucecchio (FI), che lavorando dalla sera e per tutta la notte realizzeranno una tradizionale “infiorata” dedicata a sant’Antonio. Quest’anno il tema del tappeto floreale sarà ispirato alla pace, uno dei temi principali del Giugno Antoniano 2024, e si potrà ammirare a Padova dall’alba del 13 giugno. Adulti e bambini potranno partecipare all’allestimento in prima persona collaborando con gli infioratori, che spiegheranno loro come comporre il disegno di petali e semi, secondo il bozzetto di quest’anno, che raffigura una strada con la bandiera arcobaleno della pace, che porta alla basilica padovana, sullo sfondo, e in primo piano il sant’Antonio con Gesù bambino in braccio e un giglio bianco nell’altra mano.

L’infiorata, un’usanza molto diffusa in alcuni centri storici d’Italia, consiste nella realizzazione meticolosa di tappeti floreali colorati con petali di fiori finemente tagliati, foglie e talvolta semi, progettati ad hoc e pronti a essere disfatti al passaggio della processione. Una manifestazione tra le più note tra i fedeli e i turisti che visitano il nostro Paese, è cultura viva che si rinnova ogni anno da secoli, l’emblema di quell’Italia fatta di antiche tradizioni popolari che si tramandano di generazione in generazione. La sua origine è legata all’architetto fiorentino Benedetto Drei, attivo nella Roma barocca. Per quanto riguarda Fucecchio, l’infiorata rimanda alla Festa del Corpus Domini del 1694. Da allora il gruppo infioratori della cittadina toscana (che fa parte della Pro Loco di Fucecchio Aps) è stato protagonista di molti eventi di rilievo, da Roma ad Assisi, da Montenero a Pistoia.

INFO sul TRANSITO – Santuario Antoniano dell’Arcella, tel. 049.605517; Basilica del Santo, tel. 049.8225652, infobasilica@santantonio.org. In caso di maltempo o di meteo inaffidabile la celebrazione avverrà in forma ridotta all’interno del Santuario.

DRAPPI ANTONIANI – La cittadinanza è invitata a esporre lungo il percorso del Transito e della solenne processione del 13 giugno i drappi antoniani. I drappi sono acquistabili martedì 11 e mercoledì 12 giugno, nei seguenti orari 10.00-12.00 e 16.00-18.00, nella Scoletta del Santo, sede dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio (tel. 049-8755235, segreteria@arciconfraternitadelsanto.com).

 

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Il Giugno Antoniano 2024 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica di S. Antonio, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, Museo Antoniano, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione culturale Palio Arcella.

La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Camera di Commercio di Padova, Confindustria Veneto Est.

Il Giugno Antoniano 2024 ha inoltre il patrocinio del Comune di Camposampiero (PD) e del Progetto Antonio 800 della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova.

La media partnership è in collaborazione con «Messaggero di sant’Antonio», «Messaggero dei Ragazzi», Telepace e Rete Veneta del Gruppo Medianordest.

A tutte queste realtà va il vivo ringraziamento di quanti organizzano la manifestazione.

 

 

Contatti per i giornalisti

GIUGNO ANTONIANO Ufficio stampa Messaggero di sant’Antonio, Alessandra Sgarbossa Mob. 380-2038621 - ufficiostampa@santantonio.orghttps://areastampa.messaggerosantantonio.it/

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Giugno Antoniano 2022 | ComunicatoStampa

Giugno Antoniano 2022, dopo 59 anni la rievocazione storica del “Transito di frate Antonio” in versione extra da Camposampiero a Padova. Appuntamento domenica 12 giugno dall’alba al tramonto

Cinque comuni attraversati, altrettante Pro Loco coinvolte insieme al Comune di Camposampiero, ai Santuari Antoniani e a diverse associazioni culturali

7 Giugno 2022| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Arrivato nella Città del Santo il corteo si unirà all’antica sacra rappresentazione del “Transito di sant’Antonio” promossa dalla Parrocchia di Sant’Antonio di Arcella. Alle ore 21.30 il concerto della campane della città di Padova, in collaborazione con le parrocchie cittadine e la Diocesi di Padova, darà il via ufficiale alla Solennità di Sant’Antonio del 13 giugno.

Sabato 11 giugno a Camposampiero l’annullo filatelico del “Transito di frate Antonio” e cena-spettacolo inaugurale


Domenica 12 giugno dalle ore 5.45 partirà dal Santuario della Visione di Camposampiero la rievocazione storica del “Transito di frate Antonio” che raggiungerà Padova a fine giornata, coinvolgendo cinque comuni: Camposampiero, Borgoricco, Campodarsego, Cadoneghe e, ovviamente, Padova. Quest’evento, tra sacra rappresentazione e rievocazione in costume, ripercorre chilometro per chilometro la strada che nel 1231 fece Antonio, che dalla metà di maggio si trovava nel convento di Camposampiero. Sentendosi prossimo alla morte, il 12 giugno, il grande predicatore chiese ai confratelli di essere portato nella Chiesa di Santa Maria Mater Domine a Padova, allora prima nucleo di quella che diventerà successivamente la Basilica del Santo.

È dal 1963 che la rievocazione secondo questo percorso non si svolge: in quell’anno Ermanno Olmi, regista attento ai valori cristiani, realizzò il docufilm "700 anni" su sant'Antonio di Padova, primo documentario realizzato per la Rai da Olmi sulla devozione antoniana, prodotto dalla milanese XXII Dicembre. Le precedenti edizioni del “Transito” in versione integrale si tennero nel 1931 e nel 1946.

«Il soggiorno di Antonio e la secolare presenza dei Santuari Antoniani sono divenuti nel tempo memoria indissolubile e identità condivisa che informa di sé e caratterizza in modo peculiare la storia di Camposampiero», è scritto nello Statuto Comunale della cittadina dell’Alta Padovana, definita “Luogo antoniano”. Un’identità condivisa con tutto il territorio Camposampierese, dove la devozione al Santo è fortemente e omogeneamente diffusa da secoli, come attestano le varie sagre; il sentire popolare; l’offerta dell’olio e l’accensione della lampada votiva da parte di un sindaco proveniente ogni anno da un comune diverso in occasione della sacra concelebrazione del 13 giugno; la popolarità del Cammino di Sant’Antonio che attraversa da nord a sud il territorio.

È in questo contesto che si inserisce il progetto “Il Transito di frate Antonio” elaborato dalla Pro Loco di Camposampiero in collaborazione con le Pro Loco di Borgoricco, Campodarsego, Cadoneghe e Padova, con alcune associazioni culturali di rievocazione storica e con il supporto delle istituzioni del territorio, tra cui il Comune di Camposampiero, e dei Santuari Antoniani di Camposampiero.

Tale rievocazione storica vedrà la partecipazione di figuranti, devoti, mezzi e animali che, insieme al Santo sul carro trainato da buoi, ripercorreranno per tappe le strade del graticolato romano, su cui affacciano vari oratori, ospizi medioevali, pievi e antiche chiesette campestri.

Una volta giunto a Padova, in quartiere Arcella, il corteo proveniente da Camposampiero si unirà a quello della tradizionale sacra rappresentazione del “Transito di sant’Antonio”, promosso dalla Parrocchia di S. Antonio d’Arcella in collaborazione con le associazioni culturali Amici dell’Arcella e Palio Arcella. Le scene seguono con fedeltà il testo dell’Assidua, la prima biografia scritta pochi anni dopo la morte del francescano, verosimilmente da un testimone oculare, probabilmente fra Luca Belludi, fedele confratello di Antonio.

Quelle lungo le vie del quartiere padovano, narrano l’incontro con i borghigiani, il saluto dei bambini, l’incontro con frate Vinotto, l’arrivo al Monastero della Cella e la costernazione delle “Povere Dame” (le Clarisse). L’ultima scena, con le ultime ore di vita e l’agonia prima delle fatidiche parole «Video Dominum meum» («Vedo il mio Signore»), con le quali il Santo concluse la sua vita terrena, avviene invece all’interno del Santuario, di fronte alla “Cella del Transito”, il venerato sacello che da secoli ci tramanda il luogo della morte del Santo.

Alle ore 21.30 circa, inizierà il tradizionale concerto delle campane di tutta la città, in collaborazione con le parrocchie cittadine e la Diocesi di Padova, che darà il via ufficiale alla Solennità di Sant’Antonio del 13 giugno. Una festa non solo per tutti i devoti del Santo ma in particolare per quelli padovani, visto che gli Statuti del Comune di Padova stabilirono fin dal 1276 che l’inizio della festa in onore del “loro” Santo dovesse avvenire dopo l’ora nona del giorno della vigilia, cioè il 12 giugno.

Nella cittadina di Camposampiero la grande festa del “Transito di frate Antonio” del 12 giugno sarà preceduta sabato 11 giugno da un pomeriggio dedicato alla rievocazione storica che culminerà con una cena con spettacoli. Dalle ore 16.30 a Villa Campello devoti e appassionati di filatelia potranno chiedere l’Annullo postale dedicato al Transito di frate Antonio. Alle ore 20.00 inizierà la Cena propiziatoria con spettacolo di fuoco e figuranti. Per partecipare alla cena è obbligatoria le prenotazione entro l’8 giugno: tel. 049 9301264, attivo lunedì, mercoledì e sabato ore 9.00-12.00; o info@prolococamposampiero.com.

 

                                                     

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Per info stampa sull’evento “Il violino di Tartini”
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DIETRO LE QUINTE DEL GIUGNO ANTONIANO 2022

Il Giugno Antoniano 2022 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica di S. Antonio, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione culturale Palio Arcella e Rievocazione storica del “Transito di frate Antonio”.

La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Camera di Commercio di Padova, Assindustria Venetocentro.

Il Giugno Antoniano 2022 ha inoltre il patrocinio della Regione del Veneto, del Comune di Camposampiero (PD) e del Progetto Antonio 20-22 della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova.

La media partnership è in collaborazione con «Messaggero di sant’Antonio», «Messaggero dei Ragazzi», Telepace e Rete Veneta del Gruppo Medianordest.

A tutte queste realtà va il vivo ringraziamento di quanti promuovono la manifestazione.

 

 


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Giugno Antoniano 2020 | ComunicatoStampa

Un “Transito di sant’Antonio” in forma ridotta domani alle 20.00 all’Arcella

La sacra rappresentazione degli ultimi attimi di vita del Santo terrà conto delle misure anticovid. Con il concerto delle campane di tutta la città, in collaborazione con le parrocchie e la Diocesi di Padova, inizia la Solennità del 13 Giugno

11 Giugno 2020| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Quello di domani, venerdì 12 giugno, nell’Anno del Signore 2020, sarà un “Transito di sant’Antonio” che si ricorderà, insieme a pochi altri, nella storia della sacra rappresentazione degli ultimi attimi di vita del Santo, L’evento, tra celebrazione religiosa e rievocazione storica, avverrà infatti soltanto all’interno del santuario antoniano dell’Arcella (non partendo dal piazzale Azzurri d’Italia e lungo le strade del quartiere padovano, come di consueto) e sarà in forma ridotta, come in caso di maltempo, anche se in questa occasione, a fare il guastafeste della “festa dei padovani a sant’Antonio”, è stato il Covid19. Nei 25 anni di vita del Transito nella veste attuale, questa evenienza si è verificata un paio di volte causa pioggia.

Modifiche al percorso si verificarono anche con la precedente versione della sacra rappresentazione, ma per motivi diversi: nel 1931 il “Transito” non ebbe luogo a causa dei contrasti tra Santa Sede e regime fascista, mentre nel 1963, in occasione del 7° centenario del ritrovamento della lingua incorrotta del Santo e della “Traslazione delle spoglie” dalla chiesetta di Santa Maria Mater Domini al primo nucleo dell’attuale Basilica del Santo, benché sotto la pioggia, venne realizzato per la prima volta l’intero percorso del transito da Camposampiero all’Arcella. A documentare la manifestazione, allora, venne chiamato dalla Rai il regista Ermanno Olmi (“700 anni”, questo il titolo del cortometraggio del grande regista, è visibile su Youtube (https://youtu.be/WjESdYFs8pE). Mentre 50 anni dopo, nel 2013, per i 750° della lingua e della “Traslazione delle spoglie”, il “Transito” si svolse in una versione più solenne e lunga, dall’Arcella alla Basilica del Santo.

Domani, venerdì 12 giugno alle ore 20.00 (attenzione: a differenza da quanto comunicato in precedenza, l’orario è stato anticipato di 30 minuti!), la rievocazione dell’ultimo viaggio da Camposampiero a Padova di frate Antonio, che sentendosi prossimo alla morte chiese di essere portato nell’amato convento padovano di Maria Mater Domini (primo nucleo della futura basilica antoniana), inizierà davanti al santuario dell’Arcella, con la statua del sant’Antonio morente deposta sul carro senza buoi. I figuranti in costume alzeranno a spalla la scultura e la porteranno all’altare. All’interno, le scene della sacra rappresentazione che si svolgono tradizionalmente in strada saranno anch’esse in forma ridotta. A non cambiare sarà invece l’ultima scena, quella con le fatidiche parole «Video Dominum meum» («Vedo il mio Signore»), con le quali il Santo concluse la sua vita terrena, che avviene sempre all’interno del Santuario, di fronte alla “Cella del Transito”, il venerato sacello che da secoli ci tramanda il luogo della morte del Santo. Non mancherà il festoso concerto delle campane che dal Santuario arcellano si estenderà ai campanili di tutta la città, in collaborazione con la Diocesi di Padova e le parrocchie cittadine, annunciando alla città e al mondo la nascita al Cielo di Antonio, secondo la leggenda delle campane di Lisbona, la città natale del Santo, che avrebbero suonato spontaneamente proprio nel momento in cui egli spirava a Padova.

Si fa presente che i posti all’interno del santuario sono ridotti per le misure sanitarie anti-covid; un servizio d’ordine gestirà l’ingresso ai devoti nei limiti di posti ammessi.
La celebrazione del “Transito di sant’Antonio” potrà comunque essere seguita anche da casa in diretta televisiva su Rete Veneta (canale 18 DT in Veneto e canale 92 DT in Friuli Venezia Giulia), in streaming web sul sito dell’emittente (http://www.reteveneta.it/Live.aspx), da dove si può scaricare anche la App della tv per la visione su device mobili, oltre che sui canali web e social dei frati del Santo.

 

INFO - Santuario Antoniano dell’Arcella, tel. 049.605517; Basilica del Santo, tel. 049.8225652, infobasilica@santantonio.org.


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Giugno Antoniano 2019 | ComunicatoStampa

Giugno Antoniano 2019, tutti gli appuntamenti culturali da venerdì 14 giugno a venerdì 21 giugno

Prorogate le iscrizioni alla cena medievale di beneficenza Incontro di sapori di sabato 15. Venerdì 14 il concerto Musica per li superni chiostri al Santo, dopo 300 anni prima esecuzione moderna assoluta aperta al pubblico di una messa di Zuccari

12 Giugno 2019| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio

Venerdì 14 giugno alle 20.45 in Basilica del Santo il concerto “Musica per li superni chiostri” su musica di Francesco Maria Zuccari, un grande maestro francescano ritrovato. Si tratta della prima esecuzione moderna assoluta aperta al pubblico della Messa in Do minore a cinque voci, per soli, coro e orchestra di Zuccari eseguita in Basilica tre secoli fa, diretta a quel tempo da padre Vallotti e Giuseppe Tartini. L’esecuzione è affidata all’Orchestra Barocca di Cremona, ensemble con strumenti originali, e al coro Il Concento di Genova diretto dal maestro Luca Franco Ferrari. Cantano i soprano Federica Salvi e Sofia Pezzi, il contralto Camilla Biraga, il tenore Roberto Dellepiane e il basso Michele Perrella. Maestro concertatore Giovanni Battista Columbro, specialista di musica barocca italiana e Commendatore della Repubblica per meriti culturali. Recente la registrazione discografica (2018) dell’intera Messa per l’etichetta Urania Records. La trascrizione e la pubblicazione a stampa della partitura, a cura dello stesso maestro, è reperibile nel Corpus Musicum Franciscanum custodito al Santo.

Dal 15 giugno al 6 luglio la Biblioteca Antoniana sarà la prestigiosa sede di due esposizioni contigue: “700 Veneziano”, a cura di Fabrizio Magani, e “Coronelli e il suo tempo”, a cura di padre Alberto Fanton e Alessandro Borgato. Quest’ultima di argomento geografico e ambito cartografico, in collaborazione con la Veneranda Arca di S. Antonio, esporrà importanti atlanti a stampa del XVII e XVIII secolo della collezione della Biblioteca. Sarà possibile ammirare due eccezionali globi, uno celeste e l’altro terrestre, del padre Vincenzo Coronelli, frate francescano, cosmografo ufficiale della Serenissima e fondatore dell’Accademia degli Argonauti, la prima società di geografia al mondo. Di Coronelli verrà inoltre esposto un vasto corpus di opere tra le quali l’Atlante Veneto, L’Isolario, il Corso geografico e il Teatro delle città e dei porti dell’Europa, contenenti carte terrestri e celesti, mappe geografiche, piante di città e grandiose vedute del mondo, tra cui alcune vedute di Padova e della Basilica del Santo. La mostra “700 veneziano”, promossa da Graziano Gallo e Veneranda Arca di S. Antonio con la curatela di Fabrizio Magani, proporrà invece una sequenza di 30 dipinti da collezioni private di maestri veneti dell'ultimo secolo di vita della Serenissima Repubblica, che confermano l'originalità e la varietà di un grande momento dell'arte veneta ed europea. In mostra opere di Giuseppe Zais, Giambattista Piazzetta, Gaspare e Antonio Diziani, Rosalba Carriera, Jacopo Amigoni, Luca Carlevarijs, Francesco Zugno, Francesco Battaglioli, Michele Marieschi, Lorenzo Tiepolo, Maestro del Ridotto, Marco e Sebastiano Ricci, Francesco Guardi, Pietro Longhi, Francesco Zuccarelli, Giambattista Cimaroli, Francesco Fontebasso, Francesco Capella, Antonio Arrigoni, Giuseppe Bernardino Bison, Gian Domenico Tiepolo, Giambattista Pittoni, oltre che di Giovanni Antonio Pellegrini, autore anche degli affreschi del Salone della Biblioteca. Ingresso gratuito a gruppi di non più di 15 persone alla volta. Orari: da lunedì a venerdì ore 10-12.30 e 15-18.30; sabato ore 10-12.30.

Sabato 15 giugno alle 11.00 visita guidata all’Oratorio antoniano di Santa Maria dei Colombini in via dei Papafava a Padova con l’Arciconfraternita del Santo, non serve la prenotazione. L’oratorio resterà aperto anche dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.00 con ingresso gratuito. L’oratorio è un luogo carico di suggestione, dalla storia antica e custode di due importanti reliquie antoniane delle origini. Fu fatto edificare da frate Antonio nel 1227, al tempo della sua prima venuta a Padova, come luogo per gli incontri di preghiera di un gruppo di penitenti da lui convertiti e istruiti.

Ci sono ancora posti liberi per la cena medievale “Incontro di sapori: viaggio culinario fra storie, giocoleria, musiche e danze” di sabato 15 giugno alle 20.00, nel Cortile di Palazzo Moroni. Sarà “un viaggio nel tempo” che porterà i commensali nel Medioevo dei cibi, della cucina, dello stare a tavola e dell’intrattenimento. La serata è a cura dell’Associazione Palio Arcella, che devolverà parte dell’incasso in beneficenza al Progetto Caritas Antoniana 2019. Ingresso a pagamento (euro 30,00 a persona) e prenotazione obbligatoria al 338 4624145 e al 347 4806316.

Domenica 16 giugno alle 11.00 tradizionale visita storico-devozionale alla scoperta della Scoletta del Santo, prestigiosa sede dell’Arciconfraternita di sant'Antonio di Padova a far data dal 1427 (non serve la prenotazione). L’edificio che affaccia sul sagrato della Basilica contiene pregevoli opere d’arte fatte realizzare dalla Arciconfraternita nel corso dei secoli per educare i propri membri alla vita cristiana attraverso gli insegnamenti e le esperienze di vita e di apostolato di sant'Antonio. Il cuore della visita è costituito dalla Sala Priorale, con il suo meraviglioso ciclo di dipinti rinascimentali tra i quali spiccano, accanto a quelli di Girolamo Tessari, Bartolomeo Montagna, Jacopo da Verona, Domenico Campagnola, Antonio Buttafuoco, i tre realizzati da Tiziano Vecellio nel 1511.

Lunedì 17 giugno alle 20.45 in Sala dello Studio Teologico del Santo incontro interreligioso “Maria, un ponte tra Cristianesimo e Islam”. A dialogare due autorevoli voci della teologia, il cristiano padre Fabio Ciardi e la musulmana Shahrzad Houshmamd. La figura di Maria accomuna le due religioni: se è fondamentale per il Mistero cristiano, è altrettanto significativa per il Corano, dove il suo nome è molto citato. Ciardi è professore ordinario all’Istituto di Teologia della vita consacrata “Claretianum” di Roma e direttore del Centro di studi dei Missionari Oblati di Maria Immacolata; Houshmand, iraniana, è docente di studi islamici alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. L’incontro è promosso dalla Milizia dell’Immacolata del Santo e dal Movimento dei Focolari di Padova.

Giovedì 20 giugno alle 20.45, sempre in Basilica, si terrà il concerto mozartiano “Cosmiche armonie” promosso dalla Veneranda Arca di S. Antonio insieme all’Università di Padova, per sottolineare come anche gli enti e le istituzioni cittadine possano e debbano dialogare, in questo caso attraverso una serata di bellezza e armonia, nel segno della musica, quale altissima espressione dei concetti di accordo corale. Si esibiranno il Coro grande e l'orchestra del Concentus Musicus Patavinus, diretti rispettivamente dai maestri Antonio Bortolami e Mauro Roveri, con la partecipazione del Coro Polifonico di Piove di Sacco diretto dal maestro Raffaele Biasin. Il programma mozartiano prevede, tra l’altro, la Krönungsmesse e il Te Deum. Le due formazioni del Concentus Musicus Patavinus sono composte da studenti, personale docente e tecnico-amministrativo dell'ateneo di Padova. Attualmente composta da 30 elementi, l'orchestra si è esibita in prestigiose sale da concerto in Veneto, Trentino e Lombardia, e ha collaborato con importanti solisti e direttori orchestrali. Il Coro Grande attivo da 11 anni è aperto anche a chi non frequenta l’università.

È ancora possibile visitare la mostra “La mazza e la mezzaluna. Turchi, Tartari e Mori al Santo” al Museo Antoniano (da martedì a domenica ore 9-13.00 e 14-18.00), ingresso è a pagamento (info biglietti su www.santantonio.org) e le mostre a ingresso gratuito “Il Santo com’era. Raffigurazioni della Basilica attraverso i secoli” (Salette del Museo Antoniano, Chiostro del Beato Luca Belludi, fino al 6 luglio) e “I santi della porta accanto. Giovani testimoni della Fede” (Chiostro del Generale al Santo fino al 23 giugno).

 


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Il Giugno Antoniano 2019 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione Palio Arcella. La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo). Il Giugno Antoniano 2019 ha il patrocinio di Regione del Veneto, Nuova Provincia di Padova, Comune di Camposampiero (PD), Comune di Anguillara Veneta (PD), Dipartimento dei Beni Culturali - Università di Padova.

 

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Giugno Antoniano 2019 | ComunicatoStampa

Il 12 giugno “Transito di sant’Antonio” all’Arcella, da quasi 8 secoli indica l’apertura cittadina della Festa del Santo

L’antica sacra rappresentazione degli ultimi attimi di vita del Santo venne ripresa 90 anni fa. Con il concerto delle campane di tutta la città, in collaborazione con le parrocchie e la Diocesi di Padova, inizia ufficialmente la Solennità del 13 giugno

11 Giugno 2019| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio

Se il 13 giugno è la festa delle migliaia di pellegrini devoti a sant’Antonio, che ogni anno affollano la basilica, la rievocazione storica del “Transito di sant’Antonio” del 12 giugno all’Arcella, quartiere a nord di Padova, è da quasi otto secoli la festa di tutti i padovani. Gli Statuti del Comune di Padova stabilirono fin dal 1276 che l’inizio della festa in onore del “loro” Santo dovesse avvenire dopo l’ora nona del giorno della vigilia, cioè il 12 giugno. E anche quest’anno, dunque, la sacra rappresentazione si svolgerà, appunto come tradizione, mercoledì 12 giugno all’Arcella, con partenza alle 20.30 da Piazzale Azzurri d’Italia. La rievocazione storica in costume celebra l’ultimo viaggio da Camposampiero a Padova di frate Antonio, che sentendosi prossimo alla morte chiese di essere portato nell’amato convento padovano di Maria Mater Domini, primo nucleo di quella che divenne poi la basilica antoniana. La rievocazione culminerà con l’arrivo del carro al Santuario dell’Arcella e con il tradizionale concerto delle campane di tutta la città alle 21.30, in collaborazione con le parrocchie cittadine e la Diocesi di Padova. Il festoso concerto delle campane del Santuario arcellano annuncia alla città e al mondo la nascita al Cielo di Antonio, evocando la leggenda delle campane di Lisbona, la città natale del Santo, che avrebbero suonato spontaneamente proprio nel momento in cui egli spirava a Padova.

Oltre 150 i figuranti in costume che sfileranno in parata, 5 le scene della sacra rappresentazione, corrispondenti ad altrettante tappe lungo le vie del quartiere, in cui vengono narrati l’arrivo di frate Antonio all’Arcella sul carro trainato da buoi e la sua morte, seguendo con fedeltà le immagini ricavate dal testo dell’Assidua, la prima biografia scritta pochi anni dopo la morte del francescano, verosimilmente da un testimone oculare, probabilmente fra Luca Belludi, fedele confratello di Antonio.

Il viaggio da Camposampiero sul carro trainato da buoi, l’incontro con frate Vinotto, l’arrivo al Monastero della Cella e la costernazione delle “Povere Dame” (le Clarisse) sono le icone sulle quali è incentrata la rievocazione storica che si svolge per un tratto lungo l’antica via Aurelia Copta (attuale via Aspetti), ripercorrendo anche fisicamente gli stessi luoghi toccati da sant’Antonio in quello straordinario viaggio di quasi otto secoli fa. L’ultima scena, la sesta, con le ultime ore di vita e l’agonia prima delle fatidiche parole «Video Dominum meum» («Vedo il mio Signore»), con le quali il Santo concluse la sua vita terrena, avviene invece all’interno del Santuario, di fronte alla “Cella del Transito”, il venerato sacello che da secoli ci tramanda il luogo della morte del Santo.

Altrettanto suggestivo e commovente è l’omaggio spontaneo che le migliaia di devoti rendono all’immagine del Santo appena spirato, un momento di singolare pietà popolare carico di segni e gesti di sentita umanità. Anche questa è una parte della rievocazione storica, forse la più corale e la più toccante. È una folla che il Santuario non riesce mai a contenere completamente, proprio come avvenne in quella sera del 1231 quando l’intera Città corse all’Arcella spinta dal grido dei fanciulli: «È morto il Padre Santo, è morto sant’Antonio!».

La tradizione della rievocazione venne ripresa nel 1931, in occasione del 7° centenario della morte di sant’Antonio, quando l’allora parroco e rettore del santuario antoniano dell’Arcella, padre Ludovico Bressan, pensò di realizzare una sacra rappresentazione sulla falsariga di quelle medioevali, ricostruendo l’episodio del viaggio da Camposampiero all’Arcella con il carro trainato da buoi. Anche se quella manifestazione non ebbe luogo a causa dei contrasti tra Santa Sede e regime fascista, da allora si iniziò, in forma ridotta, la celebrazione del Transito nella sera del 12 giugno, rispettando fedelmente il dettato degli Statuti del Comune di Padova. Nel 1995, nell’8° centenario della nascita del Santo, si progettò di dare vita a una forma più ampia e solenne, così come la conosciamo oggi, con un nuovo testo a commento delle varie scene ricavato dall’Assidua, lungo l’itinerario del corteo storico. Dal 2006 la Rievocazione storica del Transito è divenuta “manifestazione cittadina” alla quale partecipano, oltre alle autorità della città di Padova, anche le rappresentanze dei comuni attraversati dalla Statale del Santo, a sottolineare il forte legame che, ancora oggi, lega il Santo al territorio padovano. Nel 1963, 7° centenario del ritrovamento della lingua incorrotta del Santo e della “Traslazione delle spoglie” dalla chiesetta di Santa Maria Mater Domini al primo nucleo dell’attuale Basilica del Santo, venne realizzato l’intero percorso del transito da Camposampiero all’Arcella. A documentarlo, allora, venne chiamato dalla Rai il regista Ermanno Olmi. “700 anni”, questo il titolo del cortometraggio del grande regista, è visibile su Youtube (https://youtu.be/WjESdYFs8pE).

 

DRAPPI ANTONIANI - Il 12 e il 13 giugno la cittadinanza è invitata a esporre lungo il percorso del Transito e della solenne processione del 13 giugno i drappi antoniani. Info: Arciconfraternita di Sant’Antonio, tel. 049-8755235, segreteria@arciconfraternitadelsanto.com.

 

INFO - Santuario Antoniano dell’Arcella, tel. 049.605517; Basilica del Santo, tel. 049.8225652, infobasilica@santantonio.org. In caso di maltempo o di meteo inaffidabile la celebrazione avverrà in forma ridotta all’interno del Santuario.

 

IL PERCORSO DEL TRANSITO ALL’ARCELLA

Prima scena in piazzale Azzurri d’Italia (partenza alle 20.30)
Si svolge idealmente a Camposampiero dove frate Antonio, colto da malore e sentendo prossima la morte, esprime il desiderio di tornare a Padova, alla chiesa di Santa Maria Mater Domini (corrispondente all’attuale Cappella della Madonna Mora in Basilica di sant’Antonio). I confratelli trovano un carro trainato da buoi per farlo distendere durante il viaggio.

Seconda scena, lungo via Aspetti all’incrocio con via Vecellio
È l’incontro con i borghigiani di Capodiponte. Il popolo vede arrivare il carro con Antonio accompagnato dai frati.

Terza scena, lungo via Aspetti all’altezza dello slargo ex Dazio
L’incontro della comitiva del Santo disteso sul carro con un gruppo di bambini (i candidi gigli) che stavano giocando ai bordi della strada.

Quarta scena, via Aspetti all’incrocio con viale Arcella
Narra l’incontro con frate Vinotto che, constate le condizione del Santo, convince i viandanti a svoltare verso il vicino Monastero della Cella.

Quinta scena in viale Arcella, angolo via dall’Arzere
Racconta l’arrivo al monastero delle Povere Dame, il monastero francescano della Cella composto dal nucleo delle Clarisse e quello del convento dei Frati Minori che officiavano la chiesetta di “S. Maria de’ Cella.

Santuario dell’Arcella
A questo punto i fedeli e figuranti che partecipano alla sacra rappresentazione entrano nel santuario per assistere al “Transito glorioso” e alla funzione liturgica con la solenne benedizione con la reliquia del Santo.

 


GIUGNO ANTONIANO. Info e programma:

www.santantonio.org
Facebook: Giugno Antoniano
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Email:
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Il Giugno Antoniano 2019 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione Palio Arcella. La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo). Il Giugno Antoniano 2019 ha il patrocinio di Regione del Veneto, Nuova Provincia di Padova, Comune di Camposampiero (PD), Comune di Anguillara Veneta (PD), Dipartimento dei Beni Culturali - Università di Padova.

 

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Giugno Antoniano 2018 | ComunicatoStampa

Rievocazione storica del “Transito di sant’Antonio”, oltre 150 figuranti in costume per l’ultimo viaggio del Santo da Camposampiero al santuario dell’Arcella

Al termine, il concerto delle campane di tutte le parrocchie cittadine dà l'inizio ufficiale alla Solennità del 13 giugno. Una sacra rappresentazione con quasi 90 anni di storia che anche Ermanno Olmi documentò nel 1963 con un cortometraggio per la Rai

9 Giugno 2018| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio

Spiritualità e devozione si fondono nella “Rievocazione storica del Transito di sant’Antonio” che si svolgerà martedì 12 giugno all’Arcella, con partenza alle 20.30 da Piazzale Azzurri d’Italia. La sacra rappresentazione in costume dell’ultimo viaggio da Camposampiero a Padova del Santo, che sentendosi prossimo alla morte chiese di essere portato nell’amato convento padovano di Maria Mater Domini, primo nucleo di quella che divenne poi la basilica antoniana, culminerà con l’arrivo del carro al Santuario dell’Arcella e con il tradizionale concerto delle campane di tutta la città alle 21.30, in collaborazione con le parrocchie cittadine e la Diocesi di Padova. Sarà il concerto delle campane a dare inizio ufficialmente alla Solennità del Santo del 13 giugno, così come stabilirono gli Statuti del Comune di Padova nel 1276.

Oltre 150 i figuranti in costume che si sfileranno in parata, 5 le scene della sacra rappresentazione, corrispondenti ad altrettante tappe lungo le vie del quartiere, in cui vengono narrati l’arrivo di frate Antonio all’Arcella sul carro trainato da buoi e la sua morte, seguendo con fedeltà le immagini ricavate dal testo dell’Assidua, la prima biografia scritta pochi anni dopo la morte del francescano, verosimilmente da un testimone oculare, probabilmente fra Luca Belludi, fedele confratello di Antonio.

Il viaggio da Camposampiero sul carro trainato da buoi, l’incontro con frate Vinotto, l’arrivo al Monastero della Cella e la costernazione delle “Povere Dame” (le Clarisse) sono le icone sulle quali è incentrata la rievocazione storica che si svolge per un tratto lungo l’antica via Aurelia Copta (attuale via Aspetti), ripercorrendo anche fisicamente gli stessi luoghi toccati da sant’Antonio in quello straordinario viaggio di quasi otto secoli fa. L’ultima scena, la sesta, con le ultime ore di vita e l’agonia prima delle fatidiche parole «Video Dominum meum» («Vedo il mio Signore»), con le quali il Santo concluse la sua vita terrena, avviene invece all’interno del Santuario, di fronte alla “Cella del Transito”, il venerato sacello che da secoli ci tramanda il luogo della morte del Santo.

Ma la stessa Rievocazione ha una sua storia, benché recente. Nacque nel 1931, in occasione del 7° Centenario del Transito di sant’Antonio, quando l’allora parroco e rettore del santuario antoniano dell’Arcella, padre Ludovico Bressan, pensò di realizzare una sacra rappresentazione sulla falsariga di quelle medioevali, ricostruendo l’episodio del viaggio da Camposampiero all’Arcella con il carro trainato da buoi. La manifestazione però non ebbe luogo a causa dei contrasti accaduti, proprio in quell’anno, tra la Santa Sede e il regime fascista. Tuttavia da allora si iniziò, in forma ridotta, la celebrazione del Transito nella sera del 12 giugno, rispettando fedelmente il dettato degli Statuti del Comune di Padova che prescrivevano che l’inizio della celebrazione della Festa di sant’Antonio avvenisse dopo l’ora nona della vigilia, aprendo la festa solenne del 13 giugno.

Nel 1995, nell’8° centenario della nascita del Santo, si progettò di dare vita a una forma più ampia e solenne. Per l’occasione venne preparato un nuovo testo a commento delle varie scene ricavato dall’Assidua, in modo da animare la sacra rappresentazione, così come la conosciamo oggi, lungo l’itinerario del corteo storico. Dal 2006 la Rievocazione storica del Transito è divenuta “manifestazione cittadina” alla quale partecipano, oltre alle autorità della città di Padova, anche le rappresentanze dei comuni attraversati dalla Statale del Santo, a sottolineare il forte legame che, ancora oggi, lega il Santo al territorio padovano.

E non mancano le curiosità. Nel 1963, 7° centenario del ritrovamento della lingua incorrotta del Santo e della “Traslazione delle spoglie” dalla chiesetta di Santa Maria Mater Domini al primo nucleo dell’attuale Basilica del Santo, venne realizzato l’intero percorso del transito da Camposampiero all’Arcella. A documentarlo, allora, venne chiamato dalla Rai il regista Ermanno Olmi, recentemente scomparso. “700 anni”, questo il titolo del cortometraggio del grande regista, è tutt’ora visibile sul canale Youtube (https://youtu.be/WjESdYFs8pE).

INFO - Santuario Antoniano dell’Arcella, tel. 049.605517; Basilica del Santo, tel. 049.8225652, infobasilica@santantonio.org. In caso di maltempo o di meteo inaffidabile la celebrazione avverrà in forma ridotta all’interno del Santuario.

DRAPPI ANTONIANI - Il 12 e il 13 giugno la cittadinanza è invitata a esporre lungo il percorso del Transito e della solenne processione del 13 giugno i drappi antoniani. Info: Arciconfraternita di Sant’Antonio, tel. 049-8755235, segreteria@arciconfraternitadelsanto.com.

 


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Il Giugno Antoniano è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Coordinamento di Pastorale cittadina della Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani.

La realizzazione della manifestazione è stata possibile grazie al contributo della Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo) e della Fondazione Antonveneta, che nel nome di Antonio valorizzano il territorio con i loro molteplici interventi e che, anche quest’anno, hanno voluto credere nel messaggio del Giugno Antoniano.

La rassegna ha ricevuto inoltre il patrocinio della Regione del Veneto, che entra così per la prima volta a far parte del parterre istituzionale del Giugno Antoniano, della Nuova Provincia di Padova, dei Comuni di Camposampiero e Anguillara Veneta, dei Dipartimenti dei Beni Culturali e di Scienze Storiche Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova.


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Giugno Antoniano 2017 | ComunicatoStampa

Rievocazione storica del “Transito di sant’Antonio”, l’ultimo viaggio terreno del Santo da Camposampiero al santuario dell’Arcella

Con il concerto delle campane di tutta la città, in collaborazione con le parrocchie cittadine e la Diocesi di Padova, inizia ufficialmente la Solennità del Santo del 13 giugno

10 Giugno 2017| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio

Spiritualità e devozione si fondono nella “Rievocazione storica del Transito di sant’Antonio” che si svolgerà lunedì 12 giugno all’Arcella, con partenza alle 20.30 da Piazzale Azzurri d’Italia. La sacra rappresentazione in costume dell’ultimo viaggio da Camposampiero a Padova del Santo, che sentendosi prossimo alla morte chiese di essere portato nell’amato convento padovano di Maria Mater Domini, primo nucleo di quella che divenne poi la basilica antoniana, culminerà con l’arrivo del carro al Santuario dell’Arcella e con il tradizionale concerto delle campane di tutta la città alle 21.30, in collaborazione con le parrocchie cittadine e la Diocesi di Padova, con cui inizia ufficialmente la Solennità del Santo del 13 giugno, così come stabilirono gli Statuti del Comune di Padova nel 1276.

Oltre 150 i figuranti in costume che si sfileranno da piazzale Azzurri d’Italia fino al Santuario dell’Arcella. Cinque le scene della sacra rappresentazione, corrispondenti ad altrettante tappe lungo le vie del quartiere, in cui vengono narrati l’arrivo di frate Antonio all’Arcella sul carro trainato da buoi e la sua morte, seguendo con fedeltà le immagini ricavate dal testo dell’Assidua, la prima biografia scritta pochi anni dopo la morte del francescano, verosimilmente da un testimone oculare.

Il viaggio da Camposampiero sul carro trainato da buoi, l’incontro con frate Vinotto, l’arrivo al Monastero della Cella e la costernazione delle “Povere Dame” (le Clarisse) sono le icone sulle quali è incentrata la rievocazione storica che si svolge per un tratto lungo l’antica via Aurelia Copta (attuale via Aspetti), ripercorrendo anche fisicamente gli stessi luoghi toccati da sant’Antonio in quello straordinario viaggio di quasi otto secoli fa. L’ultima scena, la sesta, con le ultime ore di vita e l’agonia prima delle fatidiche parole «Video Dominum meum» («Vedo il mio Signore»), con le quali il Santo concluse la sua vita terrena, avviene invece all’interno del Santuario, di fronte alla “Cella del Transito”, il venerato sacello che da secoli ci tramanda il luogo della morte del Santo.

Al termine dell’azione sacra il festoso concerto delle campane del Santuario annuncia alla città e al mondo la nascita al Cielo di Antonio, evocando la leggenda delle campane di Lisbona, la città natale del Santo, che avrebbero suonato spontaneamente proprio nel momento in cui egli spirava a Padova. Ispirandosi a questa immagine di grande significato simbolico e spirituale, anche quest’anno le campane di tutte le chiese di Padova suoneranno insieme nella sera del 12 giugno, all’ora del “Transito”, per annunciare alla città e ai moltissimi pellegrini l’inizio della festa solenne di sant’Antonio.

Altrettanto suggestivo e commovente è l’omaggio spontaneo che le migliaia di devoti da tutto il mondo rendono all’immagine del Santo appena spirato, un momento di singolare pietà popolare carico di segni e gesti di sentita umanità. Anche questa è una parte della rievocazione storica, forse la più corale e la più toccante. È una folla che il Santuario non riesce mai a contenere completamente, proprio come avvenne in quella sera quando l’intera Città corse all’Arcella spinta dal grido dei fanciulli: «È morto il Padre Santo, è morto sant’Antonio!».

La cittadinanza è invitata a esporre lungo il percorso del Transito (e della solenne processione del 13 giugno) i drappi antoniani che possono essere ritirati, con un’offerta simbolica, alla Scoletta del Santo, in piazza del Santo, fino al 13 giugno dalle ore 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.00 o all’Oratorio dei Colombini oggi, sabato 10 giugno, dalle 9.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 17.30 (info: Arciconfraternita di sant’Antonio, tel. 049-8755235, segreteria@arciconfraternitadelsanto.com).

In caso di maltempo o di meteo inaffidabile la celebrazione avverrà in forma ridotta all’interno del Santuario. Info: Santuario Antoniano dell’Arcella, tel. 049.605517; Basilica del Santo, tel. 049.8225652, infobasilica@santantonio.org.

 

IL PERCORSO DEL TRANSITO ALL’ARCELLA

Prima scena in piazzale Azzurri d’Italia (partenza alle 20.30)
Si svolge idealmente a Camposampiero dove frate Antonio, colto da malore e sentendo prossima la morte, esprime il desiderio di tornare a Padova, alla chiesa di Santa Maria Mater Domini (corrispondente all’attuale Cappella della Madonna Mora in Basilica di sant’Antonio). I confratelli trovano un carro trainato da buoi per farlo distendere durante il viaggio.

Seconda scena, lungo via Aspetti all’incrocio con via Vecellio
È l’incontro con i borghigiani di Capodiponte. Il popolo vede arrivare il carro con Antonio accompagnato dai frati.

Terza scena, lungo via Aspetti all’altezza dello slargo ex Dazio
L’incontro della comitiva del Santo disteso sul carro con un gruppo di bambini (i candidi gigli) che stavano giocando ai bordi della strada.

Quarta scena, via Aspetti all’incrocio con viale Arcella
Narra l’incontro con frate Vinotto che, constate le condizione del Santo, convince i viandanti a svoltare verso il vicino Monastero della Cella.

Quinta scena in viale Arcella, angolo via dall’Arzere
Racconta l’arrivo al monastero delle Povere Dame, il monastero francescano della Cella composto dal nucleo delle Clarisse e quello del convento dei Frati Minori che officiavano la chiesetta di “S. Maria de’ Cella.

Santuario dell’Arcella
A questo punto i fedeli e figuranti che partecipano alla sacra rappresentazione entrano nel santuario per assistere al “Transito glorioso” e alla funzione liturgica con la solenne benedizione con la reliquia del Santo.


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Il Giugno Antoniano è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Coordinamento di Pastorale cittadina della Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani. La realizzazione è stata possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo), Cassa di Risparmio del Veneto, Fondazione Antonveneta. La rassegna ha ricevuto il patrocinio di Nuova Provincia di Padova, Comuni di Camposampiero e di Anguillara Veneta, Dipartimenti dei Beni Culturali e di Scienze Storiche Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova.

 

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