Provincia Italiana S. Antonio di Padova | ConferenzaStampa

Progetto Antonio 20-22, domani da Padova la partenza dei pellegrini dello staff del progetto alla volta di Capo Milazzo

Invito per la stampa per domani, sabato 25 giugno 2022, alle ore 8.20 del mattino, sul sagrato della Basilica di Sant’Antonio di Padova

24 Giugno 2022| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio stampa Messaggero S. Antonio Editrice / Alberto Friso - Progetto Antonio 20-22

 

INVITO PER LA STAMPA
Padova, 24 giugno 2022

 

Progetto Antonio 20-22, domani da Padova la partenza dei pellegrini dello staff del progetto alla volta di Capo Milazzo

Prima della partenza dal sagrato della Basilica di Sant’Antonio di Padova, a bordo di un automezzo griffato “Antonio 20-22” che sarà di appoggio durante il cammino da Capo Milazzo a Padova, verrà svelato il porta reliquiario che accompagnerà i pellegrini per i 1.800 chilometri lungo la penisola.

La stampa è invitata al breve momento di incontro con lo staff di “Antonio 20-22” che si terrà
domani, sabato 25 giugno 2022, alle ore 8.20 del mattino
sul sagrato della Basilica di Sant’Antonio di Padova

Saranno presenti:

padre Antonio Ramina, rettore della basilica
padre Giancarlo Zamengo, direttore generale del Messaggero di sant’Antonio
padre Giovanni Milani, referente per la Peregrinatio antoniana
Alberto Friso, project event manager di “Antonio 20-22”
Jorge Leitão, il "pellegrino zero"

 

800 anni fa il giovane frate Antonio sbarcò naufrago a Capo Milazzo. Da quella spiaggia il 30 giugno ha il via lo speciale cammino a piedi-pellegrinaggio a tappe destinazione la «sua» Basilica di Padova, dove si arriverà il 9 ottobre percorrendo a piedi 1.800 chilometri lungo tutta la penisola.

La modalità del cammino da Capo Milazzo a Padova sarà a staffetta, con un piccolo gruppo di pellegrini e da quanti vorranno aggregarsi.

Contraddistingue il cammino del progetto “Antonio 20-22” innanzitutto la presenza della «reliquia nello zaino». Una reliquia ex ossibus di sant’Antonio, che viene consegnata di volta in volta alla comunità cristiana del paese ospitante fino alla ripartenza. E poi, la possibilità per chiunque di affiancarsi lungo il cammino, per condividere qualche chilometro o qualche tappa dell'impresa in occasione degli ottocentenari antoniani.

 

ANTONIO 20-22 PERCHÉ

Interrogare la figura di sant’Antonio in occasione degli ottocentenari antoniani

Il pallottoliere della storia ci offre tre significativi anniversari ottocentenari in successione che stanno caratterizzando dal punto di vista antoniano il triennio 2020-2022 e che diventano opportunità per tornare a interrogare la figura di Antonio di Padova. Anche papa Francesco ci ha incoraggiato a celebrare questi anniversari. Parliamo degli 800 anni di vocazione francescana di Antonio (1220), del suo primo arrivo in Italia, naufrago in Sicilia, del suo primo incontro con san Francesco (1221), del suo “svelamento” con la predica di Forlì (1222), quando tutti i presenti poterono per la prima volta apprezzare la sua capacità ed efficacia di evangelizzatore. La dimensione dell’annuncio, il mandato di far conoscere Gesù tra la gente rimarrà il suo tratto distintivo per il resto dei suoi giorni. Ecco il perché del Progetto “Antonio 20-22”, ed ecco il perché del tornare sulle strade percorse da Antonio 800 anni fa, nel segno dell’incontro.

 

CHE COSA, QUANDO E COME

Dal 30 giugno al 9 ottobre, lungo le strade percorse da sant’Antonio 800 anni fa

Il cammino a piedi lungo le strade percorse da sant’Antonio è la più evocativa delle iniziative curate dal Progetto “Antonio 20-22”, che è stato questo e molto altro. Si tratta di un’itineranza povera, a staffetta, con un piccolo gruppo di pellegrini cui altri, liberamente e senza necessità di alcuna iscrizione, si aggregano di giorno in giorno alla partenza, affiancandosi lungo il percorso o all'arrivo di tappa per pregare insieme alla comunità ospitante.

I camminatori portano con sé, in uno speciale zaino porta reliquiario, una reliquia ex ossibus di sant'Antonio.

 

I NUMERI

Oltre 1.800 chilometri; oltre 3 milioni di passi; 19,5 chilometri di media; 9 regioni attraversate; 42 diocesi incontrate; 92 tappe; 103 giorni di impegno (alcune domeniche, come già facevano i pellegrini medievali, la staffetta sosterà); 45.919 metri di salite, e altrettanti di discese; 12 tappe molto impegnative; 29 impegnative; 25 medie; 25 facili.

 

DA DOVE E PER DOVE

Da Capo Milazzo e poi lungo la via Popilia, fino a immettersi nel Cammino di sant’Antonio destinazione Padova

La Basilica del Santo è l’ultimo approdo di sant’Antonio, ma esiste anche un suo primo luogo di approdo in Italia, ed è in Sicilia: Capo Milazzo, in provincia di Messina, dove oggi sorge un piccolo e suggestivo santuario rupestre dedicato al Santo.

Attraversato lo Stretto, il percorso segue per quanto possibile il tracciato dell’antica via Popilia attraversando Calabria, Basilicata, Campania, Lazio (da questa regione iniziano le frecce del tracciato ufficiale “Il Cammino di sant’Antonio), Umbria, Toscana (tappa significativa eremo di La Verna), Emilia Romagna (tappa significativa eremo di Montepaolo a Forlì) e Veneto, per terminare in Basilica di Sant’Antonio a Padova il 9 ottobre.

 

IL PROGETTO “ANTONIO 20-22”

Il progetto è espressione dei Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, voluto e ideato – insieme ai collaboratori laici – da alcune delle principali realtà della famiglia antoniana: Pontificia Basilica di S. Antonio a Padova, Messaggero di sant’Antonio, Il Cammino di Sant’Antonio, Associazione Cammino di S. Antonio, Centro Francescano Giovani – Nord Italia, Peregrinatio Antoniana, Caritas Sant’Antonio. Conta inoltre sul patrocinio dell’intera famiglia francescana d’Italia (frati conventuali, cappuccini, minori, Tor; clarisse delle diverse federazioni; suore francescane; laici francescani dell’Ofs).

 

Per informazioni stampa:
ANTONIO 20-22
– Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22» –
Mob. 349 1770432 –
albertofriso@antonio2022.org

 

Programma completo e aggiornamenti: www.antonio2022.org

 


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ROVIGO – ANGUILLARA VENETA – MONSELICE 19 e 20 MARZO, IL «CAMMINO DEI PAPÀ» NEL NOME DI SANT’ANTONIO

Una due giorni a piedi caratterizzata dall’ottavo centenario antoniano e dalla Festa di San Giuseppe e di tutti i papà, tra San Martino di Venezze e Anguillara Veneta, con cammino, momenti culturali e di spiritualità aperti a tutti

7 Marzo 2022| di Progetto Antonio 20-22 - Ufficio stampa Messaggero S. Antonio

Rovigo - Monselice via Boara Pisani è una delle tappe tradizionali del «Cammino di sant’Antonio» e, tuttavia, non è meno antoniana la deviazione per San Martino di Venezze e per Anguillara Veneta, i due Comuni separati dall’Adige, ma storicamente uniti dal «passo» sul fiume. Nel 1236 il tedesco Alberto di Stade, primo descrittore della Via Romea Germanica, transitò di qui diretto a Roma; tutto lascia intendere che pochi anni prima anche frate Antonio, nei suoi spostamenti sud-nord con riferimento Padova, abbia attraversato qui il fiume.

Per camminare sui passi di sant’Antonio di qua e di là dall’Adige nell’ottavo centenario del suo arrivo in Italia, il Progetto «Antonio 20-22» e i Comuni di Anguillara Veneta e San Martino di Venezze, insieme alle rispettive parrocchie e alla Pro Loco di Anguillara Veneta, hanno organizzato una speciale due giorni a piedi tra Rovigo e Monselice.

Si parte sabato 19 marzo da Rovigo alle ore 10.00 (dal convento dei cappuccini), per raggiungere San Martino di Venezze verso le 13.00. Dopo il pranzo al sacco e la visita guidata della Chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo, dal Parco Diritti dei Bambini prenderà il via alle 14.30 il «Cammino dei papà» nel giorno di San Giuseppe, loro patrono. Oltre ai pellegrini provenienti da Rovigo, a compiere questo tratto (circa 4,5 chilometri) sono infatti particolarmente invitati i papà con i loro figli e figlie, fino alla conclusione con un momento di accoglienza e di preghiera nella Chiesa di Sant’Andrea di Anguillara Veneta. Lungo il tragitto, i partecipanti godranno delle visite guidate dell’Oratorio della Madonna del Capitello e dell’Oratorio di Sant’Antonio, annesso a Villa Arca del Santo.

Domenica 20 marzo il cammino riprende in direzione Monselice. Il programma prevede di partire alle 7.30 da Anguillara Veneta e di fermarsi come tappa intermedia alla Chiesa parrocchiale di Pozzonovo per la messa delle ore 11. Dopo il pranzo al sacco, ripartenza per Monselice dove si conta di arrivare a piedi intorno alle 15.00. Le visite guidate della Pieve di Santa Giustina (Duomo Vecchio) e del Santuario delle Sette Chiese chiuderanno l’evento.

Non è prevista preiscrizione: chiunque può partecipare liberamente a tutto o a parte del cammino a piedi o alle altre iniziative in programma. Trasporto e pasti dei partecipanti non sono a cura dell’organizzazione. Il programma dettagliato è in allegato.

L’intera iniziativa prelude al “Lungo cammino” che in occasione degli ottocentenari antoniani 2020-2022 porterà a ottobre di quest’anno a ripassare per Rovigo, San Martino di Venezze, Anguillara Veneta e Monselice diretti a Padova e provenienti dalla Sicilia, da Capo Milazzo, luogo del naufragio di sant’Antonio.

Per la due giorni vanno ringraziati quanti a titolo personale o in rappresentanza di enti e associazioni hanno permesso di predisporre l’evento, senza i quali il programma sopra indicato non sarebbe stato immaginabile.

 

Il Progetto «Antonio 20-22»

Il programma veneto si colloca nel contesto del Progetto «Antonio 20-22», di valorizzazione degli ottocentenari antoniani del triennio: 1220 la vocazione francescana di Antonio, 1221 il suo naufragio in Italia e il primo incontro con san Francesco, 1222 il suo svelarsi al mondo come grande predicatore e santo. «Antonio 20-22» è espressione dei Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, voluto e ideato – insieme ai collaboratori laici – da alcune delle principali realtà della famiglia antoniana: la Basilica del Santo, il «Messaggero di sant’Antonio», l’Associazione Cammino di sant’Antonio, il Centro Francescano Giovani – Nord Italia, la Peregrinatio Antoniana, Caritas S. Antonio Onlus.

Per informazioni sul progetto ANTONIO 20-22, programma completo e aggiornamenti: www.antonio2022.org e info@antonio2022.org

 

PER I COLLEGHI DELLA STAMPA:
referente per informazioni alla stampa – Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22»
Mob. 349 1770432 –
albertofriso@antonio2022.org


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LA STAFFETTA CHE STA ATTRAVERSANDO A PIEDI IL NORDEST CON SANT’ANTONIO NEL WEEKEND IN ARRIVO NEL PADOVANO

Partiti da Sacile l’8 novembre con la reliquia del Santo nello zaino, i pellegrini sono in procinto di attraversare il Piave per raggiungere Volpago del Montello e Asolo. Da venerdì 12/11 le mete «storiche» antoniane da Camposampiero a Padova

10 Novembre 2021| di Progetto Antonio 20-22 - Ufficio stampa Messaggero S. Antonio

A tappe serrate, macinando chilometri, con una staffetta di pellegrini sempre diversa ogni mattina, composta in gran parte sul momento grazie al passaparola: una formula innovativa che reinventa il cammino e il pellegrinaggio e che ormai si avvicina a raggiungere la sua meta naturale, ovvero la Basilica del Santo di Padova. Per gli 800 anni dalla svolta francescana del giovane frate Antonio, nel contesto del Progetto «Antonio20-22», una sua reliquia è tornata per le strade che videro il santo annunciatore della Buona Novella, caricata in uno speciale zaino e portata sulle spalle da Gemona a Sacile (5 tappe friulane, lo scorso ottobre), ed ora da Sacile fino a Padova, dove arriverà sabato 13 novembre, sempre lungo il neonato tracciato nord del «Cammino di sant’Antonio» (il tratto da Gemona del Friuli a Camposampiero).

L’iniziativa non è solo cammino: gli eventi religiosi e culturali che inframmezzano e innervano il programma sono stati tutti molto frequentati, anche oltre le più rosee aspettative, con tutti i posti disponibili esauriti nelle diverse chiese toccate: a Sacile, Vittorio Veneto, Conegliano. Ora il cammino prosegue verso la destra Piave con le tappe di Volpago del Montello (mercoledì 10) e Asolo (giovedì 11), per poi puntare sulle mete «storiche» antoniane di Camposampiero (venerdì 12), Padova Santuario dell’Arcella e Padova Basilica di Sant’Antonio (sabato 13).

 

Il programma

Nutrito il programma di eventi culturali e religiosi delle ultime 4 tappe.

  • Mercoledì 10, dopo la partenza da Conegliano, nuova meta è Volpago del Montello, dove il pomeriggio è riservato ai momenti celebrativi religiosi (preghiera antoniana ore 18, cui segue la Messa delle 18.30) e la serata (ore 20.30) alla proiezione del docufilm A.D. 1221 il primo cammino di Antonio, in Salone Foresti.
  • I pellegrini in arrivo ad Asolo giovedì 11 (ore 16.30 ca.) alla Chiesa di Sant’Anna dei frati cappuccini potranno godere dell’accoglienza curata dal Comune, dal Festival del Viaggiatore e dalla Commissione intercomunale sui Sentieri degli Ezzelini, prima dei Vespri con testimonianza antoniana delle ore 18.30.
  • Venerdì 12 giornata molto ricca, con sosta (ore 11.00 ca.) a Castello di Godego al Sacello di San Pietro, lungo il Sentiero degli Ezzelini, per proseguire poi per Camposampiero dove le clarisse e i frati conventuali dei Santuari Antoniani hanno predisposto un momento processionale di preghiera (ore 17.00), mentre il Comune insieme alla Pro Loco propongono (ore 18.30) in teatro Ferrari la proiezione del docufilm A.D. 1221 il primo cammino di Antonio, con la presenza del regista Michele Carpinetti e l’introduzione di fra Paolo Floretta, coordinatore del progetto «Antonio 20-22». Alla giornata di Camposampiero parteciperà anche un gruppo di studenti del Corso di Laurea Magistrale in Scienze per il Paesaggio dell’Università di Padova, nel contesto del seminario “Il turismo dei cammini. Tra Romea Strata e Cammino di Sant'Antonio” in convenzione con il Centro Studi Antoniani, nell’ambito dell’insegnamento di Valorizzazione turistica e promozione del paesaggio guidato dalla professoressa Chiara Rabbiosi.
  • Chiude il programma sabato 13 con il tradizionale «ultimo cammino» di sant’Antonio da Camposampiero a Padova, cammino animato da fra Nicola Zuin, responsabile della Casa di spiritualità dei Santuari Antoniani. La sosta al Santuario di Sant’Antonio all’Arcella (ore 13.30) introdurrà i camminatori all’arrivo in Basilica di Sant’Antonio (ore 15 ca.), dove i presenti potranno usufruire della visita guidata del tempio antoniano a cura di fra Nicola Galiazzo della Pastorale dell’Arte al Santo, prima della Messa conclusiva delle ore 16.00.

 

Il Progetto «Antonio 20-22»

Il programma veneto si colloca nel contesto del Progetto «Antonio 20-22», di valorizzazione degli ottocentenari antoniani del triennio: 1220 la vocazione francescana di Antonio, 1221 il suo naufragio in Italia e il primo incontro con san Francesco, 1222 il suo svelarsi al mondo come grande predicatore e santo. «Antonio 20-22» è espressione dei Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, voluto e ideato – insieme ai collaboratori laici – da alcune delle principali realtà della famiglia antoniana: la Basilica del Santo, il «Messaggero di sant’Antonio», l’Associazione Cammino di sant’Antonio, il Centro Francescano Giovani – Nord Italia, la Peregrinatio Antoniana.

«Antonio 20-22» è direttamente patrocinato dall’intera famiglia francescana che vive e prega nel nostro Paese, ovvero i frati (conventuali, minori, cappuccini e il Terzo ordine regolare, con l'Unione Conferenze dei Ministri Provinciali della Famiglia francescana d'Italia); le clarisse (Federazioni delle Clarisse in Italia); le suore francescane di vita attiva (MoReFra, il Movimento delle Religiose Francescane); i laici francescani (OFS d'Italia, Ordine francescano secolare).

Tutte queste realtà, e altre del territorio, hanno contribuito validamente all’organizzazione delle celebrazioni venete di novembre. Vanno ringraziate le parrocchie, le amministrazioni comunali, le pro loco, le associazioni, le fraternità francescane, le singole persone coinvolte, senza le quali il programma sopra indicato non sarebbe stato immaginabile.

Per informazioni sul progetto ANTONIO 20-22, programma completo e aggiornamenti: www.antonio2022.org e info@antonio2022.org

 

 

PER I COLLEGHI DELLA STAMPA:
referente per informazioni alla stampa – Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22»
Mob. 349 1770432 –
albertofriso@antonio2022.org


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A PIEDI CON SANT’ANTONIO IN VENETO, DAL 5 AL 13 NOVEMBRE UN CAMMINO DI 153 KM ED EVENTI NELL’AMBITO DEL PROGETTO «ANTONIO 20-22»

Svelato il programma delle iniziative di cammino e degli eventi culturali e religiosi del prossimo mese in ricordo degli 800 anni dall’arrivo in Italia di sant’Antonio

29 Ottobre 2021| di Progetto Antonio 20-22 - Ufficio stampa Messaggero S. Antonio

Partenza da Sacile, tappe a Sarmede, Vittorio Veneto, Conegliano, Volpago del Montello, Asolo, Castello di Godego, Camposampiero, Padova Arcella, Padova Basilica del Santo


Passo dopo passo… si torna a casa. Per sant’Antonio, portoghese, giunto rocambolescamente in Italia 800 anni fa, la nuova casa è Padova, nella Basilica che ne custodisce le spoglie mortali: qui arriverà sabato 13 novembre la staffetta di camminatori e pellegrini, dopo aver percorso in sei tappe i 153 chilometri veneti del tracciato nord del «Cammino di sant’Antonio». La staffetta è stata istituita in occasione delle celebrazioni antoniane per gli 800 anni della vocazione francescana di sant’Antonio, nell’ambito del progetto «Antonio 20-22».

Un ritorno a casa anche per la reliquia ex ossibus di sant’Antonio che “camminerà” sulle gambe dei pellegrini e verrà consegnata di volta in volta alle comunità cristiane dei paesi di tappa ospitanti, per ripartire il mattino successivo. Come ricorda fra Paolo Floretta, francescano conventuale (OfmConv), coordinatore del progetto «Antonio 20-22», «c’è libertà di accesso a tutti gli eventi del programma, ma aperta è anche la staffetta. Chi ne ha desiderio può affiancarsi lungo la strada percorrendo insieme 1, 10 o 50 chilometri: per questo rendiamo noti luoghi e orari di partenza».

Dopo alcuni eventi «preparatori» a Sacile e Sarmede, località che fanno da cerniera tra Friuli e Veneto, il via del cammino a piedi da Sacile per Vittorio Veneto avverrà lunedì 8, facendo tappa poi a Conegliano (martedì 9), Volpago del Montello (mercoledì 10), Asolo (giovedì 11) e Camposampiero (venerdì 12), con soste ed eventi pure a Castello di Godego e Padova Arcella, prima dell’arrivo sabato 13 alla Basilica del Santo di Padova. A essere attraversati sono i territori di due province (Treviso e Padova) e di tre diocesi (anche Vittorio Veneto). Il tratto Conegliano-Volpago del Montello, attraversando il Piave al Ponte della Priula, rappresenta rispetto al percorso classico una nuova deviazione accessibile alle persone con disabilità.

L’iniziativa ha già registrato una bella partecipazione nelle cinque tappe precedenti, quelle che in ottobre con la medesima formula hanno riguardato il Friuli Venezia Giulia, lungo la pedemontana con partenza da Gemona del Friuli, porta nord del «Cammino di sant’Antonio» in quanto sede della più antica chiesa mai dedicata ad Antonio, e arrivo a Sacile, da dove riprende ora il tratto veneto. 

 

Il programma

Nutrito il programma di eventi culturali e religiosi.

  • Per entrare meglio nel clima degli anniversari antoniani Sacile propone venerdì 5 alle 20.30 a Palazzo Carli la serata «Antonio non solo di Padova. Storia spiritualità e cammino», con fra Paolo Floretta (OfmConv) e Alberto Friso.
  • Domenica 7 poi la reliquia antoniana verrà portata a Sarmede (Messa delle ore 10) e in Duomo a Sacile (Messa ore 18.30).
  • Lunedì 8 a Vittorio Veneto appuntamento alle 18.00 alla Chiesa di San Francesco dei frati minori con l’Adorazione Eucaristica, i Vespri e una testimonianza antoniana.
  • Sempre alle 18.00 martedì 9 dai cappuccini a Conegliano verrà celebrata la Messa.
  • Volpago del Montello mercoledì 10 offre un programma più composito, riservando al pomeriggio i momenti celebrativi religiosi (preghiera antoniana ore 18, cui segue la Messa delle 18.30) e alla serata (ore 20.30) la proiezione del docufilm A.D. 1221 il primo cammino di Antonio, in Salone Foresti.
  • I pellegrini in arrivo ad Asolo giovedì 11 (ore 16.30 ca.) alla Chiesa di sant’Anna dei frati cappuccini potranno godere dell’accoglienza curata dal Comune locale, dal Festival del Viaggiatore e dalla Commissione intercomunale sui Sentieri degli Ezzelini, prima dei Vespri con testimonianza antoniana delle ore 18.30.
  • Venerdì 12 giornata molto ricca, con sosta (ore 11.00 ca.) a Castello di Godego al Sacello di San Pietro, lungo il Sentiero degli Ezzelini, per proseguire poi per Camposampiero dove le clarisse e i frati conventuali dei Santuari Antoniani hanno predisposto un momento processionale di preghiera (ore 17.00), mentre il Comune insieme alla Pro Loco propongono (ore 18.30) in teatro Ferrari la proiezione del docufilm A.D. 1221 il primo cammino di Antonio, presente il regista Michele Carpinetti, introdotto da fra Paolo Floretta.
  • Chiude il programma sabato 13 con il tradizionale «ultimo cammino» di sant’Antonio da Camposampiero a Padova; il cammino sarà animato da fra Nicola Zuin, responsabile della Casa di spiritualità dei Santuari Antoniani. La sosta alla Chiesa si Sant’Antonino all’Arcella (ore 13.30) introdurrà i camminatori all’arrivo in Basilica (ore 15 ca.), dove i presenti potranno usufruire della visita guidata del tempio antoniano a cura di fra Nicola Galiazzo, prima della Messa conclusiva delle ore 16.00.

 

I commenti

Riflette fra Paolo Floretta: «Si cammina per allontanarsi o avvicinarsi? Verso l’arrivo o verso un nuovo start? La foce o la sorgente? Nel nostro caso entrambe le risposte sono corrette. Sant’Antonio in questa fine 2021 simbolicamente “arriva” a Padova nell’ottocentenario della sua chiamata francescana e dell’approdo in Italia, ma non certo per fermarsi. Anche Padova è tappa di una ripartenza, perché la sua Basilica è irradiazione di bene in ogni angolo del mondo».

Fa eco sulle pagine del «Messaggero di sant’Antonio» di novembre fra Danilo Salezze: «Anche per noi frati tutte le strade portano, in un modo o nell’altro, a Padova, approdo di sant’Antonio in quella stagione del suo ministero ormai vicina all’incontro con il Signore. Lo sguardo di sant’Antonio è ancora oggi dritto e fisso su Padova: non più la città contenuta nel perimetro murario duecentesco, ma quella che ormai gli è cresciuta intorno in una sequenza di trasformazioni e di sviluppi urbanistici, sociali e culturali inaspettati e non facili da integrare».

 

Il Progetto «Antonio 20-22»

Il programma veneto si colloca nel contesto del Progetto «Antonio 20-22», di valorizzazione degli ottocentenari antoniani del triennio: 1220 la vocazione francescana di Antonio, 1221 il suo naufragio in Italia e il primo incontro con san Francesco, 1222 il suo svelarsi al mondo come grande predicatore e santo. «Antonio 20-22» è espressione dei Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, voluto e ideato – insieme ai collaboratori laici – da alcune delle principali realtà della famiglia antoniana: la Basilica del Santo, il «Messaggero di sant’Antonio», l’Associazione Cammino di sant’Antonio, il Centro Francescano Giovani – Nord Italia, la Peregrinatio Antoniana.

«Antonio 20-22» è direttamente patrocinato dall’intera famiglia francescana che vive e prega nel nostro Paese, ovvero i frati (conventuali, minori, cappuccini e il Terzo ordine regolare, con l'Unione Conferenze dei Ministri Provinciali della Famiglia francescana d'Italia); le clarisse (Federazioni delle Clarisse in Italia); le suore francescane di vita attiva (MoReFra, il Movimento delle Religiose Francescane); i laici francescani (OFS d'Italia, Ordine francescano secolare).

Tutte queste realtà, e altre del territorio, hanno contribuito validamente all’organizzazione delle celebrazioni venete di novembre. Vanno ringraziate le parrocchie, le amministrazioni comunali, le pro loco, le associazioni, le fraternità francescane, le singole persone coinvolte, senza le quali il programma sopra indicato non sarebbe stato immaginabile.

 

Per informazioni stampa: ANTONIO 20-22 – Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22» –
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Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa

L’inquieta missionarietà del Santo nello speciale Friuli Venezia Giulia del «Messaggero di sant’Antonio»

A ottobre 12 pagine collegate al progetto Antonio 20-22 con servizi, interviste, approfondimenti. Il mensile francescano ripercorre il cammino di Antonio lungo la penisola a 800 anni dal suo arrivo

13 Ottobre 2021| di Ufficio stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Ogni mese una regione toccata dal Santo e un tema a lui caro che la contraddistingue


Continua il viaggio del «Messaggero di sant’Antonio» sui passi del Santo a 800 anni dal suo arrivo in Italia, nell’ambito del progetto “Antonio 20-22” (www.antonio2022.org). Lo speciale di 12 pagine questo mese è dedicato alla “missionarietà” e tocca il Friuli Venezia Giulia.

«Ci sono anime costantemente inquiete, poco propense alle divagazioni, per nulla preoccupate di sé. Antonio ha vissuto nell’attesa continua di andare dove Dio gli avrebbe indicato. E tra i luoghi in cui da Dio fu inviato, pare proprio che ci sia anche l’est dell’attuale Italia: Trieste, Udine, Gemona», scrive nell’introduzione allo speciale fra Scarsato, che si sofferma sul tema generale del mese rileggendolo alla luce della spiritualità e dell’azione di sant'Antonio (“Ai quattro venti”).

Nicoletta Masetto in “Udine. Un ponte per Emdibir” racconta la vicenda di alcuni giovani partiti a fine luglio per il servizio civile in Etiopia, a Emdibir per l’appunto, dove l’Arcidiocesi di Udine sostiene progetti di cooperazione e sviluppo. Una collaborazione iniziata anni fa e mai venuta meno, a eccezione dei momenti più duri della pandemia, grazie al Centro Missionario e alla Caritas udinesi.

L'articolo dedicato ai progetti sostenuti da Caritas Sant’Antonio questo mese ha come protagonista “La Via di Natale”, realtà solidale del pordenonese: il resoconto nell'articolo “Amare il tempo che resta” di Sabina Fadel. Nata a Pordenone alla fine degli anni ’70, l’associazione in quasi mezzo secolo di attività ha accolto migliaia di malati oncologici con i loro cari, anche se i primi due anni di pandemia si sono fatti sentire pesantemente anche in questo settore.

Infine, ancora Masetto, nelle pagine dedicate a Basilica e dintorni, si sofferma sul tratto friulano del Cammino di sant'Antonio che da Gemona giunge fino a Sacile (“A piedi, in silenzio”). Nelle cinque tappe friulane da Gemona a Sacile, il Cammino di sant’Antonio si svela come un percorso carico di fede e silenzio, di natura e devozione, di storia millenaria scritta ovunque, ancor più nei luoghi semplici, ordinati, ai margini delle strade dei viandanti.

 

Il «Messaggero di sant’Antonio» media partner del progetto “Antonio 20-22”

Il «Messaggero di sant’Antonio» è media partner del progetto “Antonio 20-22” (www.antonio2022.org), con cui la Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei frati minori conventuali vuole ricordare gli ottocento anni della vocazione francescana di Antonio e del suo incontro con Francesco d'Assisi (“Antonio 20-22” è in fase di rimodulazione del proprio calendario a causa degli eventi pandemici). Mese dopo mese sulla rivista le pagine “Sui passi di Antonio” e “Antonio oggi” saranno dedicate a una differente regione italiana (o a un territorio antoniano significativo) e declinate attraverso un tema caratterizzante e un luogo di devozione popolare legato al Santo, ripercorrendo idealmente il cammino fatto da Antonio in Italia. Di seguito il piano editoriale:

MESE

REGIONE/TERRITORIO

TEMA

Gennaio

Sicilia

Accoglienza

Febbraio

Calabria

Legalità

Marzo

Basilicata

Il Creato

Aprile

Campania

Periferie

Maggio               

Umbria

Incontro

Giugno

Toscana

Silenzio

Luglio-Agosto

Emilia Romagna/1

Parola di Dio annunciata

Settembre

Emilia Romagna/2

Economia (usura)

Ottobre

Friuli Venezia Giulia

Missionarietà

Novembre

Veneto

Pietà popolare

Dicembre

da Padova al Mondo

Universalità del messaggio di Antonio

 


Allegati disponibili


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Provincia Italiana S. Antonio di Padova | ComunicatoStampa

DA GEMONA (UD) A SACILE (PN), I 120 KM FRIULANI CON SANT’ANTONIO DAL 9 AL 15 OTTOBRE

Pronta la staffetta che ripercorrerà a piedi con una reliquia del Santo nello zaino il tratto più a nord del «Cammino di sant’Antonio», con tappe a Majano, Sequals, Montereale Valcellina, Polcenigo ed eventi religiosi e culturali lungo il percorso

4 Ottobre 2021| di Progetto Antonio 20-22 - Ufficio stampa Messaggero S. Antonio

Il programma completo degli eventi in Friuli nel mese di ottobre

 


Servono cinque giornate di cammino per attraversare il Friuli Venezia Giulia lungo il neonato tracciato nord del «Cammino di sant’Antonio», inaugurato a giugno 2021 a Gemona del Friuli. In occasione delle celebrazioni antoniane per gli 800 anni della vocazione francescana di sant’Antonio e del suo arrivo in Italia, afferenti al progetto «Antonio 20-22», una staffetta di pellegrini a piedi è pronta a percorrere i 120 chilometri friulani portando con sé un «ospite» particolare. Si tratta di una reliquia ex ossibus di sant’Antonio che “camminerà sulle gambe dei pellegrini” e verrà consegnata di volta in volta alle comunità cristiane dei paesi di tappa ospitanti, per ripartire il mattino successivo. Precisa fra Paolo Floretta, francescano conventuale (OfmConv), coordinatore del progetto Antonio 20-22: «Tutti gli eventi sono di libero accesso, ma aperta è pure la staffetta a chiunque vorrà affiancarsi lungo la strada: per questo rendiamo noti luoghi e orari di partenza nel programma ufficiale».

Il programma prevede due giorni di eventi a Gemona del Friuli sabato 9 e domenica 10 ottobre prima della partenza lunedì 11 direzione Majano. Le mete successive sono Sequals martedì 12; Montereale Valcellina mercoledì 13; Polcenigo giovedì 14; Sacile venerdì 15 ottobre.

«Per sant’Antonio – spiega fra Paolo –, quello a piedi lungo le strade friulane è un ritorno, perché queste contrade lo videro camminante e predicatore della Buona notizia del Vangelo negli anni intorno al 1227, quando, da ministro provinciale, di qui passò per incontrare i frati operanti nel territorio e il popolo di Dio loro affidato». In particolare, è attestata la visita pastorale di Gemona del Friuli, porta nord del «Cammino di sant’Antonio» in quanto sede della più antica chiesa mai dedicata ad Antonio, custodita all’interno del Santuario di sant’Antonio.

Proprio il Santuario sarà sede di gran parte delle proposte del fine settimana che precede l’avvio del cammino. Si comincia sabato 9 alle ore 11 con il convegno «Il sant’Antonio della gente: reliquie, devozioni e carte a Gemona e in Friuli», che vede tra i relatori fra Luciano Bertazzo, OfmConv (direttore del Centro Studi Antoniani di Padova) e Andrea Tilatti (storico medievista dell’Università di Udine); la sera (ore 20.30) una Veglia antoniana porterà sulla dimensione della preghiera l’intera iniziativa. Domenica 10 attenzione per i più piccoli con il laboratorio artistico espressivo Gioca con Antonio, a cura del «Messaggero dei ragazzi» (ore 16, prenotazione gratuita info@gemonaturismo.com). La sera ore 20.30 il Concerto «Dante d’Arpe» (con orchestra Ventaglio d’arpe; voce recitante Massimo Somaglino; soprano Laura Ulloa) omaggerà in musica san Francesco e il suo cantore Dante Alighieri.

Sabato 9 inoltre, alle ore 17.30 a Palazzo Elti di Gemona, la storica dell’arte suor Maria Gloria Riva inaugurerà la mostra collettiva antoniana «La Voce e il Miracolo - Espressioni del contemporaneo», espressione dell’Associazione Di.Segno di Padova. La mostra giunge così al suo sesto allestimento dopo aver girato l’Italia lungo il Cammino di sant’Antonio. Resterà aperta a Gemona fino a domenica 7 novembre (visite da martedì a domenica, ore 9.30-12.30 e 14.30-18.00).

Ogni tappa avrà poi la sua caratterizzazione, oltre al cammino a piedi. A Majano lunedì 11, dopo la Messa delle 18.00 a San Tomaso, l'appuntamento è alle 20.30 all'Hospitale di San Giovanni - San Tomaso per una serata di scoperta del Cammino antoniano dal titolo «Dall’Alpi a Sicilia a piedi con sant’Antonio».

A Sequals martedì 12 alle 16.00 la preghiera con esposizione della reliquia e confessioni alla Chiesa di Sant’Andrea apostolo precederanno la Messa delle 19.00, presieduta da fra Roberto Brandinelli, OfmConv, ministro provinciale della Provincia italiana di S. Antonio di Padova.

A Montereale Valcellina la Messa con esposizione della reliquia, alla Chiesa di Santa Maria Assunta, sarà alle ore 18.00 di mercoledì 13.

Giovedì 14 un momento particolare avverrà alle 12.30 circa nel piazzale antistante il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano. Qui i pellegrini si fermeranno con la reliquia per un momento di preghiera insieme ai malati, ai loro familiari e agli operatori. La sera, all'arrivo a Polcenigo nell'antico convento francescano oggi presidiato dalle suore elisabettine, Veglia antoniana di preghiera alla chiesa di San Giacomo, ore 20.30.

Ultimo giorno di cammino venerdì 15 ottobre con arrivo a Sacile e la Messa in Duomo delle 18.30 che chiuderà il programma di ottobre. Per Sacile sarà un arrivederci, perché proprio da questa tappa la staffetta ripartirà lunedì 8 novembre per completare il cammino con le tappe venete fino a Padova.

 

  • Le dichiarazioni dell’amministrazione di Gemona del Friuli

«A ottocento anni dall’arrivo in Italia di Antonio di Padova, l’Amministrazione Comunale di Gemona è felice di poter onorare la memoria del Santo, ricordando la sua grandiosa figura e l’impatto che essa ha avuto nei secoli, insieme ai numerosi e prestigiosi partner che si sono ritrovati all’interno della grande famiglia di “Antonio 20-22”. Una tre giorni di devozione e di cultura che prende avvio dall’importante presenza del Santuario antoniano gemonese per coinvolgere devoti, curiosi e tutti coloro che sono interessati al Cammino che collega la nostra cittadina alla Basilica del Santo. Una serie di appuntamenti che si propone di valorizzare ancor di più le peculiarità del nostro territorio e, nei giorni a seguire, anche quelle dei territori friulani coinvolti in questo percorso di fede e di bellezza, senza l’impegno dei quali il Cammino stesso non avrebbe mai visto la luce».

Roberto Revelant, Sindaco di Gemona del Friuli

 

«Sant’Antonio, camminando nella nostra terra, ha lasciato un grande ricordo del suo passaggio, una traccia che nel tempo si è trasformata in una grande devozione e che ha visto sorgere numerosi luoghi di culto a lui dedicati. È questa contezza e la precisa volontà di valorizzare gli importanti documenti custoditi nel nostro Archivio storico che ci ha portato a organizzare questo convegno, grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, che ringraziamo, e la collaborazione con il Centro Studi Antoniani e le Università di Udine e di Trieste. Un’occasione per scoprire pagine di storia ancora poco note, comprendere quale patrimonio di sapere i documenti antichi - che saranno presto oggetto di digitalizzazione - siano in grado di svelare e assumere consapevolezza di quando radicata sia a Gemona la devozione ad Antonio di Padova».

Flavia Virilli, Assessore alla Cultura di Gemona del Friuli

 

  • Il Progetto Antonio 20-22

Il programma friulano si colloca nel contesto del Progetto «Antonio 20-22», di valorizzazione degli ottocentenari antoniani del triennio: 1220 la vocazione francescana di Antonio, 1221 il suo naufragio in Italia e il primo incontro con san Francesco, 1222 il suo svelarsi al mondo come grande predicatore e santo. «Antonio 20-22» è espressione dei Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, voluto e ideato – insieme ai collaboratori laici – da alcune delle principali realtà della famiglia antoniana: la Basilica del Santo, il «Messaggero di sant’Antonio», l’Associazione Cammino di sant’Antonio, il Centro Francescano Giovani – Nord Italia, la Peregrinatio Antoniana.

«Antonio 20-22» è direttamente patrocinato dall’intera famiglia francescana che vive e prega nel nostro Paese, ovvero i frati (conventuali, minori, cappuccini e il Terzo ordine regolare, con l'Unione Conferenze dei Ministri Provinciali della Famiglia francescana d'Italia); le clarisse (Federazioni delle Clarisse in Italia); le suore francescane di vita attiva (MoReFra, il Movimento delle Religiose Francescane); i laici francescani (OFS d'Italia, Ordine francescano secolare).

Tutte queste realtà, e altre del territorio, hanno contribuito validamente all’organizzazione del programma friulano. Vanno ringraziate le parrocchie, le amministrazioni comunali, le fraternità francescane, le singole persone coinvolte, senza le quali il programma sopra indicato non sarebbe stato immaginabile. Una menzione particolare per l’amministrazione comunale di Gemona del Friuli e per la fraternità dei frati minori del Santuario di sant’Antonio di Gemona.

 

INFORMAZIONI

Per informazioni stampa: ANTONIO 20-22 – Alberto Friso, Project Event Manager «Antonio 20-22» – Mob. 349 1770432 – albertofriso@antonio2022.org

Programma completo e aggiornamenti: www.antonio2022.org

Per la mostra «La Voce e il Miracolo» e gli eventi gemonesi: Ufficio Iat Gemona – tel 0432 981441 –www.gemonaturismo.com

 


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Provincia Italiana S. Antonio di Padova | ComunicatoStampa

«Antonio 20-22» cambia e rilancia con un'iniziativa in 10 tappe dalla Sicilia ad Assisi

Confermato il programma della seconda metà del 2021. E nel frattempo arriva il patrocinio al progetto dell’intera famiglia francescana italiana

12 Marzo 2021| di Progetto Antonio 20-22 - Ufficio stampa Messaggero S. Antonio

 

Il progetto voluto dai frati della Basilica del Santo di Padova per ricordare gli 800 anni dall'arrivo in Italia di sant'Antonio si riposiziona spostando la risalita a piedi dell'Italia nella primavera 2022


La pandemia continua a scompaginare i programmi di tutti e anche il progetto «Antonio 20-22» ne risente. Per questo, i promotori dell’iniziativa hanno rivisto il calendario degli eventi, calibrandolo diversamente. Vediamo come rispondendo ad alcune domande.

 

Dove eravamo rimasti?

In questi mesi il progetto «Antonio 20-22», espressione della grande famiglia antoniana, ha lavorato alacremente, grazie anche ai tanti volontari sparsi per l’Italia, per concretizzare il sogno di ripercorrere a piedi e a staffetta il cammino che sant’Antonio intraprese 800 anni fa, da Capo Milazzo ad Assisi, e poi a Padova, predisponendo una serie di eventi lungo il percorso. Poi il covid ci ha messo lo zampino. Troppe le incognite e le difficoltà per pensare di attraversare l’Italia gialla-arancione-rossa della primavera di quest’anno.

 

Ma allora come vi siete regolati? L’evento è annullato?

Non è stato annullato: il progetto è in corsa; saltano “solo” alcuni eventi, ma la proposta resta in piedi e… rilancia!

«Antonio 20-22» si chiama così perché celebra un triennio di anniversari: nel 2020 la vocazione francescana di Antonio; nel 2021 il suo arrivo in Italia e il primo incontro con san Francesco d’Assisi; nel 2022 la svolta di Forlì, che lo fece «scoprire» al “grande pubblico”. Questo ci permette di restare nella cornice temporale prefissata: anziché quest’anno, cammineremo i 1.675 chilometri a piedi a staffetta dalla Sicilia a Padova da marzo a giugno 2022, quando speriamo di poter parlare di covid come di una brutta esperienza alle spalle.

 

Da Capo Milazzo ad Assisi e poi a Padova quest’anno non viene organizzato niente?

Quest’anno abbiamo in programma due tipologie di eventi “covid-free”. In attesa di poter percorrere il cammino a piedi il prossimo anno, nella primavera 2021 rinverdiremo questo speciale itinerario con l’iniziativa Sulla strada di Antonio. Dal naufragio all’incontro in 10 tappe. Costruiremo eventi video streaming che collegheranno la Basilica del Santo di Padova, dove sono custodite le spoglie mortali del frate francescano, con alcuni dei luoghi più significativi che lungo la penisola italiana, nel solco tracciato dal Cammino di sant’Antonio, sono testimonianza vivente del legame particolare con la figura di Antonio. Il tutto in diretta social sulla pagina Facebook “Sant’Antonio – i frati della Basilica” e sul canale Youtube del progetto e, in alcuni casi, anche in diretta televisiva su alcune emittenti.

La prima tappa sarà sabato 27 marzo con una speciale rievocazione storica del naufragio-sbarco del giovane Antonio a Capo Milazzo, per proseguire dopo Pasqua con una tappa a settimana che toccherà, nell’ordine: Messina giovedì 8 aprile; Palmi giovedì 15 aprile; Lamezia Terme giovedì 22 aprile; Rotonda giovedì 29 aprile; Cava de’ Tirreni giovedì 6 maggio; Nocera Inferiore venerdì 14 maggio; Rieti giovedì 20 maggio; Terni giovedì 27 maggio.

Il decimo appuntamento sarà da Assisi sabato 29 maggio, nell’ottocentenario del Capitolo delle stuoie, la grande adunanza di tutti i frati dell’epoca voluta da san Francesco stesso, e prima occasione in cui Antonio e Francesco poterono incontrarsi di persona.

Inoltre, gran parte degli eventi previsti per Emilia Romagna, Veneto e Friuli sono confermati (vedi oltre).

In questo contesto, acquista ancora più valore il prezioso accompagnamento che il «Messaggero di sant’Antonio» garantisce agli anniversari di «Antonio 20-22», con speciali focus di approfondimento antoniani associati ogni mese a una delle regioni attraversate dal Santo lungo l’Italia.

 

E quindi non si camminerà nel 2021?

Si camminerà, ma in modo e in zone alternative.

Quest’anno «Antonio 20-22» non percorrerà il Cammino di Sant’Antonio lungo la direttrice principale dalla Sicilia a Padova (i 1.675 chilometri che verranno percorsi nel 2022, come si diceva poc’anzi), ma (vedi mappa allegata) camminerà per un totale di 315 chilometri, confermando le tre tratte del programma iniziale, da Montepaolo (l’eremo sulle colline forlivesi dove sant’Antonio visse tra il 1221 e il 1222) a Rimini dal 18 al 21 agosto; da Gemona del Friuli (dove sorge la prima chiesa storicamente dedicata al Santo) a Sacile (11 - 15 ottobre); e lungo la sua prosecuzione nel Veneto nord, da Conegliano a Padova (9 - 13 novembre). Confidando che, per quelle date, i contagi siano calati.

 

Chi “cammina” con voi?

In questi mesi, il progetto «Antonio 20-22» ha ottenuto il patrocinio diretto dell’intera famiglia francescana che vive e prega nel nostro Paese, ovvero i frati (conventuali, minori, cappuccini e il Terzo ordine regolare, con l'Unione Conferenze dei Ministri Provinciali della Famiglia francescana d'Italia); le clarisse (Federazioni delle Clarisse in Italia); le suore francescane di vita attiva (MoReFra, il Movimento delle Religiose Francescane); i laici francescani (OFS d'Italia, Ordine francescano secolare).

 

«Antonio 20-22» da chi è promosso?

«Antonio 20-22» è espressione dei Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, voluto e ideato – insieme ai collaboratori laici – da alcune delle principali realtà della famiglia antoniana: la Basilica del Santo, il «Messaggero di sant’Antonio», l’Associazione Cammino di sant’Antonio, il Centro Francescano Giovani – Nord Italia, la Peregrinatio Antoniana.

 

Per informazioni: ANTONIO 20-22 – Alberto Friso, Project event manager «Antonio 20-22» – Mob. 349 1770432 – albertofriso@antonio2022.org


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Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa

Parte dalla Sicilia il cammino sui passi di Antonio che il «Messaggero di sant’Antonio» percorrerà nel 2021

Le prime tappe del progetto “Antonio 20-22” per gli 800 anni della vocazione francescana del Santo nell’isola ad aprile

2 Gennaio 2021| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Inoltre il dossier sui viaggi apostolici che il papa non ha fatto a causa della pandemia, il focus sulla rabbia iconoclasta contro i monumenti del passato


Con il nuovo anno, il «Messaggero di sant’Antonio» riprende il cammino, ideale e concreto, del progetto “Antonio 20-22”, che vuole ricordare gli ottocento anni della vocazione francescana di Antonio e del suo incontro con Francesco d'Assisi (www.antonio2022.org). Se a fine 2020, avevamo lasciato Antonio in Sicilia, dov’era fortunosamente approdato di ritorno dal Marocco, a gennaio 2021 il viaggio riprende con “Ripartenze antoniane” di Fabio Scarsato, seguendone via via i passi in Italia, dalla Sicilia ad Assisi e poi fino a Padova. Mese dopo mese le pagine “Sui passi di Antonio” saranno dedicate a una differente regione italiana toccata dal cammino e declinate attraverso un tema che la caratterizza e un luogo di devozione popolare dedicato al Santo.

A gennaio il viaggio del mensile antoniano parte dalla Sicilia parlando di accoglienza, visto che l’isola ancor oggi accoglie tanti naufraghi - come naufrago era stato 800 anni fa il giovane francescano - in cerca di un futuro degno (“Messina, rinascite al porto” di Giulia Cananzi).
Le pagine dedicate a Caritas sant'Antonio, sempre a firma di Cananzi, raccontano un'iniziativa della onlus antoniana sempre in Sicilia. Si tratta in particolare di un progetto della Comunità di Sant'Egidio di Messina a sostegno dell'emergenza covid-19 che i frati hanno deciso di finanziare. E così sarà anche per ogni regione toccata successivamente dal Cammino: Caritas sant'Antonio in ognuna di esse supporterà un'iniziativa a favore delle persone o delle categorie colpite direttamente o indirettamente dalla pandemia, sempre grazie alla generosità dei lettori del «Messaggero di sant'Antonio».
Sabina Fadel in “La chiesa dell’accoglienza” farà scoprire il santuario di Sant’Antonio a Capo Milazzo (ME), una piccola chiesa rupestre incastonata nella roccia, ricavata all’interno della grotta che fu il primo rifugio del Santo in Italia di ritorno dal Marocco.

Nicoletta Masetto firma il dossier “Verrò tra voi”, il viaggio del «Messaggero di sant’Antonio», introdotto da Andrea Tornielli, e in compagnia di Domenico Quirico, Patrizio Nassirio, Daniele Bellocchio, Federico Larsen, nei Paesi che papa Francesco in questi mesi di pandemia non ha potuto visitare, ma che rimangono nella sua agenda. Con la volontà di richiamare, attraverso il Vangelo dell’incontro, l’attenzione del mondo su un’umanità ferita, ma viva. A partire dall’Iraq, l'unico viaggio annunciato per marzo 2021.

Statue abbattute, monumenti considerati inopportuni. La storia cambia, cambiano le storie. Nell’ampio articolo “Le statue e la storia” firmato da Claudio Zerbetto approfondisce le motivazioni della furia iconoclasta che pare interessare ogni Paese del mondo (anche quelli cosiddetti più “evoluti”), nel tentativo di cancellare la memoria di un passato che dovrebbe invece essere compreso e rielaborato proprio perché non si ripeta in futuro.

È dedicato all'attualità della tragedia di Euripide Le Troiane l’articolo “Solleviamo lo sguardo e ripartiamo” di Stefano Marchetti. Il capolavoro di Euripide, portato in scena da Andrea Chiodi al Sociale di Brescia e prossimamente in tournée nei teatri italiani, è emblema dell’essere umano posto dinanzi al dramma del male. Ma, nella sua attualità, traccia anche il cammino della ripartenza.

“Guatemala, esercizi di libertà” è il reportage di Antonio Oleari con foto di Giulio Di Meo in occasione del venticinquesimo anniversario della fine della sanguinosa guerra civile: l’«anno zero» per chi fu costretto a ricostruirsi una vita.

Da segnalare infine “Dal reparto Covid al podio” di Antonio Gregolin, la storia di Federico Caretta, infermiere nel reparto covid dell'Ospedale San Bortolo di Vicenza, che si è aggiudicato, la scorsa estate, il titolo europeo di Ultracycling.

 

Il sommario del nuovo numero sul sito Messaggerosantantonio.it


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Provincia Italiana S. Antonio di Padova | ComunicatoStampa

"Antonio 20-22". Oltre 3 milioni di passi sulle orme di sant'Antonio

1990 chilometri a piedi da percorrere in 97 giornate di cammino, per un totale di oltre 3 milioni di passi. Svelati il tracciato e il calendario del progetto Antonio 20-22, da aprile a novembre 2021

10 Dicembre 2020| di Progetto Antonio 20-22 - Ufficio stampa Messaggero S. Antonio

Inaugurato il sito www.antonio2022.org e i social dedicati. Le iniziative collegate del Messaggero di sant’Antonio e di Caritas Antoniana.
Il progetto presentato oggi in conferenza stampa – diretta Facebook


Capo Milazzo, Messina, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Vibo Valentia, Cosenza, Castrovillari, Lauria, Polla, Salerno, Caserta, Cassino, Trevi, Rieti, Terni, Spoleto, Assisi, La Verna, Montepaolo, Rimini, Bologna, Ferrara, Rovigo, Padova, Venezia, Camposampiero, Conegliano, Sacile, San Daniele del Friuli, Gemona Del Friuli. Sono queste le principali tappe di arrivo e ripartenza dell'itinerario antoniano che valorizzerà da aprile a novembre 2021 gli ottocentenari antoniani, con 1990 chilometri a piedi da percorrere in 97 giornate di cammino, per un totale di oltre 3 milioni di passi. È il nucleo portante del «Progetto Antonio20-22» che i frati conventuali del Nord Italia hanno ideato per celebrare i tre grandi anniversari antoniani del triennio 2020-2022: la vocazione francescana di Antonio, il suo naufragio in Italia e il primo incontro con san Francesco, con il suo svelarsi al mondo come grande predicatore e santo.

A presentare le tante novità e il programma del progetto sono stati – in diretta sulla pagina Facebook @fratidisantantoniodipadova – fra Roberto Brandinelli, Vicario provinciale, attualmente alla guida della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei frati minori conventuali; fra Paolo Floretta, coordinatore del «Progetto Antonio20-22»; fra Oliviero Svanera, Rettore della Pontificia Basilica del Santo.

Fra Roberto Brandinelli ha rivelato che «qualcuno aveva suggerito di aspettare tempi migliori, quando potremo parlare di coronavirus al passato, magari nel 2022 chissà, ma per noi la concomitanza storica dell'arrivo in Italia di Antonio e del suo primo incontro con Francesco ad Assisi il 30 maggio 1221 è troppo importante per non essere valorizzata. Anche papa Francesco, con una lettera inviata al nostro ministro generale, ci spinge a cogliere l'occasione rappresentata da questo anniversario. Quindi, partiamo con fiducia!».

È fra Paolo Floretta a entrare nel merito di questa «partenza con fiducia»: «Quando abbiamo iniziato a sviluppare il «Progetto Antonio20-22» avevamo pensato di iniziare dalla Sicilia da gennaio, proseguendo con la Calabria in febbraio e così via, ma la pandemia non ce l'ha concesso. Abbiamo quindi ricalendarizzato il cammino e parte degli eventi corrispondenti dalla primavera, dalla Pasqua in poi. Partiremo da Capo Milazzo, luogo dello sbarco di Antonio in Italia, martedì 6 aprile prossimo. Saremo a Messina venerdì 9 aprile, quindi passeremo lo Stretto e cammineremo tutti i giorni con tappe tra i 15 e i 30 chilometri per poter arrivare ad Assisi sabato 29 maggio, nell'anniversario esatto del grande Capitolo delle stuoie del 1221, quando san Francesco raccolse attorno a sé tutti i suoi frati, Antonio compreso.

Passato lo Stretto di Messina e approdati nello Stivale, in 15 giorni di cammino attraverseremo l'intera Calabria, per entrare in Basilicata il 24 aprile e in Campania il 27. Toccheremo Reggio Calabria, Lamezia Terme, Vibo Valentia, Cosenza, Castrovillari, Lauria, Polla, Salerno, Caserta e Cassino, dove ci immetteremo nel Cammino di San Benedetto per inoltrarci nel Lazio, a partire dal 10 maggio, e quindi entrando in Umbria il 23 maggio.

Questo per quanto riguarda il cammino: lungo il percorso stiamo organizzando anche una serie di eventi culturali e religiosi che invece sveleremo più avanti, di volta in volta, sul nuovo sito www.antonio2022.org e sui social media del «Progetto Antonio20-22», ovvero la pagina Facebook @santantonio2022 e il profilo Twitter che ha lo stesso nome, avviati proprio in questi giorni, mentre a breve sbarcheremo pure su Instagram».

L’arrivo a Padova, alla Basilica che custodisce le spoglie mortali di sant'Antonio, è previsto invece per sabato 13 novembre. A parlarne è il Rettore, fra Oliviero Svanera, che sarà a sua volta uno dei pellegrini a piedi delle staffette antoniane. «Da Assisi, il progetto prende un andamento mensile, con alcune giornate di cammino scaglionate per raggiungere domenica 20 giugno il santuario francescano di La Verna, in Toscana; poi arriveremo al santuario antoniano di Montepaolo, sulle colline sopra Forlì, sabato 17 luglio; in agosto faremo una deviazione rispetto all'itinerario conosciuto del Cammino di sant'Antonio, portandoci sabato 21 a Rimini, città molto importante per sant'Antonio, così come del resto Bologna, tappa di arrivo di settembre in concomitanza con il Festival Francescano, sabato 25 settembre. Ottobre è invece il mese dedicato all'altra "porta d'ingresso" del cammino, ovvero Gemona del Friuli, dove sorge la prima chiesa che sia mai stata dedicata a sant'Antonio. Da lì partiremo domenica 10 ottobre. Infine l'arrivo alla Basilica del Santo, camminando in contemporanea tre tronconi di percorso: si riprende l'itinerario da sud, da Bologna; si completa il tratto veneto della via che giunge dal Friuli, da nord, passando per Conegliano e Camposampiero; inoltre si percorrono le due tappe dell'antica via di pellegrinaggio da Venezia. Tutti insieme, festeggeremo a Padova il 13 e 14 novembre l'arrivo, conclusione dell'intero itinerario».

Se il «Progetto Antonio 20-22» entra nel vivo ad aprile, già da gennaio 2021, però, il cammino di Antonio che risale l'Italia prende il via sulle pagine del «Messaggero di sant'Antonio», primo media partner di «Antonio 20-22», che per tutto il 2021 dedica diverse pagine di riflessione e di approfondimento al passaggio di Antonio nei diversi territori, associando a ciascuna regione un tema antoniano specifico che emerge dalla biografia del Santo, dalla sua predicazione e spiritualità. Si parte quindi a gennaio con la Sicilia, terra del naufragio ma pure dell'accoglienza, per proseguire lungo la dorsale d'Italia con Calabria, Basilicata, Campania, Lazio, Umbria, per finire a novembre con il Veneto, punto d'arrivo ma anche di “ripartenza” per una devozione che non conosce confini.

Il «Messaggero di sant'Antonio» già nel corso di quest’anno ha seguito la vicenda biografica di Antonio passo passo nei suoi spostamenti portoghesi e poi in Marocco. Sarebbe incomprensibile sant'Antonio «italiano» senza considerare anche le sue origini, i tormenti e le scoperte portoghesi, lo slancio e il fallimento marocchino...

Allo stesso modo, seguirà il viaggio dalla Sicilia a Padova pure Caritas Antoniana, l’organizzazione senza scopo di lucro attraverso cui i frati della Basilica di Sant’Antonio di Padova realizzano progetti di carità, solidarietà e sviluppo in tutto il mondo. L'impegno verso i Paesi più poveri non viene certo meno nel 2021, e tuttavia le gravi conseguenze sociali ed economiche provocate dal coronavirus in Italia hanno spinto a promuovere interventi che ricalcheranno il percorso di «Antonio 20-22»: in ciascuna regione attraversata, come segno memoriale di carità in occasione dell'ottocentenario del suo ispiratore e protettore, Caritas Antoniana sosterrà un progetto volto a mitigare i dirompenti effetti della pandemia, dandone puntuale riscontro sulle pagine del «Messaggero di sant'Antonio».

Fra Roberto Brandinelli, a nome della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, ha colto l’occasione pubblica della presentazione anche per ringraziare «i tanti uomini e donne che a titolo personale o in rappresentanza di pubbliche amministrazioni, chiese locali, province religiose, enti e associazioni stanno generosamente lavorando sul campo, a Padova e in tutte le regioni che attraverseremo. Il Signore ricompensi tutte queste persone di buona volontà».

 

MULTIMEDIA:

Video Conferenza stampa di presentazione: https://www.facebook.com/watch/live/?v=3593989250695748&ref=watch_permalink
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I promotori. «Antonio 20-22» è espressione dei Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, voluto e ideato – insieme ai collaboratori laici – da alcune delle principali realtà della famiglia antoniana: la Basilica del Santo, il Messaggero di sant’Antonio, l’Associazione Cammino di sant’Antonio, il Centro Francescano Giovani – Nord Italia, la Peregrinatio Antoniana.

 

Per informazioni: ANTONIO 20-22 – Alberto Friso, Project event manager «Antonio 20-22» – Mob. 349 1770432 – albertofriso@antonio2022.org


Allegati disponibili


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  • antonio20-22_depliant.pdf
    543860 Kb


  • camminandoconilsanto_msadic20.pdf
    789335 Kb


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Provincia Italiana S. Antonio di Padova | ConferenzaStampa

Dalla Sicilia a Padova sulle orme di sant’Antonio, al via il programma ufficiale del progetto «Antonio 20-22»

INVITO PER LA STAMPA - Giovedì 10 dicembre 2020, alle ore 10.20, sulla pagina Facebook @fratidisantantoniodipadova

4 Dicembre 2020| di Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice

Ottocentenario antoniano | CONFERENZA STAMPA – EVENTO PUBBLICO

INVITO PER LA STAMPA

Giovedì 10 dicembre 2020, alle ore 10.20, sulla pagina Facebook @fratidisantantoniodipadova, si terrà la

CONFERENZA STAMPA

di presentazione del calendario 2021 del cammino a piedi sulle orme di sant'Antonio di Padova, dopo 800 anni esatti dal suo primo arrivo nel nostro Paese, naufrago sulle coste siciliane, dal suo primo incontro con san Francesco ad Assisi, dal suo primo spingersi fino al Nord Italia. Un programma di 97 tappe lungo lo Stivale, 1990 chilometri di cammino, oltre 3 milioni di passi.

A parlarne saranno:                                  

●    padre Roberto Brandinelli, Vicario provinciale della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei frati conventuali
●    padre Paolo Floretta, coordinatore del progetto Antonio 20-22
●    padre Oliviero Svanera, Rettore della Basilica del Santo

 

ACCREDITO STAMPA

I colleghi giornalisti interessati a ricevere la cartella stampa completa e a interagire con i relatori dovranno accreditarsi indicando nome, email personale di lavoro e numero di cellulare al seguente indirizzo: ufficiostampa@santantonio.org.  
I relatori saranno disponibili per rispondere alle domande della stampa, da far pervenire al numero WhatsApp dell’Ufficio stampa del Messaggero di sant’Antonio Editrice: mob. 380 2038621.

Il progetto «Antonio 20-22» è voluto e ideato dai Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, in alcune delle principali sue diverse espressioni: la Basilica del Santo, il Messaggero di sant’Antonio, l’Associazione Cammino di sant’Antonio, il Centro Francescano Giovani - Nord Italia, la Peregrinatio antoniana.

Per informazioni:
Ufficio stampa Messaggero di Sant’Antonio Editrice
Rif. Alessandra Sgarbossa – Mob. 380-2038621 –
web: areastampa.messaggerosantantonio.it


Allegati disponibili


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