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Il 22 novembre a Padova il poeta Davide Rondoni e il monaco tanatologo Guidalberto Bormolini ci portano dentro al Cantico delle creature di san Francesco
La presentazione del libro 'Vivere il Cantico delle creature' (ed. EMP) chiude le celebrazioni francescane in Basilica del Santo. Modera padre Massimiliano Patassini, direttore responsabile del «Messaggero di sant’Antonio»
Saranno il poeta Davide Rondoni, pluripremiato e tradotto in vari paesi del mondo, e il monaco tanatologo e scrittore Guidalberto Bormolini a chiudere le celebrazioni francescane della Basilica di Sant’Antonio a Padova e ad aprire i festeggiamenti per gli 800 anni del Cantico delle creature di san Francesco, che entreranno nel vivo nel 2025. L’incontro con loro è per venerdì 22 novembre 2024, alle ore 21.00, nella Sala dello Studio teologico della basilica, in occasione della presentazione del libro Vivere il Cantico delle creature, per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova (EMP). Rondoni e Bormolini si confronteranno sul Cantico di fratello Sole e sorella Luna, il primo testo poetico della lingua italiana. Le loro riflessioni originali e attuali faranno emergere mille iridescenze del testo francescano, capaci di restituirlo come compagnia quotidiana per le donne e gli uomini di oggi. A dialogare con i due autori padre Massimiliano Patassini, direttore responsabile del «Messaggero di sant’Antonio».
L’evento a ingresso libero è promosso in collaborazione con la Basilica antoniana e l’associazione “Corsia del Santo – Placido Cortese”.
Nel 1224 un Francesco d’Assisi malato, senza più forze, con la vista e la voce sempre più fievoli, affida il suo ultimo pensiero a una poesia, una sorta di testamento spirituale che unisce la lode al Creatore a quella per le creature. Lo detta ai suoi perché lo cantino, lo portino con sé i frati, la offrano a se stessi e al mondo. A distanza di otto secoli, quelle parole continuano a essere un «testo-fiaccola» da passarsi in giro per le strade, un «testo-respiro» da condividere nei momenti belli e in quelli difficili, un inno alla sorellanza e alla fraternità cosmica, un invito a riconoscere la sinfonia del Creato e il canto che vibra nel cuore di ognuno di noi.
Il libro Vivere il Cantico delle creature è diviso in tre parti: la prima riporta il testo del Cantico delle creature con 13 tavole d’autore dell’illustratore e fumettista Luca Salvagno, considerato l’erede di Jacovitti; la seconda è affidata a Guidalberto Bormolini (La sinfonia del cosmo e il canto del cuore); la terza a Davide Rondoni (La voce del Cantico, la voce di chi).
GLI AUTORI
Guidalberto BORMOLINI, sacerdote e monaco, tanatologo docente al Master Death Studies & the End of Life dell’Università di Padova e al Master La Gentilezza nella cura dell’Università di Firenze-Ospedale pediatrico Meyer. Assistente spirituale nella malattia e nel morire con TuttoèVita Onlus. Con Edizioni Messaggero Padova ha pubblicato: Perdonare se stessi e gli altri (2023); Accompagnatori accompagnati (2020); Ricordati che devi morire! (2020).
Davide RONDONI (Forlì 1964), poeta e scrittore, ha pubblicato diversi volumi di poesia con i quali ha vinto alcuni tra i maggiori premi. È tradotto in vari paesi del mondo, collabora a programmi di poesia in radio e tv e come editorialista per alcuni quotidiani. Ha fondato il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e dirige la rivista «clanDestino». Con Edizioni Messaggero Padova ha pubblicato: Salvare la poesia della vita. In cammino con i poeti e Francesco (2018).
Luca SALVAGNO, illustratore e fumettista, nel 1988 esordisce sulle pagine del «Messaggero dei Ragazzi» e in seguito raccoglie l’eredità Benito Franco Jacovitti continuando le storie del mitico personaggio Cocco Bill. Per EMP ha illustrato Odorico da Pordenone. Le nuove e meravigliose cose straniere (2018); Natale francescano (2016); Laudato sie, mi’ Signore! (2015); A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco (2005, le cui tavole hanno riscosso un notevole successo di critica).
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Vivere il Cantico delle creature
Sottotitolo: La spiritualità cosmica e cristiana di san Francesco
Autori: Guidalberto Bormolini, Davide Rondoni
Illustratore: Luca Salvagno
Argomento: Francescanesimo
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Tipologia: Libro, PDF
Dimensioni: 15,0 x 20,5
Pagine: 114
Pubblicazione: 04/2024
Numero edizione: 1
ISBN: 9788825055641
Scheda editoriale: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/guidalberto-bormolini-davide-rondoni/vivere-il-cantico-delle-creature-9788825055641-16366.html
Allegati disponibili
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Il 3 aprile a Milano fra Pietro Maranesi presenta "La via di frate Francesco" (ed. EMP), racconto degli ultimi tre anni della vita dell’assisiate e della sua “santità umana”
Dialoga con l’autore Annamaria Braccini, giornalista dell’Arcidiocesi di Milano. L’evento fa parte degli incontri “Tu sei speranza e ogni ricchezza”, nell’ambito del progetto Frate Francesco 2023-2026 - Centenari Francescani in Lombardia
800 anni sono trascorsi dalla vicenda umana e dalla morte del santo di Assisi. Eppure, la sua memoria, carica di un messaggio evangelico ancora valido, resta viva ed efficace. Le celebrazioni previste nel triennio 2023-2026 costituiscono allora un’opportunità preziosa per ripercorrere la sua via cristiana alla Vita e ricordare la sua morte avvenuta il 3 ottobre del 1226. Il frate cappuccino Pietro Maranesi, autore del libro La via di frate Francesco (ed. Edizioni Messaggero Padova, 2023) sugli ultimi tre anni della vita del santo, mercoledì 3 aprile alle ore 18.00 sarà alla Fondazione Ambrosianeum a Milano (Sala Falck, via delle Ore 3) con Annamaria Braccini, giornalista dell’Arcidiocesi di Milano, per ripercorrere le tappe dei centenari francescani.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria (https://www.eventbrite.it/e/biglietti-tu-sei-speranza-e-ogni-ricchezza-con-fra-pietro-maranesi-839956882647?aff=oddtdtcreator).
L’evento fa parte degli incontri con la Spiritualità di Francesco d’Assisi intitolati “Tu sei speranza e ogni ricchezza”, nell’ambito del progetto Frate Francesco 2023-2026 - Centenari Francescani in Lombardia.
Quella di Maranesi, docente di Storia del francescanesimo all’Istituto Teologico di Assisi, è un’originale rilettura degli ultimi anni dell’esistenza dell’Assisiate e un incontro a tu per tu con quella che non esita a definire la sua «santità umana».
Le celebrazioni francescane che si susseguiranno fino al 2026 prendono in considerazione non solo la morte di frate Francesco, ma una serie di avvenimenti importanti per la vita del santo e per la spiritualità francescana: novembre 1223, l’approvazione da parte di papa Onorio III della Regola dei frati minori; dicembre 1223 la rappresentazione sacra del Natale di Gesù a Greccio; settembre 1224 il ritiro del santo a La Verna, gravato dalle incomprensioni dei suoi frati dalle sue numerose e dolorose malattie e il dono della stimmate; stesso anno o forse agli inizi del 1225, il ritiro presso il monastero di San Damiano, dove Chiara e le sue sorelle si presero cura di lui e dove compose il Cantico delle creature; 1226, scrittura del suo Testamento, e la morte il 3 ottobre. Tappe anche molto dolorose, ma che, secondo Maranesi, costituiscono un’opportunità preziosa per ripercorrere la via cristiana alla Vita del santo che celebrò il Creato.
Il libro fornisce, dunque, chiavi narrative capaci di consolare e incoraggiare il lettore, permettendogli di incontrarsi non solo con la «santità» di frate Francesco, ma anche con la sua «umanità». Per lui il tempo finale della sua vita, tanto difficile e doloroso, fu altrettanto prezioso perché lo trasformò definitivamente non in un «eroe cristiano» ma in un «uomo cristiano». In queste pagine si ripercorrono i tre anni conclusivi della vicenda umana di Francesco per vivere gli eventi celebrativi dell’ottavo centenario non tanto come atti di devozione al santo, ma come occasioni importanti per credere ancora alla via del Vangelo, quale via buona alla vita.
L’AUTORE
Pietro MARANESI, frate cappuccino, professore di teologia e francescanesimo ad Assisi (dove è direttore anche della licenza di studi francescani) e a Roma. Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo solo le più recenti: La fragilità in Francesco d’Assisi (2018); Caro Leone ti scrivo. Gli autografi di Francesco: memoria di una grande amicizia (2020); Francesco e il lupo. Strategie politiche per una società più inclusiva (2020); Francesco fratello di tutti. La fraternità nella proposta del Santo di Assisi (2021); Io, frate Francesco. 2 La fraternità (2022); Storia vicina. La vicenda francescana tra tempo e fraternità (2022).
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: La via di frate Francesco
Sottotitolo: Gli ultimi tre anni della vita del santo: introduzione ai centenari francescani
Autore: Pietro Maranesi
Argomento: Francescanesimo
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Tipologia: libro, pdf, ePub
Dimensioni libro: 15,0 x 20,5
Pagine: 152
Pubblicazione: 09/2023
Numero edizione: 1
ISBN (libro): 9788825056044
Scheda libro: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/pietro-maranesi/la-via-di-frate-francesco-9788825056044-15740.html

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"La via di frate Francesco", Pietro Maranesi racconta gli ultimi tre anni della vita dell’assisiate e la sua “santità umana”
Il libro EMP verrà presentato a Padova il 7 ottobre in Sala Studio Teologico al Santo, nell’ambito della conferenza “Gli ultimi anni di vita di Francesco di Assisi: una storia bella da raccontare” con l’autore e il direttore del Messaggero di sant’Antonio
800 anni sono trascorsi dalla vicenda umana e dalla morte del santo di Assisi, eppure, la sua memoria, carica di un messaggio evangelico ancora valido, resta tutt’ora viva ed efficace. Con l’occasione, Pietro Maranesi, francescano cappuccino, con il suo nuovo libro La via di frate Francesco, fresco di stampa per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova, propone un’originale rilettura degli ultimi anni dell’esistenza dell’Assisiate e un incontro a tu per tu con quella che non esita a definire la sua «santità umana».
Le celebrazioni francescane che si susseguiranno da quest’anno al 2026 prendono in considerazione non solo la morte di frate Francesco, ma una serie di avvenimenti importanti per la vita del santo e per la spiritualità francescana: novembre 1223, l’approvazione da parte di papa Onorio III della Regola dei frati minori; dicembre 1223 la rappresentazione sacra del Natale di Gesù a Greccio; settembre 1224 il ritiro del santo a La Verna, gravato dalle incomprensioni dei suoi frati dalle sue numerose e dolorose malattie e il dono della stimmate; stesso anno o forse agli inizi del 1225, il ritiro presso il monastero di San Damiano, dove Chiara e le sue sorelle si presero cura di lui e dove compose il Cantico delle creature; 1226, scrittura del suo Testamento, e la morte il 3 ottobre. Tappe anche molto dolorose, ma che, secondo Maranesi, costituiscono un’opportunità preziosa per ripercorrere la via cristiana alla Vita del santo che celebrò il Creato.
Il libro fornisce, dunque, chiavi narrative capaci di consolare e incoraggiare il lettore, permettendogli di incontrarsi non solo con la «santità» di frate Francesco, ma anche con la sua «umanità». Per lui il tempo finale della sua vita, tanto difficile e doloroso, fu altrettanto prezioso perché lo trasformò definitivamente non in un «eroe cristiano» ma in un «uomo cristiano». In queste pagine si ripercorrono i tre anni conclusivi della vicenda umana di Francesco per vivere gli eventi celebrativi dell’ottavo centenario non tanto come atti di devozione al santo, ma come occasioni importanti per credere ancora alla via del Vangelo, quale via buona alla vita.
Scrive l’autore nell’introduzione: «il 3 ottobre del 2026 ricorderemo gli ottocento anni della morte di frate Francesco, una distanza temporale che non ha però attenuato la forza irradiante dalla sua vicenda umana e cristiana. Anche papa Francesco ha subìto il fascino di quell’Assisiate. Da lui il pontefice ha assunto non solo il nome come vescovo di Roma, ma anche alcuni degli ideali programmatici del suo mandato pastorale. Insieme allo stile di vita semplice e umile, fatto di prossimità e di condivisione, dal Santo di Assisi il papa si è lasciato ispirare in due grandi encicliche inviate al mondo intero per affrontare altrettante cruciali questioni della nostra contemporaneità: Laudato si’, sulla cura del creato il quale, come casa comune di tutti, va difeso contro il rischio sempre più grave di una catastrofe ecologica, e Fratelli tutti, sull’amicizia e la fraternità universale, per ricordare l’urgenza di nuovi stili sociali, politici ed economici necessari per favorire la giustizia e la pace tra gli uomini. Il centenario della morte del santo costituisce dunque un’occasione preziosa per volgersi indietro, verso quella storia conclusasi ottocento anni fa, sicuri di trovarvi un riferimento ancora attuale per la nostra epoca; in quella vicenda, infatti, ricordiamo la via di un uomo che, avendo creduto al Vangelo, è riuscito a restare fedele alla vita e a renderla umana». La via di frate Francesco rilegge, dunque, sotto una nuova luce la figura di san Francesco e il suo impatto sulla storia della Chiesa e dell'umanità.
Il libro verrà presentato a Padova, sabato 7 ottobre alle ore 16.30 nella Sala dello Studio Teologico della Basilica del Santo, nell’ambito della conferenza “Gli ultimi anni di vita di Francesco di Assisi: una storia bella da raccontare” con l’autore, padre Pietro Maranesi, e il direttore del «Messaggero di sant’Antonio» padre Massimiliano Patassini. Ingresso libero.
L’AUTORE
Pietro MARANESI, frate cappuccino, professore di teologia e francescanesimo ad Assisi (dove è direttore anche della licenza di studi francescani) e a Roma. Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo solo le più recenti: La fragilità in Francesco d’Assisi (2018); Caro Leone ti scrivo. Gli autografi di Francesco: memoria di una grande amicizia (2020); Francesco e il lupo. Strategie politiche per una società più inclusiva (2020); Francesco fratello di tutti. La fraternità nella proposta del Santo di Assisi (2021); Io, frate Francesco. 2 La fraternità (2022); Storia vicina. La vicenda francescana tra tempo e fraternità (2022).
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: La via di frate Francesco
Sottotitolo: Gli ultimi tre anni della vita del santo: introduzione ai centenari francescani
Autore: Pietro Maranesi
Argomento: Francescanesimo
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Tipologia: libro, pdf, ePub
Dimensioni libro: 15,0 x 20,5
Pagine: 152
Pubblicazione: 09/2023
Numero edizione: 1
ISBN (libro): 9788825056044
Scheda libro: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/pietro-maranesi/la-via-di-frate-francesco-9788825056044-15740.html

Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
«Messaggero di sant’Antonio», da 125 anni nel mondo. Nel numero di gennaio l’evoluzione della rivista e tutte le novità del 2023
Da gennaio la nuova rubrica "Semi di guerra, semi di pace" e la serie dedicata ai giovani "Coraggio, in piedi!" e curata dallo psicologo Simone Olianti
Tra gli articoli, il dossier sull’hate speech, la memoria storica per costruire la pace, riscoprirsi “Fratelli tutti”, il progetto ResQ che salva i migranti nel Mediterraneo, Giotto visto dagli artisti di oggi
1898-2023, sono 125 anni esatti di vita di una delle più longeve riviste italiane, ovvero il «Messaggero di sant’Antonio», a cui sono dedicati la copertina e l’editoriale di gennaio. In “Occhi aperti sull'umanità”, il direttore responsabile, fra Massimiliano Patassini, racconta così la linea editoriale e l’evoluzione del mensile: «In questi anni stiamo celebrando alcuni centenari legati a sant’Antonio di Padova. […] In sintonia con questi avvenimenti, nel 2023 c’è un’altra ricorrenza che vogliamo festeggiare: i 125 anni del “Messaggero di sant’Antonio”. La prima rivista di quest’opera dei frati minori conventuali è stata pubblicata a partire dal gennaio del 1898, in seguito agli eventi legati ai settecento anni dalla nascita del Santo (1895). Il desiderio dei frati era quello di offrire uno strumento per far risuonare la voce di Antonio, che fosse testimone della vita della Basilica, contribuendo a far conoscere le bellezze di questo luogo di fede e devozione, e fosse promotore della solidarietà del Pane dei Poveri, opera caritativa sostenuta dai religiosi. Vangelo e carità, come più volte ribadito, sono i cardini di questa impostazione» declinata in una rivista popolare, perché «Antonio è davvero il santo del popolo, amato dalle persone soprattutto perché con la sua presenza sapeva farsi vicino alla gente e con la sua predicazione (popolare, appunto) giungeva al cuore di chi lo ascoltava. E questo continua ad accadere anche oggi».
Tra le novità dell’anno che si apre, una nuova rubrica mensile: Semi di guerra, semi di pace. «Il conflitto è un tema di grande attualità, che oggi sentiamo particolarmente vicino e pressante. Spesso ci diciamo sostenitori della pace e contrari alla guerra, ma poi che cosa accade realmente? – si domanda il direttore nell’introduzione della nuova serie – La pace autentica, come testimonia san Francesco d’Assisi, nasce da un’esperienza personale attraversata anche dal fallimento e dal rifiuto, dal lasciarsi mettere in discussione, cercando l’incontro e il dialogo con l’altro, impegnandosi in una comunicazione non ostile, che favorisca un “disarmo integrale” per smontare “la psicosi bellica” che si annida nei nostri cuori (cfr. Pacem in Terris n. 61 e il tema della 57ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali). In queste pagine, che proporremo per l’intero 2023, vogliamo andare alla radice, mettendo in luce quelli che sono i semi (pensieri, parole e azioni) da cui germinano situazioni di armonia o di ostilità; ci faremo aiutare da alcune voci autorevoli che ci accompagneranno nel percorso». Nel primo articolo, intitolato “Dal cinismo all’empatia” e firmato da Laura Nota, docente dell’Università di Padova, il tema del cinismo (seme di guerra) e dell’empatia che apre alla solidarietà (seme di pace).
Seconda novità del 125° anno del mensile antoniano è la serie delle pagine di «Catechesi», pensate per essere utilizzate nei gruppi parrocchiali, dai formatori, dai catechisti. Al centro, anche quest’anno, ci saranno i giovani e il loro mondo, popolato di paure, ma anche di tanto coraggio. La serie si intitola, infatti, Coraggio, in piedi! e rimanda immediatamente al tema della GMG che si terrà ad agosto in Portogallo: «Maria si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39). Il primo articolo introduttivo è a firma del direttore, dal mese di febbraio i testi saranno curati da Simone Olianti (psicologo e «life coach», docente alla Scuola Superiore di Scienze dell'Educazione dell'Università Salesiana), con le illustrazioni di Elisabetta Benfatto.
Tra i principali articoli di gennaio, da segnalare il dossier “L'odio corre in rete” di Stefano Marchetti. L’hate speech rappresenta un grave problema. Alla base del fenomeno c’è la percezione, errata, che l’odio online sia solo virtuale. E invece le vittime sono persone sempre, tragicamente, reali.
In occasione della Giornata della Memoria, Giulia Cananzi firma “Memorie pro, memorie contro”, una riflessione su questa capacità dell’essere umano. Si stanno infatti moltiplicando le memorie che contraddicono le memorie dominanti, anche di fatti che fondano la nostra identità nazionale. Perché? Eppure la memoria è una questione indispensabile per la manutenzione della pace.
“Al cuore dell’uomo per riscoprirsi fratelli” è l’approfondimento di Sabina Fadel sulla «Fondazione Fratelli tutti» nata nel l’ottobre 2021 in Vaticano. Una realtà ispirata all’omonima enciclica di papa Francesco, che vuole aiutare gli esseri umani a riconoscersi fratelli e sorelle, per costruire insieme un mondo più giusto e pacificato.
“Restiamo umani”, titolo dell’articolo di Michela Manente, è anche e soprattutto l'invito di Luciano Scalettari, giornalista, tra gli ideatori del progetto ResQ, nato nel 2019 con l’obiettivo di salvare il maggior numero possibile di vite umane tra quanti attraversano il Mediterraneo alla ricerca di un futuro degno di questo nome.
Con la sua genialità e le sue innovazioni Giotto ha cambiato il corso della storia dell’arte: una mostra al Mart di Rovereto celebra il grande maestro toscano attraverso le opere di artisti del ’900 da lui ispirati. Ne scrive Luisa Santinello in “Sulle orme di Giotto”.
Il sommario del mese in allegato e sul sito del «Messaggero di sant’Antonio» dal 1° gennaio.

Messaggero dei Ragazzi | ComunicatoStampa
Consegnato oggi al «Messaggero dei Ragazzi» il Premio Nazionale “Città di Chiavari” come miglior rivista per adolescenti nella categoria 12-15 anni
A ritirare l’ambito riconoscimento il direttore responsabile del mensile padre Massimiliano Patassini. Un premio che corona i 100 anni di storia della rivista pubblicata dai frati della Basilica del Santo a Padova dal 1922
Si è svolta stamani, nell’Auditorium della cittadina ligure, la consegna della 14° edizione del Premio Nazionale “Città di Chiavari” per il miglior giornalino per ragazzi, che ha visto assegnare al Messaggero dei Ragazzi, il mensile pubblicato dalla Messaggero di sant’Antonio Editrice, il primo premio assoluto come miglior rivista giornalistica per adolescenti nella categoria 12-15 anni. Un riconoscimento che chiude in bellezza l’anno del centenario del MeRa, come viene affettuosamente chiamata dai suoi lettori la rivista antoniana pubblicata dai frati della Basilica di Sant’Antonio di Padova fin dal 1922, inizialmente col nome di Sant'Antonio e i fanciulli, poi dal 1963 con il titolo Messaggero dei Ragazzi.
A ritirare il premio c’era il direttore responsabile padre Massimiliano Patassini, che ha espresso la sua gratitudine per questo riconoscimento, «che va anzitutto a coloro che hanno lavorato per produrre il Messaggero dei Ragazzi nei suoi cento anni di storia: tanti frati (anche santi frati, come Placido Cortese, che oggi è venerabile) e laici, che hanno collaborato insieme nella creazione di articoli e grafica per tenere questa rivista al passo con i tempi. Oggi la carta stampata è in difficoltà, ma è importante mantenere uno spazio di questo tipo per i ragazzi: il digitale va molto in fretta e non dà il tempo per riflettere, possibilità che invece è data dalla carta! Per non dire, poi, che una delle parti più belle del MeRa, ovvero i fumetti, è fatta per essere letta sulla carta, e non su altri dispositivi». Il direttore ha inoltre ricordato le iniziative digitali messe in campo negli ultimi anni, come la presenza del MeRa su Facebook, Instagram e WhatsApp. «Un esperimento, quest’ultimo, iniziato nel 2020 come calendario d’Avvento social #AccadeSoloSeCiCredi, continuato con proposte per la Quaresima e il campo estivo, e divenuto poi anche uno strumento di contatto con i nostri lettori, attraverso il quale organizziamo insieme a loro le interviste a vari personaggi, come la scrittrice Cristina Bellemo, Martina Santandrea delle “farfalle” della ginnastica ritmica, il fumettista Francesco Frosi. In questo modo siamo perfino “entrati” in un monastero a parlare con le giovani clarisse e in un convento per intervistare dei postulanti! E in questo modo cerchiamo di dare la possibilità agli adolescenti di fare esperienze importanti per la propria crescita».
Il prof. Angelo Nobile, presidente dell'Associazione Ligure Letteratura Giovanile e ideatore del premio, nel presentare il Messaggero dei Ragazzi, ha segnalato che i giornalini di qualità per lettori adolescenti sono ormai in numero esiguo, poiché purtroppo vari periodici sono cessati, come Mondo Erre e Dimensioni nuove, storici giornalini editi dai Salesiani. Non hanno retto al calo degli abbonamenti e all'aumento dei costi. E ha lodato i pochi che, come il Messaggero dei Ragazzi, continuano le pubblicazioni in contingenze non facili, mantenendosi fedeli all’originaria vocazione formativa e informativa, senza trascurare la dimensione del sano divertimento. «Sono giornalini – ha detto – che hanno come obiettivo ultimo la formazione integrale della persona, anche nella sua dimensione spirituale e religiosa. Tra essi, il Messaggero dei Ragazzi si ripromette di additare sicuri orientamenti comportamentali e valoriali, e al tempo stesso di acuire spirito critico e autonomia di giudizio, nel mentre risponde ai gusti, interessi, curiosità, bisogni formativi dei giovani lettori. I giornalini per l’adolescenza premiati sono tutti molto curati, anche sotto l’aspetto grafico, ma la giuria, dopo attenta valutazione, ha ritenuto di assegnare il primo premio assoluto al Messaggero dei Ragazzi».
La prof.ssa Dorena Caroli, presidente della giuria del Premio Nazionale “Città di Chiavari”, ha quindi esposto le ragioni che hanno indotto la commissione valutatrice ad assegnare al Messaggero dei Ragazzi l’importante riconoscimento. «Esprimiamo un particolare apprezzamento nel premiare il Messaggero dei Ragazzi, rivista mensile per ragazzi del Messaggero di Sant’Antonio Editrice, che si distingue per la proposta culturale ricca e stimolante, con uno stile grafico assai vario – ha spiegato Caroli –. L’introduzione di fra Simplicio anticipa i temi trattati che si articolano in una serie di rubriche: il dossier, curiosando, l’inchiesta, l’intervista, il cinema, il fumetto e i giochi. I temi trattati nelle letture si caratterizzano per un’apertura particolare nei confronti degli interessi degli adolescenti e delle adolescenti che spaziano dallo sport al cinema alla musica alle novità editoriali, al fumetto e ai giochi. Il progetto pedagogico, intriso di valori della fede cristiana e di educazione civile e interculturale, si rispecchia anche nelle attività descritte negli articoli che affrontano tanti temi ed esperienze “senza frontiere” culturali nelle quali i giovani lettori possono identificarsi. Lo stile delle letture è scorrevole, divertente ed efficace per una fascia di età di giovani lettori che necessita di tanti stimoli per formarsi come cittadini per la società democratica e multiculturale che li sta aspettando. La ricchezza del contenuto educativo, informativo e ricreativo, è accompagnata da una grafica efficace (illustrazioni e fotografie) che fra l’altro caratterizza anche il sito della rivista: questo è parte integrante della sua offerta culturale, che ne fa “un prodotto multimediale” di alto livello che comunica con i suoi lettori sia in modo tradizionale che con il web nella tradizione dei migliori e più longevi giornalini italiani dell’Ottocento e del Novecento che intrattenevano corrispondenze con i giovani lettori».
Non è la prima volta nella storia del Premio Nazionale “Città di Chiavari” che il Messaggero dei Ragazzi viene selezionato. Nel corso degli anni ha ricevuto per tre volte, nel 2010, 2013 e 2016, il premio per la miglior “Posta dei lettori”. Sempre nel 2016 anche il premio per i migliori fumetti e una menzione speciale per le puntuali “inchieste”. Il premio per la qualità dei servizi fotografici gli fu assegnato nel 2010, insieme al premio per la ricchezza delle rubriche di informazione-divulgazione, e nel 2013 con la contestuale segnalazione per le inchieste/dossier su problemi degli adolescenti. Nel 2007 il MeRa vinse il premio per il miglior giornalino per ragazzi ex aequo con Mondo Erre. Infine, la casa editrice Messaggero di Sant’Antonio vinse nel 2006 con la rivista Ciao Amici, edita dal 1996 al 2008, il premio per il miglior giornalino per ragazzi per la fascia d’età 7-11 anni.
Nato nel 2005 da un’idea del prof. Angelo Nobile, attualmente docente di Letteratura per l’infanzia all'Università degli Studi di Parma, e promosso dall’Associazione Ligure Letteratura Giovanile in collaborazione con il Comune di Chiavari, il Premio Nazionale “Città di Chiavari” è l’unico in Italia rivolto alla stampa periodica per ragazzi, erede dei gloriosi Corriere dei Piccoli, Il Vittorioso, Il pioniere, e altri. Con due sezioni in base alla fascia d’età, lo scopo del premio è di promuovere, sostenere e valorizzare i giornali per bambini e giovanissimi di qualità, quali mezzi e occasioni di sano divertimento e di proficuo utilizzo ricreativo del tempo libero, e al tempo stesso strumenti di crescita culturale, linguistica, umana e civile per i giovani lettori, nonché preziose risorse didattiche da utilizzare all’interno della scuola.
Alla cerimonia di premiazione erano presenti, oltre alle autorità comunali, provinciali, regionali, scolastiche e religiose, anche le scolaresche delle scuole primarie e secondarie di Chiavari con i loro insegnanti e alcuni rappresentanti dei genitori, bibliotecari, docenti universitari, studiosi nazionali di letteratura giovanile.
Dida foto Giuria Premio Città di Chiavari - da sinistra a destra, nell'ordine: Leonardo Adone, Dorena Caroli, Angelo Nobile, Tiziana Mascia, Rosa Piazza
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"Quaderno estivo per grandi", le Edizioni Messaggero Padova lanciano un libro per allenare mente, cuore e spirito durante le vacanze
Un testo per divertirsi e prendersi cura di sé scritto da tre frati della Basilica di Sant’Antonio di Padova e illustrato da Fabio Delvò
“Soffi di spirito per le tue vacanze”, recita il sottotitolo del nuovo libro pubblicato dalle Edizioni Messaggero Padova (EMP): Quaderno estivo per grandi, scritto a sei mani dai frati francescani Luciano Bertazzo, Paolo Floretta e Massimiliano Patassini con le illustrazioni di Fabio Delvò. Già solo l’appartenenza religiosa degli autori ne fa un volume diverso dai classici libri di enigmistica per adulti, cruciverba, giochi intelligenti, perché è proprio grazie a questa che il centro del libro diventano il lettore e la sua spiritualità, ricercata, valorizzata e potenziata dai molti giochi e divertissement.
Nella cornice narrativa di un viaggio affrontato da una giovane donna, il lettore potrà scegliere il percorso da fare, scoprendo a ogni tappa un luogo suggestivo; cimentarsi nello storytelling autobiografico che diventa occasione per imparare a raccontarsi; lasciarsi provocare da spunti spirituali e sensoriali che mettono in moto l’immaginazione; giocare con i classici puzzle, rompicapi e quiz, ma anche con immagini da ricostruire o colorare.
Sono pagine che riservano molte sorprese a chi le legge e completa. Un modo per rilassarsi e divertirsi durante l’estate sollecitando l’intelligenza, allenando anche il cuore, in un percorso in prima persona in cui il protagonista è il lettore, che potrà scoprire molte cose di sé o risvegliarle.
GLI AUTORI
Antonio BERTAZZO, frate francescano, docente presso la Facoltà teologica del Triveneto, svolge attività e compiti educativi e di formazione degli adulti. Il suo interesse di ricerca è rivolto all’ambito interdisciplinare tra psicologia e spiritualità. Paolo FLORETTA, francescano conventuale, filosofo, esperto in scienze umane e teologo spirituale. Massimiliano PATASSINI (1983), frate francescano, un po’ matematico, un po’ poeta, vive a Padova. Fabio DELVÒ, ingegnere e illustratore, vive e lavora a Milano. Collabora con quotidiani nazionali e internazionali (WSJ, Corriere della Sera, La Stampa, Sole24). Ha illustrato libri per De Agostini, Loescher e Zanichelli.
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Quaderno estivo per grandi
Sottotitolo: Soffi di spirito per le tue vacanze
Autori: Massimiliano Patassini, Paolo Floretta, Antonio Bertazzo
Illustratore: Fabio Delvò
Argomento: Spiritualità
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Tipologia: Libro brossura a colori
Dimensioni: 21,5 X 25,5
Pagine: 96
Pubblicazione: 05/2022
Numero edizione: 1
ISBN: 9788825054385

Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
Com’è cambiato il senso del viaggio tra pandemia e guerre nel «Messaggero di sant’Antonio» di maggio
Informazione e valori evangelici nell’editoriale del neodirettore fra Patassini; l’intervista esclusiva a Nicola Gratteri e quella alla fotoreporter Arianna Di Romano
E ancora: a scuola di gentilezza; fotoreportage dalle miniere di cromo albanesi; riscoprire Charles de Foucauld; la maternità possibile
Si apre con l'editoriale del neodirettore della rivista, fra Massimiliano Patassini, il numero di maggio del «Messaggero di sant’Antonio». «Siamo travolti da una quantità enorme di notizie, spesso contraddittorie tra loro, che destabilizzano e causano un senso di sfiducia verso il mondo dell'informazione - scrive fra Patassini in “Con gli occhi del Vangelo” -. Per questo credo decisiva la disponibilità a guardare gli eventi che viviamo nella loro complessità, senza assolutizzare a priori una prospettiva, ma mettendosi in ascolto dell'umanità, facendo attenzione a non perdere di vista il piccolo e il povero, spesso dimenticati ma imprescindibili per una crescita armonica dell'umanità». Tanto più in una rivista come il «Messaggero di sant'Antonio» che non è solo «un periodico di informazione, ma un mondo di relazioni» (leggi l’editoriale qui: https://messaggerosantantonio.it/content/con-gli-occhi-del-vangelo-0)
In occasione dei trent’anni dalle uccisioni di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, in “Il pericoloso silenzio delle mafie” Sabina Fadel intervista in esclusiva Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro. E dalle colonne del mensile Gratteri lancia un allarme: «La lotta alle mafie non è considerata una priorità nel nostro Paese. Ora poi che non hanno più bisogno di sparare, le mafie riescono a passare ancora di più inosservate». C’è bisogno di alzare la soglia dell'attenzione.
È dedicato al viaggio il dossier “Nati viaggiatori” di Giulia Cananzi, che analizza in particolare come è cambiato il nostro modo di viaggiare dopo la pandemia e con la guerra in corso. Due fenomeni che hanno messo in crisi non solo l'industria del turismo, ma anche il senso stesso del viaggio e del viaggiare. Non è una questione solo economica, ma anche esistenziale. Una sfida complessa, che apre inattese possibilità.
Chi sono le madri? Si può essere madre senza aver generato fisicamente un figlio? Come vivere la maternità spirituale? In vista della Festa della mamma, Sabina Fadel in “La maternità possibile” raccoglie dalla viva voce delle donne alcune riflessioni sui molti modi di vivere la maternità. Perché non c'è donna che non sia chiamata a riflettere sul suo essere, in potenza, una madre, generatrice di vita a livello fisico o spirituale.
In “Fratello universale” fra Massimiliano Patassini, alla riscoperta di Charles de Foucauld in vista della prossima canonizzazione del 15 maggio, intervista sorella Antonella Fraccaro, responsabile generale delle Discepole del Vangelo, istituto religioso di ispirazione foucaldiana. Una figura poliedrica quella di de Foucauld, capace di vivere da eremita restando al contempo aperto alla relazione con i fratelli.
In “Di Romano, ladra di sguardi” Luisa Santinello intervista la fotoreporter Arianna Di Romano, protagonista della mostra monografica visitabile fino al 12 giugno alla Palazzina Marfisa d'Este, a Ferrara. «Vivo le sensazioni che provano le persone che ritraggo – racconta al mensile antoniano -. Cerco me stessa nell'altro”. Per questo la grande fotografa è anche chiamata “ladra di sguardi”.
Nicoletta Masetto in “Gentili si diventa” racconta l'iniziativa portata avanti da otto comuni del Vicentino che hanno scelto di introdurre nella scuole, a partire dalle primarie, l'insegnamento della gentilezza. Si comincia dai bambini per arrivare agli adulti di domani. A mettere a punto il corso la scrittrice Angelica Montagna, autrice di un testo di cento pagine suddivise in quindici capitoli pensati come mappa per altrettante lezioni in classe.
Il fotoreportage “La montagna cromata” di Vincenzo Montefinese ci porta in Albania, per la precisione a Bulqizë, nella parte orientale del Paese, dov'è custodita la più grande riserva di cromo d'Europa, un metallo fondamentale per moltissimi oggetti che tutti noi usiamo quotidianamente. Qui, minatori e lavoratori dell'indotto sono costretti a operare in condizioni disumane, mettendo ogni giorno a repentaglio la propria vita e la propria salute.
Il sommario del mese sul sito del «Messaggero di sant’Antonio» - clicca qui https://messaggerosantantonio.it/content/messaggero-di-santantonio-272 .

Messaggero di sant'Antonio | ComunicatoStampa
Nuovo direttore responsabile per i mensili del gruppo «Messaggero di sant’Antonio», è padre Massimiliano Patassini
Prende le redini da padre Fabio Scarsato, che ha assunto la guida della Parrocchia della Madonna della Guardia a Torino
Nuovo direttore responsabile al «Messaggero di sant’Antonio», è padre Massimiliano Patassini, originario di Valdobbiadene (TV), classe 1983, francescano conventuale e presbitero. Patassini ha una laurea triennale in Linguaggi dei media conseguita all’Università cattolica di Milano e da due anni collabora con l’opera Messaggero di Sant'Antonio, in particolare con la rivista del «Messaggero dei Ragazzi».
Patassini è ora alla guida delle riviste che fanno capo alla casa editrice del Messaggero, sei mensili in tutto in quattro lingue: in italiano l’ammiraglia del gruppo ovvero l’edizione nazionale, l’edizione italiana per l’estero e il «Messaggero dei Ragazzi» che quest’anno festeggia il secolo di pubblicazioni; oltre al «Messenger of Saint Anthony» in inglese, «Le Messager de Saint Antoine» in francese e «Sendbote des hl. Antonius» in tedesco.
Padre Patassini prende l’incarico di direttore responsabile ricoperto dal 2013 a oggi da padre Fabio Scarsato.
Il bresciano padre Scarsato, classe 1964, a luglio scorso, era stato nominato dal Capitolo ordinario della Provincia Italiana di Sant’Antonio dei Frati minori conventuali guardiano del Convento Madonna della Guardia a Torino e guida dell’omonima parrocchia, incarico che fino a oggi ha svolto contestualmente alla direzione del «Messaggero di sant’Antonio».
Il direttore generale dell’Opera Messaggero, padre Giancarlo Zamengo, a nome di tutti i frati Minori Conventuali della Provincia di Sant’Antonio di Padova, che da quasi otto secoli seguono la cura pastorale della Basilica del Santo, ha commentato il passaggio di responsabilità con queste parole: «Desidero ringraziare di cuore padre Fabio Scarsato per aver dedicato in questi otto anni tutte le sue energie a diffondere in Italia e nel mondo il messaggio di pace e amore di sant’Antonio. Attraverso i nostri mezzi di comunicazione, in tempi particolarmente difficili, ha saputo mettere al centro della sua opera di annuncio l’attenzione ai poveri e agli ultimi, con uno sguardo particolare alle periferie del mondo, seguendo in questo la strada indicata da Papa Francesco. Auguro un buon lavoro a padre Massimiliano Patassini. Sono certo che la sua competenza e professionalità aiuterà l’Opera Messaggero a proseguire, anche con linguaggi “nuovi”, il suo servizio a tutti i devoti del nostro amato Santo sparsi in ogni angolo del mondo, così da renderli protagonisti nel costruire un mondo più solidale e in pace».
PROFILO BIOGRAFICO DI MASSIMILIANO PATASSINI
Massimiliano Patassini è nato a Valdobbiadene (TV) il 7 agosto 1983.
Ha conseguito il diploma di maturità scientifica all’istituto M. Casagrande di Pieve di Soligo (TV) nel 2002.
All’Università degli Studi di Padova ha conseguito nel 2005 il diploma di laurea triennale in Matematica, nel 2007 il diploma di laurea specialistica in Matematica e nel 2011 il diploma di dottorato di ricerca in Matematica.
Nel settembre del 2010 è entrato nel Postulato dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali a Brescia. Nel settembre del 2012 ha iniziato l’anno di noviziato presso il Sacro Convento di Assisi, emettendo la professione temporanea dei voti il 7 settembre 2013.
Dal settembre 2013 al 2017 è stato di comunità al convento S. Antonio Dottore di Padova, frequentando gli studi teologici alla Facoltà Teologica del Triveneto (sede di Padova).
Dal settembre del 2017 è stato per un anno di comunità a Camposampiero e il 29 giugno 2018 ha conseguito il Baccalaureato in Teologia alla Facoltà Teologica del Triveneto.
Dal settembre 2018 al settembre 2021 è stato di comunità nel convento B. V. Immacolata e S. Antonio di Milano, conseguendo la laurea triennale in Linguaggi dei media (curriculum media dell’informazione) all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Il 30 marzo 2019 ha ricevuto l’ordinazione diaconale dalle mani di mons. Paolo Martinelli; è presbitero dal 23 novembre 2019.
Dal settembre 2021 è di comunità al Santo.
Allegati disponibili

Messaggero dei Ragazzi | ComunicatoStampa
#AccadeSoloSeCiCredi 2021, dal 28 novembre la nuova edizione dell’Avvento in modalità WhatsApp del «Messaggero dei Ragazzi»
Il nuovo percorso intitolato “In cerca di...” proporrà agli adolescenti tra i 9 e 14 anni piccoli passi quotidiani per prepararsi al Natale. Con proposte, preghiere e prove da superare in compagnia di "fra Simplicio". Iscrizioni entro il 24 novembre
Dopo il successo dell’anno scorso, che ha raggiunto in pochi giorni le 800 iscrizioni, ritorna anche nell’Avvento 2021 il percorso in preparazione al Natale #AccadeSoloSeCiCredi. I giovanissimi partecipanti, tra i 9 e i 14 anni, lo scorso anno si sono lasciati coinvolgere interagendo con "fra Simplicio", il mitico direttore del «Messaggero dei Ragazzi», condividendo risposte e sensazioni provate attraverso WhatsApp. Le reazioni sono state nel complesso positive, quando non entusiaste dell’esperienza fatta, con il desiderio di continuarla. Da qui l’idea degli organizzatori (la redazione del mensile francescano dedicato ai ragazzi) non solo di bissare l’iniziativa per il periodo di Avvento di quest’anno, ma anche di sperimentare quest’anno, nel periodo di Quaresima prima, e dell’estate poi, altre iniziative ludico-educative analoghe.
Il percorso di preparazione al Natale di quest’anno (inizio il 28 novembre) ha il significativo titolo “In cerca di…”: per scoprire il vero senso del Natale bisogna cioè mettersi in cammino, alla ricerca di qualcosa che risponda ai nostri desideri più profondi. I partecipanti dovranno mettersi in gioco, accettando le sfide proposte: domande per riflettere, piccole attività da svolgere, ma soprattutto azioni semplici e preziose che porteranno a scoprire che il Natale non è solo qualcosa che cerchiamo e aspettiamo, ma è Qualcuno che è venuto a cercarci e a trovarci.
«La modalità social nella pastorale dei preadolescenti è un’occasione non solo per coinvolgere i giovanissimi con strumenti che usano quotidianamente ma su un livello insolito, quello della spiritualità, ma anche per coinvolgere quelli che non avrebbero altrimenti opportunità per partecipare a incontri dal vivo – spiega fra Massimiliano Patassini, coordinatore di #AccadeSoloSeCiCredi 2021 – Uno dei partecipanti a “C’è Campo”, il camposcuola online proposto durante l’estate, ci ha raccontato ad esempio che era la prima volta che partecipava a un camposcuola! Molto apprezzata da catechisti e parroci è stata anche la nostra proposta di iscriversi come educatori al percorso di Avvento per riproporre al proprio gruppo gli spunti di riflessione offerti».
Possono iscriversi entro il 24 novembre ad #AccadeSoloSeCiCredi i preadolescenti (9-14 anni); le classi, sia di catechesi che scolastiche, e i loro parroci, animatori, catechisti, insegnanti; le famiglie stesse.
L’adesione è totalmente gratuita e per i minori dovrà essere formalizzata a cura di un genitore.
Il modulo di iscrizione online è disponibile sul sito del «Messaggero dei Ragazzi»: https://service.santantonio.org/mera-accadesolosecicredi/
Per informazioni: https://www.meraweb.it/sta-per-tornare-accadesolosecicredi/ oppure Numero Verde 800 019 591 (da lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 12.30).
Video promo: https://www.facebook.com/watch/?ref=external&v=566809624577095