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Il mio san Francesco (ed. EMP), il testamento spirituale di Papa Francesco in un libro postumo frutto di un colloquio intimo con il card. Marcello Semeraro
Per la prima volta Bergoglio svela in profondità il suo personale rapporto con san Francesco d’Assisi. Con una lettera di Papa Leone XIV e la prefazione del card. Pietro Parolin. Presentazione in anteprima il 10 settembre ad Assisi al Cortile di Francesco
Sarà disponibile in tutte le librerie italiane a partire dal 18 settembre il libro postumo di Papa Francesco, Il mio san Francesco pubblicato per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova in coedizione con Casa Editrice Francescana di Assisi. Un'opera unica che, in un intimo e fraterno colloquio con il cardinale Marcello Semeraro, svela il profondo legame del Pontefice con il Santo di cui ha scelto il nome, diventando il suo testamento spirituale.
Il volume nasce da un dialogo avvenuto negli ultimi mesi del 2024, nel quale Papa Francesco ha concesso per la prima volta un'intervista sulla sua personale connessione con San Francesco d'Assisi. Attraverso le sue parole, il Pontefice esplora temi cruciali che hanno ispirato gran parte del suo magistero, come la custodia del creato, la pace, la fraternità universale, e offre spunti di riflessione su questioni personali e universali, dalla "sporcizia" all'interno della Chiesa al significato della preghiera, dal rapporto con la povertà e la famiglia fino al dolore e alla morte.
Il libro, che ha ricevuto il nulla osta da Papa Francesco in persona una settimana prima della sua scomparsa, contiene inoltre una Lettera di Papa Leone XIV e una prefazione del cardinale Pietro Parolin, che ha definito il testo quasi un "testamento spirituale" di Bergoglio.
Papa Leone XIV così ha scritto al curatore, il card. Semeraro: «Carissimo fratello, ti sono grato per avermi fatto conoscere questa pubblicazione, che permette quasi di riascoltare la voce di papa Francesco. […] Egli ha raccontato il perché della scelta del nome; in questi dialoghi fatti con te, però, egli mostra pure che quel nome di Francesco non solo lo ha assunto, ma con esso ha pure cercato di identificarsi per farne il volto della sua nuova missione».
Così invece il cardinale Parolin: «Papa Francesco rende testimonianza dei molti doni che il Signore gli ha fatto, descrive alcune intuizioni nel suo cammino di fede, racconta anche di alcuni passaggi difficili della sua esistenza, richiama storie della sua famiglia. Tutta questa ricchezza esperienziale ora è riletta proprio alla luce di ciò che il «piccolo» Santo di Assisi gli ha insegnato. Nel dialogo, papa Francesco sembra quasi riassaporare le tracce benedette che l’esempio di san Francesco aveva lasciato nel suo animo, aiutandolo a essere un po’ come lui, tanto grato al Signore e desideroso di scoprirlo presente nei poveri, di volergli bene in chi soffre ed è solo. Oggi possiamo, in un certo qual modo, leggere questa lunga testimonianza di papa Francesco, scritta negli ultimi mesi della sua vita, quasi fosse un suo “testamento spirituale”, fatto di memorie vive e di rendimenti di grazie».
Il lancio editoriale sarà anticipato da una presentazione esclusiva che si terrà mercoledì 10 settembre alle ore 18.00 nella Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi (piazza San Francesco, 2), nell'ambito della rassegna culturale "Il Cortile di Francesco". Sarà un momento di profonda riflessione in un luogo simbolico per il Pontefice, con il cardinale Marcello Semeraro in dialogo con fra Giulio Cesareo, Direttore dell'Ufficio Comunicazione del Sacro Convento. A introdurre la conversazione sarà fra Massimiliano Patassini, direttore editoriale del Messaggero di sant’Antonio. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti. Per maggiori informazioni sull’evento: https://www.cortiledifrancesco.it/event/08dda53c-f290-4e50-8be0-dbd8c4a4b8fd
Tra gli allegati: testo word del comunicato, estratto e copertina del libro, locandina evento del 10 settembre ad Assisi
L’AUTORE
Jorge Mario BERGOGLIO (1936-2025) è il mite rivoluzionario nato a Buenos Aires da una famiglia piemontese emigrata in Argentina. Lavora come tecnico chimico e buttafuori in un nightclub, all’età di 21 anni entra tra i gesuiti e nel 1969 viene ordinato sacerdote. Nel 1992 Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 diviene vescovo di Buenos Aires: sarà il vescovo delle villas miseria che incoraggia a costruire la cultura dell’incontro. Creato cardinale nel concistoro del 21 febbraio 2001 da san Giovanni Paolo II, il 13 marzo 2013 viene eletto papa, il primo latinoamericano della storia, il primo a scegliere il nome di Francesco, il primo a twittare. Conduce la Chiesa a parlare di poveri, migranti e ambiente, lotta contro gli abusi al suo interno, condanna il capitalismo selvaggio. Il papa dal volto umano che porta il Vangelo nelle periferie del mondo e del potere.
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Il mio san Francesco
Sottotitolo: Colloquio con il card. Semeraro con una Lettera di Papa Leone XIV
Autore: Papa Francesco
Curatore: Marcello Semeraro
Con una Lettera di Papa Leone XIV
Prefazione: Pietro Parolin
Argomento: Francescanesimo, spiritualità
Editore: Edizioni Messaggero Padova - Casa Editrice Francescana di Assisi
Tipologia: Libro
Dimensioni: 13,5x20,5
Pagine: 160
Pubblicazione: 09/2025
Numero edizione: 1
ISBN: 9788825060287

Messaggero di sant'Antonio Editrice | ComunicatoStampa
Da papa Francesco a Leone XIV nel «Messaggero di sant’Antonio» per l’estero di giugno gli intrecci e i richiami dei due Papi
Il progetto Caritas sant’Antonio per ampliare il Centro Medico Kolbe di Sabou in Burkina Faso, Enrico Calamai lo «Schindler di Buenos Aires», le scuole italiane all’estero, lo chef abruzzese Nicolino Lalla in Thailandia, Edoardo Papini da Monza al Messico
Papa Bergoglio ha ridato slancio e vitalità alla comunità ecclesiale. Del suo pontificato, due azioni su tutte rimarranno impresse nella memoria collettiva: il suo strenuo impegno a difesa degli ultimi e dei più fragili, e il suo instancabile appello alla pace e alla tolleranza, con la denuncia di una Terza guerra mondiale a pezzi in atto. Nel «Messaggero di sant’Antonio per l’estero» di giugno Alessandro Bettero in “L’eredità di Francesco” traccia un resoconto dell’operato del pontefice scomparso ad aprile: pastore della Chiesa universale e amico fidato che ti cammina accanto, ma anche grande statista con una visione del mondo e una prospettiva sulla Storia. Con interviste a Daniele Menozzi, professore emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa, e al politologo Vittorio Emanuele Parsi.
Alvise Sperandio, invece, con “Il Papa della pace” racconta la personalità del neo-eletto al soglio di Pietro Leone XIV, il cardinale Robert Francis Prevost. Il nuovo Pontefice e primo dell’ordine degli agostiniani, poliglotta e missionario, coniuga dottrina e contemporaneità, tradizione e apertura al mondo. Agostiniano come sant’Antonio a Lisbona prima di seguire l’Assisiate, e Leone come il frate omonimo amico prediletto di san Francesco a cui si è ispirato Bergoglio. Intrecci e richiami che, letti con gli occhi della fede, non sono casuali, ma diventano segni.
Nel cuore del Burkina Faso, dove l’accesso alle cure sanitarie di base è una sfida quotidiana, da vent’anni il Centro Medico Kolbe, nel distretto rurale di Sabou – dove vivono 120 mila persone, a un centinaio di chilometri dalla capitale Ouagadougou – è l’unico ospedale dell’intera regione. Costruita nel 2005 con il generoso sostegno di Caritas sant’Antonio e dei lettori del «Messaggero di sant’Antonio», la struttura sanitaria è stata, in questi anni, un punto di riferimento per migliaia di persone. Mike Dean in “Ero malato…” racconta il Progetto Caritas sant'Antonio 13 giugno 2025 e la raccolta fondi per ampliare e migliorare i servizi medici offerti dal Centro Kolbe.
Compie 80 anni Enrico Calamai, lo «Schindler di Buenos Aires», il diplomatico che salvò dalla morte centinaia di dissidenti italiani in Cile e in Argentina. Arrivò in Cile un anno dopo il golpe del 1973 del generale Augusto Pinochet. Come tutte le ambasciate di Santiago, anche quella italiana venne invasa da perseguitati politici. Calamai, per garantirne l’inviolabilità da parte dell’esercito, decise di stabilirvisi e convivere con 250 rifugiati, assicurandone così l’incolumità. Trasferitosi poi a Buenos Aires, in Argentina, dopo il golpe del 1976 del generale Jorge Rafael Videla, firmò passaporti per più di 300 argentini di discendenza italiana, aiutandoli a fuggire. Ne scrive Giorgia Miazzo in “Un console contro i dittatori”.
Le Scuole italiane all’estero sono fucine di italianità, crocevia di saperi ed esperienze per una generazione che deve affrontare un mondo interconnesso. Marinellys Tremamunno con “L’identità si forma tra i banchi” guida i lettori a conoscere questi istituti scolastici, che non sono mere succursali dell’istruzione italiana, ma più che mai centri di costruzione dell’identità e incubatori di futuro. In esse si formano cittadini italiani interculturali, capaci di dialogare con le culture locali.
Da Monza al Messico, con padronanza dei mezzi di comunicazione per la finanza e il business, Edoardo Papini è il direttore esecutivo dei progetti strategici per la rivista «Petrolio ed Energia», e ceo dell’Expo O&G MEIH (Mexico Energy & Industry Hub) che si terrà alla fine di febbraio dell’anno prossimo a Città del Messico. Oggi all’interno della comunità italiana si dedica a promuovere e coordinare attività che rafforzano il legame tra l’Italia e il Messico. Lo intervista Nicola Nicoletti in “La ricchezza della diversità”.
Arriva dalla Thailandia l’articolo di Generoso D'Agnese “Lalla, lo chef di Liscia”. Una passione vera per la terra dei Thai, una passione che non è venuta meno neanche durante i terribili minuti del terremoto catastrofico di fine marzo, e che anzi ha rafforzato ancora di più la sua scelta di vita. Oggi Nicolino Lalla, nato nel piccolo paese abruzzese di Liscia (Chieti), sposato e padre di un bambino di 6 anni, si divide tra lavoro e riparazioni al suo ristorante, colpito in modo lieve dalla terribile onda tellurica che ha sconvolto il Myanmar, e causato ingenti danni anche in Thailandia.
Pdf articoli integrali scaricabili dall’area download "Allegati”
Al comunicato stampa sono allegati anche alcuni articoli integrali del mensile per cui è consentita la ripresa in toto o in stralcio sui propri organi di stampa, con citazione di fonte «Messaggero di sant’Antonio» e autore/autrice. Si ringrazia per la collaborazione

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Le novità delle Edizioni Messaggero Padova di maggio
Le ultime pubblicazioni della casa editrice padovana con abstract e copertine: 100 meditazioni sulla Speranza (di Papa Francesco), La ricerca del trascendente (di Quattrini), La saggezza del cuore (di Olianti), Con Maria, Madre della Speranza (di Lupi)
Gentili colleghi e colleghe,
di seguito le novità delle Edizioni Messaggero Padova di questo mese.
Per ogni libro sono disponibili abstract e copertina dall'area download "Allegati disponibili" (in calce al comunicato). Sul sito dell'editore, la scheda libro contiene, a seconda dei casi, anche il booktrailer.
Per richieste di libri per recensione e per interviste agli autori e alle autrici potete scrivere a ufficiostampa@santantantonio.org.
Buona lettura!
100 MEDITAZIONI SULLA SPERANZA
di Papa Francesco (a cura di Giancarlo Paris)
Raccolta delle più belle parole di speranza del pontificato di Papa Francesco, dagli inizi fino al 2024. Scrutando i testi, vari, molteplici, ciò che colpisce è la ricchezza e la frequenza con la quale la virtù teologale della Speranza compare. Potremmo definirla come una delle parole che identifica la persona e il pensiero di Bergoglio. Il Santo Padre Francesco ha toccato il tema della Speranza in tutte le occasioni del suo ministero: viaggi apostolici con i relativi discorsi, udienze del mercoledì, Esortazioni apostoliche, Encicliche, omelie feriali e festive, Angelus domenicali. L’antologia di fra Giancarlo Paris mette insieme un centinaio di testi brevi che possono essere usati come spunto per la preghiera, la meditazione, l'adorazione eucaristica.
Vai alla scheda libro sul sito dell’editore.
LA RICERCA DEL TRASCENDENTE
di Giovanni Paolo Quattrini
Un invito a esplorare la realtà attraverso tre aspetti chiave: il senso, il pensiero astratto e lo spirito. È il libro di Giovanni Paolo Quattrini, psicologo e psicoterapeuta, che con un linguaggio chiaro e accessibile aiuta a comprendere meglio le connessioni tra conoscenza, esperienza e tradizione. Il senso è il modo in cui le nostre sensazioni modellano la nostra esperienza del mondo, frutto dell’interazione tra ciò che è esterno e ciò che è interno. Il pensiero astratto, la capacità di interrogarci, di mettere in discussione ciò che diamo per scontato, proprio come Prometeo che, per scoprire il fuoco, non si accontenta di credere che esista, ma ne indaga l’origine. Infine lo spirito, visto come la relazione tra le parti, riconoscibile nel concetto cristiano della Trinità.
Vai alla scheda libro sul sito dell’editore.
LA SAGGEZZA DEL CUORE
di Simone Olianti
L’autore, particolarmente amato dai lettori, suggerisce sentieri concreti che tracciano la strada da percorrere per non vivere di rimpianti, imparare a dire sì alla vita e valorizzare in pienezza il tempo che ci è dato con consapevolezza. In questo appassionante viaggio, lo psicologo, life coach e docente di etica e psicologia della religione, suggerisce sentieri concreti che tracciano come vivere, con consapevolezza e compassione, l’amicizia, l’amore, la spiritualità, la vecchiaia, il lutto. Un cammino vasto che affonda le radici nelle antiche tradizioni filosofiche e spirituali dell’Occidente e dell’Oriente e che spazia fino alle più illuminanti scoperte della psicologia contemporanea. Un libro non solo da leggere, ma da meditare e da portare con sé per poi aprirlo nelle soste del cammino. Con prefazione di Giulio Albanese.
Vai alla scheda libro sul sito dell’editore.
CON MARIA, MADRE DELLA SPERANZA
di Remo Lupi
L’autore, frate cappuccino, ha al suo attivo molte pubblicazioni di carattere pastorale e liturgico. Nel mese mariano non poteva mancare un Rosario con riflessioni per pregare e affidarsi a Maria invocata come Madre della speranza: lei si è affidata con piena fiducia al progetto di Dio e ha generato Cristo nostra speranza. Attraverso la sua materna intercessione, mantiene viva la speranza dei cristiani, come ha scritto Papa Francesco: «Lei, madre di speranza, ci sostiene nei momenti di buio, di difficoltà, di sconforto, di apparente sconfitta o di vere sconfitte umane».
Vai alla scheda libro sul sito dell’editore. Estratto non disponibile.
RISTAMPE
Tra le ristampe da segnalare due volumi della collana Smart books tutto è vita. Il libro delle parole che curano di Bruno Mazzocchi, con postfazione di Guidalberto Bormolini, un florilegio di parole sulle parole: che accompagnano la relazione di cura, quelle che la rendono difficile, che vanno dette, che vanno solo ascoltate, che non vanno mai pronunciate, i silenzi... ma anche i modi espressivi diversi, come la musica. Questioni di vita & di morte di Sandro Spinsanti vuole favorire la consapevolezza e aiutare a prendere le decisioni più responsabili, seguendo il percorso della fase finale della vita e l’intreccio delle relazioni che si creano, con i professionisti della cura, con le strutture sociali e nell’ambito dell’intimità familiare.
Di Mariano Ballester due volumi sulla meditazione: Meditare un sogno e Meditazione profonda e autoconoscenza. L’autore, gesuita spagnolo (Murcia, 1935 - Roma 2021), ha operato per quasi 50 anni a Roma dopo essersi specializzato in psicologia dell’esperienza spirituale alla Pontificia Università Gregoriana. All’impegno nella Compagnia di Gesù ha costantemente affiancato l’attività presso il mondo laico con corsi di meditazione e conferenze in Italia e all’estero, ha collaborato con numerose riviste di spiritualità e ha pubblicato vari testi sulla meditazione profonda e autoconoscenza intesa come via per un completo processo di crescita della persona nelle dimensioni spirituale, psicologica e fisica.
Ristampa anche per il libro pubblicato nel novembre 2024 Rigenerare la parrocchia. Verso una conversione missionaria, di Rolando Covi e Andrea Pozzobon, in coedizione EMP e Facoltà Teologica del Triveneto. Il volume di 248 pagine esamina la nozione di “parrocchia missionaria” basandosi sui risultati di un laboratorio teologico-pastorale che ha visto coinvolta una équipe di laici, laiche, religiose e presbiteri delle diocesi del Triveneto condotto nell’arco di tre anni, in sinergia con un lavoro parallelo delle regioni Puglia ed Emilia-Romagna, e coordinato dall’Istituto superiore di scienze religiose di Verona.
Infine Apocalisse di Giovanni, con l’introduzione e il commento di Claudio Doglio. Ultimo dei libri del Nuovo Testamento, l'Apocalisse chiude il canone cristiano della Bibbia con una parola profetica che intende rivelare e far riflettere sul senso degli eventi storici nel proprio tempo.
Allegati disponibili
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100_meditazioni_sulla_speranza_estratto.pdf
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la_ricerca_del_trascendente_estratto.pdf
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"Laudate Deum", la nuova esortazione apostolica di papa Francesco a tutte le persone di buona volontà sul cambiamento climatico, dal 14 ottobre disponibile sul sito delle Edizioni Messaggero Padova
L’edizione di EMP ha la prefazione del card. Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa pontificia, l’introduzione di fra Carlos A. Trovarelli, ministro generale dei Frati Minori Conventuali, la postfazione di mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo
Dal 14 ottobre sarà disponibile sul sito delle Edizioni Messaggero Padova la nuova esortazione apostolica Laudate Deum di papa Francesco che, con rigore e dati scientifici alla mano, parla a tutte le persone di buona volontà di crisi climatica ormai conclamata. A rendere originale l’edizione dei frati della Basilica di Sant’Antonio di Padova è la prefazione del card. Raniero Cantalamessa, frate cappuccino predicatore della Casa pontificia (il suo intervento è intitolato “Tutta la terra è piena della sua gloria”), l’introduzione “Per uscire dall’indifferenza” di fra Carlos A. Trovarelli, ministro generale dei Frati Minori Conventuali, che non nasconde la gioia della famiglia francescana nel prendere atto come ancora una volta papa Francesco si ispiri al Santo di Assisi per farci riflettere, e la postfazione di mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, “Il mondo è un insieme di doni”.
A otto anni dalla sua Lettera enciclica Laudato si’, la prima con cui il Santo Padre ha richiamato l’attenzione sulla crisi ambientale che soffocava il «nostro pianeta sofferente», la consapevolezza e l’amarezza nel constatare che l’emergenza gridata allora non è stata colta nella sua urgenza da molti, in particolare dalla politica e dai tecnocrati, ed ora si è vicini al cosiddetto “punto di non ritorno”. Se non si cambia rotta con determinazione e impegno, il cambiamento climatico metterà in crisi la vita del nostro pianeta e di tutte le sue creature, compresi uomini e donne, con conseguenze sempre più gravi su salute, accesso alle risorse indispensabili, in particolare l’acqua e il cibo, lavoro, migrazioni. Un problema che non è più quindi solo ambientale, ma diventa sociale e direttamente collegato alla vita e alla dignità umana.
«Se la crisi e quella del cambiamento climatico, a pagarne le conseguenze sono innanzitutto coloro che vivono già in contesti precari e fragili, che più di altri patiscono gli effetti drammatici di tale degrado – scrive fra Carlos A. Trovarelli –. Senza contare (più volte lo ricorda il papa) che a pagare il danno della nostra grave inadempienza saranno le future generazioni. Senza mezzi termini papa Francesco richiama in primo luogo a un’onestà di carattere intellettuale: non si possono minimizzare le informazioni, manipolare i dati, distorcere a proprio uso e consumo il significato di ciò che accade».
Il card. Cantalamessa nella sua prefazione si sofferma sulla determinazione del Pontefice: «Quella di papa Francesco, insieme a quella di altri leader religiosi e uomini di scienza, e l’unica voce libera da interessi ideologici e nazionalistici (e perciò credibile!) che si leva oggi in difesa del creato, dell’umanità di domani e dei poveri di oggi. La storia gliene darà atto, almeno se – come scrive il papa citando l’ironica osservazione di Solov’ev – il nostro secolo non sarà “cosi progredito che perfino gli era toccato in sorte di essere l’ultimo” (28)».
L’indifferenza per la crisi ambientale è, secondo mons. Olivero, uno degli «effetti della “deriva opinionistica” della nostra società. […] Anche di fronte a ricerche serie e a studi rigorosi vince la solita frase: “Io la penso diversamente”» - ammonisce nella Postfazione - «La Laudate Deum e un grido d’allarme. Questo nostro “Amato Profeta” vede il mondo in pericolo, ci guarda dritto negli occhi, ci prende per il braccio e le “prova tutte” per farci cambiare strada. Prende per il braccio e “strattona” i politici, gli organismi internazionali, i singoli cittadini, i credenti. Prende per il braccio noi: io e te. Ora non possiamo più “far finta di niente”. Non possiamo più dire: “Non lo sapevo”».
INDICE
Laudate Deum
Esortazione apostolica a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica
- Prefazione (card. Raniero Cantalamessa)
- Introduzione (fra Carlos A. Trovarelli)
“Lodate Dio per tutte le sue creature” [1-4]
1. La crisi climatica globale [5]
Resistenza e confusione [6-10]
Le cause umane [11-14]
Danni e rischi [15-19]
2. Il crescente paradigma tecnocratico [20-23]
3. La debolezza della politica internazionale [34-36]
4. Le Conferenze sul clima: progressi e fallimenti [44-52]
5. Cosa ci si aspetta dalla COP28 di Dubai? [53-60]
6. Le motivazioni spirituali [61]
- Postfazione (mons. Derio Olivero)

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"Brulicante di vita" di Zdzisław Józef Kijas (EMP), la Regola di san Francesco di 800 anni fa provoca la post-modernità. Papa Francesco ne firma la Prefazione
Un testo alla portata di tutti che offre ispirazione anche oggi. Introduzione del ministro generale dell’Ordine dei Frati minori conventuali Carlos A. Trovarelli
Era il 29 novembre 1223, quando Papa Onorio III confermò la Regola di frate Francesco con la bolla Solet Annuere. A 800 anni da quell’evento, il frate conventuale polacco Zdzisław Józef Kijas firma per le Edizioni Messaggero Padova il libro Brulicante di vita, un interessante confronto tra quella Regola bollata e la cosiddetta post-modernità con la sua molteplicità di significati. Non un documento del passato, dunque, ma un testo che, nonostante i suoi otto secoli, conserva oggi una grande attualità. L’autore ne scrive non come un testo storico, bensì «come una persona vivente, che interpella, invita e corregge e mostra il cammino verso il futuro». Una «persona», per l’appunto, Brulicante di vita.
A firmare la Prefazione è Papa Francesco, che definisce il santo di Assisi un «artigiano di vite umane», «artigiano nel discernimento». A sottolineare la scottante attualità del pensiero francescano è lo stesso Santo Padre: «Il suo stile trasmette le qualità di fratello che accompagna; la semplicità e lo spirito della Regola sono un dono universale che consegna al cammino della Chiesa di tutti i tempi. Ognuno può intraprendere questi passi senza rinunciare alla diversità delle proprie origini di luoghi e di culture; l’arte dell’accoglienza, dell’ascolto e della custodia non frantumano le tessere di vite in situazioni particolari e bisogni ben precisi che soltanto in un cammino che ha la misura di una Regola fraterna e accogliente possono diventare un bel mosaico dai molti colori. Francesco attinge dal Vangelo la forza e il profumo di una Regola per comunità aperte a un “prossimo senza frontiere”. […] La Regola non è un percorso a ostacoli, ma è una bussola che orienta e accompagna il cammino».
Nell’Introduzione al volume, il ministro generale dell’Ordine dei Frati minori conventuali, fra Carlos A. Trovarelli, ne sottolinea l’attualità: «Il testo ha come centro la Regola bollata del 1223 ma, come egli stesso precisa, non è uno studio di essa, bensì una vera provocazione a doppio senso. Da una parte l’autore sfida non le nostre menti, ma i nostri cuori. Il titolo del libro porta una suggestiva espressione: Brulicante di vita. Espressione che predispone prima gli affetti che i ragionamenti. Appunto, celebrare gli ottocento anni di questa Regola è celebrare qualcosa di vivo, vitale e vivificante. Solo in un secondo momento la suddetta provocazione indirizza verso la riflessione sull’attualità della Regola nell’odierno contesto socioculturale. Fra Zdzisław, membro dell’Ordine di Frati minori conventuali, s’approccia dunque alla Regola non come chi osserva un monumento ornamentale, ma una fonte zampillante di vita. Non a caso, dopo ottocento anni, la Regola continua a essere per tante persone, ininterrottamente, fonte di ispirazione e via di perfezione nel cammino di vita evangelica. Una vita vissuta nel “qui e ora” che per noi, lettori di questo libro, è il XXI secolo con le sue sfide e le sue caratteristiche. Senza la pretesa di esaudire l’analisi del nostro tempo storico, l’autore sceglie un’importante chiave di lettura: offrire un confronto tra la cosiddetta post-modernità e il testo della Regola bollata (se non, addirittura – a mio avviso – con il concetto stesso di Regola)».
Un testo alla portata di tutti in cui ogni lettore potrà trovare nelle provocazioni dell’autore spunti di riflessione e approfondimento.
L’AUTORE
Zdzisław Józef KIJAS, frate minore conventuale polacco, ha conseguito il dottorato in scienze religiose e in dogmatica all’Università cattolica di Louvain-La-Neuve (Belgio). Ha ricoperto l’incarico di preside della Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura - Seraphicum (Roma) e per dieci anni è stato relatore nel Dicastero delle Cause dei Santi. Attualmente è postulatore generale dell’Ordine Francescano Conventuale e docente universitario.
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Brulicante di vita
Sottotitolo: 800 anni della Regola di san Francesco
Autore: Zdzisław Józef Kijas
Prefazione: Papa Francesco
Introduzione: Carlos A. Trovarelli
Argomento: Francescanesimo
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Tipologia: Libro, Pdf, ePub
Dimensioni libro: 14,0 x 21,0
Pagine: 126
Numero edizione: 1/2023
ISBN: 9788825057034
Scheda libro sul sito dell’editore: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/zdzislaw-jozef-kijas/brulicante-di-vita-9788825057034-14759.html

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"Preti per una Chiesa in uscita" di Enrico Brancozzi (ed. EMP), un’analisi critica e audace per proporre un nuovo stile e nuove forme di missione per la Chiesa contemporanea
Con il volume si conclude la collana “Percorsi di teologia urbana” diretta da don Armando Matteo dedicata alla straordinaria fecondità teologica e pastorale dell’esortazione apostolica "Evangelii gaudium" di papa Francesco
Un saggio sul ripensamento del ministero ordinato e del suo esercizio a partire dalle intuizioni che papa Francesco ha esposto nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium. È Preti per una Chiesa in uscita (Edizioni Messaggero Padova) di don Enrico Brancozzi che, attraverso un’analisi critica e audace, propone un nuovo stile e nuove forme di missione per la Chiesa di oggi.
Il «cambiamento d’epoca» fotografato ormai alcuni anni fa da papa Francesco impone alla Chiesa un ripensamento profondo delle sue prassi e delle sue strutture. Anche il ministero ordinato è chiamato a ridefinirsi in modo discontinuo rispetto al secolare modello tridentino, che pure aveva tracciato nel Cinquecento numerosi e importanti sentieri di riforma. Il prete del XXI secolo ha davanti a sé sfide nuove: la necessità di una presenza significativa in un mondo per lo più secolarizzato e indifferente, una nuova concezione del rapporto fra natura e cultura, un nuovo senso di appartenenza alla comunità cristiana fondato sulle relazioni e non più sul criterio geografico. Da questo scaturisce l’invito ad assumere quello della «Chiesa in uscita» come paradigma missionario per il nostro tempo.
Secondo l’autore «La crisi numerica dei preti non dovrebbe portare esclusivamente a ridurre le presenze con razionalità, ma dovrebbe invece spingere a favorire la creatività della gente, moltiplicando i responsabili, suscitando un nuovo protagonismo dei laici, soprattutto delle donne […]. Ma in fondo è quello che rappresenta il papa mediante il paradigma della Chiesa in uscita, una comunità rinnovata dalla gioia di annunciare il Vangelo che sa di poter essere innovativa a patto di abbandonare il comodo criterio pastorale del “si è fatto sempre così”».
«Il saggio Preti per una Chiesa in uscita di don Enrico Brancozzi dedicato al ripensamento del ministero sacerdotale nel contesto attuale è un testo davvero illuminante – commenta don Armando Matteo, direttore della collana –. Con questa pubblicazione, poi, si completa il progetto editoriale “Percorsi di Teologia urbana”, nato oltre cinque anni fa, con lo scopo di mostrare la straordinaria fecondità teologica e pastorale dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium di papa Francesco. Il nuovo contesto culturale nel quale oggi i credenti sono chiamati ad annunciare il Vangelo di Gesù richiede, infatti, seguendo le indicazioni del pontefice, sia la pazienza di una interpretazione adeguata della nuova condizione del destinatario di quell’annuncio, sia il coraggio di mettere mano e cuore a un cambiamento di mentalità pastorale: pazienza e coraggio di cui il saggio di don Brancozzi offre un istruttivo e illuminante esempio. Mi sia concessa, infine, una parola di gratitudine alla casa editrice per questa importante esperienza di collaborazione».
Il volume si articola in sei capitoli: 1. Il ministero cattolico nella lunga tradizione e nelle sfide di oggi; 2. Sacramentalità della Chiesa come fondamento da cui ripartire; 3. Segni di speranza per un nuovo inizio; 4. Nuove figure ministeriali sul modello della comunità primitiva; 5. Formazione permanente dei preti - incoraggiare la vita comune - incentivare una presenza pastorale più collegiale e condivisa; 6. Unità pastorali - realtà in divenire
L’AUTORE
Enrico BRANCOZZI, rettore del seminario di Fermo, insegna cristologia, antropologia ed ecclesiologia all’Istituto teologico marchigiano. Licenziato in teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana, ha conseguito il dottorato all’Hochschule Sankt Georgen di Francoforte. Tra le sue pubblicazioni: Interlocutori di Dio. La teologia della grazia nel pensiero di Gisbert Greshake (Morcelliana 2005); Un popolo nella storia. Introduzione alle questioni ecclesiologiche del concilio Vaticano II (Cittadella 2015); Rifare i preti. Come ripensare i seminari (Dehoniane 2021).
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Preti per una Chiesa in uscita
Sottotitolo: Ripensare il ministero nel contesto attuale
Autore: Enrico Brancozzi
Argomento: Teologia e cultura religiosa
Collana: Percorsi di teologia urbana
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Tipologia: libro, pdf, epub
Dimensioni libro: 11,0 x 18,0
Pagine: 156
ISBN: 9788825042122

Giugno Antoniano 2023 | ComunicatoStampa
GA2023, dall’incontro con il card. Semeraro sul francescanesimo di un papa gesuita all’evento sugli strumenti di Tartini, dalla rappresentazione scenica su sant’Antonio contro l’usura al concerto dedicato a Dvořák a San Francesco Grande
Gli eventi da sabato 3 giugno a venerdì 9 giugno a Padova tra attualità, musica, spiritualità. Ingresso libero
Tornano gli incontri con l’autore al Giugno Antoniano 2023. Ai 10 anni di pontificato di papa Francesco è dedicato l’incontro di sabato 3 giugno, ore 16.30, in Sala Studio Teologico al Santo, a Padova, con il card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, con la presentazione del volume Il francescanesimo di un papa gesuita (ed. EMP, 2023). Con l’autore dialogherà padre Antonio Ramina, Rettore della Basilica del Santo. Lo stretto collaboratore di Bergoglio ripercorre le tappe del pontificato, dalla scelta del nome alle lettere encicliche «Laudato si’» e «Fratelli tutti». L’autore aiuterà a capire le ragioni per cui un discepolo di sant’Ignazio di Loyola ha dato al suo pontificato un’impronta così «francescana», a cominciare dalla scelta del nome. Una scelta che ha certamente una dimensione simbolica, ma nel linguaggio della Chiesa tale dimensione simbolica assume uno spessore profondo di realtà, perché quel nome ispirato al Poverello di Assisi – Francesco –, dava già da solo un forte messaggio e annunciava lo stile e l’impronta del nuovo Pontificato. Alcuni elementi li raccontò il nuovo papa nell’incontro coi rappresentanti dei media il 16 marzo 2013: c’è anzitutto la figura del povero; seguono il tema della pace e, quindi, quello della custodia del creato, quasi un planning del suo pontificato. Dall’insieme emerge l’immagine che papa Francesco propone di un uomo riconciliato con Dio, con se stesso, con gli altri e con tutta la creazione, a cui si aggiunge il tema forte della riforma della Chiesa.
Giovedì 8 giugno, dalle 18.00 alle 20.00, in Sala Studio teologico del Santo, sarà la volta di “Un Violino per Tartini. Tre liutai e un archettaio alla ricerca dei suoi strumenti” per presentare i violini realizzati dai liutai Alberto Cassutti, Francesco Piasentini, Damien Sainmont e gli archi costruiti dall’archettaio francese Jean Yves Tanguy. Si tratta dell’ultimo appuntamento che conclude l’avventura iniziata nel 2021 alla scoperta della liuteria al tempo di Tartini che ha toccato le città di Pirano, Trieste, Venezia, Absam e Cremona insieme ai luoghi tartiniani presenti a Padova. Verranno raccontate le scoperte fatte in questo lungo percorso e si potranno ascoltare dal vivo le voci degli strumenti costruiti su due modelli molto diversi tra loro (Stainer e Stradivari) che faranno immergere nelle atmosfere e sonorità del tempo di Tartini, dalla sua giovinezza alla maturità. La serata, in collaborazione con la Veneranda Arca del Santo, prevede un aperitivo finale.
Cassutti, liutaio padovano formatosi tra scuola e bottega, tra Parma e Padova, ha importanti esperienze formative e professionali tra Inghilterra ed Europa. Esperto di restauro e conservazione di strumenti antichi, è attivo nella produzione di strumenti contemporanei. Francesco Piasentini, ingegnere e liutaio padovano, formatosi alla Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona. Ha collaborazioni in progetti di ricerca in Italia e all’estero sull’acustica degli strumenti ad arco. Sainmont, liutaio francese di casa a Losanna, è stato precoce suonatore di viola. Si è poi naturalmente appassionato e formato nella liuteria con diverse esperienze professionali europee. Abile restauratore, collabora a progetti di costruzione e restauro internazionali.
La serata-evento vedrà la partecipazione del violinista Federico Guglielmo accompagnato dal violoncellista Francesco Galligioni. Guglielmo si è distinto a livello internazionale con il primo premio al Concorso Internazionale Vittorio Gui in Firenze nel 1991. Da allora si è esibito in alcune delle più famose sale da concerto del mondo, tra cui Vienna, Londra, Roma, Geneve, Madrid, Lisbona, Monaco, New York, Tokyo, Pechino, Seoul, Buenos Aires, Sydney. Il suo stile e la sua consapevolezza storica, insieme a un approccio energico e innovativo, sia agli ensemble da camera di strumenti d'epoca che alle moderne orchestre sinfoniche, lo ha reso famoso come solista e direttore d'orchestra nel mondo.
Galligioni, dopo il diploma in violoncello al Conservatorio “C. Pollini” di Padova, ha proseguito gli studi all’Accademia Nazionale di S. Cecilia in Roma. La passione per la musica antica lo ha naturalmente portato anche allo studio della viola da gamba al conservatorio di Firenze. Membro fondatore dell’Accademia di S. Rocco e successivamente di Venice Baroque Orchestra, di cui è anche primo violino, ha effettuato registrazioni discografiche per numerose case discografiche in diverse nazioni, dal Canada all’Olanda. Insegna al Conservatorio “Pedrollo” di Vicenza.
Sempre giovedì 8 giugno, alle 20.45, al Santuario di S. Antonio d'Arcella torna “Rosso di Sera”, quest’anno dedicata a “Sant’Antonio tra debitori e usurai”. Si tratta di una rappresentazione scenica ispirata all'opera del Santo, traendo spunti dai Sermoni di frate Antonio e dal Codice BP 1235 (il cosiddetto “Statuto di Sant’Antonio”), conservato alla Biblioteca Civica di Padova. Verrà messa in luce l'attività e l'autorità del Santo a difesa dei debitori, contro le crudeltà dettate dall'avarizia e dall'usura, piaghe del suo tempo. La performance vedrà come protagonisti l’attore Alberto Riello, accompagnato dalla soprano Maria Chiara Fiscon e da Giulia Rettore all’arpa.
A promuovere la serata l’associazione culturale Palio Arcella.
Ancora musica venerdì 9 giugno, alle 20.45, nella Chiesa di San Francesco Grande in Padova, con il concerto dedicato ad “Antonín Leopold Dvořák” e alla sua Messa in re maggiore, op. 86. La composizione, commissionata nel 1887 da Josef Hlávka, è un’opera straordinariamente “liturgica”, senza alcuna concessione a uno stile teatrale. Lo dimostrano la semplice plasticità delle linee vocali, forse ispirata alla naturale cantabilità del gregoriano, così come la ricchezza armonica, caratterizzata da procedimenti dichiaratamente modaleggianti, anch’essi di antica sensibilità. Autore di grandi sinfonie e concerti e di molta musica da camera, Dvořák si rivela, anche in questa composizione, un compositore di profonda sensibilità e di significativa maestria compositiva.
A esibirsi ben quattro formazioni, due padovane e due tedesche, dirette dal maestro Ignacio Vazzoler.
È un rapporto già saldo quello fra il Coro Grande del Concentus Musicus Patavinus dell’Università degli Studi di Padova e il Chor der Freunde des Berthold-Gymnasiums di Friburgo, che cooperano in modo continuativo da diversi anni avvalorando il gemellaggio tra la città del Santo e quella tedesca; insieme al Coro Mortalisatis di Maserà di Padova e alla Markgräfler Symphonieorchester di Friburgo, si cimenteranno con lo spirito autentico di questa composizione: un capolavoro di freschezza e di invenzione melodica che Dvoràk stesso amava definire «un’opera di fede, di speranza e d’amore».
L’evento è promosso dal Museo Antoniano di Padova e dal Concentus Musicus Patavino.
Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Si ricorda che domani, giovedì 1 giugno, alle 20.45 in Basilica di S. Antonio di Padova, il teologo don Luigi Maria Epicoco condurrà una meditazione su “Francesco, l'uomo divenuto preghiera”. Autore di molti libri, soprattutto di spiritualità cristiana tradotti in diverse lingue, Epicoco (1980), molto noto al grande pubblico, traccerà una panoramica sulla figura di san Francesco di Assisi e la sua intimità con Dio. L’evento è in occasione dell’uscita del suo nuovo libro La libertà di Antonio per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova.
Infine, sempre domani sera, al Santuario di Sant’Antonio d’Arcella, per la “Notte dei Santuari 2023” padre Luciano Bertazzo, direttore del Centro Studi Antoniani, racconterà la storia, l’arte e la spiritualità della chiesa che accolse sant’Antonio morente nel giugno 1231. Con intervalli di musica sacra con orchestra diretta dal maestro Stefano Maria Torchio.
INFO GIUGNO ANTONIANO
www.santantonio.org – Facebook: Giugno Antoniano - www.padovanet.it
Tel. 049-8225652 - Email: infobasilica@santantonio.org
Allegati disponibili
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EMP | ComunicatoStampa
"Toccando le piaghe dell’umanità" (ed. EMP), il nuovo libro di fra Giancarlo Paris racconta l’incontro con la sofferenza che salva
Ricordi ed episodi realmente accaduti durante la sua attività pastorale con la consapevolezza che «molte piaghe nascono da ingiustizie umane, economiche, politiche e sociali».
Una sorta di “diario di vita”, dove riaffiorano i ricordi di molti incontri con persone che, per vari motivi e circostanze, racchiudevano in sé i segni delle «piaghe dell’umanità». È Toccando le piaghe dell’umanità delle Edizioni Messaggero Padova, il nuovo libro di fra Giancarlo Paris, francescano conventuale, attuale superiore del Villaggio Sant’Antonio di Noventa Padovana, che rilegge come un balsamo le tante storie di vita che ha incontrato durante la sua attività pastorale. Un libro nato da esperienze eterogenee a contatto con quelli che sono considerati gli ultimi, gli scarti dell’umanità: dagli anni di servizio nel carcere Due Palazzi di Padova con i detenuti in regime di massima sicurezza, a quelli in Albania, al confine della Grecia, per organizzare dei campi estivi per bambini migranti; dalla missione in Portogallo con gli abitanti del cosiddetto “quartiere degli schiavi”, all’ascolto di persone che chiedevano di essere accompagnate in un periodo drammatico della loro vita: malattie terminali, crisi personali, ricerche di senso, conversioni. Con la consapevolezza che, come scrive l’autore, «molte piaghe nascono da ingiustizie umane, economiche, politiche e sociali».
Nel libro si raccontano episodi realmente accaduti dove la sofferenza lasciava intravedere la luce della fede e dell’amore. Altri racconti riguardano ricordi di infanzia, esperienze che hanno lasciato una ricchezza duratura. In Toccando le piaghe dell'umanità l’autore ha cercato di rileggere tutta questa abbondanza alla luce della fede cristiana, attraverso le parole di papa Francesco, l’esempio di san Francesco d’Assisi e, soprattutto, la vita di Gesù. Un libro scritto in punta di piedi e con immenso stupore per le meraviglie che il Signore continua a operare nel cuore e nella vita delle persone.
A ispirare il libro due citazioni autorevoli, che hanno dato anche il titolo al volume.
La prima da Delitto e castigo, il celeberrimo romanzo di Fedor Michajlovič Dostoevskij. Il protagonista Rashkolnikov, colpevole di un duplice omicidio, nel tormento interiore se costituirsi o meno, si inginocchia davanti a Sonja, giovanissima ragazza che si prostituisce per sostenere la famiglia. Notando lo sgomento della giovane, Rashkolnikov esclama: «Non è davanti a te che mi sono inginocchiato, ma davanti a tutta la sofferenza umana».
La seconda è una frase di Papa Francesco rilasciata all’«Osservatore Romano» durante il volo per raggiungere Cipro e la Grecia nel dicembre 2021: riferendosi alle sofferenze che tanti migranti affrontano nei loro viaggi della speranza verso l’Europa, il Santo Padre disse «sarà un viaggio dove toccheremo delle piaghe». E, una volta giunto ad Atene, il pontefice ribadì: «Essere minoritari – e nel mondo intero la Chiesa e minoritaria – non vuol dire essere insignificanti, ma percorrere la via aperta dal Signore, che è quella della piccolezza […]. Egli e disceso fino a nascondersi nelle piaghe dell’umanità e nelle piaghe della nostra carne. Ci ha salvato servendoci».
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Toccando le piaghe dell’umanità
Sottotitolo: Esperienze di un frate francescano
Autore: Giancarlo Paris
Argomento: Attualità
Collana: Narrationes
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Tipologia Libro, pdf, ePub
Dimensioni libro: 11,0 x 16,5
Pagine: 156
Pubblicazione: 04/2023
Numero edizione: 1
ISBN libro: 9788825055702
Scheda libro con booktrailer dell’autore: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/giancarlo-paris/toccando-le-piaghe-dellumanita-9788825055702-14625.html

Basilica del Santo | ComunicatoStampa
Il Santo aderisce alla 10° edizione delle “24 ore per il Signore”. La preghiera sarà vissuta nell’Oratorio della Scoletta del Santo aperto anche di notte dal 17 al 18 marzo
Dalle ore 19.00 del 17 marzo alle 19.00 del 18 marzo adorazione Eucaristica continuativa insieme ai frati francescani. Confessioni nella Penitenzieria del Santo nei consueti orari
La Basilica di Sant’Antonio di Padova aderisce alla “24 ore per il Signore”, l'evento di preghiera e riconciliazione alla vigilia della quarta domenica di Quaresima voluto da papa Francesco e promosso in tutto il mondo. Il luogo scelto dalla Basilica per vivere questo momento sarà l’Oratorio della Scoletta del Santo, che si affaccia sul sagrato, che resterà aperto continuativamente, anche di notte, dalle 19.00 di venerdì 17 marzo fino alle 19.00 di sabato 18 marzo.
Questo il programma all’Oratorio della Scoletta: venerdì 17 marzo alle ore 19.00 preghiera dei Vespri ed esposizione del Santissimo Sacramento; sabato 18 marzo alle ore 18.30 preghiera dei Vespri e Conclusione. Per tutte le 24 ore Adorazione Eucaristica continuata. Per la confessione sono disponibili i frati nella Penitenzieria della Basilica (accesso dal Chiostro della Magnolia) nei consueti orari di apertura dei giorni feriali: ore 7.00 – 12.00, ore 13.30 – 18.30.
L’invito che i francescani conventuali fanno a tutti, non soltanto a devoti e pellegrini, è di celebrare il sacramento della riconciliazione in un contesto di adorazione eucaristica. O anche solo a riflettere, lontano dal rumore e dalla frenesia di tutti i giorni, in un’occasione non usuale di incontro personale con la misericordia di Dio.

EMP | ComunicatoStampa
"Il francescanesimo di un papa gesuita" (EMP), il cardinal Semeraro spiega per quali ragioni un discepolo di sant’Ignazio di Loyola ha dato al suo pontificato un’impronta francescana
Lo stretto collaboratore di Bergoglio ripercorre le tappe del pontificato, dalla scelta del nome alle lettere encicliche «Laudato si’» e «Fratelli tutti». In uscita nelle librerie dal 9 marzo, il libro è disponibile in anteprima sul sito dell’editore
Per quali ragioni un discepolo di sant’Ignazio di Loyola ha dato al suo pontificato un’impronta così «francescana»? A chiederselo forse saranno stati in molti dieci anni or sono, all’indomani della chiamata di papa Francesco al ministero petrino, il 13 marzo 2013. Nel decennale dell’elezione di Bergoglio, uno dei suoi più stretti collaboratori fin dall’inizio del pontificato, il card. Marcello Semeraro, prefetto del dicastero delle cause dei santi, con il libro Il francescanesimo di un papa gesuita ci aiuta a scoprire quello che potrebbe definirsi il «francescanesimo» di Bergoglio, a cominciare dalla scelta del nome fatta dal neoeletto durante il conclave.
Una scelta che ha certamente una dimensione simbolica, ma nel linguaggio della Chiesa tale dimensione simbolica assume uno spessore profondo di realtà, perché quel nome ispirato al Poverello di Assisi – Francesco –, dava già da solo un forte messaggio e annunciava lo stile e l’impronta del nuovo Pontificato. Alcuni elementi li raccontò il nuovo papa nell’incontro coi rappresentanti dei media il 16 marzo 2013: c’è anzitutto la figura del povero; seguono il tema della pace e, quindi, quello della custodia del creato, quasi un planning del suo pontificato.
Altri occorre cercarli, perfino intuirli. A Rio di Janeiro il 24 luglio 2013 andò più in profondità richiamando l’abbraccio del giovane Francesco a un lebbroso «carne sofferente di Cristo». Ci furono, poi, le due lettere encicliche: «Laudato si’» e «Fratelli tutti». Ad Assisi, il 4 ottobre 2013, aveva indicato Francesco come «uomo di armonia».
Dall’insieme emerge l’immagine che il papa propone di un uomo riconciliato con Dio, con se stesso, con gli altri e con tutta la creazione, a cui si aggiunge il tema forte della riforma della Chiesa.
Il libro appena pubblicato dalle Edizioni Messaggero Padova prende in considerazione un arco di tempo che va dal 13 marzo 2013, giorno dell’elezione di Bergoglio, fino all’enciclica «Fratelli tutti». Il testo è suddiviso in sei brevi capitoli, che possono essere distinti in tre parti: la prima (capp. I e II) riguarda la scelta del nome fatta dal nuovo papa, il suo significato e i possibili suoi risvolti; la seconda (capp. III e IV), si concentra sul tema della misericordia, centrale sia nella vicenda del santo di Assisi, sia nella vita e nel magistero di papa Francesco; la terza (capp. V e VI) si sofferma sulle due encicliche dalla chiara ispirazione francescana: «Laudato si’» e «Fratelli tutti».
Due le postfazioni del libro: Facere misericordiam di fra Paolo Benanti T.O.R., docente di teologia morale, e Franciscus sub specie Ignatii. Il dialogo tra i carismi di Gaetano Piccolo S.J., docente di metafisica, entrambi alla Pontificia Università Gregoriana.
L’AUTORE
Marcello SEMERARO è prefetto del dicastero delle cause dei santi. Dopo una lunga esperienza d’insegnamento della teologia e in particolare dell’ecclesiologia ha svolto il ministero episcopale prima ad Oria (1998-2004), quindi ad Albano (2004-2021). Dal 2013 al 2020 è stato segretario del consiglio di cardinali istituito da papa Francesco, il quale nel concistoro del 28 novembre 2020 lo ha creato e pubblicato cardinale della Diaconia di santa Maria in Domnica. Sui temi dell’ecclesiologia ha pubblicato diversi libri, articoli e voci di dizionario. Con Edizioni Messaggero Padova ha pubblicato Abbi cura di lui. Proposta per uno stile pastorale (2022).
DATI BIBLIOGRAFICI
Titolo: Il francescanesimo di un papa gesuita
Autore: Card. Marcello Semeraro
Postfazione: Gaetano Piccolo, Paolo Benanti
Argomento: Francescanesimo
Editore: Edizioni Messaggero Padova
Tipologia: Libro, ePub, Pdf
Dimensioni libro: 15,0 x 20,5
Pagine: 130
Pubblicazione: 2023
Numero edizione: 1
ISBN: 9788825055764
Scheda libro: https://www.edizionimessaggero.it/scheda-libro/card-marcello-semeraro/il-francescanesimo-di-un-papa-gesuita-9788825055764-14550.html
In allegato le foto fornite dall'autore della consegna del libro in anteprima al Santo padre.
Allegati disponibili
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